[BD] Il buono il brutto e il cattivo - REMASTERED 2014 (Edizione U.K. MgM, no ita)
Premessa
L'edizione in mio possesso è il Blu-Ray remastered U.K. edito da MgM/Fox nel 2014 e privo di colonna italiana e con 4 minuti circa in più rispetto al montaggio italiano. Per semplicità ho messo il titolo in italiano in modo da semplificare (spero) eventuali ricerche.
BD Remastered 2014
Veniamo al sodo: Questo trasferimento effettuato nel 2014 dalla Cineteca di Bologna, derivante da uno scan a 4K dei negativi originali commissionato da MgM e supervisionato da Sergio Salvati, che all'epoca era nella troupe come assistente, è SPETTACOLARE e il disco è perfetto. E' come proiettare in casa propria la miglior copia 35mm a disposizione di questo film ma con tutti i vantaggi offerti dalle moderne scansioni digitali. Tutto quello che poteva esprimere questo Technicscope è presente qui sopra e vene visualizzato con una naturalezza disarmante.
Analogicità perfetta, grana naturale sempre in movimento e mai invadente, semplicemente l'emulsione dinnanzi allo spettatore, colori belli e vibranti, dettagli in ombra, neri, densità, matericità: tutto perfetto. Contando poi che il Techniscope non era certo il massimo della qualità, il tutto appare ancora più eccezionale. Cos'altro dovrei aggiungere? Che il disco non ha il minimo difetto di compressione? Beh, non ne ha.
L'unico difetto è la mancanza della traccia audio nostrana. Li sarà il singolo utente a valutare. Per molti, trattandosi di un film italiano è un deterrente. Per me che non sono un purista in tal senso è stata ugualmente una goduria, anche perchè il film si esprime molto per immagini e sull'espressività dei protagonisti, soprattutto di Eli Wallach, che offre una performance impressionante da quel punto di vista. Un tipo di cinema che non si vedrà probabilmente più.
Tutti i difetti, compresi quelli dovuti al telecinema che avevo riscontrato nell'dizione MHE (che adesso credo sia 01), come quel fastidioso effetto moirè in alcune scene quando Eastwood indossa la camicia a righe sono finalmente spariti.
Assenti anche i problemi inerenti al negativo stesso: niente salti di fotogramma o ondulazioni, che tutto sommato avrebbero potuto anche starci visti i quarantotto anni della pellicola al momento della scansione. Rimane solo la striscia gialla (evidentemente sul negativo), per qualche istante ma molto più tenue, quando il Biondo e il Tuco sono in carrozza.
Non starò a perdere troppo tempo su tutti i commenti presenti in rete sui forum, sia italiani che stranieri, riguardanti la colorimetria. Anche non fosse del tutto fedele a quanto visto in sala nel 1966, le edizioni precedenti non sono all'altezza della remastered, COLORI COMPRESI, anche se la MHE si difende ancora bene.
Infatti bisogna tener presente che nel master 2014 si è partiti dal negativo, il quale contiene tutte le informazioni sia a livello di dettaglio che di colore, ma da cui è più difficile probabilmente ottenere una correzione cromatica realmente identica a quella delle copie analogiche che uscirono all'epoca, la quale era totalmente fotochimica.
Prima edizione MgM
La prima edizione MgM non sarebbe da prendere più di tanto in considerazione. Non l'ho mai vista al vero, ma dagli screenshot presenti in rete, al di la della colorimetria, la mancanza della grana tipica del Techniscope è sospetta e probabilmente dovuta sia all'utilizzo di un positivo distante generazioni dal negativo che da un probabile utilizzo di riduzione del rumore (campi lunghi con effetto acquarello).
Il confronto con l'edizione MHE
La nostrana MHE uscita nel 2009 era sicuramente molto meglio della prima edizione MgM dal punto di vista tecnico ma seppur buona, aveva tuttavia alcuni limiti. Limiti che a rileggere il vecchio thread molti sembrerebbero non aver notato o quanto meno esserci passati sopra, forse trasportati dall'entusiasmo di avere noi una volta tanto, un edizione al di sopra di una straniera dal punto di vista tecnico. E si può dire che fino al momento dell'uscita del nuovo master nel 2014 ciò fosse vero.
Il master usato nella MHE come dicevo non era male e alcune caratteristiche filmiche sono ben preservate. Ad esempio la grana della pellicola, che nel Techniscope è piuttosto evidente è mediamente ben riprodotta a livello di movimento, anche se ovviamente un po' più grossolana e con una parvenza leggermente artificiosa in alcuni frangenti sugli sfondi e nelle aree fuori fuoco, tale da farmi pensare ad un leggero uso di sharpening, forse anche per aumentare il contrasto, ma potrebbe essere solo una mia impressione.
Anche il dettaglio ad alta frequenza non è male, potrebbe in effetti essere quasi equiparabile alla nuova versione in molte scene.
In generale però il vecchio master non era in grado di visualizzare del tutto la vera qualità della pellicola e non mi dava tutta l'emozione che mi trasmette il nuovo. Non è tanto una questione di "K" ma proprio di come o con cosa è stato fatto. In particolare una resa dei colori tendente spesso al video, con cieli a volte vagamente violacei e che risultava piuttosto fredda. Insomma, è come se avesse un qualcosa di leggermente artificioso in maniera tale da farlo risultare un po' "border-line" tra il cinema e la TV.
Conclusioni
In effetti a rileggere oggi tutta la vecchia discussione a distanza di anni e poi trovarmi davanti al nuovo disco mi viene da sorridere. Chi non l'ha letta e fosse interessato può farlo qui http://www.avmagazine.it/forum/70-bl...zione-mondo-he
Non presi all'epoca una posizione radicalmente negativa nei confronti di questo master, anche perché come dicevo sopra non mi parve brutto in senso assoluto e nemmeno rivedendolo ora lo è, solo che per me, già all'epoca si sarebbe potuto fare qualcosa di meglio. Non mi dava l'idea di un transfer completamente analogico e soprattutto di un film appartenente a quel periodo. Dopo aver rivisto a tratti stasera l'edizione MHE, le mie impressioni sono sostanzialmente riconfermate, nonostante l'up-grade del proiettore.
Nella discussione partecipava anche un "insider" che aveva curato l'authoring del Blu-Ray MHE, persona ottima e tecnico competente che, va precisato, nulla centrava col trasferimento in se (inteso come telecine). Gentilmente rispondeva alle domande di tutti, comprese le mie che da utente poco convinto cercavo timidamente di porgli.
Dalle risposte date si capiva come lui stesso fosse intervenuto sulla correzione colore di tale master affinché non fosse troppo virato al blu-magenta, il che la dice lunga su come il progetto non fosse certo in grande stile. Tipicamente che io sappia uno studio di authoring dovrebbe solo ed esclusivamente occuparsi di effettuare una compressione trasparente, di fare i menù di navigazione ma non certo intervenire sul colore. Se ci fu tale necessità vuol dire che in un qualche modo il lavoro di base e cioè il telecine non fosse proprio....come dire....ottimale?
Naturalmente come sempre accade quando escono i nuovi master, la platea si è divisa. Io ho aperto questo post per far sapere a chi eventualmente fosse ancora incerto, che il master del 2014 è una meraviglia, creato con le ultime tecnologie, che è stato seguito da persone competenti che erano sul set e che permette davvero di fare un salto indietro nel tempo e non per denigrare il vecchio master che rimane a tutt'oggi una scelta valida per chi vuole giustamente vedere il film in italiano. La tecnologia va avanti fortunatamente. La Cineteca di Bologna ha fatto lavori egregi e con la trilogia del dollaro ha ulteriormente dimostrato cosa è in grado di fare.
Purtroppo continuo a leggere troppe critiche negative relative al presunto revisionismo colorimetrico di molti film usciti da tale laboratorio, anche riguardanti i film di Fulci o Martino ad esempio: no, non ci siamo.
Qui è semplicemente utenza che è cresciuta a DvD senza avere la più pallida idea di come una pellicola renda e interpreti determinati colori.
Tuttavia forse nel caso della trilogia del dollaro potrebbero davvero aver spinto sul giallo\oro rispetto a come apparvero le stampe 35mm nel 1966. Alcuni utenti che hanno visto proiezioni in pellicola relativamente recenti del film, riferiscono una colorimetria diversa da quella molto calda del nuovo master (di certo non comunque come quella MHE). Ma il fatto è che come sappiamo, neppure molte delle copie 35mm che circolarono all'epoca e sopravvissute fino ad oggi, ne i trailer (a proprosito, sul disco 2014 è presente negli extra quello cinematografico in HD di ottima qualità), possono essere realmente presi a riferimento senza dati certi. Di che copie stiamo parlando? Furono approvate da Leone in persona? Furono stampate con qualità adeguata?
Ovviamente lungi da me il voler dare risposte esaustive a domande come queste. In realtà nessuno è in grado realmente di darle, forse nemmeno gli esperti di restauro. Gli unici che avrebbero potuto non sono purtroppo più fra noi. Io posso solo dire che, fra un edizione che riproduce il film al 100% anche se con una temperatura del colore (forse) più calda rispetto a quanto fu, ad una che in ogni caso non può essere fedele di sicuro per via della resa che al mio occhio risulta più artificiosa, preferisco ovviamente la prima.
Trovo davvero assurdo che questo master 2014 non sia uscito da noi in Italia in un edizione analoga con la nostra traccia e il nostro montaggio. Mi auguro che prima o poi si ponga rimedio, ma due anni sono già passati e che io sappia al momento attuale, l'unico modo per vedere i master nuovi (di tutta la trilogia) con il nostro audio è Netflix, per una questione di diritti.
Io non posso far altro che consigliare caldamente questo disco. Anche questo nuovo master è ovviamente per "palati fini": se piace davvero la resa analogica che la pellicola può dare e se ovviamente si ama il film, privarsi di questa versione è davvero un delitto.