Aletta, in realtà il mio discorso era un po' più ampio, probabilmente l'ho espresso male.
Quello che intendevo dire è: quanto cambierebbe la nostra vita se tutti fossimo abituati a pensare alle conseguenze che hanno le nostre scelte o parole sugli altri?
Non so se sei imprenditore o sei vicino ad una posizione simile ma: quanto cambierebbe la tua vita se i tuoi clienti più "rompipalle" pesassero meglio le loro richieste sulla base degli sforzi necessari per soddisfarle?
A mio avviso, quello che dici è verissimo, ma è anche vero che la situazione che hai descritto (in pratica, essere "schiavi" del cliente, basta che paghi) è frutto del fatto che si sta sempre più pensando alla "Costumer Satisfation" e sempre meno alla "Global Satisfation".
Con questo non voglio dire che bisogna mandare a ****** il cliente, ne era mia intenzione farlo trapelare.
Era solo una considerazione sul fatto che questo stile di vita (gara a chi da di più per sempre meno) porta un vantaggio immediato al famoso cliente, ma lui stesso a sua volta dovrà adottare una politica analoga per non essere sopraffatto dai suoi concorrenti sui suoi clienti...e così via.
In pratica, stiamo correndo tutti come matti per "dare più di altri a meno" ma nessuno si è accorto che ogni anello della catena ormai funziona così.
Allora mi chiedo...non era più semplice correre TUTTI un po' meno ed essere TUTTI un po' più comprensivi verso le esigenze degli altri?
Giusto per portare un esempio di cosa intendo: dopo 5 weekend di fila di lavoro, una persona del mio team è stata avvisata venerdì scorso alle 17 che avrebbe dovuto lavorare la domenica per un breve intervento su un sistema di un cliente perché il cliente stesso non voleva che venisse assolutamente fatto in serata.
La persona aveva già un impegno ed il fermo è stato ri-pianificato per questo weekend.
Per un problema sull'infrastruttura di backup, i servizi su quel sistema si sono fermati sabato mattina alle 01:00 e lunedì ci siamo accorti noi casualmente che era ancora tutto fermo.
I servizi sono ripartiti lunedì alle 12:00 più o meno, nessuno ha segnalato nulla e nessuno si è collegato a sistema fino alle 15 circa.
Morale della favola: il poveraccio deve tenersi libera l'ennesima domenica per fare un lavoro che, se fatto in serata come proposto, non avrebbe minimamente impattato il cliente.
E' solo un esempio, ma potrei citarne decine di analoghi.
Ha senso che molte persone si debbano fare una vita del genere per un semplice capriccio di un cliente?
Quanto cambierebbe la vita del nostro team se il cliente capisse che per un suo capriccio (non esigenza, e non è un'ipotesi ma una certezza) fa saltare dei weekend di riposo a delle persone che lavorano 7/7gg da più di un mese?
