Amplificatori Made in Cina

reginello

New member
Ciao, vorrei sapere che ne pensate del fatto che marchi altisonanti del mondo hi end, producano i loro apparecchi in Cina. Tra l'altro ho notato che amplificatori (come anche cd player ed altro) entry level viene costruito in Cina, mentre il top di gamma nella madre patria (Usa,England ecc.).
Lo so, mi risponderete che non cambia nulla e che è solo una questione di prezzo della mano d'opera però........
 
A mio avviso ciò che conta veramente sono i controlli qualità post-produzione. Se questi mancano poca differenza fa produrre in oriente anzichè in occidente. Paradossalmente parlando, proprio a causa alla manodopera a basso prezzo, alcune aziende che assemblano in Cina possono permettersi degli ottimi controlli di qualità(se non erro Jungson azienda completamente cinese ha la certificazione iso 9001, quante aziende si fregiano di questa?!). Insomma, tutto sta all'onesta e serietà di chi produce. La cina vanta operai specializzati in elettronica che non hanno nulla da invidiare ai nostri. Considera poi che il sudest asiatico è un concentrato di fonderie, fabbriche, aziende che producono tutti i componenti elettronici dalla A alla Z. Non è molto conveniente per un produttore inviare i propri apparecchi in giro per il mondo durante le varie fasi della lavorazione, tanto vale fare tutto sullo stesso territorio.
 
Mi riferisco a krell, per esempio o anche marantz, denon ecc. Perchè i modelli top continuano ad essere fatti nel paese d'origine e gli altri invece in Cina?
 
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Immagino ad intuizione che di modelli entry level si abbiano moltissime ordinazioni e quindi il guadagno è sul fatto che la mole di pezzi entry ordinati sono molti di più che i pezzi top che magari vengono prodotti in numero minore.
quante Ferrari si fanno all'anno? e Quante ne ordinano? Quante Panda? ....

tornano al discorso, sara un fattore psicologico, ma per me qualità è anche la produzione in casa madre. Non so ma se le mie Proac per il valore e il prezzo che hanno avessero scritto dietro Made in China e non Made in England mi darebbe un'altra sensazione, indipendentemente poi dalla qualità che giustamente citava vincas.

Poi che ad esempio Arcam (sempre inglese) abbia spostato il "made in" del nuovo fmj a19 in china, a quanto pare non ha portato problemi, anzi sembra un ampli riuscito meglio, anche rispetto all'a18...ma che ti devo dire??

Io possiedo una chitarra acustica Martin D28 made in USA, le fanno dal 1833!!!, ti posso assicurare che la stessa chitarra fosse Made in Mexico o Brazil o in altra parte del mondo non varrebbe la stessa cifra...e non avrebbe lo stesso suono.
 
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Io possiedo una chitarra acustica Martin D28 made in USA, le fanno dal 1833!!!, ti posso assicurare che la stessa chitarra fosse Made in Mexico o Brazil o in altra parte del mondo non varrebbe la stessa cifra...e non avrebbe lo stesso suono.

beh qua però c'è un componente che offre una variabile unica....ed è il legno!!

un amplificatore progettato sulla carta, suonerà uguale sia che venga assemblato in cina, che in Inghilterra....

tuttavia io ho una Fender Stratocaster classic '50 made in mexico e devo dire che suona davvero bene e anche il livello costruttivo merita.....può rivaleggiare con la standard made in usa senza problemi!!

vero anche che, ho ascoltato 3 modelli...e solo uno suonava come volevo....
magari un made in "home" ha più controlli sui materiali e lo scarto qualitativo si riduce.
 
e' un preconcetto un po duro da sfatare quello che vedi i paesi asiatici come una sorta di sotto categoria , in america ancora discutono sugli investimenti dei treni ad alta velocita' mentre in cina sono una realta che fa scuola in tutto il mondo e questo gia da parecchi anni , oggi come oggi anche per uno strumento musicale professionale preferisco leggere made in china , ognuno poi se la racconti come meglio crede , per i prodotti hi fi occhio che il mercato e' maturo ed i prezzi dei cinesi tendono a salire , non a caso sono costruiti molto ma molto bene per il prezzo , da poco tempo ho un vintage americano a valvole come amplificatore ed ovviamente suona divinamente ma da nuovo negli anni 80 costava come una utilitaria mentre al prezzo del mio antico usato avrei potuto comprare un valvole cinese nuovo che magari suonava anche meglio .. questo la dice lunga sui nostri preconcetti
 
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Il discorso è che si trasferisce la produzione in Cina o in paesi "emergenti" per risparmiare. Tutto, a prescindere dalla qualità del prodotto o dalla manodopera, costa meno in questi paesi. Risparmiare sulla manodopera e anche sui materiali. Certe volte si riesce a risparmiare perdendo poco in qualità, altre si perde un po' di più. Se un marchio ad esempio produce un determinato diffusore fatto di materiali scadenti in Inghilterra o in Italia, difficilmente spostando la produzione in Cina inizierà a produrre lo stesso diffusore in legno massello pregiato, perché lo spostamento in Cina di solito ingloba in sé quella filosofia della riduzione dei costi volti al massimo profitto. Per quel che invece concerne gli ingegneri e operai cinesi, essi sono ormai considerati altrettanto specializzati e capaci di quelli occidentali (anzi...), e infatti il discorso non è affatto quello. Il discorso ripeto è semplicemente che in Cina tutto costa meno e dunque si produce lì.
 
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Ho letto la scritta dietro al Krell s- 300i: "Manufactured in China under ISO 9001 quality system".
Penso che sia corretto, verso i clienti, che la casa madre scriva questa specifica, nonchè sintomo di qualità (non quali altri prodotti recano questa scritta).
Secondo me in Cina c'è qualità buona e scarsa qualità, ciò dipende da quello iche la casa madre si prefigge.
 
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Infatti le stratocaster messicane suonano meglio di molte americane custom shop, cose come negli anni 80 le economiche fender giapponesi suonavano come le visionate americane....:cool:
 
Non c'è dubbio che in elettronica quello che realmente conta sono il progetto e gli standard di costruzione e di controllo sul prodotto finale, richiesti dal committente. Tutto il resto sono chiacchere e preconcetti (le famose "cinesate", sinonimo di prodotti scadenti).
Un apparecchio ben progettato e ben costruito suonerà ovviamente bene, a prescindere dal paese di origine.
Inoltre buona parte dei prodotti europei e americani utilizza componentistica cinese.

Concordo con Shimizu, ora le Statocaster messicane hanno ben poco da invidiare a quelle americane. In compenso ne ho provato parecchie Made in Usa davvero pessime.
Meno male che la mia Gibson fatta a Nashville suona sempre bene, da trent'anni :)
 
Dunque se è il circuito quello che conta, come tutti gli apparecchi elettronici c'è sempre un produttore che fa il pezzo e lo vende ad altri? Es. i pannelli TV Samsung? Succede anche con gli ampli?
 
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Bisogna fare per prima cosa una distinzione di base, valida per molti settori dell'elettronica, compreso quelli Audio e Video.

Ci sono alcuni costruttori che realizzano tutti i loro prodotti nel Paese in cui sono residenti, ad esempio USA, Germania, UK ed anche Italia, utilizzando componenti che si realizzano direttamente nel proprio stabilimento, che si fanno fare appositamente da ditte esterne specializzate oppure che comprano sul mercato internazionale.

Ad esempio i componenti elettronici tipo semiconduttori, valvole, componenti passivi, vengono acquistati dai vari produttori residenti un po' dappertutto, per lo più fabbricati in Cina o Sud-Est asiatico.

Il progetto e la costruzione avvengono solo nello stabilimento originale o eventuali filiali.

Dopo questa modalità esiste quella delle ditte che fanno realizzare alcuni modelli, solitamente quelli di classe media o economica in Paesi dove produrre costa meno , ci sono ditte specializzate che lavorano solo a questo scopo, identificate con la sigla OEM.

A questo punto la cosa può assumere molti aspetti.

- Il costruttore OEM realizza il progetto attendendosi alle direttive fornite dal commissionante: materiali, metodi di assemblaggio, controlli, tutti esattamente stabiliti e della stessa tipologia in vigore presso il commissionante, il risparmio è fatto sul costo del lavoro.

- Il costruttore fa fare il progetto all'OEM, poichè moltissimi sono ditte molto specializzate ed hanno pronti vari progetti che vengono poi customizzati su richiesta del cliente.

Capita di trovare in giro amplificatori che assomigliano ad un modello di un altro produttore, magari hanno una manopola in più o in meno, il frontale leggermente diverso ed altre piccole varianti, si tratta di questo caso.

Il commissionante risparmia il costo del progetto e dello sviluppo dello stesso, verifica che possa soddisfare il proprio target ed ordina alcune modifiche o specifiche da rispettare.

Ci sono ditte OEM specializzate che lavorano per molti marchi e producono apparecchi di vario tipo e caratteristiche sia su progetto proprio che sviluppandoli seguendo alcune direttive fornire dal cliente.

Nel campo dei videoproiettori molti marchi, anche nomi famosi, vengono prodotti da un unico costruttore, non sono segreti.

Molti anni fa un importatore, che quindi non aveva laboratori di ricerca o fabbriche, acquistò un progetto chiavi in mano di un ampli e lo mise in vendita con marchio creato per l'occasione, la cosa ebbe un grande successo e il marchio esiste ancora ora, da qualche anno ha grande successo un lettore DVD/BD "americano", infatti la sede legale della ditta è in USA, ma progetto e costruzione sono in Cina.

Alcuni OEM ora si sono mesi a vendere anche con il proprio nome dopo aver realizzato apparecchi di alto livello per i marchi più blasonati.

Sono ormai poche le ditte che realizzano tutto in proprio in USA o in Europa e si tratta per lo più di prodotti di nicchia, nel caso siano marchi di grosse dimensioni la produzione più economica viene fatta svolgere nei soliti Paesi già citati.

Tutto questo è già capitato con il Giappone, ora è la volta della Cina e Sud Est, poi sarà la volta dell'India ed infine dell'Africa.

Comunque il fatto che un prodotto sia prodotto in quei Paesi non vuole dire nulla, non bisogna confondere la paccottaglia da pochi Euro con i prodotti di qualità, sono infatti perfettamente in grado di realizzare prodotti di alto livello qualitativo e con alto contenuto tecnologico.

D'altra parte fa un po' ridere il fatto che se un ampli è costruito in Cina viene guardato da alcuni con diffidenza, ma le stesse persone si ritengono soddisfatte se vedono la scritta Made in (USA-UK-Italy ecc.) e non fanno caso al fatto che all'interno tutti i componenti sono gli stessi impiegati nel caso precedente e sono stati realizzati in Cina, Tahilandia, Malesia e dintorni (ad esempio i transistors, gli integrati o processori).

Ciao
 
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