Pantani: nuove sconcertanti verità.

[redegaet]

Contrariamente a quanto molti di voi possano pensare sono novità che riabilitano (se mai ce ne fosse bisogno) la memoria di uno dei più grandi campioni italiani. Sì perchè Marco Pantani è stato un capro espiatorio mediatico e non solo, per consentire che il doping andasse avanti indisturbato e non solo nel ciclismo.
Marco Pantani s'è rovinato la vita iniziando a drogarsi quando ha capito d'essere vittima di un sistema e di poteri più forti di lui.
Oggi viene resa pubblica una lettera di Vallanzasca, che conferma dichiarazioni a cui in passato non è stato dato il peso anche giuridico che meritavano:

Milano - Opera, giovedì 8 novembre 2007
Buongiorno Carissima Signora Tonina.
Scusandomi per il “famigliare Tu” che vuole solo esprimere tutto l’Affetto e il Rispetto che porto a Te e a tutta la Tua Famiglia, immediatamente dopo aver ricevuto il massaggio inviato al sito, mi precipito a rispondere a Te e a Tuo nipote Thomas.
Lascio poi a Te la decisione se dare il via libera ad Antonella se mettere o meno in rete questa mia… Perché se da un lato, per la mia immagine, la cosa potrebbe tornare più che utile… dall’altro, capisco perfettamente che si tratta di un Dolore Talmente Grande e Personale che potresti desiderare di voler tenere tutto per Te!... Decidi Tu!!!...
Nel caso che Tu decidessi di non mandarla blog, come mi dovrei regolare con le domande che mi sono giunte (da Marco, la freccia, Gabriele Guerini, Bruno e…) sempre riguardo alla Tragica vicenda del Tuo Compianto Marco, che mi ha coinvolto a causa del passaggio ne Il fiore del male?... Ignorarle non mi pare corretto… ma altrettanto sarebbe se dicessi loro le stesse cose!... Fammi sapere… Grazie!
Premesso che non vorrei passare per colui che vuol svelare il mistero di Fatima, posso dirti quanto è a mia conoscenza e che dissi senza togliere o aggiungere una virgola, al PM di Trento che venne ad interrogarmi, come persona informata sui fatti, subito dopo che la Gazzetta dello Sport aveva riportato uno stralcio del libro che sarebbe uscito da lì a poco.
Non sapevo e neppure ora so cosa sia successo di preciso: quel che è certo che quattro o cinque giorni prima che fermassero Marco a Madonna di Campiglio, mi avvicinò un amico, anche se forse lo dovrei definire solo un conoscente, che mi disse: “Renato, so che sei un bravo ragazzo e che sei in galera da un sacco di tempo… per questo mi sento di farti un favore”. Ero in vero un po’ sconcertato ma lo lasciai parlare… “Hai qualche milione da buttare?... Se si, puntalo sul vincitore del Giro!... Non so chi vincerà… ma sicuramente non sarà Pantani!...”… Da un lato ero certo che nessuno avrebbe mai pensato di potermi fare uno spiacevole scherzo… ma dall’altro vedevo Marco che viaggiava troppo forte!…
Glielo feci presente dicendogli testualmente Per non farlo arrivare a Milano in Rosa, gli possono solo sparare… e Lui continuò dicendo: Senti Renato, non so come, ma il giro Non lo Vincerà Sicuramente Lui!!!... Sapevo chi era e quali erano le sue frequentazioni a livello di scommesse clandestine e così la presi per buona, anche se non avrei comunque scommesso perché, non sono uno scommettitore… ma anche volendo, non avevo disponibile una cifra così consistente da cambiarmi la vita…
Le due sole possibili alternative allo strapotere di Marco erano, seppur molto alla lontana, Gotti e Jalabert, quindi, nella logica di quell’amico, avrei solo dovuto sceglierne uno… Se non ricordo male, Gotti era dato a 2 e 1/2 e Jalabert a 4 o poco meno!... e quando gli risposi no grazie… anche perché soldi da buttare non ne avevo!... Mi rispose che era talmente certo che la dritta fosse garantita che, se avessi voluto, i soldi della giocata me li avrebbe anticipati Lui… e che se Per Assurdo Pantani avesse vinto… saremmo stati pari… Era un suo modo per rassicurarmi… ma se io gioco difficilmente con i miei soldi, figurarsi se potrei mai farlo con quelli degli altri: così dissi di no!
Nei due o tre giorni seguenti Marco aveva guadagnato ulteriormente sui due rivali… ed io, dopo ogni arrivo, dicevo all’amico Si può solo sparargli… e Lui che era il solo che capiva anche se lo dicevo in presenza d’altri, mi rispondeva… Vedrai… e comunque, più Lui vince e più ci si avvicina a Milano… più le quote degli altri salgono…
Personalmente sono convinto che neppure Lui sapesse dove stava il trucco… cioè se, per fare un esempio, lo avrebbero fatto cadere, o se… uno spettatore impazzito gli avrebbe dato una martellata… ma era Certo che Marco NON avrebbe vinto!...
Il sabato, il giorno del blitz a Madonna di Campiglio, non erano ancora le otto e chiesi di andare in doccia, mi preparavo per il colloquio… il tempo che mi aprissero e una volta in corridoio, nel tragitto per arrivare alla sala docce, dovevo passare anche davanti alla cella di quell’amico che, vedendomi, ancor prima di salutarmi, mi disse: Hai sentito la tv?... C’è stato un blitz dell’antidoping al Giro… Hanno fermato Pantani... ripartiranno senza di Lui!... Mi sono detto “ecco dove stava il trucco”!... ma per non far capire nulla a nessuno, fossero essi detenuti o guardie, dissi solo Mi dispiace… ma ora devo andare a prepararmi per il colloquio… del resto, se per qualche conoscente a Napoli non era troppo difficile truccare qualche partita di calcio… figurarsi quanto poteva essere semplice impedire al più forte di vincere!... e queste, credimi, non sono supposizioni!!!...
Mia Cara Signora, io non posso dirti quello che non so, ma È Certo che 4 o 5 giorni prima di Madonna di Campiglio sono stato consigliato vivamente di puntare contro il Tuo Ragazzo perché, poteva vincere Gotti, o Jalabert… o, al limite, chiunque altro… ma Pantani non sarebbe arrivato a Milano in maglia rosa!!!
Questi sono i fatti che ho raccontato anche al giudice di Trento!... Mi spiace che la mia testimonianza non sia approdata a nulla!!... Sia perché avrei tanto voluto salvare l’Onorabilità di un Grande Sportivo qual è stato Marco… ma ancor più perché mi sono convinto (ma questa sì, che è solo una… drammatica supposizione!...) che… quell’episodio ha sconvolto la vita del Tuo Marco al punto, a quanto pare, da… consegnarlo alla droga!...
Mi rendo conto che questa mia, più che lenire il Tuo Dolore… finirà probabilmente per acuirlo… ma Tu mi hai fatto una domanda e io non ho potuto far altro che rispondere, pur consapevole che poco o nulla avrei potuto aggiungere a ciò che ho scritto nel libro e detto al magistrato! Avrei voluto fortissimamente dirti qualcosa per aiutarti almeno in parte a Capire… anche a costo di farti contattare personalmente e non attraverso la rete!!... Purtroppo non posso farti clamorose rivelazioni su quello che non conosco!!!
Ritienimi sempre a Tua completa disposizione per qualunque cosa!... e se un domani riuscissi a saperne di più… anche solo per dare a Te personalmente le risposte a quel che Ti angoscia… Sarà mia premura riferirtelo, hai la Mia Parola!!!
Ti Saluto e Ti Abbraccio Unitamente a Thomas e alla Tua Famiglia Tutta.
Con Stima ed Amicizia…

Renato

Vorrei anche aggiungere che uno dei 3 medici che eseguirono il prelievo ed i controlli che fermarono Pantani per ematocrtio fuori dai valori consentiti è morto in circostanze misteriose e da chiarire; così come il PM che avviò l'indagine ed ascoltò Vallanzasca.
Potrei anche aggiungere che il dottor Fortuni che eseguì l'esame autoptico sulla salma di Pantani, rilasciò una prima dichiarazione in cui affermava che lo stato del midollo del pirata escludeva categoricamente che l'atleta avesse mai potuto aver fatto uso di eritroproietina; salvo poi ritrattare dopo qualche giorno, ma mantenendo comunque una posizione che restituisce molta della dignità che i media e molti altri hanno cercato di portare via all'atleta e all'uomo Marco Pantani (casualmente queste notizie non sono state sbattute in prima pagina o all'apertura dei Tg come quando lo si accusava d'essere il dopato d'Italia). Qualcuno minacciò il dott. Fortuni, perchè per anni si era andati avanti a dire che il midollo del pirata era spappolato?
Sono tanti e troppi gli interrogativi senza risposta, a cui si potrebbero aggiungere quelli della misteriosa morte del Campione; frettolosamente dichiarata un suicidio involontario.
Interrogativi che portano me che ho sempre seguito la vicenda Pantani a trovare tristi conferme della sua innocenza ed autenticità e che spero portino molti di quelli che hanno creduto facilmente a teorie preconfezionate se non a rivedere la propia opinione, quanto meno a porsi delle domande.
Spero di non avervi troppo tediato,
Alex

[Girmi]

Ma tu sai chi è Renato Vallanzasca?

Ciao.

[Francesco SP]

mi hai preceduto!
francesco

[Francesco SP]

e, con il rispetto dovuto a chi non c'è più, chiederei se tu "sai chi era Pantani" intendendo non il Campione ma la persona.
francesco

[redegaet]

Sì lo so chi è Vallanzasca. Non gli chiederei un autografo, su questo non ci piove.
Però non vedo perchè se una persona per dieci anni fa coerentemente le stesse dichiarazioni (senza che vengano mai prese in considerazione), non debba essere creduto, solo perchè è un criminale. Anche perchè oltre ad un ritorno di immagine (che non so neanche quanto consistente) non vedo che grosso tornaconto personale avrebbe, poi dopo tutti gli anni che ha trascorso in carcere....
Detto questo ci sono molte altre cose inquietanti che non tornano:
Pantani pare averla mangiata la cocaina che ha causato il decesso: ci sono tracce di mollica di pane intrisa di coca vicino alla bocca trovate nell'autopsia (e la cosa lascia qualche perplessità).
La stanza d'albergo era distrutta: com'è possibile che nessuno abbia sentito niente, com'è possibile che Pantani non avesse la minima ferita sulle mani?
Pantani la sera stessa che morì chiamò la reception dicendo che c'era gente in camera che lo infastidiva, chiedendo che gli mandassero qualcuno: cosa che non fu fatta.
C'erano dei residui di cibo cinese in camera che Pantani non ha mangiato (risulta sia dalle sua abitudini alimentari che dall'autopsia): chi c'era con lui la sera della morte?

Queste sono le domande che riguardano la morte vera e propria, perchè ancora più complesso ed ingarbugliato è il discorso Madonna di Campiglio: con analisi fatte con una sola provetta, senza controanalisi e potrei aggiungere pagine di stranezze (per volerle chiamare così).
Ciao, Alex

[redegaet]

e, con il rispetto dovuto a chi non c'è più, chiederei se tu "sai chi era Pantani" intendendo non il Campione ma la persona.
francesco

So chi era Pantani come atleta E persona per la conoscenza che ho potuto avere in anni che mi documento su internet, su libri e alla tv. Non lo conoscevo di persona.
So che è una persona che è stata massacrata sui media e che in seguito a Madonna di Campiglio e a questo massacro mediatico è caduto in depressione ed ha iniziato a fare uso di droga. Marco Pantani ha sbagliato a fare uso di droga, non lo metto in dubbio, ma per questo non mi sottraggo alla ricerca della verità. Non mi sottraggo alla domanda sul perchè una persona che comunque era ricca, non ha fatto spallucce come decine di altri suoi colleghi non solo nel ciclismo. La risposta che mi sono dato è che solo uno che sa di essere innocente ed incastrato può ridursi in quello stato ed in questa ottica capisco (anche se non condivido) i suoi problemi con la droga. Marco Pantani fino a Madonna di Campiglio era un ragazzo solare, senza alcun problema di tossicodipendenza o di depressione. E' stato scelto come capro espiatorio e l'hanno letteralmente distrutto. Ogni volta che ha cercato di ripartire l'hanno fermato di nuovo.
Marco Pantani nella sua carriera di sportivo e nella sua vita aveva superato ostacoli enormi, gambe spezzate che avrebbero spezzato la carriera di chiunque, ma si è sempre rialzato, perchè non era un debole come l'hanno dipinto i media. Non si è rialzato quando si è accorto di pagare colpe non sue e a nome di tutti.
Non auguro a nessuno di venire accusato di qualcosa che non ha fatto e d'essere dipinto come un mostro in tv, perchè vorrei vedere chi è in grado di sopportare un simile trattamento.
Alex

[Girmi]

Sì lo so chi è Vallanzasca.

Ne dubito, vista la tua età. Vallanzasca non è un criminale qualunque e sinceramente non mi stupisco che un magistrato non gli abbia dato credito per una presunta frase di un compare da lui interpretata.

Non mi interessa entrare nella vicenda Pantani, ma non credo certo che siano le fantasie di un pluriomicida, pluriergastolano, plurievasore e sicuramente depresso dopo trent'anni di galera, a poter gettare nuova luce su questo caso.

Molto più probabilmente sotto tutto questo c'è solo la ricerca di una ribalta di un personaggio che si fa alcun scrupolo a sfruttare l'onda emozionale di una madre che ancora non si fa una ragione della morte del figlio solo per lanciare il proprio libro, "I fiori del male", da cui è tratta la storia che hai scritto.


Ciao.

[Francesco SP]

Anche perchè oltre ad un ritorno di immagine (che non so neanche quanto consistente) non vedo che grosso tornaconto personale avrebbe, poi dopo tutti gli anni che ha trascorso in carcere...

Se davvero sai chi è Renato Vallanzasca avrai bene in mente (non mi addentro nelle questioni "criminali") come l'elemento "immagine" fosse predominante nel suo modo di fare. Le sue interviste erano, passami il termine, divertenti e molte delle sue azioni prima e dichiarazioni poi erano spesso spettacolarizzate dai media e da lui. Era il "bel Renè" e risualtava a molti "simpatico" (me compreso, ammetto). Aveva assunto un'immagine mediatica (ai tempi questa parola non esisteva!) forte quasi quanto quella sua ..naturale che era quella del criminale, nel senso più importante e quindi grave del termine.
Attualmente credo sia il detenuto da più tempo ospite delle carceri nostrane, nonchè quello a cui non vengono accordati sconti/premi o concessioni di qualsiasi tipo (recentemente gli è stato ancora vietato un incontro con la madre).
Quindi non snobberei più di tanto il discorso del tornaconto personale. E ci sta, essendo lui assai scafato.
Marco Pantani (ma è una mia inclinazione personale, quella di non buttarmi a pesce sulle ipotesi di complotti e trappole mirate) credo sia bello ricordarlo per quello che sapeva fare in modo unico, ossia il Campione che sia alzava sui pedali e....non lo prendevi più.
Forse per Lui tutto era meno semplice quando scendeva dalla bicicletta.
Poi tutto può essere, anche l'ipotesi di un uomo che non era "Campione" nella vita normale, nella gestione della sua immagine e di quanto rappresentava.
Perchè le voci da ascoltare sarebbero tante e non tutte sarebbero di lode.
Con tutto il rispetto per chi non c'è più.
francesco

[Sabatino Pizzano]

pantani si dopava, ne più ne meno di altri ciclisti. Lui lo hanno voluto fermare subito,altri li fanno fermati più in la nel tempo. Il ciclismo è finito. Parlo da appassionato deluso. Deluso di aver tifato persone scorrette,e soprattutto rimpiango le forti emozioni che ho provato vanamente. Mi sento tradito da uno sport che tale non è più.

[redegaet]

Ne dubito, vista la tua età. Vallanzasca non è un criminale qualunque e sinceramente non mi stupisco che un magistrato non gli abbia dato credito per una presunta frase di un compare da lui interpretata.

Non mi interessa entrare nella vicenda Pantani, ma non credo certo che siano le fantasie di un pluriomicida, pluriergastolano, plurievasore e sicuramente depresso dopo trent'anni di galera, a poter gettare nuova luce su questo caso.

Molto più probabilmente sotto tutto questo c'è solo la ricerca di una ribalta di un personaggio che si fa alcun scrupolo a sfruttare l'onda emozionale di una madre che ancora non si fa una ragione della morte del figlio solo per lanciare il proprio libro, "I fiori del male", da cui è tratta la storia che hai scritto.


Ciao.

Ciao, se è per questo so anche chi era Kennedy anche se non ero nato quando è morto, so che siamo andati sulla luna, so chi era Moro, Berlinguer. So quello che si può sapere studiando e documentandomi per i personaggi che più mi incuriosiscono o interessano. Capisco i tuoi dubbi, perchè a scuola certe cose si fanno veramente male e se non fosse per un po' di autoapprendimento, saprei molte meno cose.
Non so vita morte e miracoli su Vallanzasca, non ho problemi ad ammetterlo, e ripeto che non prenderei un caffè con lui perchè s'è macchiato di crimini orribili, però non condivido la tua analisi sulle motivazioni che lo spingono a fare per quasi 10 anni la stessa affermazione. Un libro dopo anni dalla pubblicazione lo si può rilanciare, è vero, ma non mi sembra questo il caso e il modo. Lo ammette lui stesso nella lettera che ne ricava sicuramente pubblicità, ma la cosa che più conta è che da quasi 10 anni afferma COERENTEMENTE la stessa cosa. Il pm che lo ha ascoltato è deceduto. Nessun altro ha voluto approfondire queste dichiarazioni, quando contro Pantani aprovano un processo appena respirava quand'era in vita. A me sembra che qualcosa non torna. E poi Vallanzasca è solo uno dei tantissimi elementi, per chi s'è documentato (e qui sono io a chiedervi quanto conoscete della vicenda Pantani; sapete solo quello che hanno propinato in tv e sui giornali per 10 anni, compresa l'ultima meravigliosa fiction?) che concorrono a riconsiderare l'immagine inculcataci di un dopato e quindi drogato che la fine da cane che ha fatto se l'è cercata e meritata.
Io non ci guadagno niente a dire queste cose, sono un cittadino come voi. Mi sono appassionato a questa vicenda, come sono appassionato all'home theater, di conseguenza ci ho dedicato ore ed ore nell'arco di questi anni. Un parere su un impianto home theater da un altro appassionato a me farebbe solo piacere sentirlo, liberissimo d'avere la mia opinione.
Ciao, Alex

[redegaet]

pantani si dopava, ne più ne meno di altri ciclisti. Lui lo hanno voluto fermare subito,altri li fanno fermati più in la nel tempo. Il ciclismo è finito. Parlo da appassionato deluso. Deluso di aver tifato persone scorrette,e soprattutto rimpiango le forti emozioni che ho provato vanamente. Mi sento tradito da uno sport che tale non è più.

Io capisco la tua sensazione. La provavo anch'io anni fa. Questa è stata una delle molle che mi ha spinto a documentarmi sempre di più. Pensa io ho dedicato più tempo a seguire Pantani da morto, che quando era vivo e correva. Quello che dici tu comunque sarebbe già una cosa grave se fosse stato quasi l'unico a pagare, se faceva semplicemente quello che facevao anche gli altri. E con altri aggiungerei anche i campioni del mondo 2006. Perchè del Cannavaro con la flebo attaccata al braccio ci si dimentica facilmente con la Coppa del mondo alzata sopra la testa.
Faccio solo un esempio sulla falsità di quello che hanno detto i media per anni: per anni hanno detto che in seguito all'incidente alla Milano-Torino del 96 di notte, lo staff di Pantani di nascosto sooministrava trasfusioni, perchè Pantani aveva il midollo spappolato dall'uso di eritroproietina. Queste dichiarazioni di Travaglio le potete trovare facilmente su internet. Si parlava di midollo SPAPPOLATO. Poi Pantani muore, si fa l'autopsia e sebbene questa venga parzialmente ritrattata, il dottore se ne esce fuori dicendo che il midollo di Pantani era in perfette condizioni. Qui c'è qualcosa che non torna: o l'Epo non produce tutti i danni che dicono, oppure Pantani non ne faceva l'uso che dicevano. Questo è uno della miriade di esempi CONSISTENTI che posso fare dopo essermi un po' documentato e vi chiedo perchè in un Tg ciò non sia mai stato detto.
Poi uno è libero di credere quello che vuole, però penso che con i dati veri e giusti sotto mano, forse si possa rendere un po' più di giustizia ad un uomo che ci ha regalato tante emozioni e che hanno a mio avviso ingiustamente infangato per secondi fini e tornacondi di poteri forti (compreso il calcio scosso dalle accuse di Zeman nel 1998 e dallo scandalo Acquacetosa...)

Alex

[Francesco SP]

So chi era Pantani come atleta .....
Alex

Scusa...
Sai chi era Pantani come Campione, la cui dimensione ti è data dalle gesta sportive, dalle fughe e dal palmares.
Sull'Atleta invece incidono molte componenti. Il talento naturale, gli allenamenti, i preparatori, i medici e la voglia di arrivare al top.
E' uno sport prettamente individuale (ok, è di squadra ma se sei Pantani o Moser o Hinault la squadra esiste in funzione di te) affine e con molte analogie con l'atletica. E in certi sport esistono modi rapidi e non da Atleta per arrivare ad essere o aiutarti a rimanerci, al Top.

Poi non sarà stato il caso di Pantani, ma visto che si ipotizza.......mettiamoci anche questa (se non altro perchè mi sembra molto più semplice da attuare -nonchè vantaggioso- rispetto a quanto ipotizzavi tu).
francesco

[Nordata]

@ Redegaet

Le quotature integrali sono vietate.

Grazie e ciao.

[Girmi]

Ciao, se è per questo so anche chi era Kennedy anche se non ero nato quando è morto,…

E non eri nato neanche quando l'Italia vinse i mondiali dell'82, ma ne hai letto molto e, scommetto, rivisto le partite.
Però l'anno scorso hai visto di nuovo l'Italia vincere i mondiali.
Ti è sembrata la stessa cosa?
Non credo, perché le cose vissute in diretta hanno milioni di sfumature che il bianco e nero di un articolo o di un saggio, non può riportare.
Come ha scritto molto bene Francesco, allora, anni '70 Vallanzasca si dimostrò come un ottimo manipolatore dell'informazione.
Io un po' di comunicazione me ne intendo e ti assicuro che dire ad una madre disperata: sto per dirti delle cose sulla morte di tuo figlio che possono risolvere i misteri sulla sua morte, ma dato che non vorrei che tu pensassi che lo faccio per mio interesse personale, puoi decidere di tenertele per te; significa predisporre la poveretta all'unica decisione possibile.

Frasi chiuse di questo tipo, sono il pane quotidiano dei venditori e Renè sicuramente lo è.

Ciao.

[redegaet]

E in certi sport esistono modi rapidi e non da Atleta per arrivare ad essere o aiutarti a rimanerci, al Top.
Poi non sarà stato il caso di Pantani, ma visto che si ipotizza.......mettiamoci anche questa (se non altro perchè mi sembra molto più semplice da attuare -nonchè vantaggioso- rispetto a quanto ipotizzavi tu).
francesco

Stiamo parlando di un atleta che ha subito questo:

che a detta di moltissimi esperti avrebbe fermato chiunque dal riprendere e dal tornare un atleta di primo livello. E se non dovessero bastare la foto e gli anni di sacrifici per tornare quello di prima; dovrebbe bastare aver letto il referto autoptico, per capire che c'è qualcosa che non torna nell'immagine del dopato che ci hanno propinato per anni.
Ripeto Vallanzasca è solo uno delle decine di elementi che contraddice quanto è stato detto sulla vicenda Pantani. E' anche possibile che voglia farsi pubblicità e che sia un mago come comunicatore, ma tolto Vallanzasca restano un sacco di indizi che portano nella stessa direzione.
Perchè uno che sa che verrà controllato in quanto primo in classifica, deve farsi trovare positivo? Ammesso che sia dopato, sappiamo benissimo che ci sono i trucchi e i coprenti per risultare pulito, eppure lui quella mattina è l'unico che dicono d'aver trovato con le mani nella marmellata. Pantani quel valore di ematocrito se era alto perchè si dopava e sapeva dei controlli, poteva tirarlo giù in 10 modi diversi. Il punto è che qualunque valore d'ematocrito avesse avuto quella mattina, sarebbe risultato sempre fuori posto. Questo è quello che deve sconcertare.
Mi scuso per la lungaggine e le quotature integrali.
Ciao, Alex