10baggio10
Bannato
....
mai schierato, eh ?
Quoto
Calma 10baggio
Quello che Aldo voleva semplicemente evidenziare è che la legge italiana prevede il cosiddetto "contratto di acquisto".
Se tu fai un ordine on line e la controparte accetta l'ordine, hai 10 giorni di tempo per recedere dall'ordine, per motivi che non sei neppure tenuto a spiegare, ma che devi esplicare con una Raccomandata A.R. indirizzata alla sede legale.
Trascorso questo termine non hai più diritto di farlo: sta alla correttezza, disponibilità etc. del venditore accordarti l'annullamento.
Così come può accordartelo senza pretendere la raccomandata, dichiarando sufficiente una mail o una telefonata.
Nel tuo caso Aldo volendo avrebbe non solo potuto chiederti le spese di spedizione, ma anche obbligarti ad acquistare quanto ordinato. Qualunque giudice di pace gli darebbe ragione a man bassa, c'è fior di giurisprudenza in materia, anche se per cifre ben più cospicue .
Poi è chiaro che per un discorso di immagine e attenzione ai clienti nessuna azienda che operi per corrispondenza si metterebbe a far causa per questo e "subisce" tranquillamente la "perdita", sarebbe più il danno d'immagine che altro, ma ti assicuro per esperienza personale che i "capricci" dei clienti spesso costano, e per una ditta questo è un servizio, ma un servizio costoso.
Detto questo, è ovvio che nella gestione dei tempi della tua vicenda c'è stata una evidente lacuna nel servizio.
Quoto
Hai tirato fuori una pseudo legge neanche applicabile pur di difendere lo sponsor.
mai schierato, eh ?
Quoto
Calma 10baggio
Quello che Aldo voleva semplicemente evidenziare è che la legge italiana prevede il cosiddetto "contratto di acquisto".
Se tu fai un ordine on line e la controparte accetta l'ordine, hai 10 giorni di tempo per recedere dall'ordine, per motivi che non sei neppure tenuto a spiegare, ma che devi esplicare con una Raccomandata A.R. indirizzata alla sede legale.
Trascorso questo termine non hai più diritto di farlo: sta alla correttezza, disponibilità etc. del venditore accordarti l'annullamento.
Così come può accordartelo senza pretendere la raccomandata, dichiarando sufficiente una mail o una telefonata.
Nel tuo caso Aldo volendo avrebbe non solo potuto chiederti le spese di spedizione, ma anche obbligarti ad acquistare quanto ordinato. Qualunque giudice di pace gli darebbe ragione a man bassa, c'è fior di giurisprudenza in materia, anche se per cifre ben più cospicue .
Poi è chiaro che per un discorso di immagine e attenzione ai clienti nessuna azienda che operi per corrispondenza si metterebbe a far causa per questo e "subisce" tranquillamente la "perdita", sarebbe più il danno d'immagine che altro, ma ti assicuro per esperienza personale che i "capricci" dei clienti spesso costano, e per una ditta questo è un servizio, ma un servizio costoso.
Detto questo, è ovvio che nella gestione dei tempi della tua vicenda c'è stata una evidente lacuna nel servizio.
Quoto
Hai tirato fuori una pseudo legge neanche applicabile pur di difendere lo sponsor.