L'arte, lo sport, lo spettacolo, il successo apparentemente aperto a chiunque abbia talento crea un non piccolo problema sociale: gli scarti (umani).
Tu giustamente ti chiedi se non sei riuscito perché discriminato o perché poco talentuoso o poco disposto al sacrificio.
Io invece mi chiedo cosa se ne faccia la società delle migliaia di ragazzi che hanno passato i migliori anni della propria vita cercando di "sfondare" nel mondo dell'intrattenimento campando di lavoretti di ripiego se non alle spalle delle famiglia (non ce l'ho con te naturalmente, e sono certo che non sia il tuo caso).
L'augurio che faccio a tutti loro in questo appena passato Natale è che già dal prossimo anno se ne facciano una ragione e riescano a ritagliarsi la loro piccola fetta di felicità anche se il destino ha riservato loro un lavoro oscuro, in molti casi mal pagato, e mille sacrifici nell'unico vero successo che la vita riserva alle persone comuni: arrivare alla fine del mese - di ciascun mese - con ancora qualche euro in tasca.
Perché il vero miracolo - mi spiegava un fan dei viaggi a Lourdes - non è che cambi ciò che non può esser cambiato ma che si riesca ad accettarlo ed a ritagliarsi comunque dei momenti di serenità perché questa è l'unica vita che abbiamo e passarla nei rimpianti di ciò che non è stato è il modo più stupido per sprecarla.
Ultima modifica di pace830sky; 26-12-2016 alle 06:41
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