Una visione piacevolissima.
Definizione buona e spesso ottima, trama "filmlike" come speravo e totale assenza di filtri. Si vede un po' l'età della pellicola ma imho è tutto fascino.
Traccia inglese su un altro pianeta rispetto a quella italiana.
Raccomandata visione in originale con sottotitoli italiani, i quali, fra l'altro, coprono anche le canzoni (sebbene qui si passi all'inglese).
Rivisto oggi, Moonwalker sembra il commiato d'una star "soprannaturale" e, pur nella sua -inesistenza- filmica, imho riesce a commuovere. Ci sono la musica straordinaria, le coreografie stupende, il gusto per la sperimentazione e l'essere sempre "oltre". E sotto il tono festoso/autocelebrativo c'è pure la malinconia, imho, perchè nel film (come nella realtà) il pubblico sembra non voler "capire" la star Jackson ma solo "consumarla" (la scena coi fans indemoniati, fra le tante dove Michael "fugge"). Ad unire tutto, il rapporto con l'infanzia, il quale, piaccia o meno dati gli imho -dubbi- processi, era un aspetto centrale dell'artista. Il suo fine, in un certo senso: poichè riflesso d'una fanciullezza interiore mai sopita, e d'una sensibilità "opprimente" legata a doppio filo con il genio.