Molto interessante, e come sempre molto bello assistere alle dissertazioni di M. Cicogna.
Finalmente la musica di qualità è stata "sdoganata" anche per il MCH ad oggetti e forse (ma sinceramente, non penso "tanto") potrebbe dare un impulso anche a quella frangia meno estremista di audiofili duri e puri "che lo stereo ......" e che vuole magari sperimentare qualcosa di diverso.
Volevo chiedere se le impressioni degli intervenuti sono state buone o meno.
E, altra curiosità, se l'MRX era stato calibrato col suo sw di Room Correction o se era lasciato "liscio". Perché l'utilizzo di questi strumenti sw è ancora abbastanza stimmatizzato dagli audiofili, così come l'uso di finali di derivazione "pro" per i canali principali.
Sia chiaro che per il sottoscritto non esiste solo il "bene" o il "male" e che in ognuno dei due mondi,
cum grano salis, si possono allestire impianti privi di colorazioni o altre enfasi e che suonano come dovrebbero suonare, ma si sa che l'appassionato è anche (molto) condizionato dai brand, dai pregiudizi e da mille altri fattori.
Per cui è mera curiosità di capire come era andata.
Infine un "consiglio" per Garman: non si puà vedere nel 2020 una persona che ci "contorce" per puntare il telecomando verso il rack delle elettroniche

Ci sono millemila sistemi di integrazione e di controllo, senza spendere cifre iperboliche si possono allestire dei supervisori efficenti e comodi. Ne guadagna anche la qualità di ascolto/visione generale.
Ammesso e non concesso che ci sia e che per l'occasione si sia usata qualche elettronica "nuova" rispetto ai preset e quindi si sia reso obbligatorio l'uso del telecomando del lettore Panasonic.
