Fine Tuning

Lino Mazzocco

Operatore
Non so quanti di voi hanno assistito
all'ultimo Top AV all'ormai noto giornalista
canadese che si e' preso la briga di illustrare
una serie di espedienti dal risultato sonoro
piu' o meno apprezzabile.

Ricapitoliamo e vai con i commenti!

- Batterie stilo sotto le casse;
- Doppie batterie stilo sotto le elettroniche;
- Filo da sutura al posto della cinghia del giradischi;
- Olio di squalo;
- Carta vetrata per CD/DVD/SACD;
- Cavi di alimentazione saldati;
- Fase acustica;
- Fase elettrica.

... allora? :D
 
Mannaggia, mi dispiace davvero di essermelo perso....

Lino, batterie cariche o scariche? E soprattutto, di che dimensioni e voltaggio consigliava di dotarsi?

Ti prego, se esiste una nota della relazione sono disposto a pagare, pur di leggerla!
Andrea
 
- Batterie stilo sotto le casse;
Di formato appunto stilo, non importa se cariche o scariche,
messe in modo che potessero rotolare parallele all'asse del woofer.
In sostanza servirebbero per raddrizzare le escursioni del
cono del woofer stesso che in realta' si muove in modo
disordinato attorno al proprio asse.

- Doppie batterie stilo sotto le elettroniche;
In doppio piano separate da una lamiera e con assi
di movimento ortogonali servirebbero per ridurre
le vibrazioni all'interno dei componenti elettrici
al passaggio della corrente.

- Filo da sutura al posto della cinghia del giradischi;
La cinghia trasmette troppe vibrazioni dal motore
al piatto, meglio il filo, provato anche quello interdentale,
ma il migliore e' quello per uso chirugico per operazioni
a cuore aperto.

- Olio di squalo;
Olio naturale dalle caratteristiche meccaniche assolutamente
fuori dal comune, (ma forse non mi ricordo bene) utile per pulire
i CD lasciando un sottilissimo strato che migliorerebbe
la lettura del laser.

- Carta vetrata per CD/DVD/SACD;
Per scartavetrare bordi esterni ed interni dei CD,
le pareti cosi' opacizzate eliminerebbero le riflessioni
di luce facendo lavorare il meno possibile il correttore d'errori
dei sistemi digitali.

- Cavi di alimentazione saldati;
Tutto saldato, sia all'interno delle apparecchiature
che nelle prese 220, e' un contatto sicuro, naturalmente
migliorerebbe anche il suono.

- Fase acustica;
Tra le decine di microfoni utilizzati nelle registrazioni,
ce n'e' sempre qualcuno (pare nell'80% delle registrazioni)
con fase invertita. Provare ad invertire la polarita' dei diffusori.

- Fase elettrica.
Se ne sta parlando anche in altro thread.
 
Lino scusa com'e' la storia delle Stilo ??

Dove andrebbero posizionate ? Sotto la scatola della cassa ?
Per le casse da pavimento ??? come si fa ??
 
Io me lo sono seguito due volte, anche perche' utilizzava un impianto da favola di 200.000 euro!
Devo dire che era incredibile sentire come variava il suono con questi piccoli espedienti, magari apprezzabili cosi' palesemente con cotanto impianto e meno con i nostri...la maggior parte dei nostri perlomeno.
Comunque lui utilizzava tre stilo sotto ogni cassa, quelle utilizzate erano AValon non da pavimento ma credo che se non poggiano su punte si possano utilizzare anche sotto quelle da pavimento (o utilizzare cilindri metallici di spessore pari alle stilo) come dei rulli, disposte perpendicolarmente (parallelamente? mi sorge questo grande dubbio! i coni vanno principalmente avanti ed indietro, o mi sbaglio?)all'asse dei coni, in modo tale che la cassa stessa potesse "rispondere" con movimenti avanti ed indietro per bilanciare le spinte indotte dal movimento dei coni stessi ed il suono potesse uscire in maniera piu' lineare.
Sotto le elettroniche utilizzava un "doppio sandwich" di cilindri metallici perpendicolari tra loro tra due piastre, in modo tale che i movimenti della piastra superiore fossero possibili in avanti e dietro e destra e sinistra, sempre lungo gli assi e non in modo rotativo.
Comunque secondo me le migliorie piu' evidenti le aveva con la pulizia con olio di squalo (Squalene?...sono un chimico ma non sono sicuro di cio'!)e la cartavetra sui bordi esterni ed interni del cd per eliminare le rifrazioni del laser.
Il suono era davvero piu' chiaro!
La seconda parte del seminario era il confronto tra Vinili degli anni 50 e SACD, e devo dire che a parte la miglior dinamica dei SACD, il dettaglio e la coerenza acustica tra i vari strumenti dell'orchestra o la voce di SInatra e la Band erano nettamente a favore dei primi!
Ma la cosa piu' bella era forse un'incisione MONO di Toscanini degli anni 30!:eek:
Ciao
 
Ultima modifica:
Ok, Lino, capito.
Tolto il discorso della fase dei microfoni utilizzati durante la registrazione, che mi pare piu` un problema dell'incisione che non dell'impianto, devo dire che il fatto di rendere "flottanti" sia i diffusori che le elettroniche potrebbe anche avere un senso, ma...tu, le differenze, le hai sentite?
Cosi` nette da spingerti a correre a casa per saccheggiare tutti i telecomandi disponibili e fare incetta di pile per adottare lo stesso accorgimento?
E non ultimo: siamo sicuri di non avere assistito ad un valido esempio di prestidigitazione, piu` che ad una dimostrazione sull'efficacita` del tweaking? Voglio dire, il moroso della Schiffer faceva sparire gli aereoplani e la statua della liberta`, ma non per questo noi a casa possiamo ottenere gli stessi risultati...
Ti faccio queste domande perche` so che sei una persona dotata di spirito critico e non facilmente turlupinabile, per cui ci terrei a sapere cosa ne pensi.
Ciao,
Andrea
 
Il discorso dei dischi registrati con fase invertita, me lo aveva fatto un mio amico tempo addietro, quando a casa sua ne mise uno e sul suo DAC, invertì la fase tramite selettore, credo lo avesse sentito sempre da Boulduc e a parer suo funzionava, non abbiamo approfondito più di tanto il discorso, cosa che farò appena ne avrò occasione, aggiunse che le registrazioni di alcune etichette, che lui pensava scadenti, in realtà sono poi ottime.

Ciao
 
Aggiungo anche attaccare i fili alle casse facendo un gancio senza serrare le viri, solo appoggiati. Una letta da Otello, cavi lunghi 1,25 m. o il suo multiplo.

PS. Andrea ti vedo meno scettico.;)
 
andrea aghemo ha scritto:
, ma...tu, le differenze, le hai sentite?
Cosi` nette da spingerti a correre a casa per saccheggiare tutti i telecomandi disponibili e fare incetta di pile per adottare lo stesso accorgimento?

Delle differenze si sono sentite ma il mio buon senso
ha bisogno di altro per essere scosso!

E poi credo che quel tipo di prova (batterie sotto le casse)
avrebbe bisogno di test piu' appronfonditi,
ma come, ci hanno fatto una capa tanto sulla necessita'
di punte e quant'altro per rendere rigido il sistema
e adesso se n'esce questo con le rotelle ... infatti
come potrebbe un brano ad alta dinamica per non dire
ad altra pressione sonora non risentirne o mettersi a girare per casa?
 
Mirko ha scritto:
Aggiungo anche attaccare i fili alle casse facendo un gancio senza serrare le viri, solo appoggiati. Una letta da Otello, cavi lunghi 1,25 m. o il suo multiplo.

PS. Andrea ti vedo meno scettico.;)

che vantaggi si avrebbero?

il gancio ti riferisci ad un capicorda o arrotolare il filo a gancio?
 
Michele Spinolo ha scritto:
e i vantaggi?

e perchè multipli di 1.25m?:confused: c'entra forse qualche lunghezza d'onda (ma di quale onda??)

Si, c'entra una lunghezza d'onda, non chiedermi quale che non lo so. ;)
Per la cronaca - come scritto nell'articolo citato da Lino - ho trovato il suggerimento di usare multipli di 1.25 sul catalogo dei cavi YBA (seguita da una dotta spiegazione tecnica che non sarei in grado di confutare o meno, in ogni caso Yves Bernard e' tutt'altro che cretino).
Da parte mia mi sono limitato a provare ed effettivamente, almeno COL GIRADISCHI (*), sento una leggera maggiore apertura, un po' piu' di "aria" rispetto allo stesso cavo lungo 1 metro.

(*) Il cavo del giradischi (ovvero quello fra il braccio e lo stadio phono) e' ovviamente quello piu' delicato e sensibile ai cambiamenti, dato che tratta il segnale di livello piu' basso.

Ciao
Marco
 
seminario audiophile sound

ho seguito il seminario per due volte.
alcune differenze le percepivo, altre meno.
ho provato le stilo sotto le mie genesis e... purtroppo non si sente la differenza.
immagino che molto lo faccia l'impianto che aveva. sentire differenze con un misero impianto da comune mortale penso che sia molto piu' difficile pero'... tentar non nuoce...
ciao

p.s. 1: peppemar, dal momento che di tonni ne hai troppi, la prox volta attrezzati per pescare uno squalo...

p.s. 2: per il filo da sutura non si tratta di una semplice sostituzione ma dell'allontanamento del motore dal piatto di diversi metri... cmq per chi avesse problemi a farlo, il buon Pierre ha consigliato di:
a) comprare un piatto identico al proprio
b) metterlo ad una distanza di due/tre metri da quell'altro
c) passare il filo da sutura attorno ai piatti per trasmettere il moto di rotazione... il secondo piatto non necessita ovviamente di braccio e testina... cosi' si risparmia ;)
 
X LINO:

In effetti, pensavo qualcosa di simile.
Devo dirti che il concetto di rendere flottante il mobile del diffusore mi sembra attraente, sebbene io stesso tema di vedermi le casse andare a spasso per il soggiorno...forse, meglio ancora sarebbe svincolare il mobile dalla superficie di appoggio per mezzo di un materiale elastico ed inerte, in modo da cercare di dissipare termicamente le vibrazioni del mobile stesso.
Credo che l'utilizzo delle punte, specialmente quando si usa strutture domestiche rigide come quelle europee, non possa essere piu` di tanto benefico.
Concordo con il tuo approccio cauto, comunque, a questi tweakings...

X MIRKO :

Ehi, non ho mai detto che non ci sia chi sente tali miglioramenti, o che siano impossibili: al piu`, improbabili, data la mia formazione tecnica che mi porta a diffidare di espedienti che sanno un po` di laboratorio alchemico del '300....
Sono sempre e comunque curioso verso tutti gli aspetti del miglioramento della catena, cabalistici o tecnologici essi siano.
Tuttavia, che ti devo dire: provo, ascolto, e poi giudico, cercando di conciliare il mio credo tecnico con quello che sente il mio cervello e le mie orecchie.
Francamente, non ho mai avvertito differenze significative (che potessi escludere fossero dovute ad autosuggestione, ad esempio) con l'utilizzo di alcuni espedienti, ma questo non vuol dire che prima o poi non possa accadere!

Ciao a tutti,
Andrea
 
Re: Re: Fine Tuning

linomatz ha scritto:
- Batterie stilo sotto le casse;
Di formato appunto stilo, non importa se cariche o scariche,
messe in modo che potessero rotolare parallele all'asse del woofer.
In sostanza servirebbero per raddrizzare le escursioni del
cono del woofer stesso che in realta' si muove in modo
disordinato attorno al proprio asse.

- Doppie batterie stilo sotto le elettroniche;
In doppio piano separate da una lamiera e con assi
di movimento ortogonali servirebbero per ridurre
le vibrazioni all'interno dei componenti elettrici
al passaggio della corrente.

- Filo da sutura al posto della cinghia del giradischi;
La cinghia trasmette troppe vibrazioni dal motore
al piatto, meglio il filo, provato anche quello interdentale,
ma il migliore e' quello per uso chirugico per operazioni
a cuore aperto.

- Olio di squalo;
Olio naturale dalle caratteristiche meccaniche assolutamente
fuori dal comune, (ma forse non mi ricordo bene) utile per pulire
i CD lasciando un sottilissimo strato che migliorerebbe
la lettura del laser.

- Carta vetrata per CD/DVD/SACD;
Per scartavetrare bordi esterni ed interni dei CD,
le pareti cosi' opacizzate eliminerebbero le riflessioni
di luce facendo lavorare il meno possibile il correttore d'errori
dei sistemi digitali.

- Cavi di alimentazione saldati;
Tutto saldato, sia all'interno delle apparecchiature
che nelle prese 220, e' un contatto sicuro, naturalmente
migliorerebbe anche il suono.

- Fase acustica;
Tra le decine di microfoni utilizzati nelle registrazioni,
ce n'e' sempre qualcuno (pare nell'80% delle registrazioni)
con fase invertita. Provare ad invertire la polarita' dei diffusori.

- Fase elettrica.
Se ne sta parlando anche in altro thread.

CANCELLATO VEDI SOTTO


Ciao TONINO

Use a Transistor go to Jail
 
Ultima modifica:
Otello ha scritto:
Si, c'entra una lunghezza d'onda, non chiedermi quale che non lo so. ;)
Per la cronaca - come scritto nell'articolo citato da Lino - ho trovato il suggerimento di usare multipli di 1.25 sul catalogo dei cavi YBA (seguita da una dotta spiegazione tecnica che non sarei in grado di confutare o meno, in ogni caso Yves Bernard e' tutt'altro che cretino).
Da parte mia mi sono limitato a provare ed effettivamente, almeno COL GIRADISCHI (*), sento una leggera maggiore apertura, un po' piu' di "aria" rispetto allo stesso cavo lungo 1 metro.

(*) Il cavo del giradischi (ovvero quello fra il braccio e lo stadio phono) e' ovviamente quello piu' delicato e sensibile ai cambiamenti, dato che tratta il segnale di livello piu' basso.

Ciao
Marco


Ciao Otello

Sulla documentazione dei cavi di cardas si fa riferimento alla misura aerea anche li citando multipli di 1,25 .


Ciao TONINO

Use a Transistor go to Jail
 
Re: Re: Re: Fine Tuning

TONINO61 ha scritto:
Ciao Lino

Ti rispondo su alcuni punti che ho personalmente provato
i suporti cosi fatti sono stati commercializzati da art e devo dire avevano un buon controllo delle vibrazioni ( nella versione di art erano delle biglie di acciaio )erano stati commercializzati per elettroniche diffusori e per cd .


Olio di fegato di squalo anche questo è commercializzato da art ed anche qui veramente un valido prodotto ( lo uso da vari anni va bene anche per pulire i dischi lp )

Riflessione dei bordi anche qui prodotto commercializzato da una ditta americana ( era un penerello verde da passare sul bordo interno ed esterno del cd ) commercializato un prodotto simile da audio prism prima e da red rose dopo ( questo è uno stabilizzatore che va messo per un minuto sotto la luce , e fatto di materiale fosforescente che si carica con la luce e restituisce una tenue luce verde il supporto è costituito da un prodotto composito all interno ci sono anche fibre di carbonio per scaricare l' energia statica accumulata sul disco ).

Qualche anno fà kreel ha comercializzato un cd con un dispositivo ( luce verde fatta da una corona di diodi led messi attorno al cd ).


Per il cd provate anche quanto segue :

mettete i cd nel congelatore per 24 ore ( sembra che venga modificata la struttura cristallina del supporto e di conseguenza meno errori dall laser )

se lo trovate provate il liquido di immersione ( si tratta di un olio di cedro che si mette tra il microscopio ed il vetrino sembra che è il composto che offre meno diffrazione al raggio laser ) anche questo provato è vi assicuro che fa veramente bene alla musica lo trovate nei negozi che trattano ottiche e microscopi costa anche poco circa 10 euro ( basta una goccia per pulire un cd , la confezione dura piu o meno un anno facendo un uso intenso del cd )

Cavi saldati anche questo provato e funziona come sopra ( questo mi è stato riferito da un amico non lo ho provato personalmente )

Su cavi e fase sai come la penso.

OPSS INVECE DI EDITARE HO QUOTATO chiedo scusa

Ciao TONINO

Use a Transistor go to Jail
 
Re: Re: Fine Tuning

linomatz ha scritto:

- Batterie stilo sotto le casse;
....
- Doppie batterie stilo sotto le elettroniche;
....
- Filo da sutura al posto della cinghia del giradischi;
....
- Olio di squalo;
....
- Carta vetrata per CD/DVD/SACD;
....
- Cavi di alimentazione saldati;
Tutto saldato, sia all'interno delle apparecchiature
che nelle prese 220, e' un contatto sicuro, naturalmente
migliorerebbe anche il suono.


ommamma.
E anche il cd andrebbe sigillato dentro al lettore per l'eternità, una volta appropriatamente oleato ?
 
Otello ha scritto:
Si, c'entra una lunghezza d'onda, non chiedermi quale che non lo so. ;)
Per la cronaca - come scritto nell'articolo citato da Lino - ho trovato il suggerimento di usare multipli di 1.25 sul catalogo dei cavi YBA (seguita da una dotta spiegazione tecnica che non sarei in grado di confutare o meno, in ogni caso Yves Bernard e' tutt'altro che cretino).
Da parte mia mi sono limitato a provare ed effettivamente, almeno COL GIRADISCHI (*), sento una leggera maggiore apertura, un po' piu' di "aria" rispetto allo stesso cavo lungo 1 metro.

(*) Il cavo del giradischi (ovvero quello fra il braccio e lo stadio phono) e' ovviamente quello piu' delicato e sensibile ai cambiamenti, dato che tratta il segnale di livello piu' basso.

Ciao
Marco

riesuma, riesuma!:D
 
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