Esatto.
OT:
Generalmente gli impianti domestici sono monofase e si collega tutto alla stessa linea senza distinzione alcuna. Il sistema domotico di BTicino, da quanto ho capito, permette la gestione di 64 dispositivi collegati al bus SCS, controller incluso; si potrebbero, quindi, monitorare al massimo 63 elementi distinti della rete, alimentazione 220V, casalinga senza avere, però, altri sistemi domotici attivi.
L'impianto di e.frapporti penso abbia un modulo inserito a monte della linea che, dal quadro generale, porta alimentazione a tutta la sala cinema e che, quindi, gli permette di effettuare una valutazione dei consumi dell'intero ambiente. Immagino che la sala abbia anche un suo interruttore differenziale dedicato così da poter essere isolata in modo esclusivo per le varie attività di manutenzione...
L'Ente erogatore non impone alcun rifasatore ma tariffa in modo differente i consumi aventi componenti reattive che superino, se non ricordo male, il 50% della componente attiva. Oltre tale soglia la tariffazione aumenta in modo sensibile e variabile con l'aumentare del rapporto componente reattiva/attiva.
Dovrei verificare come si comporta il mio impianto in termini di sfasamento giusto per avere un termine di paragone, conosciuto e ripetibile, su cui basare i ragionamenti futuri; non mi stupirei di se andassi a riscontrate valori di PF compresi fra 0.7 e 0.8.
In questo caso, e ragionando per assurdo, i valori di potenza rilevati da e.frapporti, ipotizzando che il sistema BTicino non effettui compensazioni di fase, potrebbero essere sovrastimati di un buon 25% (media tra 0.7 e 0.8). Idem con patate i contatori da te citati.
OT:
Generalmente gli impianti domestici sono monofase e si collega tutto alla stessa linea senza distinzione alcuna. Il sistema domotico di BTicino, da quanto ho capito, permette la gestione di 64 dispositivi collegati al bus SCS, controller incluso; si potrebbero, quindi, monitorare al massimo 63 elementi distinti della rete, alimentazione 220V, casalinga senza avere, però, altri sistemi domotici attivi.
L'impianto di e.frapporti penso abbia un modulo inserito a monte della linea che, dal quadro generale, porta alimentazione a tutta la sala cinema e che, quindi, gli permette di effettuare una valutazione dei consumi dell'intero ambiente. Immagino che la sala abbia anche un suo interruttore differenziale dedicato così da poter essere isolata in modo esclusivo per le varie attività di manutenzione...
Non del tutto vero...Per quanto riguarda la potenza apparente et similia direi che per gli impianti domestici la si può ignorare, anche perchè l'Ente erogatore impone dei limiti ben precisi che è salutare non superare, ma con il motore di un frullino è difficile riuscirci.
L'Ente erogatore non impone alcun rifasatore ma tariffa in modo differente i consumi aventi componenti reattive che superino, se non ricordo male, il 50% della componente attiva. Oltre tale soglia la tariffazione aumenta in modo sensibile e variabile con l'aumentare del rapporto componente reattiva/attiva.
Dovrei verificare come si comporta il mio impianto in termini di sfasamento giusto per avere un termine di paragone, conosciuto e ripetibile, su cui basare i ragionamenti futuri; non mi stupirei di se andassi a riscontrate valori di PF compresi fra 0.7 e 0.8.
In questo caso, e ragionando per assurdo, i valori di potenza rilevati da e.frapporti, ipotizzando che il sistema BTicino non effettui compensazioni di fase, potrebbero essere sovrastimati di un buon 25% (media tra 0.7 e 0.8). Idem con patate i contatori da te citati.
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