le cose belle di avere un negozio...

Magic Sound

operatore
Entra un signore con in mano un magnete di un tweeter con la bobina a vista al quale mancava la membrana, senza neppure una sigla scritta:

LUI "Vorrei il pezzo di ricambio per questo"
IO "si mi occorre almeno la marca del diffusore"
LUI "no quella non e' importante"
IO " ok ma come faccio a sapere di che tweeter si tratta?" (penso io almeno dammelo stai a 2m ma che e' un test per la vista?)
LUI "e che non lo vedi"
IO " eh.. insomma.. ce ne sono piu' grandi piu' piccoli... ogni prodotto ha il suo"
LUI "no no sono tutti uguali..ma lo vuoi sapere meglio di me?"
IO " no no assolutamente.. " (del resto che ne capisco io .... :/ , in realta' faccio lo psichiatra)
LUI mentre esce "questo non ci capisce un caxx"


forse pero' magari ci sento :)

che bello avere un negozio in provincia...
 
se me le fossi segnate tutte....
vivo in un posto fantastico :)

ma questa e' stata troppo bella per non condividerla..

tra l'altro io da lontano non ci vedo :)
 
Dicono che razzista è colui che se subisce un furto da uno zingaro (*) dice "è stato uno zingaro" se lo subisce da un italiano (non zingaro) dice "é stato un ladro".

Ora mi chiedo: se nel negozio si subisce un atto di maleducazione da parte di un cliente, come definiamo il colpevole "un cliente" o "un maleducato"?

Del resto un personaggio del genere (che deve avere i suoi problemini dovunque vada e con chiunque interagisca) più che maleducato può essere definito con termini esclusivamente dialettali, di cui il più appropriato mi sembra il calabro nu cazzuni (chiedo scusa ai calabresi per l'accento ;) ) perché, attenzione: alla fine dello scambio non solo ha fatto una gran figura di m*** ma non ha nemmeno avuto ciò che gli serviva, cioè un tweeter di ricambio. Più cazzuni di così... :p



(*) mi rifiuto di usare termini politicamente corretti come rom ecc ugualmente dispregiativi con l'aggiunta dell' ipocrisia
 
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sulla maleducazione .. ormai sono abituato da quando esistono le email e non c'e' piu' tanto pudore..

la cosa che mi piace e' che ti prendono per uno che sta qui dentro e non ci capisce un tubo...

di sicuro uno che sta in un negozio non puo' sapere tutto di tutto.. sopratutto sul singolo prodotto..
ma globalmente ne sa di sicuro piu' di un utente.. in quanto ogni giorno si trova di fronte a qualche situazione e la fa sua culturalmente parlando....

io quando ero cliente sapevo l'annuario a memoria.. caratteristiche tecniche e prezzi di 15000 prodotti..
ma poi non sapevo come suonavano REALMENTE.. sapevo quello che leggevo..

oggi non so neppure una caratteristica tecnica e non mi ricordo neppure un prezzo ma so come suonano quasi tutti i prodotti...
dove e come usarli.. nella pratica..

e conoscendo molti negozi so che e' piu' o meno lo stesso ovunque..

... potrebbe essere un po la differenza tra chi ha scritto il kamasutra e rocco :)
la teoria e la pratica :D

certo sento (e leggo) erte cose... fantastiche...
 
A tutto c'è un limite.. capita anche a me nel campo edilizio che il cliente vuole avere sempre ragione come se ti stia facendo un favore nel darti il lavoro..
io ti ascolto e cerco di accontentarti ma l'arroganza/ignoranza con me no..
a quel signore l'avrei "gentilmente" accompagnato fuori per le orecchie..
 
Al di là della manifesta stupidità del singolo caso (il cazzuni di cui parlavo nel precedente intervento) credo che vi siano manifestazioni diffuse di rabbia sociale anche nel rapporto (che è sempre stato un po' conflittuale) tra privati cittadini e fornitori di beni e servizi tecnici, categoria in cui includo non solo artigiani e commercianti ma anche banche, assicurazioni, sanitari, legali ecc...

Lo scenario è il seguente: io, cittadino ho un problema. Tu, idraulico (bancario, odontoiatra, avvocato, edile, fornitore di articoli tecnici...) mi proponi una soluzione. Dalla soluzione che mi proponi tuttavia tu puoi trarre maggiore o minore guadagno.

La situazione è potenzialmente conflittuale da sempre, perché è evidente che il solutore è in conflitto di interessi e ciascuno di noi conosce (o ha personalmente subito) storie in cui tale conflitto si è concretizzato in vere e proprie truffe: lavori inutili o peggio dannosi, parcelle spropositate, connivenza con terze parti in conflitto (si pensi agli avvocati) ecc ecc

La montante rabbia sociale deriva non solo dalla crisi ma anche da una maggiore consapevolezza di sé di una popolazione mediamente meno accomodante di quanto non lo fosse decenni fa, continuamente aizzata dai media (che pur di vendere copie o spazi pubblicitari certo non si fanno scrupolo di alimentare la rabbia sociale), e rinforzata dalle frustrazioni di abusi eclatanti (crack bancari e finanziari, contratti capestro per energia assicurazioni, banche ecc)

A questo punto, stante anche la diffusa mancanza di fiducia nei confronti del mondo dei fornitori di beni e servizi, persone frustrate possono cercare una effimera rivalsa trattando in modo arrogante l'idraulico (medico, assicuratore, bancario, venditore di hi-fi...) di turno.

Il punto a mio avviso è che i conflitti non vanno rimossi (= è stupido pensare che tra cliente e fornitore di beni e servizi vi sia un interesse comune e quindi fidarsi ciecamente) ma gestiti e che i comportamenti isterici, oltre che arroganti, rendono il cittadino-perdente ancora più perdente.

Se il mio rubinetto perde e la mia stima del danno è di 100 euro e l'idraulico mi dice che il bagno è da rifare con una spesa di 10000 euro, avere reazioni isteriche trattare in modo arrogante l'idraulico non serve a niente: ci si rovina la giornata, ci si fa un nemico, ed il rubinetto continua a perdere.

Meglio salutare l'idraulico con un sorriso, sentire un secondo (terzo, quarto...) parere, informarsi con amici e conoscenti, e se è il caso accettare anche che si tratti veramente di qualcosa che con meno di 10.000 euro non si risolve.
 
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giusto e l'esempio forse + paradigmatico di questa nouvelle vague ,
penso siano le continue aggressioni agli insegnanti da parte di genitori
e studenti arroganti, maleducati e , finalmente, somari ... :rolleyes:
 
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