Ritengo che questa "paranoia", chiamiamola pure così, derivi da una scelta infelice del termine, che però così fa più colpo.
Se lo si chiamasse "assestamento" sicuramente farebbe meno paura.
Mi è capitato di leggere messaggi di persone che avevano il timore di rovinare, o peggio, i propri diffusori se non si applicava il tipo di suono esatto e per il tempo esatto e risposte in cui si disquisiva se era meglio 30 ore, oppure 100.
In un altoparlante esiste due parti meccaniche, la sospensione anteriore (quella corrugata attorno al bordo del cono) e il centratore, posto all'estremità opposta del cono, vicino al magnete.
Entrambe fatte di materiali dotati di una certa flessibilità, calcolata, da cui dipendono alcuni parametri importanti dell'altoparlante stesso e, pertanto, anche la sua resa, particolarmente per i woofer. (E quando si sostituiscono, solitamente con componenti generici, perchè rovinate, si cambiano anche di molto tali parametri, con buona pace di chi compie questa operazione).
Quando queste parti sono nuove tali parametri sono leggermente diversi da quelli progettati, facendo funzionare l'altoparlante pian piano queste parti raggiungono i valori di progetto.
La cosa avviene anche ascoltando normalmente il diffusore, i cambiamenti avvengono lentamente e l'orecchio si adegua di conseguenza, non c'è bisogno di accorgimenti particolari, non credo che nessuno ascolti al massimo volume, vicino al limite dei diffusori stessi, rodaggio o meno.
Non è che ascoltando un diffusore nuovo il suono faccia schifo, ci saranno solo dei leggeri cambiamenti nel timbro.
Ora il rodaggio non lo si fa più neanche con le auto.
Ergo: ascolta tranquillamente e non pensarci.
Ciao