elettricamente vi sono due livelli di danneggiamento: in quello meno "grave" il trasduttore funziona ma ha un rendimento più basso (suono più o meno "attufato"). Per verificare un simile tipo di danno basta ascoltare una traccia della quale si ha l'assoluta certezza di bilanciamento timbrico (per farti un esempio, il brano "stayin alive" dei Bee Gees, almeno nelle versioni ascoltate da me, ha un evidente sbilanciamento verso destra delle frequenze più acute, quasi assenti invece nel canale sinistro) e variare con il controllo di bilanciamento il segnale, cogliendo eventuali differenze timbriche dei tweeter...questo tipo di danno è il più diffuso, molti neanche se ne rendono conto, danneggiare un tweeter è un'impresa tutt'altro che difficile, specie con le striminzite sezioni di amplificazione della maggior parte degli ampli
L'altro danno, è quello definitivo, al tweeter arriva un sovraccarico di potenza ( per potenza maggiore di quella retta o peggio, per clipping), la bobina si surriscalda, l'isolante del filo si scioglie e si crea un cortocircuito "friggendo" la bobina facendo definitivamente morire il trasduttore, che non si sente completamente, o quasi.
Quanto al tuo quesito, no, un tweeter danneggiato perde estensione e cristallinità, le sibilanti semmai si attenuano!