dopo alcune sessioni di ascolto e confronto eccomi pronto:
come suonano i mid ATC inseriti nel sistema 4 vie attualmente utilizzato ?
Emergono due cose di primo acchito: da un lato una grande capacita' di riprodurre pressioni sonore considerevoli con grande "scioltezza" e senza minimamente far percepire il raggiungimento di eventuali limiti, la timbrica e' neutra (d'altronde la risposta dell'insieme e' simile a prima), il suono dettagliato ma non affaticante, e corposo anche nella prima ottava fino ai 500 Hz dell'incrocio.
D'altra parte, ho notato subito qualcosa che non quadrava, una stonatura nell'insieme: il mediobasso, nonostante la risposta in frequenza misurata fosse equilibrata, risultava piu' "pieno", un po' invadente rispetto a prima, e il suono su una certa porzione dello spettro aveva acquistato una connotazione piu' "fisica", meno eterea e "trasparente nell'aria", piu' materica.
Inoltre con alcuni brani notavo un certo scollamento tra la parte inferiore dello spettro, piu' "liquida" e apparentemente posizionata piu' indietro e maggiormente distribuita nella profondita', e la parte superiore che acquisiva un carattere diverso, piu' incisivo, con una diversa sensazione "fisica" del suono ed inoltre proiettato piu' avanti.
Alla fine ho capito: il problema e', e non potrebbe essere altrimenti, nel diverso tipo di emissione: dipolo nella prima meta' dello spettro, monopolo a partire dai 500 Hz.
La coesione tra le due gamme e' assai scarsa e genera risultati bizzarri e non molto piacevoli: se ci si concentra solo sulla "voce" dell'ATC non c'e' nulla da recriminare, ma tutto l'insieme suona "strano" e poco naturale, inoltre non ho piu' quella sensazione di ascoltare "un elettrostatico, ma piu' focalizzato" che avevo con tutto il sistema a dipolo fino ai 3 KHz, un po' etereo diciamo: il midrange a cupola mostra un "punch" tutto suo, che pero' emerge troppo chiaramente "staccandosi" da un'emissione globale di carattere differente.
La parte mediobassa (ritengo sia proprio la porzione inferiore della gamma riprodotta dall'ATC, dove l'emissione e' omnidirezionale e genera il maggior numero di riflessioni nella stanza rispetto a tutto il resto della gamma) appare piu' artefatta rispetto a prima, svincolata dal resto della gamma.
Conclusioni:
1) l'unione tra monopolo e dipolo, con un incrocio in una zona gia' di per se' critica e dove oltretutto il monopolo risulta assolutamente omnidirezionale provocando una quantita' sensibilmente piu' alta di interferenze ambientali, e' da evitare.
2) l'ATC ha bisogno di una buona sezione bassi monopolare, per mantenere integra l'omogeneita' dell'intera emissione senza "salti" troppo repentini nell'accoppiamento con l'ambiente circostante.
In questo caso il "punch" e la matericita' del suono emesso si integrera' molto meglio in un contesto dove le caratteristiche di tutto l'insieme condividono la stessa "presenza fisica" sonora.
Magari lavorandoci di piu' si potrebbe ottenere una maggiore coesione tra le due emissioni, ma cosi' com'e', trattando le due vie come "normalmente" si usa fare, questo aspetto risulta decisamente il punto debole dell'insieme (e d'altronde, sul forum di Madisound mi avevano avvertito)
Ora non mi resta quindi che dare seguito a quel progettino di diffusore boxed a cui pensavo da un po', con l'ATC al centro, e tornare alla configurazione originaria "tutto-a-dipolo" con Scan per i diffusori attuali (anche se usero' ancora l'atc per svolgere alcune prove piu' approfondite).