Exodus - Dei e Re
Una sorprendente edizione speciale per la qualità tecnica del film e ancor di più per l'imponente produzione di extra come non se ne vedeva da tempo. Distribuzione 20th Century Fox HE
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Eroico e impavido generale amato dai soldati e dal padre adottivo, il faraone Seti (John Turturro) che lo ritiene migliore persino del proprio figlio Ramsete (Joel Edgerton), Mosè (Christian Bale) si ritrova ben presto bandito dall'Egitto dopo avere appreso e dichiarato di essere in realtà ebreo, popolo schiavo da oltre 400 anni sfruttato unicamente come bassa manovalanza.
L'esilio dura anni, periodo in cui prende moglie e da cui ha un figlio, vive da pastore sino al momento in cui incontra Dio per la prima volta, un bambino alla ricerca di un uomo di comando in grado di guidare gli israeliti verso la terra promessa.
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Tornato di nascosto nel palazzo dell'imperatore Mosè gli intima di trattare gli ebrei al pari di qualsiasi altro cittadino, liberandoli o pagandoli per il duro lavoro. Lo scontro verbale tra i due uomini si rivelerà fatale: il re rifiutando le preghiere del fratellastro e mettendolo a morte sfiderà Dio il quale lancerà sull'Egitto nove piaghe che metteranno in ginocchio la nazione.
Sfinito e provato da una guerra che sa di non poter vincere Ramsete libera gli schiavi rimangiandosi poi la parola e inseguendoli con l'esercito per sterminarli alle porte del Mar Rosso.
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Sfarzoso, con scenografie e massiccia computer grafica che gli hanno donato la magnificenza di un grande kolossal, il maestro Ridley Scott ha diretto un film storicamente controverso, con un cast importante dove purtroppo non tutti sembrano a proprio agio in primis Christian Bale ma ci sono interpreti di rilievo chiamati a recitare personaggi troppo di secondo piano cui una manciata di inquadrature non può rendere più di tanto giustizia come John Turturro, Sigourney Weaver e Ben Kingsley.
Produzione americana da 140 milioni di dollari negli Stati Uniti ne ha incassati circa 65, scatenato polemiche anche oltreoceano per la scelta di coinvolgere attori di colore nei soli ruoli di schiavi e malfattori. Paesi arabi non hanno accettato la lettura troppo liberamente ispirata al Libro dell'Esodo, parte del Secondo Libro della Torah e della Bibbia, da un team di sceneggiatori interessante ma forse non del tutto adatto alla stesura: i giovani Adam Cooper (“Tower Heist”) e Bill Collage (“Tower Heist”) assieme ai veterani Jeffrey Caine (“The Constant Gardener”) e Steven Zaillian (“Tutti gli uomini del re”, “American Gangster”).
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Ritenuta inaccettabile la rappresentazione terrena di Dio nei panni di un iroso bambino anche se visto solo dagli occhi di Mosè, che appare come un pazzo che parla da solo se osservato da altri. Le piaghe rappresentate (quasi) come fossero eventi naturali estremi, il passaggio del Mar Rosso e l'annientamento dell'esercito egiziano da parte di quelle che appaiono (più) come profonde devastazioni climatiche.
Proprio l'Egitto l'ha censurato, considerato “inconcepibile” dalla stampa marocchina dove la figura dell'Onnipotente non ha fattezze umane nella cultura dell'Islam, rinnegato anche in Qatar, Kuwait ed Emirati Arabi ragion per cui è stato più velocemente recuperabile in versione pirata su internet con sottotitoli in arabo.
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I film di Scott non sono nuovi a libertà nelle ricostruzioni di epoche antiche come nell'epico “Il gladiatore” dove per esempio l'imperatore Commodo che era biondo e mancino è interpretato dall'attore Joaquin Phoenix, destro e con la capigliatura scura. Un conto però sono gli anacronismi storici giustificabili da licenza artistica altra cosa entrare in contrasto con pietre miliari delle religioni peraltro in un difficile contesto storico come quello attuale cozzando col desiderio da parte del maestro britannico di una rilettura più terrena della figura di Mosè, calato in un grande attore ma che non vantasse il claim da star hollywoodiana come nel caso del compianto Charlton Heston (che interpretò Mosè nel kolossal “I dieci comandamenti” di DeMille del '56 o il successivo “Ben Hur” di William Wyler nel '59).
Nel bene e nel male un'opera sontuosa che convince solo in parte per una certa freddezza d'insieme che vale comunque la pena di essere vista e vissuta possibilmente con la mente non offuscata da estremismi religiosi certo più interessante quanto meno per coloro che amano senza mezze misure Ridley Scott, che non ha mancato di dedicare il film al fratello Tony, importante regista e produttore scomparso nel 2012.
Qualità video
BD-50, aspect ratio 2.40:1, codifica AVC/MPEG-4 (1920x1080/23.97p). Girato tutto in digitale e quasi interamente nativo 3D (Red Epic Dragon e Red Epic Mysterium-X / 5K, fonte IMDB, ndr) fatta eccezione per alcune riprese aeree 2D.
Immagini con eccellente resa indipendentemente dalle condizioni di luce per un racconto spesso immerso nella notte o in ambienti poco luminosi. Neri profondi, risalto particolari in secondo piano e background con elevato dettaglio, contrasto ampio e costante, colori ricchi e saturi riproponendo le scelte artistiche del grande cinematographer Dariusz Wolski (saga dei “Pirati dei Caraibi”, “Prometheus”, “The Couselor”, “Dark City”, “Allarme rosso”).
Analisi del bitrate disco 2D (a sx) e 3D (a dx)
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Il già elevato senso di profondità di campo aumenta ulteriormente passando al BD-50 3D esclusivo per catene digitali stereoscopiche. Una visione che aumenta l'epicità dello scontro tra gli egiziani e le milizie ittite, rende ancor più angosciante il passaggio delle nove piaghe risaltando senza compromessi tutto il dramma dell'esodo degli israeliti.
Minimo e raro cross-talk, le immagini stereoscopiche contribuiscono a rendere la visione ancor più coinvolgente lasciando l'impressione che si sia trattato di un lavoro a 360° sull'intero racconto senza puntare a passaggi particolarmente sensazionalistici.
Qualità audio
La traccia lossy DTS 5.1 canali half rate in italiano (754 kbps, assieme al tedesco) offre un panorama comunque generoso non solo per il fronte anteriore ricco nella timbrica così come nei dialoghi. Sostiene passaggi panning fronte-retro, risalta la splendida colonna sonora del maestro Alberto Iglesias, collaboratore di lungo corso del regista spagnolo Pedro Almodóvar. La sezione rear ha momenti intensi non solo per la parte più squisitamente musicale restituendo elementi dinamici e di accompagnamento.
Reference l'originale inglese DTS-HD Master Audio 7.1 canali (core @1509 kbps) con dinamica ancor più decisa e ulteriore ricchezza particolari da ogni singolo canale discreto, profondo e accattivante anche il subwoofer. Tracce identiche per il disco stereoscopico.
Sale selezionate hanno proiettato nell'innovativa codifica Dolby ATMOS, assente anche nella prima edizione home video americana.
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Extra (HD)
Il Blu-ray stereoscopico non contiene alcun supplemento. Il disco 2D offre: visione del film in compagnia di informazioni testuali (direttamente in italiano) sulla figura di Mosè e sull'Esodo. Da non perdere il commento al film del regista in compagnia dello sceneggiatore Jeffrey Caine. Scene tagliate ed estese alcune incomplete per immagini e suoni, visionabili sia in 2D che in 3D per un totale di poco meno di 15'.
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Su BD-50 separato: making of di 153' andando in profondità e scoprire gli aspetti realizzativi attraverso questo grande documentario diviso in sette parti con focus su pre-produzione, girato e post-produzione con la possibilità di attivare una modalità avanzata con aggiunta di ulteriori capitoli selezionabili manualmente interrompendo il corso del documentario principale e aggiungendo di fatto ulteriori 48' circa. Tali supplementi sono poi visionabili separatamente nel menù 'Contenuti di approfondimento'.
Notare la scritta sulla Red a sinistra '48 FPS'
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Selezionando 'L'eredità di Mosè attraverso i secoli' si attiva un ulteriore documento di 23' con interventi di cast e produzione sulla figura di Mosè. La sezione 'Dagli archivi del film' apre a capitoli sulla lavorazione: la pre-produzione con gli storyboard visionabili in modalità automatica (passaggio all'immagine successiva ogni 5 secondi ma si può comunque forzare l'avanzamento) o manualmente, un'altra grande occasione per studiare da vicino il lavoro di Scott dal momento che sono scan in HD dei bozzetti compresi i preziosi appunti del regista a lato di ogni disegno (in automatico la visita dura circa 11').
Nella stessa sezione troviamo 'L'arte di Exodus: Dei e Re' con disegni della progettazione dei costumi molti dei quali sono già di per se delle opere d'arte ma ci sono anche scatti fotografici dei particolari di armi e costumi, la grafica digitale e i set, arte concettuale e scenografia, i pannelli decorativi, mezzi di trasporto e bighe, ulteriori storyboard, tutto sempre e comunque visionabile in modalità manuale o in automatico (in automatico la visita dura circa 30').
A sx: Il cinematographer Dariusz Wolski (in maglia bianca) e Ridley Scott
A dx: Il regista indossa un paio di occhiali LCD stereoscopici
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Nella sezione 'Produzione' troviamo il capitolo 'La visione di Ridley' ovvero circa 13' di immagini dai set dove il regista ha indossato i Google Glass che hanno permesso di registrare audio e immagini (720p) della sua personale esperienza, la “Ridleyvision”, con ulteriori inserti picture-in-picture seguendo il lavoro dei tecnici e cast.
Ulteriore capitolo 'Fotografia' con visione automatica o manuale di scatti dei set presso i Pinewood Studios, Almeria in Spagna e Fuerteventura Isole Canarie (visione automatica complessiva attorno ai 34'). Per la post-produzione raccolta di featurette promozionali per un totale di 20', focus sul film a cura del canale via cavo HBO (12'), per il marketing trailer, spot tv e immagini visionabili in automatico o manuale dedicate a social media.
Ovunque sottotitoli in italiano.
La pagella secondo CineMan
Film | ![]() |
7 |
Authoring | ![]() |
8 |
Video 2D | ![]() |
10 |
Video 3D | ![]() |
9,5 |
Audio ITA | ![]() |
8 |
Audio V.O. | ![]() |
10 |
Extra | ![]() |
9,5 |
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Commenti (4)
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Benissimo...a me il film è piaciuto tantissimo al cinema...e sinceramente non vedo l'ora di rivederlo e sentirlo in casa!!!!!
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la solita furbata di mettere gli extra solo nella versione 3D. Sarebbe da SCAFFALE anche solo per questo.
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Versioni
Avrebbero potuto inserire il disco con gli extra aggiuntivi anche nella sola 2D ma evidentemente lo hanno considerato solo per le edizioni più complete ovvero quelle che includono anche il Blu-ray 3D sia nella versione sleepcase che steelbook quest'ultima evidentemente quella da collezione e anche la più costosa. -
48 fps... peccato non sia presente, in apparenza, nelle specifiche blu-ray ultrahd. Questo costringerà al salto 24 fps -> 60 fps, rendendo obsoleti i blu-ray 2k, visto che si dovranno ricostruire alcuni frame in modo artificioso.