Un mese fa il mondo del gaming è cambiato, di nuovo
Con il nuovo Warzone, apriamo su AV Magazine una finestra sul gaming di qualità e con particolare attenzione alle caratteristiche audio e video immersive
Questo è il titolo giusto per descrivere uno degli eventi più attesi dai gamer di PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X e PC di tutto il mondo.
Appassionati di FPS riuniti sotto la stessa bandiera, o spazietto di memoria meccanica o solida, per esplorare la nuova Caldera (o la nuova Verdask, per i più nostalgici). Qui oltre 100 giocatori, divisi in team di sconosciuti o fraterni amici digitali da oltre 2 anni, combatteranno a colpi di kills e bonus vari. Questa è l'essenza di Warzone 2.0.
Who's who? Per chi non lo conoscesse, Warzone è uno dei più famosi battle royale degli ultimi anni di Activision (su base Call of Duty). Un battle royale è un genere di gioco online fps (first person shooter) multiplayer, che fonde il gameplay del classico multiplayer (team vs team) con elementi di esplorazione di un gioco di sopravvivenza. La battaglia inizia con un equipaggiamento minimo (da arricchire) con il quale tentare di eliminare tutti gli avversari, cercando di evitare di rimanere intrappolati al di fuori di una zona sicura che va via via restringedosi. L'ultimo giocatore o squadra rimasta in vita, vince.
Perché proprio warzone? Come le tante amicizie digitali, Warzone è nato durante la pandemia, in quel periodo in cui tutto il mondo era costretto dentro la propria casa, nel proprio studio o salone, con la TV accesa, ed era bersagliato dal continuo bollettino di dati a dir poco sgradevoli emesso ad ogni ora del giorno e della notte: tutto ciò invogliava decisamente a distrarsi con un po' di svago.
Dal 10 Marzo 2020 tutto il mondo ebbe la possibilità di scaricare gratuitamente il gioco sulla propria console o PC. Il 10 Maggio 2020 il gioco contava già 60 milioni di giocatori.
Warzone non è solo un gioco divertente, come lo sono quelli creati da tanti altri competitor (non me ne vogliano!), ma è anche un mercato nell'accezione tecnica di luogo in cui si svolgono continue transazioni commerciali.
Infatti, approfondendone la struttura si scopre facilmente che:
- Warzone è un negozio, in quanto all’interno del gioco si possono acquistare armi, accessori, skin, e così via - in bundle o singolarmente - che altrimenti si sbloccherebbero solo dopo tanta fatica e ore di gioco. Secondo uno studio del 2021 di NetBet, Call of Duty: Warzone guadagnava oltre 5,2 milioni di dollari al giorno.
- Warzone è Twitch, Discord, YouTube, facebook Gaming e tutte le piattaforme di streaming video dove streamer professionisti o semplici appassionati fanno il loro mestiere, traendone interessanti ricavi, condividendo, in live-video, le lunghe ore di sessioni di gioco. Questo è divenuto un appuntamento fondamentale per tutti i players affezionati e per i loro sponsor. Per fornire qualche numero utile a comprendere meglio la portata del fenomeno, secondo twichmetrics negli ultimi 30 giorni uno dei più famosi streamer italiani ha portato con sé oltre 130.000 ore di live per media utenti e ha collezionato oltre 72.000 follower;
- Warzone è Facebook, Instagram, Tiktok, Twitter, e tutte le piattaforme social dove si può commentare, discutere ma anche visualizzare clip di formidabili azioni in singolo o in gruppo, oltre a poter organizzare tornei amatoriali;
- Warzone è una Lega ufficiale con il suo Campionato del Mondo dove poter vincere una parte del montepremi in palio di 600.000$ (worldseriesofwarzone) ed ovviamente non è l'unico (EA)!
Volutamente non mi soffermerò sui vari leaks inerenti a modalità e meccaniche di gioco, top player, migliori armi, accessori et similia, perché ci sono tante ottime fonti cui abbeverarsi. Ma in generale il gaming, con qualunque gioco, è più emozionante se si dispone della giusta attrezzatura audio-video: chi lo sa, lo fa, chi non lo fa, potrebbe conoscerlo e... si sa, la fame vien mangiando! Per questo si è deciso di aprire su AV Magazine una finestra anche su questo mondo, dando avvio ad una rubrica dedicata al gaming, che coltivi quel pizzico di gaming-superficialità che aiuti a non perdere d'occhio questo interessante giardino audio-video.
Il mondo si divide in due distantissime classi di gamer: Console e PC. Cosa è meglio? Ecco, questa è forse la più grande battaglia di vuoti preconcetti, deboli certezze e colorate dichiarazioni degli ultimi anni e lungi da me provare solo a dare un lontano parere in merito. Proviamo però a dare qualche lume sul contesto in cui ci si iscrive.
Il gamer da PC ovviamente gioca col PC dal costo elevato a piacere (e si sale facilmente: basti dare un'occhiata a pcpartpicker) su un comodo tandem scrivania+poltrona con tastiera e mouse rilucenti e - sintetizzando al massimo - cerca audio-spaziale (immersione negli ambienti, passi del nemico e così via), elevato numero di frame per secondo (parola d’ordine, fluidità al singolo frame!) e risoluzione video adeguata: la coperta è corta e quindi la risoluzione avrà una priorità più bassa rispetto agli fps. Ma disporre di entrambi garantisce il nirvana.
Quindi i suoi obiettivi saranno il possesso di una scheda video dedicata, con un potente processore video che garantisca un rendering velocissimo, un monitor ad altissima frequenza (gsync ultimate HDR a 165hz o freesync?) e cuffie con microfono o sistemi di riproduzione audio multicanale il più possibile immersivi/spaziali, tendenti al Dolby Atmos.
Il gamer da console ovviamente gioca da console, spesso introvabile come da anni è ancora la PS5, su un comodo divano con il suo joypad, alla ricerca dell'audio spaziale (immersione negli ambienti, passi del nemico, e così via, come il suo acerrimo nemico pc gamer, ovviamente), della massima qualità video (vera e propria caccia al singolo pixel), buona frequenza (VRR fino a 120 Hz) e basso input lag.
Quindi i suoi obiettivi saranno sistemi audio spaziali e immersivi (tendenza multicanale Atmos) e grandi, luminosi e performanti schermi (fino ai proiettori led gaming a 120hz).
Milioni di colori, tanta luminosità con Nits elevatissimi, Hertz a gogo, connessioni HDMI 2.1 ad elevata bandwidth, VRR, polliciaggi elevati, sofisticate tecnologie video e diversi canali audio cui fornire tanta corrente, senza dimenticarsi dei bassi granitici!
Beh, mi sembra proprio che questo giardino audio-video sia abbastanza rigoglioso da far insorgere l'irrefrenabile desiderio di addentrarcisi o addirittura di fiondarcisi dentro.
E allora, partiamo da qui!
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Commenti (12)
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Originariamente inviato da: AlbertoPN;5225895No no, fare un mirroring di un gioco su PC ma remotandolo in una posizione diversa nella stessa rete domestica.
Se si è in possesso di un dispositivo con app Steam Link quella è un'altra soluzione.
Tuttavia nel mio caso (RTX 3070Ti e collegamento ethernet) ho sempre avuto un'esperienza leggermente peggiore con Steam Link rispetto al mirroring con GameStream.
E in ogni caso tutte e due le soluzioni hanno un ritardo troppo alto per qualsiasi gioco che richiede un minimo di reattività per quanto mi riguarda. -
Originariamente inviato da: wercide;5225967E in ogni caso tutte e due le soluzioni hanno un ritardo troppo alto per qualsiasi gioco che richiede un minimo di reattività per quanto mi riguarda.
Grazie anche a te per la testimonianza.
Non sono un videogiocatore competitivo, al limite mio figlio fa finta di esserlo, per cui mi accontenterei solo di avere una grafica migliore rispetto alla Series X collegata ad un OLED G2 della LG.
Certo, il collo di bottiglia diventa il display, ma sono certo che si potrebbe fare molto di meglio anche solo a 2160p@120 come permette il pannello.
Credo che la soluzine KVM diventi prioritaria da questo punto di vista (al netto della scomodità di usare tastiera & mouse dal divano ... inventassero un front end come quello XBox per i PC e per usarli solo per giocare, probabilmente sarebbe la morte delle console).