Sony XW5000 & XW7000 a Bologna e Milano
Se volete sapere come vanno i due nuovi proiettori Sony Laser 4K XW5000ES e XW7000ES e soprattutto cosa è successo negli eventi della scorsa settimana dell'8 e 9 giugno a Bologna e quelli del 10 e 11 giugno a Milano, per voi questo articolo e il video che ho realizzato potrebbero essere molto interessanti.
Se vi interessano le immagini GRANDI e di qualità e volete sapere come vanno i due nuovi proiettori Sony Laser 4K XW5000ES e XW7000ES e soprattutto cosa è successo negli eventi della scorsa settimana dell'8 e 9 giugno a Bologna e quelli del 10 e 11 giugno a Milano, allora ok: nei prossimi 5-10 minuti quello che dirò e che vi farò vedere per molti di voi potrebbe essere interessante.
Fino allo scorso 25 aprile, i proiettori Sony laser 4K per applicazioni home theater erano quattro, con prezzi compresi tra 13.000 euro e 80.000 euro: il modello 'entry level' era il Sony VPL-VW790 da 2.000 lumen e 13.000 Euro, poi in promozione per un periodo a 10.000 euro; poi c'è il Sony VPL-VW890 da 2.200 lumen e 25.000 euro, il Sony VPL-VW5000 da 5.000 lumen e 50.000 EURO e infine in nuovo VPL-GTZ380 con doppio laser blu-rosso e fosfori verdi, da 10.000 lumen e 80.000 Euro. Questa, ripeto, era la situazione nel listino Sony fino al 25 aprile.
Lo scorso 26 aprile Sony ha annunciato 2 nuovi proiettori, entrambi con nuovi 'chip' da 0,61" a risoluzione nativa UHD 4K in 16:9 (ovvero 3840x2160) e con sorgente luminosa ibrida con laser blu e fosfori verdi e rossi. Ho ricevuto da Sony i due proiettori 6 giorni prima dell'annuncio: potete trovare le misure e tutte le mie considerazioni nell'articolo che è a questo indirizzo.
Questi due nuovi proiettori sono molto, molto interessanti per due motivi diversi. Il primo proiettore è straordinario per il rapporto qualità prezzo. Il nuovo XW5000ES costa circa 6000 euro, quindi circa la metà del 'vecchio' 790 ma ha un flusso luminoso identico, ovvero tra 1700 e 1800 lumen reali del giusto colore, ha un rapporto di contrasto simile, quindi 10.000:1. Il nuovo XW5000ES ha un triangolo di gamut più ampio e senza rinunciare ad un solo lumen e soprattutto ha la stessa elettronica del mostruoso GTZ380.
Alcune persone non si fidano perché in questi nuovi proiettori il chip è più piccolo, l'obiettivo è più piccolo, il lens shift è più limitato, l'estensione dello zoom è più piccola e vale 1.6X invece che 2X di 790 e 890, è sicuramente anche più economico ed è anche completamente manuale. La domanda che viene fatta più spesso è questa: ma non è che Sony stavolta ha risparmiato un po' troppo? Dopo averlo analizzato, calibrato e dopo aver visto il risultato, l'idea che mi sono fatto e che è condivisa da tutti quelli che hanno visto questo nuovo proiettore è che no: la qualità è ancora straordinariamente elevata; per alcuni aspetti il nuovo XW5000 è addirittura migliore del 790 e 890 e il compromesso su dettaglio e risoluzione è così incredibile che parlare di 'compromesso' è pure esagerato.
Però, se avete uno schermo 16:9 e quindi non avete necessità di cambiare formato, l'ottica motorizzata non vi serve. In più, questo obiettivo ha una ghiera per la messa a fuoco con un elevato fattore di demoltiplicazione: per la messa a fuoco ruota fino a 360 gradi al contrario delle ottiche dei proiettori più economici che ruotano di una manciata di gradi. In pratica c'è un buon margine per trovare la messa a fuoco perfetta e poi la frizione è piuttosto dura, a garanzia di una stabilità della posizione a prova di terremoto. E vi dico che a Bologna il terremoto c'è stato.
L'atro proiettore è il nuovo XW7000ES che è altrettanto straordinario non solo per il rapporto Q/P ma anche per un altro motivo: certo: costa 15K anche se il flusso luminoso è del 60% più alto rispetto al XW5000ES; è il primo proiettore laser 4K di qualità per applicazioni home theater, con più di 3.000 lumen REALI, al di sotto dei 50.000 Euro.
Per essere ancora più esplicito, fino a ieri per riempire schermi grandi c'era il Sony VW5000ES, un proiettore da 5.000 lumen dichiarati e con 3.700 lumen reali, con un rapporto di contrasto nativo reale inferiore a 5.000:1 e con una copertura del gamut che va poco oltre il BT.709. Il vecchio VW5000ES che è molto grande, rumoroso e con le caratteristiche che vi ho appena descritto, costava 64.000 Euro ed è stato riposizionato a 50.000.
Il nuovo XW7000ES riesce a generare ben 3200 lumen reali, con un rapporto di contrasto più che doppio e con un triangolo di gamut che sfiora - per il momento - il 90% della copertura del DCI-P3. Dico per il momento perché sono modelli di pre-serie e di solito quelli di produzione vanno meglio. Farò le opportune verifiche ad agosto quando arriveranno i primi esemplari. Comunque, l'ottica del 7000ES è più grande, con uno zoom 2,1X, lens shift più esteso, è totalmente motorizzata e la qualità è sicuramente superiore rispetto a quella del piccolo XW5000ES.
Vi basti pensare che a Bologna, nella sala home theater principale di Audio Quality, abbiamo riempito il gigantesco schermo Dark Star 9 da 3,6 di base così bene che ho potuto misurare - finalmente - ben 92 NIT al centro dello schermo e addirittura 97 NIT nel bordo superiore, dove evidentemente il fascio luminoso è perfettamente perpendicolare alla superficie dello schermo. Con il modello XW5000ES, quasi al limite per il rapporto di tiro, quindi in posizione sfavorevole per flusso luminoso complessivo, sullo stesso schermo generava meno di 50 NIT al centro.
Nella sala di Audio Quality, abbiamo usato un vecchio lettore Oppo 203 e una Nvidia Shield con Plex e talvolta anche con Kodi. A valle del nuovissimo pre Storm Audio Elite MK2 da 24 canali discreti, c'era anche un madVR Envy Extreme che abbiamo anche tolto per verificare le prestazioni con e senza processore video esterno. E poi c'era la parte audio con i diffusori Wisdom Audio, con un nuovo centrale spettacolare, i due sub JL Audio F-113 e amplificazione Datasat e Rotel: un sistema che può essere descritto con una parola: emozionante, in grado di generare pressioni indistorte notevoli. Trovate la nostra anlisi di questa sala in questo articolo.
Durante le due giornate, ho condiviso le presentazioni con Francesco Aliotta. Abbiamo mostrato clip da 'Matrix, Resurrection', E' stata la mano di Dio', Acquaman, Encanto, La-La Land, West Side Story, Le Man '66 e anche The Batman, con qualità video peggiore di un DVD ma con audio Dolby Atmos molto interessante.
Venerdì ci siamo trasferiti da Videosell, per allestire due sistemi molto differenti. Il 'piccolo' Sony XW5000ES è stato installato nella sala audio K-Space, per illuminare uno schermo DNP Supernova con tecnologia ALR da 100" in formato 16:9. La base di questo schermo è di soli 2,21 metri mentre il proiettore era a 4 metri di distanza, quindi con un rapporto di tiro di circa 1,8:1. Dopo la calibrazione ho rilevato più di 100 NIT al centro dello schermo, per una riproduzione dei contenuti HDR particolarmente felice.
Nella sala c'erano due impianti audio che condividevano le stesse sorgenti: un lettore universale Reavon UBR-X100 ed uno streamer Melco Audio N100 con doppio hard disk interno, certificazione Roon ready e compatibile con i più importanti servizi di streaming (Qobuz e Tidal inclusi). Il primo impianto prevedeva due diffusori da pavimento Q-Acoustics Concept 50, pilotate dal nuovo integrato Denon PMA-1700NE da 140W per canale e sezione digitale di qualità.
Per la riproduzione dei contenuti multicanale, abbiamo utilizzato una soundbar Denon Home 550 con satelliti wireless Denon Home 150 e subwoofer wireless Denon Home Sub. Entrambi i sistemi hanno sfoderato prestazioni insospettabili per estensione in frequenza, dinamica e soprattutto per la capacità di raggiungere livelli di pressione sonora ragguardevoli, senza distorsione apprezzabile.
Il Sony XW7000ES lo abbiamo installato nella salla Ellipse, per illuminare il gigantesco schermo OS Screen fonotrasparente, curvo e multiformato da 4,06 metri di base: uno schermo con gain reale (misurato da me) di 0,7 e una superficie complessiva virtuale di 9,3 metri quadrati! Dopo la taratura, ho misurato ben 72 NIT al centro dello schermo (circa 3.000 lumen effettivi generati dal proiettore), ovvero un livello di luminanza finalmente adeguato per poter visualizzare con agio anche contenuti HDR.
La sala Ellipse di Videosell ospita due diversi impianti audio. Per l'occasione abbiamo ascoltato la combinazione con diffusori attivi frontali e centrale Meridian, oltre a diffusori surround, back surround e quattro subwoofer M&K Sound, con decoder Trinnov altitude 32, amplificazione Anthem e calibrazione certosina dei Trinnov a cura di Stefano Meraviglia di Videosell che ha decisamente catturato la mia attenzione.
Per gli utenti di Videosell ho scelto un programma leggermente diverso: oltre ad alcuni dei contenuti presentati a Bologna, come 'Matrix, Resurrection', Acquaman, Encanto, La-La Land, Le Man '66 e The Batman, ho dato più spazio alla Musica, ad esempio con clip in REC BT.709 dall'ultimo Blu-ray Disc di John Williams a Berlino. Da Videosell non ho utilizzato un processore video esterno ma grazie ai livelli di luminanza raggiunti, il tone mapping - benché statico - ha permesso di riprodurre con un buon compromesso anche le clip più difficili come Acquaman.
Il Roadshow con i due nuovi proiettori Sony continua con i prossimi appuntamenti: mercoledì pomeriggio da HiFi Di Prinzio a Chieti Scalo e il doppio appuntamento a Roma per sabato pomeriggio e domenica mattina all'interno dell'Auditorium Parco della Musica assieme a Marco Cicogna. Tutti i dettagli sono in questo articolo.