IC: Texas Instruments e il DLP 2,35:1
Texas Instruments morde il freno sui nuovi DMD con risoluzione di 2560x1080 pixel che dovrebbero equipaggiare i proiettori con rapporto nativo 2,35:1
Las Vegas, 9 Giugno 2010. Tra le novità che in molti - noi compresi - si aspettavano da parte di Texas Instrumens nel settore della videoproiezione, c'erano le nuove matrici con risoluzione nativa di 2560x1080 punti, derivate da quelle già utilizzate nel settore business nel formato 2560x1600 (ad iniziare dal nuovo proiettore projectiondesign). Le nuove matrici dovrebbero permettere di realizzare proiettori con rapporto d'aspetto nativo in 2,35:1.
Il motivo della totale assenza di prototipi sarebbe dovuto prima di tutto allo scarso rilievo in volumi che avrebbe una soluzione del genere. Inoltre, gli eventuali proiettori con questo nuovo tipo di matrice non potrebbero utilizzare engine luminosi già collaudati. Grazie al nuovo rapporto d'aspetto i light engine dei nuovi proiettori sarebbero leggermente diversi, con costi aggiuntivi. Secondo le dichiarazioni di un insider, l'appuntamento di questi nuovi DLP 2,35:1 è solo rimandato.
Per maggiori informazioni sulla tecnologia DLP: www.dlp.com
Commenti (9)
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fatemi capire... compro un DLP con questo rapporto, gli affianco uno schermo 2.35:1. A questo punto come proietto il materiale 2.35:1 e come quello 16:9? Posso evitarmi sia lenti aggiuntive che l'azionamento dello zoom?
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Devi mettere in conto la riscalatura del materiale video per riempire la matrice che ha una risoluzione diversa dall'HD tradizionale (1920x1080), cosa questa niente affatto trascurabile...
Ciao!
Marco -
Originariamente inviato da: Lagoon... Posso evitarmi sia lenti aggiuntive che l'azionamento dello zoom?
Si... Però come dice Poe_Poe , si pone il problema del rescaling... -
Fino a ieri, chi voleva proiettare immagini con diverso rapporto d'aspetto ma con altezza costante (come al cinema), era costretto ad utilizzare lenti anamorfiche, previo ricampionamento delle immagini.
Questa soluzione consente di riciclare anche un po' del flusso luminoso che andrebbe sprecato per colpa delle bande nere. Il compromesso maggiore, oltre al prezzo, riguarda il dettaglio generale, minato non solo dal ricampionamento (scaling) ma anche dagli artefatti (distorsioni geometriche, aberrazioni, vignettatura etc) causate dalla lente anamorfica.
Con queste matrici 2,35:1 rimarrebbe il ricampionamento ma non servirebbe più la lente. D'altra parte, dopo l'arrivo del PT-AE3000 e 4000, con obiettivo motorizzato e memorie... -
Originariamente inviato da: Emidio FrattaroliD'altra parte, dopo l'arrivo del PT-AE3000 e 4000, con obiettivo motorizzato e memorie...
Vero vero .... tanto che in tutti gli impianti Home Cinema ed Home Theater di livello ho sempre visto il Pana .....
Battute a parte, questa matrice non doveva neppure esistere nella road map della TI perchè si parlava di una DualMode super risoluta per applicazioni Business ed E-Cinema, anche se poi ovviamente sarebbe arrivata in qualche modo anche nell'ambito consumer.
Fare un light engine con road integrator in 2:35, calibrare gli specchi ed il tir prism non è così banale, ed avrebbe avuto più senso proprio per l'ambito DM. Così mi sembra più che altro un esercizio di stile.
Anche perchè fino a che non ci sarà sempre e solo un unico rapporto d'aspetto nei materiali da visualizzare, si parlerà sempre di queste cose e comunque ci sarà qualcuno contento e qualcuno meno.
Non so ... mi ricorda il TV Philips con lo stesso aspect ratio ..... boh !
Alberto -
Ma una bel DLP 16:9 con Lens-Memory non lo fa nessuno ?
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A meno ne viene in mente nessuno...
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Di sicuro la serie Titan di DPI, DLP a 3 chip, ma alcuni modelli costano più di un proiettore D-Cinema. Il problema è che un controllo fine sull'ottica (zoom, shift e fuoco) non è affatto semplice ed economico da realizzare, vanno usati servomotori *molto* precisi.
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Mi ha fatto piacere leggere la notizia sul nostro Magazine, ma all'atto pratico non vedo sviluppi nell'HT e concordo che, per adesso, e' solo un possibile studio e nient'altro, stante le troppe problematiche collegate.
Chi aspira a tale formato ha gia' a disposizione alternative collaudate e meno costose di quanto si puo' supporre costera' l'innovazione T.I.