Nuovi diffusori TAD da "riferimento"
Pioneer presenta una nuova coppia di diffusori high end TAD utilizzando tecnologie e qualità costruttive di eccellenza assolute
A volte gli uffici commerciali delle multinazionali impongono delle scelte di mercato veramente difficili da capire per un appassionato. Una di queste viene applicata da Pioneer che non ha mai importato i prestigiosissimi diffusori TAD nella nostra penisola. Se qualcuno di voi ha mai avuto la fortuna di sentirli in funzione, può comprendere il perché di questo rammarico nelle mie parole. In tutto il mondo, la presentazione di un nuovo modello TAD è un evento (anche perché abbastanza raro) per tutti gli appassionati audiofili decisamente facoltosi vista la fama acquisita dal marchio negli anni e le prestazioni da riferimento che lo hanno sempre contraddistinto.
Nata a metà degli anni '70 come marchio professionale, la Technical Audio Devices (TAD appunto) è ormai irrinunciabile per alcuni studi di registrazione molto blasonati (come gli Air Studios di Londra) e si è ritagliata a partire dagli anni '80 uno spazio presso gli audiofili più attenti, mettendo in difficoltà coloro i quali non avrebbero mai rinunciato alle loro Thiel CS 7.2 o alle loro Dynaudio Evidence Temptations (solo per fare qualche esempio). A partire dalla fine degli anni '90 è stato messo a capo della progettazione un certo Andrew Jones, un britannico D.O.C. ex capo progetto della KEF (quello del woofer con tweeter coassiale per intenderci) che ha mantenuto la filosofia di base TAD optando per livelli costruttivi, di ricerca e tecnologici da primato assoluti.
Sono così nate nel 2004 le Model One, seguite ora dall'arrivo di queste nuove Reference One (o R1, da non confondere con la supersportiva moto Yamaha) che verranno immesse sul mercato (non in Italia chiaramente!) a partire da Aprile ad un prezzo di circa 30.000 Euro la coppia. Le R1 sono dei diffusori a 3 vie che utilizzano 2 woofer da 25cm multistrato e l'esclusivo tweeter Coherent Source Transducer (CST) - evoluzione di quello utilizzato e tanto apprezzato nel precedente Model One - che è in realtà un midrange con tweeter al berillio coassiale al proprio centro (vi ricorda nulla?!) in grado di assicurare una migliore dispersione sonora, una riproduzione delle scena sonora senza precedenti, oltre ad una risposta in frequenza estesa dai 250Hz fino ai 100kHz. I due woofer caricati in bass-reflex sono invece in grado di scendere sotto i 25Hz.
Lo châssis è realizzato in legno laminato con spessore di 5cm, con un peso del singolo diffusore nell'ordine dei 150kg. Per quanto riguarda invece gli ingombri, le nuove Reference One misurano 554mm (l) x 1293mm (A) x 698mm (P). Speriamo vivamente che Pioneer Italia possa deciderne l'importazione anche nel nostro paese o quanto meno affidarne la distribuzione locale.
Fonte: TAD Audio
Commenti (12)
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A volte gli uffici commerciali delle multinazionali impongono delle scelte di mercato veramente difficili da capire per un appassionato. Una di queste viene applicata da Pioneer che non ha mai importato i prestigiosissimi diffusori TAD nella nostra penisola.
La risposta è semplice: per varie multinazionali l'Italia ricade in una zona distributiva considerata tra Africa e MedioOriente, che non ha un mercato di customers particolarmente facoltosi, esigenti, informati e maturi...
Di conseguenza non instaurano nemmeno un rapporto di distribuzione dei loro prodotti con un distributore nazionale, non considerando significativo il nostro mercato per i loro prodotti e la crescita ed espansione della loro azienda...
C. -
é veramente un peccato che in Italia non vengono importate comunque nonostante tutto la Pioneer rimane sempre una grandissssima azienda.........ciaoooooooo
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Originariamente inviato da: ciesseLa risposta è semplice: per varie multinazionali l'Italia ricade in una zona distributiva considerata tra Africa e MedioOriente, che non ha un mercato di customers particolarmente facoltosi, esigenti, informati e maturi...
Caro Ciesse, purtroppo la motivazione è tristemente questa, ma ti posso assicurare che i volumi di vendita dei prodotti TAD sono di nicchia anche nel resto del mondo e sono sicuro (e sottolineo sicuro) che anche in Italia questi diffusori troverebbe spazio presso alcuni appassionati (pochi ma ci sono) facoltosi, esigenti, informati e maturi (come dici giustamente tu e credo modestamente che tutti noi di AVMagazine ne siamo un chiaro esempio!!) disposti ad acquistare questi prodotti presso rivenditori nella vicina Francia o in Inghilterra con tutti le problematiche e difficoltà del caso. ..io ci spero ancora...Pioneer Italia, batti un colpo!...il mercato non è solo fatto di plasma high end!
Gianluca -
Scusate ma quanti di voi, se questi diffurosi fossero commercializzati in italia, li comprerebbero alla modica cifra di 30.000 euri?
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Originariamente inviato da: vincinoScusate ma quanti di voi, se questi diffurosi fossero commercializzati in italia, li comprerebbero alla modica cifra di 30.000 euri?
Gli stessi che comprano Thiel, Dynaudio, Chario, B&W Nautilus, Martin Logan....vado avanti???
Il mercato c'è...è di nicchia (ovviamente!) ma c'è!
Ciao! Gianluca -
Originariamente inviato da: Gian Luca Di FeliceGli stessi che comprano Thiel, Dynaudio, Chario, B&W Nautilus, Martin Logan....vado avanti???
Il mercato c'è...è di nicchia (ovviamente!) ma c'è!
Ciao! Gianluca
Sono sicuro che in Italia ci sono persone che possono permettersi di spendere anche cifre più grosse di 30.000 euro per un paio di diffusori acustici, ma la mia domanda era un altra. Quanti di voi che state a dire speriamo che le commercializzano in Italia le comprerebbero a quel prezzo? -
Originariamente inviato da: vincinoQuanti di voi che state a dire speriamo che le commercializzano in Italia le comprerebbero a quel prezzo?
Ambè...allora se la tua domanda è questa ti rispondo subito: IO NO!...oggi come oggi non potrei permettermele...ma un giorno chissà...spero!!!...e magari nel frattempo avranno anche dato il via alla distribuzione in Italia!...a parte gli scherzi, credimi, se avessi un budget del genere da poter spendere ci farei un pensierino...ascoltare per credere!! (ah no! in Italia non si possono ascoltare!
)
Gianluca -
Originariamente inviato da: Gian Luca Di Felice...ascoltare per credere!! (ah no! in Italia non si possono ascoltare!
)
Gianluca
Davvero mi piacerebbe ascoltare un sistema del genere anche se da assoluto incompetente in materia mi pongo una domanda. A cosa mi servono 100.000 Hz se l'orecchio umano mediamente può ascoltare non oltre i 20.000 Hz?
Poi un altra domanda sempre rivolta a chi è più esperto di me. Diciamo che abbiamo tra le mani un impianto audio da 3000 euro (che nn sono briciole) che suona molto bene. Ci affianchiamo questo da 30.000 euro. Secondo voi questo suona per 27.000 euro meglio o per avere un piccolo miglioramento qualitativo dobbiamo svenarci? -
Originariamente inviato da: vincinoDavvero mi piacerebbe ascoltare un sistema del genere anche se da assoluto incompetente in materia mi pongo una domanda. A cosa mi servono 100.000 Hz se l'orecchio umano mediamente può ascoltare non oltre i 20.000 Hz?
Domanda molto interessante: vari studi hanno dimostrato che oltre i 20.000 HZ percepiti dall'orecchio umano, le frequenze vengono recepite dal nostro corpo che poi vengono tradotte dal nostro cervello come scena più ampia, maggiore profondità del messaggio sonoro...insomma, senza stare ad addentrarci troppo nei particolari che qui ci farebbero andare decisamente OT è stato dimostrato che anche le frequenze sopra il 20.000 Hz hanno un'influenza sull'ascolto
Originariamente inviato da: vincinoDiciamo che abbiamo tra le mani un impianto audio da 3000 euro (che nn sono briciole) che suona molto bene. Ci affianchiamo questo da 30.000 euro. Secondo voi questo suona per 27.000 euro meglio o per avere un piccolo miglioramento qualitativo dobbiamo svenarci?
Ah ah!! altra grande domanda! (e anche qui stiamo andando decisamente OT!)....allora tra un impianto da 3.000 Euro e uno da 30.000, per un orecchio minimamente allenato ti assicuro che la differenza è lampante....anche se sicuramente non proporzionale ai 27.000 Euro di differenza! Ma alla fine questo vale per tutti i settori e non solo nell'audio...oltre una certa soglia per avere un incremento prestazionale anche minimo (vedi le gare motoristiche ad esempio) le cifre per gli aggiornamenti si fanno esponenziali!
Ciao! Gianluca -
Originariamente inviato da: Gian Luca Di Felice...farebbero andare decisamente OT
...(e anche qui stiamo andando decisamente OT!)...
Ciao! Gianluca
Ma che è tutto sto terrore di andare OT, ci sta una penale da pagare per caso per chi va OT di cui nn sono stato avvisato?
Tralaltro nn mi sembra neanche che questo forum, per quanto interessanstissimo, sia grachè affollato, quindi nn si rischia certo di intasare la discussione con post inutili.
Cmq grazie per le risposte sei gentilissimo e io sono affamatissimo di farmi una cultura in materia audio-video quindi mi farebbe tanto piacere che tu potessi anche apporfondire gli argomenti.
Ciao Vincenzo.