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Risultati da 1 a 14 di 14
Discussione: L'ultimo saluto a Giacinto Facchetti
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04-09-2006, 14:23 #1
L'ultimo saluto a Giacinto Facchetti
Era un mito da giocatore per me, interista, quando ero piccolo. Lo apprezzavo anche ora come dirigente.
Mi spiace davvero tanto.Plasma: Panasonic TX-P50V20**** ---- DVD Recorder: JVC DR-MH 300/160 GB**** ---- LCD:Samsung LE26M51B***½ ---- DTT:TELE System TS7900HD****½ Sintoamplificatore: Denon AVR1906***½ - Diffusori HT:mi appello al 5° emendamento
**½ - Mobile Porta TV: Sonorous PL-3100**** Telecomando: Logitech Harmony 555 ****½ - SAT: Clarke-Tech 1500 / Motorizzata in lavorazione -- Nutella + LG =
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04-09-2006, 14:33 #2
Apprendo ora con gran dispiacere la notizia. Porca miseria era ancora molto giovane. Si conoscono le cause?
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04-09-2006, 14:39 #3
La notizia purtroppo della sua malattia era da tempo ormai diffusa su Internet (da prima dei mondiali), ma e' stata tenuta nascosta per volonta' della famiglia.
Grande Giacinto, R.I.P.
Saluti
Eragon
(aka Nemo propheta in patria)VPR: Epson EH-TW9400 - JVC DLA-X30 - TV 4K: LG OLED 77C15LA - LG OLED 55C8PLA - Bluray: Oppo UDP-203 - Sony UBP-X800M2 - Sinto: Denon AVR-X4300H - Schermo: Screenline Amleto 115" - Lettore CD/SACD/DVD-A: Esoteric DV-60 - DAC: Essence HDACC - Pre 2ch: Musical Fidelity M6PRE - Finali mono: 2 x Advance Acoustic MAA-705 - Frontali: Chario Constellation Ursa Major - Centrale: Chario Constellation Phoenix - Surround: Monitor Audio Apex - Sub: Velodyne SPL-1200 Ultra - STB: Vu+ Ultimo4K - Sky Q Platinum
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04-09-2006, 14:43 #4
Consentitemi di riportare integralmente quanto si trova su www.inter.it
Era già Sua la storia. Ora siede sul trono dell’Eternità.
Giacinto Facchetti ci ha lasciato troppo velocemente per non confondere, in questi attimi, il dolore e la rabbia, il senso d’ingiustizia e la preghiera. Ci ha lasciato dopo aver giocato, con determinazione e stile, l’ultima partita. Spinto nel campo del dolore da un destino nascosto, improvviso, bastardo. L’atleta, nella testa e non solo nel fisico, nella morale e nei riti di una vita quotidiana all’insegna della lealtà e dello sport, ha lasciato il posto all’uomo di 64 anni sorpreso, colpito, ferito, ma non vinto. Ha stretto i denti, ha combattuto sorretto dall’affetto dei suoi cari, di Massimo Moratti, di tutta l’Inter e di tutti gli interisti, mai abbandonato dal campionato infinito di amici che aveva, che ha, che lascia attoniti, storditi, in Italia e nel mondo. Oggi ci ha lasciati il diciannovesimo presidente della storia dell’Inter, il campione nerazzurro e azzurro indimenticato e indimenticabile, il dirigente italiano stimatissimo in Fifa e Uefa, il marito, il padre, il nonno, l’amico.
Oggi ci ha lasciato Giacinto Facchetti, una persona per bene.
F.C. Internazionale
È successo tutto in un maledettissimo giorno uguale a tanti altri. Un giorno senza segnali, senza avvertimenti, un giorno col cielo al suo posto, e non c’era modo di capire che un attimo dopo, si sarebbe capovolto. Quanto ci mettono a dirti che il tempo ti si è ristretto e non hai più garanzie? Pochissimo.
Per Giacinto Facchetti, quel giorno era stato fino a quel momento normale. Poi è seguito il silenzio. Lo chiedeva lui, anzi lo chiedeva quella famiglia così incredibilmente bella e unita che aveva intorno, con lui faceva un tutt’uno, erano qualcosa di raro, i Facchetti, tutti avremmo voluto una piccola parte in una famiglia così. Adesso, anche a loro, resta questo.
Le immagini di un ragazzo diventato uomo correndo dietro a un pallone, e rimane una grande lezione di vita, perché era un uomo pacato capace di grandi slanci, corretto fino all’inverosimile, per cui nemico acerrimo di tutte le slealtà, fortissimo, integro, figlio della provincia ma abituato a sedersi a qualsiasi tavola.
Era un uomo da re e da operai. Era un amico leggendario. Era un eroe da romanzo, Arpino lo sapeva bene. Un romanzo di vita, di classe, di essenzialità.
La prima cosa che faceva dopo le partite, era chiamare casa, i suoi figli, e Massimo Moratti. Troppe volte, quando qualcuno scompare, di lui si cercano le solo le cose buone.
Il fatto è che di Giacinto Facchetti puoi dire solo quelle, che di cose cattive non ne trovi. Le malattie sono bastarde. Colpiscono a caso, non interessa se uno è stato buono, cattivo, perfido. Se lascia molto amore o poco. Giacinto lascia senz’altro molto amore, e quindi un infinito dolore, dietro di sé. Ma forse è sempre così. Una cosa è la conseguenza dell’altra.
Vengono in mente tante cose. Quando raccontava di suo nonno che aveva l’Unità in tasca, e quando invece parlava del suo oratorio, dove giocava da piccolo. L’attenzione affettuosa, mai abbandonata, con cui si riferiva a Helenio Herrera. I diari del Mago li aveva tenuti lui.
L’amicizia profonda, nata che erano due ragazzi, che lo ha legato a Massimo Moratti. Fino all’ultimo, uno c’è stato per l’altro, e l’altro c’era. Credendo in un miracolo, perchè tutti ci abiamo creduto. Se c’era un uomo che se lo meritava, quello era Giacinto Facchetti. Ed era talmente forte, talmente integro, che a volte il miracolo sembrava arrivare.
La rabbia che lo prendeva quando capiva che ci stavano fregando, e lo facevano da tanto, troppo tempo.
La fretta con cui si alzava da tavola, negli alberghi, se c’era una partita in televisione.
La chiarezza con cui inquadrava caratterialmente un giocatore.
Il suo odio per il fumo, su questo era intransigente.
La gentilezza con cui parlava. La lettera che scrisse alla sorella di George Best, lo scorso anno, in ricordo di un campione diversissimo da lui, ma che aveva sempre stimato.
E la dignità con cui passò oltre la scomparsa della propria sorella, cancro, anche lei, e invece la felicità del suo primo giorno da nonno.
La fermezza che aveva. I suoi occhi, così chiari. L’amicizia che dava e che ci si trovava a dargli. Lunghe ore a parlare, a valutare, a raccontarsi. Storie di calcio e di vita, giorni buoni e cattivi, una tale infinità di giorni insieme da pensare che non sarebbero finiti mai. E poi, mai così. Fino a quel giorno in cui ci ha chiesto silenzio e tutti abbiamo obbedito, stando ad aspettare un miracolo.
Quando le cose finiscono, ti chiedi dove vada a finire tutto questo, se in cielo, in un’altra dimensione o in niente. Certo, ti resta nel cuore. Ma in questo momento, per tanti di noi è un cuore spezzato. È andato a pezzi in un giorno maledettamente uguale a tanti altri. Senza segnali, senza avvertimenti, col cielo che se ne stava come sempre al suo posto.
Si è capovolto all’improvviso.
Di Susanna WermelingerPlasma: Panasonic TX-P50V20**** ---- DVD Recorder: JVC DR-MH 300/160 GB**** ---- LCD:Samsung LE26M51B***½ ---- DTT:TELE System TS7900HD****½ Sintoamplificatore: Denon AVR1906***½ - Diffusori HT:mi appello al 5° emendamento
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04-09-2006, 14:47 #5
Ci sono rimasto di proprio m..da....cavolo ragazzi che botta!
Mi dispiace davvero tanto!!! Io non sapevo niente della malattia>>>> Luzni Living <<<<PROIETTORE: Sharp XV-Z12000 - PLASMA: PIONEER PDP-427XD - PRE: Krell HTS 7.1 - FINALE MCH: Krell Showcase 5 - FRONT: B&W CT7.3 LCRS - CENTER: B&W CT7.3 LCRS - SUB: SVS SB13 Plus - SURROUND: Tannoy in ceeling IW6 DS - LETTORE DVD: Oppo OPDV971H - LETTORE BLURAY: PS4 / Analogico in research - SCREEN: Maxivideo 4 FORMATI 110" - LIFT PJ: Maxivideo K20 - CONSOLE: PS4 - CAVI: Thender
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04-09-2006, 15:08 #6
'zzo, che giornata
mandi
Paolo
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04-09-2006, 16:36 #7
Advanced Member
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Purtroppo, da amicizie vicine alla società, ero a conoscenza della malattia e del triste destino che sarebbe occorso a breve.
Fa rabbia, perchè sono sempre i migliori ad andarsene prematuramente.
Mi piace pensare che il magico Peppino ora sarà meno solo.
Un saluto.Ultima modifica di endymion76; 04-09-2006 alle 17:16
Una lampada allo Xeno, uno schermo grande, Yamaha + Emotiva+ Focal
+ Oppo, un Nas con dentro tanta roba, un sacco di cavi in giro che non so' a cosa servono.
L'Accattipici' no perchè non funziona nonostante gli sforzi....
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04-09-2006, 16:53 #8
Che dire ?
Una grande gloria del calcio italiano di tutti i tempi che ci ha lasciato.
Il suo nome è ora nella leggenda.
Da tifoso di un'altra squadra, avversaria da sempre, era uno di quei pochi giocatori avversari di cui non potevi mai dire nulla di male, lo ammiravi e speravi che magari quella volta non giocasse."Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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04-09-2006, 17:37 #9
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Una notizia davvero dolorosa anche per un tifoso (irritato) della Juventus.
Quando viene a mancare un grande della storia del calcio italiano, cadono le barriere tra squadre e tifoserie, tra scudetti sul campo e sulla maglia. Rimane solo un grande rimpianto, l'imbarazzo di averne -per spirito di bandiera- talvolta parlato male, la voglia inevasa di batterlo ancora sul campo.
Resta soprattutto il ricordo dell'atleta che inventò un ruolo, quello del terzino fluidificante.
CiaoDisplay LG Oled 83C34 - Lettori Blu ray Magnetar UDP-800 - Pannde pd-670eu - Reavon UBR-X100 - Sony UBPX1100es - 2xSony UBPX800
Decoder ecc. Sky Q Black - AppleTV 4k - Blackmagic Design Atem Mini Pro - Matrix 4x2 KuWFi - Splitter Feintech 1x4 - Sintoamplificatore Denon AVC-A110 - Diffusori Klipsch 2xRF7 - RC7 - 2xRP600M - 2xRP500SA - 2x41SA - 4xRS7 - 2xRW12 - Imac 27" i9 - Poltrone Caloi Tila
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04-09-2006, 18:15 #10
ho letto due volte l'intero thread e non ci credevo ....
una "botta" così ... a ciel sereno ....
mi spiace, perchè oltre ad essere stato un grande del passato (anche se io sono troppo giovane per ricordarmelo in campo, la storia non si cambia) era anche una persona dotata di grande dignità e senso dello sport ... qualità che mancano in molti altri personaggi che gravitano nell'universo del pallone.
Non ci sono parole in questi casi, solo un rispettoso silenzio a testimonianza del dolore che sicuramente ha colto non solo i tifosi nerazzurri, ma anche tutte le altre compagini italiane.
mandi !
Alberto"... se sei generale di un esercito di scimmie puoi solo ambire a raddrizzare le banane col cul@ ... niente di più" (auto cit.)
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04-09-2006, 18:28 #11
un grande calciatore, un grande Uomo
ciao Giacinto@ Antonio's Home Theater @ VPR: Sharp XV-Z2000; Schermo: Adeo 16/9 base 2,50 mt; Ampli: Yamaha RX-V750; Player Bluray: LG BD390; D.Sat.: Nokia 9303s; Front.: Focal JmLab 836V; Centr.: Chario Hiper Dialogue; Surround: Chario Sintar Surround; Sub: Yamaha yst-sw300; TVLed: Samsung 40"; HTPC: Mb: Asus P5P - Cpu: Intel P.IV 3.0 Ghz - Sv: ATI X1650PRO 256 mb - Ram: 1 Gb - HD: 80 Gb - Portatile: VAIO CW14 Bluray. Rainbow
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04-09-2006, 18:50 #12
Riposto di quà quel che avevo detto di là ...
L'avevo appena letto sul televideo e mi è sinceramente dispiaciuto.
Al di là di tutto - e lo dico da juventino- se ne è andata una delle persone migliori del ns. calcio.Quasi desaparecido... quasi.
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05-09-2006, 11:24 #13
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Io l'ho appreso solo stamattina perchè ero di ritorno dalle vacanze.
E' stata una botta al cuore.
Nonostante la mia giovane età, e il fatto di non averlo mai visto giocare, rimanevo sempre colpito dalle sue interviste, educato e pacato, come raramente si vede in tv. Una sguardo dolcissimo.
Ciao Giacinto
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06-09-2006, 23:39 #14
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Un uomo di rara dignità che dello sport aveva colto il senso più profondo.