Vallanzasca - Gli angeli del male
Dopo “Romanzo criminale” il regista Michele Placido in una nuova incursione nel crimine italiano
1985. Renato Vallanzasca è detenuto in isolamento nel carcere di Ariano Irpino. Dalla sua voce il racconto delle prime imprese adolescenziali che gli frutteranno la prima reclusione nel carcere minorile, la morte del fratello maggiore è forse la spinta finale a diventare il fuorilegge poi soprannominato “il boss della Comasina”. La detenzione è durissima, come i ricordi del passato. Gli anni '70 sono conditi con droga, rapine, carcere, violenza senza quartiere nella Milano in cui cresce la sua posizione, non ultimo il confronto con Francis Turatello e lo scontro tra bande che segnerà il tempo degli eventi criminosi della metropoli. Poi la fuga dalla galera, gli assalti alle banche, i rapimenti e la violenza, sempre più gratuita.
I colleghi della banda cadono uno dopo l'altro sotto i colpi delle forze dell'ordine mentre la strada per “il bel Renè” si chiude sempre più all'orizzonte, verso un epilogo fatto di anni dietro le sbarre, a scontare quattro ergastoli con l'accusa di sette omicidi, di cui quattro direttamente compiuti, una settantina di rapine e quattro sequestri di persona. Placido racconta la storia di Vallanzasca con approccio amorale, senza giudizi di sorta, mettendo insieme i pezzi della vita di un uomo che ha scelto il male. Un'opera meno efficace rispetto a “Romanzo criminale”, con la notevole presenza in scena di Kim Rossi Stuart, che per l'occasione ha partecipato alla sceneggiatura imparando dialetto e inflessioni in milanese.
Qualità video
Nettamente da preferirsi il Blu-ray rispetto al DVD, favorendo senza riserve la cinematografia dai toni freddi. Codifica video AVC/MPEG-4, solidità ma anche grana, quella originale della pellicola, apparentemente senza filtri di correzione. Neri convincenti. Formato originale 2.35:1.
Qualità audio
Notevole la resa della traccia DTS lossless 5.1 canali (core @1509 kbps) che offre un notevole risultato d'insieme. Di spessore il fronte anteriore, dinamico, dialoghi intensi e ben contrastati dal centrale. Ci sono passaggi interessanti dai due canali posteriori con sostanza dal subwoofer.
Contenuti extra (in HD)
7 minuti di making of, commento del regista, 7 minuti di scene tagliate ed estese.
La pagella secondo CineMan
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