Bang & Olufsen taglia 300 posti di lavoro

sabatino pizzano 23 Ottobre 2008, alle 14:53 AV Professional

Lo storico e rinomato produttore danese annuncia un cambio di strategia e una ristrutturazione radicale della propria produzione che comporterà il taglio di circa 300 posti di lavoro

Spesso siamo soliti sentire che in genere le crisi economiche non interessano quasi mai i settori merceologici di fascia alta, bensì si focalizzano sempre più su prodotti di "massa". Questo non sembra essere il caso dello storico produttore Danese Bang & Olufsen, da sempre impegnato nella realizzazione di soluzioni di altissima tecnologia e design all'avanguardia che sta pensando ad una radicale ristrutturazione interna e al taglio di circa 300 posti di lavoro complessivi.

Nello specifico la compagnia danese ha deciso di focalizzare i propri investimenti su poche categorie di prodotti audio e video e nella realizzazione di una comune piattaforma tecnologia digitale per i futuri prodotti. Parlando in termini operativi, questa ristrutturazione farà risparmiare a Bang & Olufsen circa 27 milioni di dollari e si ritiene possa far raggiungere alla stessa azienda un elevato tasso di redditività nel breve periodo. B&O inoltre aumenterà la sua presenza nei mercati emergenti (Cina, Russia ed Europa dell'Est).

"Nessuno è felice nel licenziare. D'altro canto, devo fare quello che è necessario e migliore per Bang & Olufsen", ha dichiarato Karl Nielsen, CEO di Bang & Olufsen, che poi ha concluso: "E' con profondo rammarico che dobbiamo lasciare andare via tanti dipendenti, ma non ci sono alternative". Il piano di ristrutturazione prevede anche la dismissione della produzione di telefoni cellulari, lettori MP3 e sistemi Stand-alone.

Per ulteriori informazioni: www.bang-olufsen.com/page.asp?id=613&bhcp=1

Commenti (17)

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  • gattapuffina

    24 Ottobre 2008, 00:53

    Forse è solo l'hi-fi, visto come semplice prodotto di lusso, che non tira più.

    E comunque, una Ferrari, una Lamborghini o una Porsche, sono anche quanto di meglio possa esistere *tecnicamente*, non sono SOLO costose e con un bel design, ma qualitativamente solo buone.

    B&O non è in quella posizione, spendendo gli stessi soldi, si può avere di molto meglio, e anche con un bel design (se interessa), ad esempio Meridian...
  • AlbertoPN

    24 Ottobre 2008, 01:20

    Originariamente inviato da: gattapuffina
    B&O non è in quella posizione, spendendo gli stessi soldi, si può avere di molto meglio, e anche con un bel design (se interessa), ad esempio Meridian...


    B&O, al pari di Bose, ha saputo creare un'aurea di mistero attorno ai loro prodotti, che sono diventati di culto in certi ambienti.

    E sono anche fra i pochissimi prodotti che gli Architetti od i Designers utilizzano spesso nei loro progetti. Fanno status sotto un certo punto di vista.

    Anche se sono prodotti ad anello chiuso difficilmente integrabili con altre elettroniche, e dal comando (inteso come interfaccia verso altri network) non propriamente agevole.

    Più che Meridian (che comunque ha le sue peculiarità e le sue pecche, come tutte le Brand, e che quindi bisogna conoscere per selezionare" direi Linn che è molto più inserita nel mercato del Custom.

    Ma come hai detto giustamente, di prodotti analoghi per prezzo, ma decisamente più performanti sotto il profilo squisitamente tecnologico e prestazionale, ne esistono davvero molti.

    Basta saper scegliere.


    mandi !


    Alberto
  • guest_005317

    24 Ottobre 2008, 07:05

    Non per fare polemica (tanti auguri alle persone che purtroppo rimarranno senza lavoro,sono sempre i dipendenti che pagano) però i prodotti della B&O
    oltre ad avere un costo spropositato hanno anche una qualità decisamente bassa, ha detto bene Alberto che come la Bose si sono creati attorno a loro un'alone di mistero,io sinceramente se voglio abbinare l'estetica alla qualità compro i prodotti Pioneer che sicuramente non costano poco però hanno una qualità che la B&O se la sogna di notte.....ciaooooo
  • Haran Banjo

    24 Ottobre 2008, 09:38

    - soluzioni di altissima tecnologia
    - design all'avanguardia
    Delle due frasi solo la seconda corrisponde al vero.
  • antani

    24 Ottobre 2008, 10:52

    Beh cerchiamo di essere onesti, la B&O investe molto nel design e nella ricerca e sviluppo.

    Comunque a mio parere la loro vera forza è la distribuzione e in parte il servizio: i loro negozi si trovano ovunque e sempre in location prestigiose. La Bose sta cercando di replicare il loro modello.

    Secondo me, quello che sta andando in crisi è proprio il modello distributivo, travolto dalla grande distribuzione e dall'offerta volantino.
  • AlbertoPN

    24 Ottobre 2008, 19:35

    Originariamente inviato da: antani
    Secondo me, quello che sta andando in crisi è proprio il modello distributivo, travolto dalla grande distribuzione e dall'offerta volantino.


    Non sono d'accordo.

    Un prodotto come il loro necessità di uno spazio dedicato, di una esposizione adeguata e di una presentazione all'altezza.

    Essendo poi prodotti di lusso, o comunque molto costosi, è anche corretto trovare i loro Shops nelle location più prestigiose, proprio come le Boutique dei nomi altisonanti della moda.

    L'investimento in termini di immagine è molto alto, ma correlato al prezzo dei prodotto (non sempre, purtroppo, alla qualità intrinseca dello stesso).

    Per cui chi acquista, od ha intenzione di acquistare un prodotto B&O piuttosto che Bose non è attratto dai volantini o dalle offerte sottocosto dei vari MW .... perchè desidera uno status (o qualcosa assurto a quella posizione), e lo vuole acquistare nel contesto giusto.


    Piuttosto la crisi è settoriale, ed è derivata dal fatto che sebbene non siano la classica scatola da spostare, i loro bus e le loro interattività con il resto dei prodotti sul mercato sono davvero molto bassi ... tagliandoli fuori da quella che è l'integrazione vera e propria (anche dei componenti di lusso) ma nel contempo anche da quella che è la semplice vendita di un sistema hi-fi o di una TV piatta, relegata alla parte meno nobile del mercato, in cui davvero i vari MW la fanno da padrone.


    mandi !


    Alberto
  • BRAND-AID

    05 Dicembre 2008, 17:37

    Politiche di Brand

    In questo caso a mio avviso il riferimento ad uno stato generalizzato di crisi non deve portare a generalizzare troppo. Infatti il passaggio di crisi attuale non è che un aspetto , seppur rilevante, che non deve farci dimenticare come sia già in atto una crisi generalizzata dei brand, di tutti i brand inclusi quelli di fascia alta, come si addice al caso B&O e soprattutto in settori quali quello in questione.
    Piuttosto, anche leggendo il riferimento alla notizia diffusa sul sito della Casa danese, la ristrutturazione in corso non è che il naturale - e aggiungerei indispensabile - processo che vede il passaggio da un'economia product-oriented ad una dove conta di più il rafforzamento del brand (brand-oriented) puntando su prodotti considerati storici per la Casa di Struer e quindi rinunciando a settori quali la telefonia mobile, lettori Mp3 e sistemi stand-alone che hanno rappresentato semmai una parte accessoria e quindi ancillare rispetto all'offerta classica di B&O.
    Del resto, considerazioni sulla indiscussa qualità dei prodotti a parte, è opportuno piuttosto dare un messaggio chiaro al pubblico fidelizzato e potenziale di B&O che la casa intenda piuttosto potenziare qualità e design - già altissimi - confermando il suo posizionamento e non disperdendosi in settori dove la concorrenza è molto più agguerrita aggiungendo altri prodotti, seguendo la tendenza della corsa all'ultimo prodotto più innovativo che è - questo sì - un chiaro elemento di confusione per il pubblico.
    Se questo può dover costare al momento una riduzione, molto probabilmente relativa ai settori di produzione implicati, nel lungo periodo assicurerà gli investimenti aziendali, con rafforzamento del brand e procurerà semmai una tenuta e (si spera) crescita del fatturato, evitando dall'altro lato riduzioni ben più drastiche.
    Ritengo in sostanza che questa sia una scelta molto saggia e dettata da una non comune cultura verso i veri valori del brand, quale soprattutto in un paese civile e all'avanguardia come la Danimarca si assiste, di certo si profila come un buon esempio per molti.

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