Filmmaker Mode si aggiorna: arriva l’Ambient Light Compensation
La funzione pensata per il cinema in casa ora tiene conto della luce ambientale. L’UHDA pubblica le nuove linee guida per uniformarne l’implementazione su tutti i TV compatibili.
UHD Alliance (UHDA) ha pubblicato le linee guida ufficiali per Ambient Light Compensation (ALC), la nuova funzione che arricchisce la modalità Filmmaker. Le specifiche aggiornate, identificate come versione 1.1, sono state condivise su LinkedIn insieme a una tabella che riassume le correzioni applicate alla curva del gamma.
Va ricordato che l’ALC non è una novità assoluta: la funzione era già stata annunciata da tempo ed è disponibile da mesi su alcuni televisori LG, come i modelli C5 e G5 (che abbiamo recensito qui). Le nuove linee guida rappresentano però un passo importante verso una standardizzazione più ampia, che dovrebbe favorirne l’adozione da parte di altri produttori.
Cos'è Ambient Light Compensation

La funzione Luce ambientale Filmmaker sul TV OLED LG G5
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La modalità Filmmaker nasce con l’obiettivo di fornire una modalità video fedele alla visione del regista, riducendo o eliminando qualsiasi elaborazione dell’immagine superflua. È in pratica un modo semplice per identificare l’impostazione più neutra e accurata tra quelle disponibili su TV e proiettori.
In ambienti luminosi, però, questa impostazione risulta troppo spenta, perché non tiene conto della luce artificiale o naturale che altera la percezione visiva. È proprio qui che interviene l’Ambient Light Compensation: l’algoritmo lavora in sinergia con il sensore di illuminanza del TV, regolando automaticamente la resa in funzione della luce rilevata.
Grazie a questa novità, il televisore modifica automaticamente tutti i parametri per assicurare la stessa esperienza visiva in ogni condizione di visione. Per utilizzare la funzione sui TV LG, basta attivare l’opzione “Luce ambientale Filmmaker”. Come da specifiche UHDA, Ambient Light Compensation supporta i contenuti in gamma dinamica standard (SDR), HDR10 e anche Dolby Vision.
Le linee guida

I cambiamenti apportati al gamma in relazione alla luminosità ambientale
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Il documento pubblicato da UHD Alliance sintetizza le specifiche in sette punti chiave:
- L'elaborazione non dovrebbe pesare sensibilmente sui processori, per permettere l'implementazione dell'algoritmo su display che coprono un'ampia gamma di prezzi e potenza di calcolo.
- Per consentire all'ALC di funzionare con la più ampia gamma di contenuti, non deve dipendere da metadati dinamici o da qualsiasi informazione sul contenuto che potrebbe non essere disponibile durante la riproduzione.
- L'algoritmo deve essere adatto per la riproduzione di contenuti HDR, tuttavia, la riproduzione di contenuti SDR dovrebbe essere parimenti supportata, se fattibile.
- I riflessi sullo schermo sono considerati un problema separato a causa della loro elevata dipendenza dal rivestimento anti-riflesso utilizzato in ciascun display. Potrebbero essere affrontati in futuro se Ultra HD Alliance considererà tale ricerca rilevante.
- L'algoritmo non dovrebbe applicare alcuna elaborazione con una luminanza ambientale inferiore a 5 nit.
- Idealmente, l’algoritmo non dovrebbe alzare il livello del nero dello schermo. Questa scelta deriva direttamente dal trattamento del livello del nero come sensazione percettiva (l'impressione che lo schermo non emetta luce) e non come segnale (il livello del nero di ciascun display può apparire diversamente). I valori al di sopra del livello del nero possono e devono essere alzati per preservare la visibilità dei dettagli nel contenuto.
- L'ALC dovrebbe essere applicata come ultimo passaggio, dopo che tutte le operazioni di tone mapping e le altre elaborazioni sono state completate. Se l'immagine in ingresso rientra nella gamma dinamica del display, allora anche l'immagine in uscita dopo l'applicazione dell'ALC dovrebbe rientrare nella gamma dinamica del display, quindi l'algoritmo non dovrebbe causare clipping (nelle parti luminose) o compressione (nelle parti scure) aggiuntiva dei contenuti.
Una base per il futuro

Il TV OLED LG G5 con Ambient Light Compensation
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Con l’arrivo delle linee guida ufficiali, Ambient Light Compensation diventa parte integrante della modalità Filmmaker. È proprio questo l'aspetto che la differenzia dalle soluzioni integrate da anni su molti TV: non è una semplice implementazione proprietaria, ma uno standard votato alla fedeltà. Se l’adozione sarà ampia, gli utenti avranno a disposizione una modalità semplice da usare e capace di garantire un'esperienza ottimale in ogni condizione ambientale.
Come abbiamo già scritto, la funzione è al momento disponibile solo su alcuni TV LG. Non ci sono informazioni sull’adozione da parte di altri produttori; probabilmente ne sapremo di più nei prossimi mesi, con la presentazione della gamma 2026 (dal CES di gennaio in poi) o con l'annuncio di aggiornamenti firmware per aggiungere la compatibilità ai prodotti già in commercio.
Fonte: UHD Alliance via Linkedin

