Blockbuster affoga, e Hollywood si gode lo show

[Absolute]

"Blockbuster è crollata in Borsa, e il suo debito ha raggiunto i 900 milioni di dollari"

Blockbuster è vicina alla bancarotta, ma gli Studios di Hollywood non sembrano preoccuparsene molto. Secondo gli analisti la più nota catena mondiale di videonoleggio è indebitata per circa 900 milioni di dollari, 100 milioni in più rispetto all'inizio del 2008. Se in passato Hollywood aveva riconosciuto all'azienda di Dallas un ruolo chiave nella distribuzione, adesso la situazione è notevolmente cambiata. Il web e società ben più solide come Wal-Mart, Target e Netflix sembrano disporre di maggiori potenzialità strategiche.

"E' spiacevole ma non una catastrofe come potrebbe sembrare, per Hollywood. Sono sicuro che gli Studios vorrebbero che Blockbuster sopravvivesse, ma ci sono altri canali di distribuzione che potranno inserirsi in quello spazio e attutire il colpo", ha dichiarato Harold Vogel, di Vogel Capital Management.

Ieri le azioni Blockbuster sono crollate di oltre il 76%, segno evidente che le recenti ristrutturazioni del debito non hanno convinto Wall Street. Insomma, la situazione è grave e lo streaming online non aiuta. Da sottolineare, inoltre, che recentemente anche Disney ha confermato di stare valutando il lancio di una piattaforma di distribuzione online.

[antani]

Secondo me non c'è speranza, entro la fine dell'anno è in Chapter 11.

E con lei tramonta anche il videonoleggio. Un po mi dispiace.

[Ziggy Stardust]

Mi hanno chiuso BB sotto casa...mi trasferisco a casa nuova e ce l'ho proprio sotto e ora mi chiudono pure questo??!!!
Nooooooo!!!!

[Biri]

Un grazie al p2p selvaggio difeso a spada tratta dalla gran parte degli utenti internet... chissà cosa ascolteranno/guarderanno quando nessuno investirà più sull'audiovisivo

[HOMER J SIMPSON]

Secondo me BlockBuster ha un enorme potenziale, gia' tre anni fa hanno provato ad entrare nel mercato dei videogiochi per controbilanciare il noleggio che era in picchiata.

Secondo me hanno sbagliato alcune politiche commerciali a discapito di un' azienda come la Game Stop che è una macchina da guerra (ci ho lavorato 6 anni fa mentre studiavo).