Sony Xperia 1 III

Nicodemo Angì 11 Marzo 2022 Mobile

Il nuovo Xperia 1 III, con schermo OLED 4K, SoC Snapdragon 888, 12/256 di memoria, sensore Exmor con zoom ottico con lenti Zeiss T, è dotato un comparto audio d'eccellenza con Dolby Atmos, 360 Spatial Sound, porta minijack e una nutrita serie di strumenti e soluzioni per i creativi più esigenti: è davvero il nuovo riferimento?


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Sony è un marchio che non ha bisogno di presentazioni, uno di quelli che ha contribuito a definire l’elettronica di consumo nel corso degli anni. È anche fra i pochi brand di lunga tradizione a presidiare contemporaneamente l’audio/video e la telefonia mobile. La gamma Xperia è piuttosto ricca e comprende modelli per tutte le esigenze (e relativi budget) ma chi non vuole scendere a compromessi è bene che consideri questo Xperia 1 Mk III.

La fiche tecnica è quantomai aggressiva: c’è un grande display OLED 'quasi' 4K, un SoC octa-core Qualcomm Snapdragon 888 5G, 256 GB di ROM veloce UFS 3.1 e ben 12 GB di RAM. Il comparto fotografico non è da meno e sfoggia una fotocamera principale con un sensore Exmor e obiettivi Zeiss T con zoom ottico che arriva ad una focale equivalente di 105 mm. Pur non essendo una caratteristica legata alle prestazioni, la presenza della classica uscita cuffia per minijack da 3,5 mm a nostro parere va evidenziata perché consente la massima versatilità nell’uso dello smartphone come sorgente audio.


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Più allungato della media

Il display non è enorme – la diagonale misura 6,5 pollici – ma il suo rapporto di forma cinematografico 21:9 conferisce a questo cellulare una forma più allungata di quella degli smartphone con display di dimensioni paragonabili. Questo OLED si distingue per una risoluzione molto alta: i suoi 3.840 x 1.644 pixel equivalgono a 6,31 megapixel, il triplo di un display Full HD. La densità dei punti immagine è di 643 pixel/pollice e il refresh è a 120 Hz, con la riduzione del 'motion blur' che lavora - lo dichiara il costruttore - fino a 240 Hz, la stessa frequenza della scansione touch.

Lo smartphone misura 165 x 71 x 8,2mm e pesa 186 grammi e la sensazione che dà nella mano è buona, in virtù del telaio in alluminio e del dorso in vetro opaco. Lascia un po’ perplessi la scelta di radunare tutti i pulsanti sul lato destro, anche perché ne compaiono più rispetto alla media: oltre ai tasti irrinunciabili del bilanciere del volume e tasto di accensione/spegnimento troviamo infatti altri 2 pulsanti, uno che attiva la fotocamera e l’altro dedicato all'assistente personale.

Il lato destro è invece… deserto e accoglie soltanto lo slot per la doppia SIM. In basso troviamo la porta USB Type-C e il microfono mentre nella parte superiore troviamo la già citata uscita per minijack da 3,5 mm. Nella confezione sono contenuti, oltre al telefono, un alimentatore da 30W e un cavo USB-C/USB-C.


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Andiamo al cinema!

Il display di questo Sony è rimarchevole: se della risoluzione si è già parlato, possiamo aggiungere che è la prima volta che Sony implementa un refresh rate a 120Hz con una risoluzione superiore al Full HD. La profondità colore è di 10 bit per componente cromatica, è presente la certificazione HDR e il pannello può essere gestito in maniera molto fine, a partire dai tre preset per il bilanciamento del bianco: caldo, medio o freddo. È inoltre possibile regolare separatamente i tre colori primari con controlli a slider o scegliere la temperatura di colore del bianco.

La gestione dei contenuti in riproduzione prevede diverse modalità, con quella chiamata 'Creazione' - associata al logo CineAlta - più rigorosa in quanto “fedele alla visione del creatore” (dei contenuti, s’intende) e “conforme alla gamma colori BT.2020 e con il colore a 10 bit della specifica HDR”. Con la modalità 'Standard' “ottieni colori accesi espandendo la gamma di colori per effetti più luminosi e intensi”, con il risultato di avere un'immagine più orientata agli effetti speciali che alla fedeltà. È quindi consigliabile la modalità 'Creazione', che prevede anche la funzione di "Riduzione sfocatura per movimento", che riduce il motion blur durante le animazioni più veloci.

La modalità standard permette invece di abilitare la 'Creazione dinamica', che rileva le app con gamma di colore estesa in modo da utilizzare l'HDR. È anche possibile abilitare il Miglioramento immagine video, che aumenta la qualità visiva dei video (trasformando eventualmente in HDR anche i contenuti con SDR) grazie alla tecnologia integrata X1 for mobile. Per quel che riguarda la qualità del suono segnaliamo che questa è ottima, sia attraverso gli altoparlanti sia nell’ascolto in cuffia. Sono inoltre a disposizione varie modalità quali Dolby Atmos, 360 Spatial Sound e DSEE Ultimate. 


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Bello ma famelico

La luminanza massima del display arriva a 840 NIT, in aumento rispetto agli Xperia 1 Mk I e II, mentre il rapporto di contrasto è elevato come ci si aspetta da un display con tecnologia OLED, che può 'spegnere' del tutto i pixel per ottenere il nero profondo. Il risultato è che lo schermo del Sony Xperia 1 III è fra i migliori ed è abbastanza utilizzabile anche sotto la luce del sole. È presente l'Always on display per visualizzare permanentemente l'ora senza premere il tasto di accensione.

Un display quindi promosso con ottimi voti per la resa dell’immagine ma il “lavorio” della sua gestione (6,3 milioni di punti a 120 Hz) consuma molta energia: l’autonomia non è eccelsa e si palesa una certa tendenza al surriscaldamento nel caso di uso intenso. La frequenza d'aggiornamento non è purtroppo adattiva e spetta all’utilizzatore decidere se settarla a 60Hz o a 120Hz.

 
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Preciso quasi sempre

I grafici della colorimetria visualizzano i test effettuati in modalità Creazione utilizzando sia contenuti SDR salvati in sRGB sia con contenuti HDR in Wide Color. Questa modalità si è rilevata precisa in tutti i casi: i contenuti sRGB sono restituiti con un gamut molto corretto con un DeltaE medio pari a 2,6 sia per i colori primari sia per i complementari a saturazione massima. Anche il gamma, che rappresenta la progressione tonale dei livelli di bianco, è molto preciso con un valore di 2,18 a fronte di un riferimento standard di 2,2.

Il Macbeth Color Checker restituisce poi un DeltaE medio di 2,0, a testimonianza di una calibrazione di fabbrica molto rigorosa. Esaminando il Wide Color e i video in HDR, la situazione evidenzia una minor precisione rispetto ai contenuti sRGB. Si tratta della curva di gamma: di solito i costruttori enfatizzano le immagini HDR con una maggiore luminosità rispetto all’originale ma questo Xperia 1 III ha evidenziato una curva di gamma che restituisce immagini lievemente più scure e quindi un DeltaE medio più elevato. Con i colori del Macbeth Color Checker abbiamo misurato, infatti, un DeltaE di 4,8, un valore abbastanza elevato ma comunque soddisfacente per la mera riproduzione dei contenuti.

 
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8 cuori veloci

Il Sony Xperia 1 III ha un cuore dal battito potente già dalla sezione radiomobile, dato che il già citato Qualcomm Snapdragon 888 5G (costruito con tecnologia a 5 nanometri) dispone dell’evoluto modem X60 capace di connessioni sub-6, mmWave e funzioni quali la 'Carrier aggregation' e il 'Dynamic spectrum sharing'. La gestione dalla SIM è parimenti perfezionata, dato che supporta il 'Global 5G multi-SIM' che gestisce il roaming internazionale, SIM distinte per uso personale e professionale e persino l’ottimizzazione delle tariffe degli abbonamenti.

Gli 8 core ARM, raccolti nella CPU Kryo 680, sono declinati in 3 diverse potenze, con i 4 Cortex-A55, con frequenza di clock di 2 GHz e 128 kB di cache L2, impiegati per elaborazioni poco impegnative. I 3 core ad elevate prestazioni, indicati come Performance, sono basati su architettura Cortex-A78 e lavorano a 2,4 GHz supportati da 512 kB di memoria L2 mentre il core più potente, chiamato Prime, ha uno schema ARM Cortex-X1 a 2,84 GHz e viene supportato da 1 MB di cache. La cache L3 assomma poi a 4 MB e quella di sistema è di 3 MB.

Il processore grafico è la GPU Adreno 660 che supporta il 'Variabile Rate Shading' e ha i driver aggiornabili. Nel SoC Snapdragon 888 sono inoltre inserite l’unità Hexagon 780 dedicata all’Intelligenza Artificiale e la Spectra 580 per l'elaborazione delle immagini, capace di raffiche di foto con cadenza fino a 120 al secondo così come di riprendere tre video 4K contemporaneamente.

Questo potente SoC ha una sua unità dedicata di 'Secure Processing', il 'Qualcomm Trusted Execution Environment', e il supporto per 'Qualcomm Wireless Edge Services', un’evoluzione dei servizi in cloud che instaura un dialogo con le app e i servizi attivi sul terminale per misurare la sicurezza del dispositivo e la qualità della sua connessione wireless.


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Dialogo e nuotate

Oltre alla compatibilità con le reti 5G anche di nuova generazione, il Sony Xperia 1 III dialoga con il mondo esterno con il Wi-Fi 6, Bluetooth 5.2 e la comunicazione NFC. L'Assistenza di rete, poi, usa il deep learning per analizzare i segnali Wi-Fi per prevedere eventuali problemi di connettività prima ancora di effettuare la connessione. Se il dispositivo rileva che la qualità della connessione Wi-Fi non è ottimale allora commuta sulla connessione dati della rete cellulare per avere sempre la migliore connessione disponibile. Il telefono è certificato IP6X per la resistenza alla polvere ed è resistente all’acqua secondo le norme IPX5 e IPX8.

Mettiamo anche in evidenza il fatto che il sensore per le impronte digitali è integrato nel tasto di accensione e spegnimento e, quindi, non sotto il display. Per quel che riguarda l’interfaccia utente dell’Xperia 1 III risulta molto simile a quella di Android 11 e offre un‘esperienza d'uso quotidiano molto piacevole. Con uno swipe verso l'alto si accede al cassetto delle app ed è possibile impostare gesture quali 'sensore laterale', 'schermo diviso' e finestra 'pop-up'. Lo smartphone può anche essere utilizzato come monitor esterno se collegato ad un dispositivo sorgente.


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Una vista acuta

Il comparto fotografico promette una qualità superiore alla media anche perché si avvale dell’esperienza maturata con le fotocamere Sony Alpha, molto apprezzate a livello globale. La tecnologia delle ottiche nasce in collaborazione con Zeiss e il Sony Xperia 1 III è stato dotato di una fotocamera principale stabilizzata con 12 MP con rapporto d'apertura f/1.7 stabilizzata, una lunghezza focale equivalente equivalente ad un 24 mm e sensore Exmor, un teleobiettivo con sensore Exmor da 12 MP f/2,3 con zoom da 2,9x e 4,4x f/2,8 (focale equivalente 70 e 105 mm) e una fotocamera ultra-grandangolare da 12 MP f/2,2 con 16 mm di focale equivalente e angolo di campo di 124 gradi.

Un ulteriore sensore iToF (intelligent Time of Flight) da 0,3 MP assiste i sistemi di messa fuoco creando una mappa tridimensionale delle distanze degli oggetti dal cellulare. Le lenti sono trattate con il rivestimento ZEISS T* (una sigla leggendaria per i fotografi di tutto il mondo) che riduce i riflessi aumentando il contrasto e la resa ottica. L’autofocus conta, oltre che sul sensore 3D iToF, anche su un doppio sensore PDAF (autofocus a rilevazione della fase) ed è presente la stabilizzazione ottica (OIS).

Questa dotazione permette di ottenere scatti di qualità molto buona con la fotocamera principale (quella da 24 mm) con un’ottima gestione delle luci e dei colori e grande qualità dei dettagli. Colpiscono sia la naturalezza e fedeltà delle immagini sia l’assenza quasi totale del rumore. Efficaci le viarie tecnologie impiegate per velocizzare e rendere preciso l’autofocus: il Real-time Eye AF centra la messa a fuoco sui volti umani e gli animali mentre il Real-Time Tracking riesce a mantenere a fuoco anche soggetti in movimento grazie ai dati del sensore 3D iToF elaborati con algoritmi IA.


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La fotocamera ultra-grandangolare evidenzia un buon livello creando scatti di ottima qualità, soprattutto in condizioni di luce ottimale. La correzione della distorsione ai lati è molto efficace e elimina quasi la necessità di post-produzione. La terza fotocamera, quella a lunga focale, non è da meno e fornisce fotografie ben nitide e ricche di dettagli. Al diminuire della luce la qualità rimane comunque buona e il rumore inizia a dare fastidio solo in condizioni quasi estreme, nelle quali il buio è quasi completo. Sony ha equipaggiato questo Xperia 1 III con funzioni decisamente PRO che affiancano quelle, ampiamente automatizzate, chiamate 'Basic' e 'Auto'.

Le impostazioni manuali permettono ampi margini di intervento tramite un'interfaccia ispirata alle “vere” fotocamere α di Sony. La fotocamera frontale soffre un po’ nel confronto con quelle posteriori ma la qualità degli scatti a 8 MP non delude per l’utilizzo tipico che se ne fa ed è nella media degli altri smartphone. Molto gratificante anche la qualità dei video in 4K girati da questo Xperia. Buona la resa cromatica, efficace la messa a fuoco e la stabilizzazione ottica. Le opzioni di ripresa sono molte e, grazie alla chiamata Cinema Pro, si possono girare video con impostazioni così flessibili da richiedere un certo studio per poterle padroneggiare.


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Autonomia da migliorare

La batteria da 4.500 mAh ha una capacità maggiore rispetto al modello precedente Xperia 1 II, che era da 4.000 mAh; eppure questo incremento non appare sufficiente a migliorare quello che è un punto debole di questo dispositivo: l'autonomia. Il processore potente, necessario per la gestione dell’impegnativo display 'quasi' 4K, e il display stesso, assorbono molta energia e così la batteria ha una durata sufficiente per una giornata ma non molto di più. Nei test il Sony Xperia 1 III ha raggiunto risultati migliori del modello precedente ma rimane indietro rispetto ad altri top di gamma.

Per fortuna c’è la modalità di risparmio energetico 'Stamina' che disattiva o limita le attività in background vigilando sulle funzionalità a elevato consumo energetico. Il telefono è compatibile con la ricarica rapida consentita dal caricabatteria da 30W in dotazione. Partendo dalla batteria scarica occorrono 30 minuti per arrivare al 50% e circa 1 ora e 45 minuti per quella completa. Una velocità non fulminea ma che assicura una buona protezione della batteria: Sony dichiara infatti che dopo 3 anni di ricariche quotidiane la capacità residua della batteria sarà almeno dell'80%.


In conclusione il Sony Xperia 1 III si è dimostrato un ottimo telefono, prestante, piacevole da usare e con un comparto fotografico ad alte prestazioni. Alcuni punti deboli, come l’autonomia migliorabile, un display meno luminoso di quello di altri telefoni top e una certa tendenza al surriscaldamento, rendono però il prezzo di listino – 1.299 euro – un po’ eccessivo. Se si trova l’offerta giusta, però...

Per maggiori informazioni: sony.it/electronics/smartphone/xperia-1m3

 

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