Milano hi-fidelity 2022: Intro
Anche l'edizione milanese dell'Hi-Fidelity ha avuto il successo di pubblico che ci si aspettava. Una proposta quanto mai variegata, adatta ad accontentare gli appassionati dell'alta fedeltà, ma anche quelli di musica multicanale e audiovideo. Ecco come è andata.
Edizione di pregio, questa del Milano Hi-Fidelity 2022, dove i visitatori hanno avuto solo l'imbarazzo della scelta tra i sistemi e le tecnologie più disparate: giradischi, lettori CD e SACD, streamer, preamplificatori valvolari, allo stato solido o ibridi, in classe A, A/B e D, speaker con altoparlanti dinamici, elettrostatici, a tromba (anche al plasma) o ibridi.
Guarda il video dell'anteprima del Milano hi-fidelity 2022
Si potrebbe pensare che l'ibridazione delle tecnologie, tanto cara al comparto dell'automotive per l'elettrico, abbia contagiato il nostro amato settore, ma a ben pensarci è esattamente il contrario, visto che anche solo su lettori CD o universali di molti anni fa erano frequenti le ibridazioni ottenute con qualche componente valvolare messo a bella posta al fine di riscaldare un po' il suono, così come la classe A e la classe AB venivano felicemente ibridate per trarre il succo da tutte e due, solo per fare i primi due esempi che mi vengono in mente.
Ingresso, accoglienza e scalinate
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Fatto sta che un'offerta così variegata, un'organizzazione ormai ampiamente rodata e il biglietto di ingresso mantenuto rigorosamente gratuito hanno favorito la massiccia partecipazione di pubblico, con anche la presenza di qualche bambino e di qualche signora sparsi qual e là.
La sala di AV Magazine
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L'Hi-Fidelity milanese è un'esposizione piuttosto estesa. I tipici visitatori che vanno sempre di fretta e vivono... a 78 giri, per capirci quelli che appena fanno ingresso in un ascensore vanno alla spasmodica ricerca del pulsante di chiusura delle porte, la visitano in mezza giornata. Il grosso dei visitatori gli dedica una giornata. Ma una doppia visita consente a tutti gli altri di prendersi il lusso di soffermarsi nelle suite per rivedere e riascoltare con calma quel certo prodotto che li aveva colpiti od anche di non rinunciare a farsi cullare per qualche minuto in più (magari da una seduta ben centrata) dalla tanta buona musica suonata nelle stanze, magari non rinunciando a rivivere le emozioni forti che regala qualche spezzone adrenalinico o musicale gustato a risoluzione UHD/4K in HDR. La stragrande maggioranza dei set presenti - infatti - era audio a due canali, ma l'offerta si estendeva anche all'audiovideo multicanale.
Performance della cantautrice Silvia Tancredi in una sala di Spirit Torino
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Sempre più sale, provvidamente, esponevano un civile cartello che elencava i componenti del set, magari anche arrivando ad applicarlo sul lato B della porta di ingresso; Audioplus, nella selva dei prodotti utilizzabili, indicava con precisione quali stessero suonando in quel preciso momento con un segnamacchina.
Molte sale avevano subìto un trattamento acustico che rinforzava il semplice assorbimento offerto da tappeti o moquette, magari optando per moduli ibridi, parzialmente riflettenti.
Sala di Audio Living Design
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In programmazione nelle salette, come naturale, c'erano selezioni superaudiofile, magari scovate da Sound and Music o dai molti espositori di software di qualità offerti nei tanti formati disponibili, ma da Acustica Applicata ho ascoltato con soddisfazione anche un cd niente male che un titolare aveva comprato in autostrada a 3€.
Sala audiovideo multicanale di Audioquality
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Farei torto a molti se facessi una specie di gioco della torre al contrario, cercando di identificare cosa soggettivamente mi è piaciuto. Essendo la soggettività un criterio di valutazione assolutamente arbitrario ed anche piuttosto odioso, non lo farò. Ma non posso esimermi dal citare qualcosa che invece, per un motivo o per l'altro, mi ha invece colpito.
Uno degli impianti suonanti di Technics
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Tanto per iniziare, il piccolo set di Technics, quello installato a fondo sala, lo spettacolare e rinnovato impianto audiovideo di Audioquality, il nostro set con un Digifast collegato al VPR BenQ a tiro corto e schermo ALR, il sontuoso elegante set di Audio Living Design con i diffusori top di gamma di TAD, l'impianto audiovideo multicanale con i diffusori dipolari ibridi di Vrel, il rollercoaster di TSotV di Stefano Zaini, la sala di Videosell e Adeo, le "piccole" Estelon di Luxury.
Igor Fiorini di VDM Sound Group in una sala di Spirit Torino
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Sono poi stato particolarmente lieto di visitare sale dove si imparava qualcosa, come quella di Spirit-VDM Group, con un Igor Fiorini in grande spolvero, e quella di Yamaha, con gli interessanti confronti vinile/digitale di Marco Fullone ascoltati su un impianto che rendeva chiare le differenze.
Intervista alla cantante Rosanna Casale
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Questa edizione è stata anche ricca di presentazioni con musicisti, come il Perigeo, che ha fatto il bis dopo Roma con il suo live One Shot Reunion (di cui spero riusciremo a parlare sempre su queste pagine per la versione cofanetto CD, DVD e vinile) per Abeat Records, ma anche di Rosanna Casale (intervistata ai nostri microfoni da Emidio Frattaroli) con il suo Joni ed Eugenio Finardi con Euphonia Suite, entrambi per Egea Music. Mi sono particolarmente piaciute, infine, le sessioni dal vivo di Silvia Tancredi con Love in studio per Tilt Music Production, sempre da Spirit, che avrò poi modo di riascoltare con calma a casa.
Speaker Estelon nella sala di Luxury Audio
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Con questo ennesimo successo il patron Zaini ha posto tutte le felici precondizioni per una sfavillante edizione speciale 50° anniversario.
Dunque, sperando che Stefano Zaini non ci abbia voluto giocare un simpatico pesce d'aprile, a rivederci sempre a Milano per l'edizione primaverile del 50°, il 1° e 2 aprile 2023.