Pono Music: lettore e servizi con audio in HD

Gian Luca Di Felice 01 Ottobre 2012, alle 09:37 Mobile

Ospite al David Letterman Late Show, Neil Young ha presentato e annunciato l'arrivo del suo lettore musicale portatile Pono: un dispositivo in grado di riprodurre qualsiasi file audio, ma soprattutto quelli con campionamenti ad alta risoluzione, con tanto di "store" per gli acquisti musicali in HD

Nei Young ha già dimostrato in passato di essere un artista molto attento alle novità tecnologiche e soprattutto alla qualità d'ascolto e, non a caso, è stato tra i primi a supportare il Blu-ray e a rendere disponibile in formato HD gran parte della sua discografia. Ora però il cantautore e chitarrista canadese ha deciso di puntare in alto e proporre la prima soluzione completa dedicata all'audio di qualità. Ospite al "The Late Show " di David Letterman, Neil Young ha infatti presentato in anteprima il Pono Music, un lettore musicale portatile compatibile con qualsiasi file audio compresso e lossless (anche ad alta risoluzione) che verrà accompagnato al lancio da uno store musicale per la vendita di musica digitale ad alta risoluzione.

L'obiettivo di Neil Young sarà quello di democratizzare l'audio digitale di qualità, rendendo disponibili gran parte delle opere discografiche mondiali in formato "master HD" e per la nuova piattaforma sarebbero già stati siglati accordi con Sony Music, Warner Music e Universal Music. Al momento non sappiamo ancora quando avverrà il lancio di "Pono", né tanto meno il prezzo, ma Neil Young ha precisato che il lettore non farà uso di un formato audio proprietario.

Di seguito il divertente intervento di Neil Young al "The Late Show" di David Letterman (in inglese):

Commenti (3)

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  • SydneyBlue120d

    01 Ottobre 2012, 14:12

    IMVHO superare le specifiche del CD audio ha ormai poco senso, ciò che bisognerebbe fare subito è impegnarsi a stoppare la Loudness War, che rende sempre più inascoltabili le produzioni moderne.
  • aedus

    01 Ottobre 2012, 23:27

    Pur non essendo un tecnico della materia, mi è parso che le argomentazioni di cui all'articolo che hai linkato sull'inutilità delle registrazioni 24/192 (o 24/96) non tengano conto di alcune deviazioni dalla pura teoria che si verificano in concreto.
    Mi riferisco, ad esempio, al discorso sulla frequenza di Nyquist, su cui ricordo di aver letto qualcosa di specifico che adesso non riesco a ritrovare, ma che mi sembra ben sintetizzato nel paragrafo The aliasing problem di questa voce di Wikipedia: http://en.wikipedia.org/wiki/Nyquist_frequency

    Sinceramente, non avendo nozioni tecniche sufficientemente avanzate, può essere che mi sfugga qualcosa, ma le mie orecchie mi dicono che i files cd. ad alta definizione (96/24 e oltre) hanno una naturalezza maggiore di quelli in qualità cd.

    Per l'idea che mi sono fatto, questo potrebbe essere il riflesso proprio di quel fenomeno descritto come problema dell'aliasing nell'articolo che ho linkato.
    E' noto, infatti, che il timbro degli strumenti musicali è dato dagli armonici.
    Se noi riproduciamo una nota abbastanza acuta di uno strumento a corda, andremo a produrre una o più armoniche che supereranno la frequenza di Nyquist, almeno nella sua versione adeguata (dove rispetto alla pura teoria bisogna scendere di altri 2000 hz).
    Pensando a un pianoforte, ad esempio, tutte le note a partire dal sol della penultima ottava avranno le armoniche dalla decima in su che superano la frequenza di Nyquist.
    A pensarci bene non è che si tratti di note del tutto inutilizzate. Tra l'altro credo che con gli ottoni la situazione possa diventare ancora più estrema.
    Questo vuol dire che, ascoltando una registrazione 16/44 avremo il timbro del pianoforte leggermente alterato, almeno nelle note più alte.
    Per questo è probabile che, all'ascolto, possiamo percepire come più naturale il suono di una registrazione 24/96 o 24/192.
    Mi spingo un po' più avanti. Più strumenti suonano contemporaneamente maggiore dovrebbe essere la possibilità che si creino risonanze tali da caratterizzare timbricamente il suono prodotto. Anche sotto questo profilo una registrazione a maggior frequenza di campionamento dovrebbe restituire risultati più vicini alla realtà.
    Ora, più che mie opinioni, queste sono deduzioni personali di un appassionato privo di specifiche conoscenze tecnico-scientifiche.
    Ma forse se ne potrebbe discutere....

    p.s. Comunque sì, se si estirpasse la piaga della loudness war sarebbe davvero una bella cosa. Credo, però, che per farlo si debba prima mettere a disposizione del consumatore medio degli strumenti che gli facciano percepire come dannoso quel livello di loudness. Se ascoltiamo tutti gli mp3 con le cuffiette dell'iphone, invece, quell'effetto può anche essere percepito -purtroppo- come benefico
  • uncletoma

    06 Ottobre 2012, 00:47

    Il confronto tra un CD e un SACD o DVD-A (sono ancora attaccato alla riproduzione fisica) e, spesso e volentieri, impietoso per il vecchio formato.
    Detto questo ben difficilmente la gente utilizza apparecchi come quello su descritto per ascoltare Lady Gaga o una qualsivoglia band di metallari d'infimo ordine.
    Poi ogniuno spende i suoi soldi come preferisce, e viste le caratteristiche (se vere) dell'apparecchio non saranno pochi i biglietti verdi richiesti per entrarne in possesso.

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