3D HFR: i punti di forza secondo RED
Dopo le perplessità sollevate da diversi addetti ai lavori in merito all'esperienza di visione delle sequenze di "The Hobbit" di Peter Jackson in 3D a 48 fps (3D HFR), RED ha voluto spiegare i punti di forza delle riprese in HFR. Ricordiamo che P.Jackson ha usato telecamere RED Epic per il suo nuovo lavoro
RED, che ha fornito le telecamere Red Epic per le riprese in 3D HFR di "The Hobbit", ha pubblicato un interessante articolo in merito ai punti di forza delle riprese ad elevati frame-rate. E' bene ricordare, infatti, che l'accoglienza per le prime sequenze di "The Hobbit" di Peter Jackson presentate al Comic Con 2012 in 3D HFR è stata piuttosto timida, con diversi addetti ai lavori che hanno sollevato non poche perplessità sui presunti vantaggi rispetto a una tradizionale presentazione a 24fps.
Nel documento, RED ci tiene a ribadire i limiti delle riprese a 24fps, rispetto a quelle a 48 o 60fps: principalmente motion blur e judder che impattano sia sulla qualità delle immagini che sul piacere di una visione in 3D in termini di "fatica" e "mal di testa". Il tutto completo di illustrazioni e filmati comparativi. RED è indubbiamente di parte, però l'articolo ha quanto mento il merito di approfondire l'argomento e di promuovere una discussione, in attesa poi di vedere il 3D HFR con i nostri occhi.
Di seguito il link all'articolo "High Frame Rate Video Playback" (in inglese).
Fonte: RED
Commenti (5)
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Siamo proprio agli inizi con la tecnologia 3d. A livello teorico, 48 fps è meglio di 24 fps, ma manca esperienza pratica, soprattutto in fase di proiezione.
Personalmente, sono fiducioso per il futuro, anche se i problemi verranno risolti, credo, tra qualche anno, per noi utenti finali. -
State tranqullli troveranno la strada: il settore audiovisivo americano é come quello automotive in Italia.
Hanno le loro Ferrari... e noi possiamo stare solo a guardare (come loro i ns gioielli... eh,eh) -
La definizione non è tutto... effettivamente lo judder (scattosità
è un effetto collaterale del compromesso dei 24 fps. Ormai lo associamo al cinema e penso che il passaggio sarà difficile da far digerire al pubblico, specialmente nel normalissimo 2D.
Altra questione poi è il motion blur che può avere anche valore artistico, e chi ha la passione della fotografia sa cosa intendo... quell'effetto un po' mosso, che è indispensabile nel voler rendere il senso di moto nelle foto, può avere la sua importanza anche nel cinema.
Anch'io credevo che i 48 fps potessero essere solo un bene, ma non ne sono più convinto. certo però che un giudizio andrebbe espresso solo dopo aver visto alcuni film interi perché lo spiazzamento iniziale, su un test di appena 10 minuti, condiziona troppo.. -
Comunque guardando i filmati di esempio in effetti all'inizio si rimane un po' spaesati, ma a me pare chiaro che si tratta di una questione di abitudine. Io comunque per principio The Hobbit lo andrò a vedere in 3D 48 fps se uscirà in tale modalità anche in Italia
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a me gli fps maggiori di 24 fanno sempre effetto telenovelas.. e non è bello per niente