...e in arrivo un nuovo "definitive" BD!
Fonte:Il Messaggero
NEW YORK (19 dicembre) - Una miniera di sale abbandonata a 230 metri di profondità sotto il manto della prateria del Kansas, ha custodito per 42 anni 17 minuti di pellicola del film “2001, Odissea nello spazio”. Lo spezzone recuperato lo scorso settembre durante le ricerche per un documentario sulla realizzazione del film, è stato proiettato venerdì sera a Toronto, come corredo alla presentazione di una nuova versione cinematografica del colossal americano, restaurato e adattato in 70 mm.

A presentare i “fotogrammi dimenticati” del capolavoro epico, c’era Douglas Trumbull, il giovane poco più che ventenne che nel 1968 ricevette l’incarico da parte del regista Stanley Kubrick di curare gli effetti speciali fotografici del film, e che poi finì per firmare nel prosieguo della sua carriera successi del calibro di “Incontri ravvicinati del terzo tipo” di Spielberg e poi Blade Runner di Ridley Scott.

Trumbull non si è imbarcato in una ricerca avventurosa, e la sua non è stata una scoperta archeologica alla Indiana Jones. Più semplicemente, aveva ricevuto con il suo collega David Larson l’incarico da parte della Warner Brothers di girare un documentario sulla realizzazione del film, e nel corso della ricerca ha visitato le volte sotterranee della miniera Hutchinson, in Kansas. Questa cava abbandonata, come altre negli Usa, da decenni è utilizzata per immagazzinare preziosi frammenti di pellicola che l’umidità dell’aria potrebbe danneggiare. La MGM, che aveva prodotto Odissea nello spazio, aveva affittato una sezione del deposito, ed è qui che le sequenze fotografiche sono state trovate, come ha confermato la curatrice della collezione filmica delle volte, Elizabeth Spence.

Che cosa contengono le sequenze ritrovate? Una scena nella quale il computer di bordo HAL rescinde la comunicazione radio tra l’astronave Discovery e la navetta nella quale si trova l’astronauta Frank Poole, prima di tappare la riserva di ossigeno e di ammazzarlo. La seconda, mostra l’altro astronauta Dave Bowman, quello che sopravviverà al duello finale con HAL, alla ricerca di pezzi di ricambio per un antenna danneggiata. Una terza è una ripresa di quasi sette minuti del lancio di un osso da parte di una delle scimmie, nella sequenza che conclude la prima parte del film.

Nel complesso i 17 minuti di pellicola sembrano essere la parte centrale dei 19 che furono alleggeriti in post produzione, e che portarono la durata dai 160 minuti originali agli attuali 141. Non ci sono dunque rivelazioni straordinarie, né svolte di contenuto tali da fornire nuove chiavi di lettura per i tanti misteri interpretativi che ancora circondano “2001” a quattro decenni dal suo debutto nelle sale. Ma anche i dettagli più insignificanti sono destinati a lasciare una traccia nello stuolo di adoratori della pellicola, che viene considerata una pietra miliare nello sviluppo del film di fantascienza, e uno dei lungometraggi che hanno fatto la storia del cinema.

Il ritrovamento infatti ha risvolti commerciali che sicuramente supereranno quelli filologici. La Warner Brothers ha cancellato l’accordo iniziale con Trumbull per la realizzazione del documentario sulla creazione del film. Il tecnico potrebbe decidere al suo posto di confezionare un libro fotografico di documentazione “dietro le scene”, che includa i fotogrammi inediti.

Non è da escludere poi che la major hollywoodiana pensi all’uscita di un nuovo home video da aggiungere alla poderosa collezione di materiali già sul mercato. Una versione pregiata in blu-ray, per chi non può farsi mancare nemmeno un frammento di immagine tagliato dalle forbici del montatore. Trumbull ha già gettato l’amo: i fotogrammi sono stati conservati alla perfezione, per l’appunto sotto sale, e sono degni di essere riaccordati ad una pellicola che i pochi detrattori in verità hanno sempre denunciato per l’eccessiva lentezza, e per una durata complessiva esasperante.