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Risultati da 46 a 60 di 487
  1. #46
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    Mar 2003
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    campobasso
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    In linea generale, a parte un posizionamento spaziale molto più definito degli strumenti (ad esempio con un vibrafono in un pezzo della chesky, sembra di avere la tastiera di fronte e si percepisce bene lo scorrere delle bacchette da destra a sinistra) e la timbrica più realistica dei piatti (uno dei miei test preferiti), quello che emerge rispetto a prima è l'ambienza delle registrazioni, i riverberi naturali (ma anche quelli da studio) etc

    In generale, la modifica al PRE ha come "stappato" il suono

  2. #47
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    Jan 2013
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    734
    http://www.avmagazine.it/forum/38-au...gb-amp-l-hp416

    "...il risultato mi piaceva parecchio, poi pensando di migliorare ulteriormente..."

    "...li avevo acquistati convinto da alcuni commenti entusiastici letti appunto nei forum in giro. Non so ma ci sono rimasto male."

    "Sto diventando matto"
    Ultima modifica di Foxtrot59; 17-06-2014 alle 21:23

  3. #48
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    Jan 2013
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    734
    "Ma sono l'unico a trovare leggermente inquietante che un utente che ha appena fatto un triplice cambio (sorgente, alimentatore, cavi) pensi che il suono sia cambiato per colpa della lunghezza dei cavi?"

    http://www.avmagazine.it/forum/92-pr...50#post4198150

  4. #49
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    Jun 2011
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    782
    Mi ero perso questo thread probabilmente fuorviato dal titolo o da un inizio non troppo pimpante.

    Io ho un'opinione ben chiara, che temo mi renderà incredibilmente impopolare agli occhi di buona parte degli utenti, ma d'altra parte è frutto dell'esperienza diretta e un minimo valore l'avrà pure...

    Ho idea che in realtà la facilità con cui si fa prendere dalle preoccupazioni più "esoteriche" sia di fatto direttamente proporzionale con la propria insicurezza. Insicurezza in senso lato, ovvero il bisogno di trovare conferme all'esterno piuttosto che dalla propria esperienza diretta.

    In un ambito come l'hi-fi, in cui la metà delle persone si professa "esperto" (non si sa bene per quali meriti effettivi) e l'altra metà si dichiara assoluto neofita (ma in realtà non aspetta altro che di incontrare qualcuno più neofita di lui al quale dispensare i propri consigli, nella stragrande maggioranza dei casi frutto di un passaparola piuttosto che di esperienza diretta), si vedono nascere e venire accettati come veri una serie di luoghi comuni che vengono tramandati come leggende metropolitane ma presi in modo infinitamente più serio.

    La stragrande maggioranza di queste leggende non soltanto non sono mai state messe alla prova in maniera "scientifica", ma spesso sono proprio contrarie anche al buon senso, al punto che un qualsiasi "vero neofita" con un po' di sale in zucca dovrebbe quantomeno porsi in un atteggiamento del tipo "se non lo provo non ci credo".

    Eppure prendi quello stesso neofita, mettilo in una stanza con 5 "esperti" che giurano di sentire differenze strabilianti, macroscopiche nello stesso impianto se sotto il dac vengono poste delle sfere di gomma, e anche lui affermerà di sentirle. E da allora inizierà a professarsi "esperto" di palle di gomma, e continuerà a propugnare le palle di gomma come panacea di tutti i mali.

    Al punto che quando qualcuno su un forum scriverà "ho cambiato il dac del mio impianto e ci ho messo sotto delle palle di gomma e ora il suono è più morbido, più aperto, più definito", il nostro ex-neofita-diventato-esperto commenterà entusiasta "eh sì le palle di gomma fanno miracoli", tralasciando il fatto che magari prima si usava come dac una scheda audio da PC anni '90, e ora si è preso un DAC da 2000€. E magari poi a guardar bene le differenze tra il "prima" e il "dopo" sono semplicemente frutto di una delle più ovvie debolezze umane: la necessità di giustificare le proprie azioni; chiunque spenda 2000€ in un upgrade DESIDERA così tanto sentire delle differenze, che le sentirebbe anche con l'impianto spento.
    Proiettore: Sony VPL-HW40ES; TV: Panasonic TX-P55ST50E; Sintoampli MCH: Anthem MRX-300; Integrato stereo: Audio Analogue Fortissimo; Lettore BRD:PlayStation 4; Frontali: Focal Chorus 816W; Centrale: Focal Chorus CC800V; Surround: Focal Chrous 705V; Sub: Sunfire HRS12

  5. #50
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    Feb 2004
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    Rimembriti di Pier da Medicina, se mai torni a....
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    Citazione Originariamente scritto da Firestart Visualizza messaggio
    Io ho un'opinione ben chiara, che temo mi renderà incredibilmente impopolare agli occhi di buona parte degli utenti
    Benvenuto nel club degli impopolari.

    Quelle che scrivi sono cose che dovrebbero essere abbastanza ovvie ed anche ragionevoli, se solo ci si fermasse un attimo a pensarci sopra con un minimo di razionalità, purtroppo quest'ultima se ne va immancabilmente in vacanza quando si parla di certi argomenti (alla pari della politica e dello sport).

    Hai dimenticato un punto: molte volte si viene accusati con la frase: "non puoi esprimere un giudizio poichè non hai mai provato", affermazione di per se' abbastanza corretta se non fosse che nessuno ti ha chiesto prima se hai mai fatto delle prove in merito, cosa che, nel mio caso, ad esempio, mi è capitato di fare qualche volta, viene invece dato per scontato: non credi ergo non hai mai provato.

    Ho scritto "abbastanaza corretta" in quanto per alcune cose non è necessario avere provato, ma basta il buon senso od anche la semplice e banale fisica od alcune regole base di elettronica elementare.

    Ciao
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  6. #51
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    Jun 2011
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    Citazione Originariamente scritto da nordata Visualizza messaggio
    Benvenuto nel club degli impopolari.[CUT]
    saremo in pochi ma almeno la compagnia è buona...

    in realtà anche la frase "non puoi esprimere un giudizio poichè non hai mai provato" cela un'altra delle falle indicibili che attanagliano il mondo dell'hi-fi (ma non solo): il ribaltamento dell'onere della prova. In una situazione "normale", l'onere della prova spetta a chi propugna una determinata affermazione; nel mondo dell'hi-fi, chiunque può venir fuori con una teoria e spostare l'onere della (contro)prova su chi questa teoria la mette in dubbio.

    Ma secondo me la cosa più interessante rimane analizzare le fonti di tali teorie: se da una parte ci sono quelli che in qualche modo cercano di trarne un profitto (vogliono vendere qualcosa), non sono certamente la maggioranza. La maggioranza sono purtroppo persone che non hanno alcun interesse diretto nel portare avanti una teoria più o meno strampalata, se non quello di "darsi un tono" tra i propri pari, o ancora di giustificare una spesa (che sia di denaro o anche soltanto di tempo) che hanno fatto.

    E' un meccanismo sicuramente malato, ma anche incredibilmente efficiente: non è forse la truffa perfetta, quella in cui il truffato stesso continuerà a cercar di fare proseliti?
    Proiettore: Sony VPL-HW40ES; TV: Panasonic TX-P55ST50E; Sintoampli MCH: Anthem MRX-300; Integrato stereo: Audio Analogue Fortissimo; Lettore BRD:PlayStation 4; Frontali: Focal Chorus 816W; Centrale: Focal Chorus CC800V; Surround: Focal Chrous 705V; Sub: Sunfire HRS12

  7. #52
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    Feb 2004
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    Rimembriti di Pier da Medicina, se mai torni a....
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    Citazione Originariamente scritto da Firestart Visualizza messaggio
    In una situazione "normale", l'onere della prova spetta a chi propugna una determinata affermazione
    Il bello è che si arriva all'assurdo (che sta anche a dimostrare come molte volte non si ragioni per nulla).

    Mi riferisco alla vecchia e tediosa, per molti, prova in doppio cieco (od anche solo cieco semplice).

    Ancora recentemente, parlandone, un iscritto che appartiene alla schiera avversa mi ha chiesto di partecipare a tale prova perchè non è giusto che la debba fare solo chi sostiene che i cavi possono fare la differenza.

    Basta ragionare meno di un attimo su un fatto.

    Ad esempio: le differenze esistono e sono avvertibili facilmente, io però dico di no e partecipo alla prova in doppio cieco fatta con tutti i crismi, poichè sono convinto della mia idea (e sono anche un pelino disonesto) anche di fronte all'evidenza dichiaro ogni volta che non sento alcuna differenza e risponderò sempre in tal modo in tutti i test.

    Alla fine cosa avrei dimostato, la mia tesi? Non credo proprio.

    Se la prova la deve invece fare chi sostiene di sentire avrà tutte le motivazioni per cercare di rispondere nel modo che ritiene giusto per sostenere la propria tesi.

    Tutto molto semplice, eppure si fanno richieste come quella cui ho accennato, dimostando di non riflettere neanche un attimo, però le differenze sono sempre "mostruose ed avvertibili anche dalla nonna novantenne che passava nella stanza accanto".

    non è forse la truffa perfetta
    Non userei questo termine poichè sottintende un tornaconto personale.

    Ciò può essere vero nel caso dei produttori, ma anche qui non parlerei di truffa, non più di quanto lo si possa fare per i detersivi che lavano "più bianco del bianco" o dei dentrifici che in una settimana ti rendono i denti perfettamente bianchi, si stratta solo di mera pubblicità con relative frasi iperboliche, nel caso dell'Hi-Fi si deve per forza condire il tutto con spiegazioni fumose ed arzigogolate, magari partendo da affernazioni vere o leggi fisiche provate.

    Nel caso dell'utente si tratta invece di autoconvincimento, a volte si avverte effettivamente qualcosa di diverso (o il cervello lo fa avvertire) ed allora si è spinti ad esagerare gli effetti, vedasi appunto i miglioranenti mostruosi od altri simili aggettivi.

    Ritengo che alcuni avvertano qualcosa per "emulazione", ovvero per non sentirsi inferiori all'esperto autoproclamatosi tale che va di moda in quel momento.

    Molte volte anche inconsciamente.

    Ciao
    Ultima modifica di Nordata; 24-06-2014 alle 23:20
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  8. #53
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    Jan 2002
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    Tornando al titolo del thread, più che di preoccupazioni e timori, direi che ormai i risultati di questo modo di vedere ( o meglio far vedere ) l'HIFI sono sotto gli occhi di tutti:

    Dall'HIFI nicchia di qualche anno fa si passati rapidamente alla super nicchia e chi veramente vorrebbe sentir bene la musica si sente sempre più un pesce fuor d'acqua in questo settore tra gli "audiofili".

    Il vecchio detto che "chi semina vento, raccoglie tempesta" non potrebbe essere più appropriato.

    Ma davvero chi vuole sentir bene la musica ( e questi porterebbero un po' di fieno in cascina in questo settore ormai moribondo, ossia la famosa supernicchia di audiofili di vecchia data che piano piano si estinguono ) può accontentarsi di passare la vita a spendere soldi per sentire la differenza tra cavi, punte, elastici, modifiche, credenze e credulonerie varie, nessuna di queste provata in qualche modo o provata andando a scomodare le cosidette "interazioni deboli" che appunto apportano differenze infinitesimali.

    Per esempio: cambiando un op-amp, nel modo giusto ( cosa che si fa molto raramente, visto che nessuno si scomoda a vedere strumentalmente cosa succede con la modifica ), ammesso che si senta una variazione, sarà poi questa veramente una varianza qualitativa? qualcosa che ti aiuta a sentir davvero meglio una registrazione nella propria saletta?

    Io ho grossi dubbi in proposito, per cominciare perchè sono un tecnico elettronico e per finire perché io stesso sono rimasto in balia di questo modo di fare per molto tempo e sinceramente sono lieto di esserne uscito.

    Saluti
    Marco
    Owner of Microfast/Digifast Multimedia

  9. #54
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    Citazione Originariamente scritto da Firestart Visualizza messaggio
    Io ho un'opinione ben chiara, che temo mi renderà incredibilmente impopolare agli occhi di buona parte degli utenti...
    Io, a differenza tua, non ho un'opinione ben definita. Ho dovuto - di fronte all'evidenza - cambiarne troppe per pensare di essere arrivato a quella assoluta e definitiva. Insomma, amo crogiolarmi nel dubbio .

    [Attenzione: SPOILER! Può anche darsi che, per invidia e perfida cattiveria, me la goda a suscitar dubbi anche negli altri ...!!!].

    Però - così a spanne - i nostri punti di vista non son per nulla distanti.

    Ho già accennato - in altro thread - a un episodio che ritenni molto rivelatore di determinati meccanismi che agiscono nella nostra testolina di comuni mortali (esclusi naturalmente coloro che se ne ritengono immuni... ).
    Là ero però o.t. e fui sbrigativo e di conseguenza non del tutto chiaro; pertanto ho deciso di riproporre il racconto in modo più preciso e dettagliato, per la gioia di chi legge .

    Fu un compagno di scuola a contagiarmi con la passione dell'hi-fi.
    Ebbe vita facile: il confronto tra il suono che riproduceva il mio radioregistratore a cassette (!!!) e quello di uno qualsiasi degli impianti(ni) in funzione nei vari negozi specializzati era davvero improponibile (quanto sognare...).
    Nel giro di pochi anni, fui a mia volta responsabile del "contagio" nei confronti di due amici, con cui in seguito condivisi la passione per un par di decenni e oltre.
    Ci si scambiava i componenti per provarli in configurazioni diverse, ci si incontrava periodicamente per "sessioni d'ascolto" nelle reciproche abitazioni (così anche l'effetto degli ambienti, molto diversi fra loro, veniva messo alla prova).
    Il fatto è che uno dei due giunse pian piano a superarmi, dal punto di vista dell'attenzione alla "messa a punto", finché non riuscii più a seguirlo. Nel senso che non sempre avvertivo i miglioramenti qualitativi che lui ogni volta mi comunicava di aver avvertito e che tentava di condividere con me.
    Mi riferisco a cavi, inserimento della spina nella presa di corrente in un senso piuttosto che nell'altro, ciabatte "evolute", edizioni diverse dello stesso album... Tutto questo nel suo piccolissimo ambiente, con le Sonus Faber Electa Amator addossate alla parete di fondo e a poca distanza dal punto d'ascolto.
    Beh - pensavo - evidentemente ha un orecchio più fino del mio (cosa del tutto plausibile e probabilmente vera).

    Ed eccoci all'episodio emblematico. Va premesso che da qualche tempo mi ero dedicato allo studio intenso della batteria; esperienza molto coinvolgente e interessante anche dal mio particolare punto di vista audiofilo.
    Un giorno l'amico mi fece ascoltare un paio di brani jazz; purtroppo non ricordo quali. Secondo lui, il piatto della batteria era molto più bello, ricco di armoniche ma nel contempo corposo in una configurazione rispetto all'altra (credo la scheda phono interna di un pre Jeff Rowland, alternata con altro pre-phono esterno, ma potrebbero essere state anche la versione Lp 180 gr. rispetto alla versione 45 gg. dello stesso album...Non è questo il punto).
    Niente! Per me non c'erano differenze. Ero invece incantato, praticamente ipnotizzato, dalla bellezza delle figurazioni che il batterista alternava sul piatto (ride); solo che per me erano UGUALMENTE belle, per quante commutazioni effettuasse.
    In pratica non riuscivo a capire perché dovessi andare a cercare eventuali (PICCOLE?) differenze nella riproduzione, laddove se ne percepivano di macroscopiche nell'esecuzione, così come ci veniva in ogni caso riproposta in modo godibilissimo in entrambe le... varianti.
    Glielo feci notare: "Ma senti 'sto batterista che creatività, che fantastico lavoro al ride, che gamma di sonorità riesce a estrarre da quel piatto!".
    Lui, a sua volta, NIENTE! Come se non mi stesse a sentire. Non rispose proprio al mio input, del tutto concentrato su quelle differenze per lui così importanti ma, ai miei occhi, apparentemente impermeabile all'evento MUSICALE che veniva riprodotto, cioè a quanto per me era SOSTANZA.

    Questo, ripeto, è un episodio emblematico, ma non l'unico.
    Ne ho vissuti parecchi, persino stando... dall'altra parte della barricata!
    Ho assistito a concerti dove l'amico in parte a me trovava fantastico l'evento, mentre io faticavo a sopportare la pessima qualità del suono (distorsione, volume esasperato, bassi rimbombanti e confusi...) che l'entusiasta addetto al mixer riusciva a far produrre dal sistema P.A.).

    Quindi... nessuna conclusione: finale aperto.
    Ultima modifica di Foxtrot59; 25-06-2014 alle 19:13

  10. #55
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    Concordo...a volte si è presi maggiormente dall'aspetto tecnico/tecnologico dell'impianto e si dimentica la musica...questo a me accade per fortuna per brevi periodi, quando c'è qualche cambiamento sostanziale....

    Ieri ad esempio dopo un periodo relativamente lungo passato ad ascoltare con macmini, interfaccia e dac stereo sono ritornato al PC con scheda audio e dac mch in AES

    Seppur accorgendomi delle differenze non banali con l'altro setup, il livello di godibilità era gia molto buono e la musica quando bella artisticamente (e incisa in maniera decente..) si è "lasciata" ascoltare con piacevolezza

  11. #56
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    me la goda a suscitar dubbi anche negli altri...ecco , di questa categoria ne conosco qualcuno anche qui' nel forum , che ti trovano un mare di (inesistenti per me ) problemi nell'impianto , poi vado a sentire il loro di impianto e ti cascano le orecchie ...la categoria dei fracassa maxxoni , perche' oltre a fabbricarti rogne che non ci sono insistono

  12. #57
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    E magari tralasciano, quello che invece conta, ossia che rinunciano magari alle basse frequenze tanto il loro ambiente è allergico ad esse, o si tengono dei muggiti che non finiscono più e suppliscono a questo ascoltando a volumi troppo bassi e quindi innaturali ...

    Continuando imperterriti a cercare il pelo nell'uovo, questo in realtà il loro vero hobby che poco ha a che fare con l'ascoltare musica.

    Saluti
    Marco
    Owner of Microfast/Digifast Multimedia

  13. #58
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    Citazione Originariamente scritto da Microfast Visualizza messaggio
    ...ascoltando a volumi troppo bassi e quindi innaturali...
    Sul volume d'ascolto si potrebbe aprire un confronto molto interessante.
    Sono uno che per anni, specialmente da giovane, spingeva il volume a livelli probabilmente assurdi, considerando quanto fossero inadeguati i miei sistemi (ambiente compreso). In realtà la situazione non poteva che peggiorare: al posto dell'ambìto punch c'era distorsione, confusione, "melma" sonora, rimbombo. In una parola: frastuono .
    Quindi fatica d'ascolto, insoddisfazione, al peggio mal di testa (per non parlare del fastidio arrecato a terzi).
    Una distinzione grossa andrebbe fatta a seconda dei generi.
    Un'opera lirica "sparata" a livelli da heavy-metal band è quanto di più innaturale si possa sentire; eppure mi è capitato di conoscere gente che teneva simili volumi, alla ricerca di un'emozione che pareva non giungere altrimenti.
    Analogamente, se ascoltate dal vivo un quartetto jazz (non amplificato!), vi pare che la cassa abbia un suono profondo e potente, che il contrabbasso "vi sposti"? Ma quando mai?!?
    Sarebbe bello, invece, ascoltare i Deep Purple a volumi "belli pesi". Ma è filologicamente corretto in un soggiorno (come se il gruppo suonasse realmente lì?)? E soprattutto: che tipo di impianto (a che prezzi) e quali pesanti interventi sull'ambiente d'ascolto si debbono predisporre per raggiungere un simile risultato? E quante registrazioni disponibili si dimostreranno poi all'altezza di tali sistemi?*
    Un percorso lungo e complesso, non per tutti. Un percorso anche rischioso, che tende a farsi prioritario e preponderante.
    Il gioco vale la candela? Ognuno giudicherà per sè.
    Chi vi si dedica con impegno e dedicando risorse economiche e tempo, avrà giustamente le sue soddisfazioni.
    Vorrei però difendere chi si accontenta di un buon compromesso, anche se questo comporta la necessità di ascoltare a volumi più contenuti. Se a quel volume ascolti bene tutto ciò che ti interessa e te lo gusti appieno... O.K.
    In fondo stai a casa tua, non allo stadio.

    Andiamo pure sul personale, che ovviamente non fa testo.
    Io non ho più voglia di ascoltare molto alto.
    Sarà l'età, saranno i timpani usurati, ma saranno anche le innumerevoli sinapsi che si sono venute formando, che compensano alla grande. In realtà mi sembra di non aver mai ascoltato meglio (e percepito più... "dettagli") di adesso, a volumi moderati ma con tutte le cosine al loro posto (immancabile: il sub).
    ("Lasciate le donne belle agli uomini privi di immaginazione" Proust).
    Per fare il moderato, potrei modificare con "Lasciate le donne belle a chi se le può permettere" - ma anche no ).


    *Il bello è che spesso si verifica un fenomeno opposto: concerti rock (amplificati) dal suono inascoltabile vs. dischi dal suono pulito e godibilissimo anche su modesti impianti ben equilibrati.
    La complessità di questo mondo non smetterà mai di inebriarmi e spiazzarmi al contempo.

  14. #59
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    Citazione Originariamente scritto da Firestart Visualizza messaggio
    ...fuorviato dal titolo...
    Hai ragione. Il titolo mi è venuto un po' così. Dice e non dice. Avrebbe potuto essere, in versione più scherzosa, "Ma che menate ci facciamo?"; oppure, in versione intellettual-pretenziosa, "Filosofia dell'ascolto domestico" (!!!), o chissà che altro...
    In realtà avevo qualche ideuzza in testa, ma non è che sapevo con esattezza dove volevo andare a parare; sono aperto a eventuali sviluppi nati dai vostri interventi. Sparate pure le vostre cartucce, purché - mi auguro - troviate divertente e non angosciante chiaccherare su questi temi.

  15. #60
    Data registrazione
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    Citazione Originariamente scritto da Foxtrot59 Visualizza messaggio
    Sul volume d'ascolto si potrebbe aprire un confronto molto interessante.
    Sono uno che per anni, specialmente da giovane, spingeva il volume a livelli probabilmente assurdi, considerando quanto fossero inadeguati i miei sistemi (ambiente compreso). In realtà la situazione non poteva che peggiorare: al posto dell'ambìto punch c'era distorsione, conf..........[CUT]
    Ovviamente, io parlo di volume adeguato, non da giostraio.

    Se per qualche ragione non è possibile o fastidioso ascoltare ad un volume adeguato, al di la dei gusti personali, ci mancherebbe, spesso qualcosa non va nell'impianto ( ambiente in primis, ma anche amplificazione, trasduttori etc etc ).

    Circa i problemi in bassa frequenza, esistono sistemi di correzioni attivi ( DRC ) che fanno miracoli anche in ambienti dimensionalmente inadeguati e quindi viziati da risonanze modali anche gravi e multiple.

    Saluti
    Marco
    Owner of Microfast/Digifast Multimedia


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