"Sky Cielo" al via il 1 gennaio
Il nuovo canale digitale terrestre in chiaro "Cielo" di Sky sarà regolarmente in onda a partire dal 1 gennaio 2010. A confermarlo è il Vice Ministro con delega alle comunicazioni Paolo Romani. Il rinvio è stato dovuto a un "semplice disguido amministrativo"
Dopo le polemiche di ieri seguite al mancato avvio della trasmissione sulla piattaforma digitale terrestre del canale "Cielo" del gruppo Sky (vedi news), è intervenuto il Vice Ministro dello Sviluppo Economico con delega alle comunicazioni, Paolo Romani, spiegando che il rinvio è stato dovuto a disguidi amministrativi e che il canale andrà regolarmente in onda a partire dal prossimo 1 gennaio 2010.
Di seguito vi riportiamo il comunicato stampa di chiarimento da parte del Ministero:
"Roma, 1 dicembre 2009 - Con riferimento alle comunicazioni in video da parte dell’operatore satellitare SKY relative
all’autorizzazione alla diffusione del canale “Cielo” da parte di Sky, dagli Uffici del Vice Ministro
con delega alle comunicazioni, on. Paolo Romani, si segnala quanto segue:
Si tiene in primo luogo a precisare che il comunicato apparso in video in data odierna al n. 129 del
bouquet satellitare di Sky contiene una serie di errori formali e sostanziali su una vicenda avente
valenza esclusivamente amministrativa, gestita con assoluta correttezza e trasparenza dal Ministero.
In detto comunicato, riservato, è bene sottolineare, esclusivamente all’utenza atta alla ricezione del
segnale televisivo via satellite, viene esplicitamente detto che il canale “Cielo” non può trasmettere
perché privo dall’autorizzazione da parte del Ministero.
L’affermazione è palesemente non veritiera in quanto il canale in questione, per espressa
ammissione della stessa società Sky, è regolarmente munito della prescritta autorizzazione per la
trasmissione televisiva via satellite, del cui rilascio è peraltro competente l’Autorità per le garanzie
nelle comunicazioni e non il Ministero. Ciò significa che qualora l’operatore Sky avesse realmente
l’intenzione di trasmettere il canale in questione, i suoi utenti potrebbero fruire tranquillamente e in
qualsiasi momento della sua visione.
La presa di posizione diffusa a mezzo televisivo sembra avere inoltre contenuti denigratori per
l’intera amministrazione italiana, cui l’azienda, nel doveroso rispetto della legislazione nazionale
vigente, si è dovuta rivolgere.
Per quanto attiene alla trasmissione di “Cielo” in chiaro sul digitale terrestre, in ordine al quale la
prescritta autorizzazione è sì di competenza del Ministero dello Sviluppo Economico –
Dipartimento per le comunicazioni, si rende noto che in data 2 novembre la società Sky Italia srl,
operatore televisivo satellitare facente capo al gruppo Newscorp, ha presentato alla Direzione
Generale servizi di comunicazione elettronica del Dipartimento per le comunicazioni una richiesta
di autorizzazione per la diffusione in chiaro del citato programma televisivo “Cielo”, destinato alla
diffusione in tecnica digitale su frequenze terrestri.
Si fa peraltro presente che ai sensi dell’articolo 2, comma 9, del regolamento relativo alla
radiodiffusione terrestre in tecnica digitale, reso con delibera dell’Autorità per le garanzie nelle
comunicazioni n. 435/01/CONS, il Ministero è tenuto al rilascio del prescritto titolo abilitativo entro
il termine di 60 giorni, peraltro estensibile di ulteriori 30 in caso di necessità istruttorie, coincidente
quindi nella fattispecie con la data del 1° gennaio 2010; per trasmettere dal 1° dicembre il canale in
chiaro sulla piattaforma digitale terrestre la società avrebbe pertanto potuto cautelativamente
richiedere l’autorizzazione in data largamente antecedente al suo inoltro del 2 novembre.
Nel corso dell’istruttoria si è valutata anche la coerenza dell’ammissibilità della richiesta e della
legittimità alla diffusione del canale alla luce dei vincoli enunciati dalla decisione della
Commissione europea del 2 aprile 2003 con riferimento agli impegni della fusione Stream /
Telepiù.
In data 12 novembre il Vice Ministro con delega alle Comunicazioni, on. Paolo Romani, prima di
assumere qualsiasi determinazione in merito alla richiesta autorizzazione e in coerenza con i
principi di leale cooperazione tra Autorità nazionali e Istituzioni europee, ha, pertanto, chiesto un
chiarimento al riguardo con una lettera inviata alla Commissaria europea alla concorrenza.
Con una nota della Direzione Generale del 18 novembre, la società Sky Italia srl è stata informata
della circostanza che in ordine alla richiesta di autorizzazione relativa al canale “Cielo”, erano stati
ravvisati aspetti meritevoli di approfondimenti da concludersi, fatte salve le relative risultanze, entro
il termine di 60 giorni prescritto per il rilascio del titolo abilitativo.
A seguito delle anticipazioni a mezzo stampa che davano per imminente la trasmissione del canale
(il 1° dicembre) anche sul digitale terrestre, con una lettera di cortesia del 27 novembre, gli uffici
del Vice Ministro Romani hanno comunicato a Rete A, operatore di rete del multiplex digitale
terrestre su cui il nuovo programma avrebbe dovuto essere diffuso, che il canale “Cielo” non
poteva essere trasmesso su frequenze in digitale terrestre in pendenza del procedimento di rilascio
della prescritta autorizzazione.
Con analoga missiva e in pari data, comunque successiva alla citata comunicazione della Direzione
Generale del 18 novembre, la situazione è stata ribadita ancora una volta alla società Sky Italia."
Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico
Commenti (50)
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Nemmeno io ho capito perché c'è chi continua a parlare di disguido e ad alludere alle solite vicende politiche...
Se la legge prevede 60 giorni + 30 per il rilascio di un autorizzazione non si capisce perchè murdoch debba pretendere di averla in 30 giorni e perché i soliti maligni debbano prendersela con gli ex proprietari di altre tv se questo non avviene. Potevano svegliarsi prima... -
Originariamente inviato da: nchiar....ex proprietari di altre tv ....
Cos'è la battuta del secolo? -
Però quandi RAISAT è scesa dal sat ed è finita sul DTT c'ha messo pochi giorni e non mesi ... come mai? per la RAI si può velocizzare la procedura?
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forse ha fatto la richiesta per tempo?
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Non capisco.
Il titolo della news non corrisponde al contenuto del comunicato.
Nel quale in nessun punto si dice che l'autorizzazione a tramettere è stata concessa, e tantomeno dal 1° gennaio.
Da dove esce allora questa notizia?
Nel comunicato c'è scritto (se non ho letto male) solo che il procedimento amministrativo attualmente ancora in corso di svolgimento (dunque non esiste alcuna autorizzazione già concessa) deve essere concluso nel termine di 60 giorni, più trenta in caso di ulteriori approfondimenti istruttori.
Posto che la domanda è stata presentata il 2 novembre, la decisione finale (non ancora assunta) dovrà essere adottata entro il 1° gennaio, anzi entro il 31 gennaio, atteso che nel caso di specie è stato chiesto il parere della Commissione europea (supplemento istruttorio che potrebbe aggiungere 30 giorni al termine di conclusione del procedimento), che peraltro non pare abbia ancora risposto.
Di fatto, la questione la risolverà proprio la Commissione, che dovrà valutare se la richiesta di Sky Italia di trasmettere sul DTT violi o meno la propria (della Commisione) decisione del 2 aprile 2003, ai sensi della quale la Newscorp si è impegnata a cedere le attività di radiodiffusione terrestre digitale ed analogica di Telepiù, e a non porre in essere eventuali ulteriori attività DTT, nè quale operatore di rete né quale operatore retail fino al 31 dicembre 2011.
Ovvero dovrà stabilire se affittare la frequenza da Rete A significhi o no essere operatore di rete o operatore retail sul DTT.
A meno che io non abbia le traveggole (oppure il comunicato sia stato tagliato in qualche punto).
Sia chiaro che dico tutto ciò da utente del DTT al quale farebbe solo piacere avere un canale in più (che stimoli la concorrenza a migliorare il proprio servizio) piuttosto che uno in meno. -
Originariamente inviato da: Picanderforse ha fatto la richiesta per tempo?
Dici? e come ha fatto a presentare la domanda per tempo se ancora non sapeva se sarebbe scesa dal sat (decisione presa all'ultimo minuto, anzi all'ultimo secondo; lasciando stare che la decisone di far vedere i canali Raisat (o quasi ...) sul DTT è stata una scelta improvvisa (vedi polemiche in CDA e così via...)) -
Qui si dice appunto che non è ancora stata presa nessuna decisione, solo chiesto un parere alla Commisione europea il 12 novembre:
Digitale terrestre: ‘Cielo’ grigio. Il Ministero replica a Sky, ‘Per il nuovo canale si attende il parere Ue. Decisione entro l’anno’
http://www.key4biz.it/News/2009/12/...rt_Murdoch.html -
Pompone : Oltretutto mi spiegate cosa me ne faccio su satellite di sto canale che trasmetterà solamente cose già viste?
Le 'cose gia' viste' pullulano sia sul DTT che sul Sat, non solo con i canalli bis e ter (un'ora e due ore dopo la messa in onda originaria), ma anche attraverso (sul SAT) Mediaset Premium e Retro'.
ciscoITA : ma poi, sbaglio o sky non potrebbe trasmettere sul digitale terrestre....
Ed infatti non trasmette direttamente. Sara' un 'provider', per un solo canale, del bouquet 'A' sul DTT, come Mediaset Premium lo e' per Sky e come lo era, fino al 30 giugno 2009 la RAI (Premium, Extra, Cinema etc).
grendizer73 quando verrà trasmesso il canale Cielo sul Dtt, verrà irradiato solo sulle frequenze terrestri oppure verrà integrato anche nella piattaforma TIVUSAT?
Essendo trasmesso via SAT da H.B. 13°E sara' ricevibile, ma non so se sara' trasmesso in chiaro, perche' solo in questo caso (non codificato) potra' esser visto anche da chi possiede un decoder SAT idoneo alla ricezione di TIVU'-SAT s.r.l.
nchiar : Nemmeno io ho capito perché c'è chi continua a parlare di disguido e ad alludere alle solite vicende politiche...
Uno dei motivi e' che la RAI ha immesso i canali, che precedentemente erano sul SAT attraverso il bouquet Sky, nel DTT senza chiedere, ne' attendere alcuna autorizzazione. La cosa viene 'giustificata' (come si usa) dicendo che sono un 'servizio pubblico', ben sapendo che tale denominazione riguarda, al momento attuale, solo RAI1, RAI2 e RAI3, quelle supervisionate dal presidente della commissione di vigilanza RAI : Sergio Zavoli. -
Originariamente inviato da: blaselUno dei motivi e' che la RAI ha immesso i canali, che precedentemente erano sul SAT attraverso il bouquet Sky, nel DTT senza chiedere, ne' attendere alcuna autorizzazione. La cosa viene 'giustificata' (come si usa) dicendo che sono un 'servizio pubblico', ben sapendo che tale denominazione riguarda, al momento attuale, solo RAI1, RAI2 e RAI3, quelle supervisionate dal presidente della commissione di vigilanza RAI : Sergio Zavoli.
Sappiamo bene che la Rai si mantiene con i proventi del canone che (quasi) tutti noi paghiamo, dal momento che la Rai ha rescisso il contratto con Sky, anche i canali Raisat entrano a far parte della famiglia dei finanziati dal canone, e non vedo proprio quale sia la ragione per cui i contribuenti non debbano fruire di quei contenuti che sono costretti a pagare.
Cielo è proprio tutto un'altro paio di maniche, con i Raisat c'entra come i cavoli a merenda. -
l'ennesimo canale da mettere in lista