
Nuova tecnologia di compressione video Perseus
Una nuova tecnologia di streaming video, sviluppata dalla compagnia britannica V-Nova, potrebbe dare il definitivo impulso alla diffusione di contenuti 4K Ultra HD
L'elevata ampiezza di banda richiesta per ricevere trasmissioni in 4K rappresenta uno dei principali ostacoli alla diffusione del formato UHD, particolarmente nel nostro paese, notoriamente non ai primi posti per il bit-rate medio fornito agli utenti. Un avanzato sistema di compressione video sembra ora in grado di ridurre il flusso dati necessario di più del 50%, secondo quanto riportato dalla BBC. Al momento i contenuti Ultra HD, forniti da servizi come Netflix, necessitano di una banda di almeno 25 Mbps per gestire una singola trasmissione 4K in streaming. La compagnia londinese V-Nova, del cui staff fanno parte tecnici responsabili dei codec MPEG e JPEG, ha sviluppato una nuova tecnologia di compressione dati, denominata Perseus. Il nuovo sistema dichiara un bit-rate di appena 7-8 Mbps per trasmettere contenuti video Ultra HD, permettendo così diversi streaming simultanei su un collegamento broadband a 25 Mbps.
Lo sviluppo della nuova tecnologia è il risultato di cinque anni di lavoro di un consorzio formato da venti compagnie, fra le quali Sky Italia, Broadcom, Hitachi Data Systems, Intel e l'Unione Europea di Radiodiffusione, meglio conosciuta come EBU (European Broadcasting Union). Il nuovo sistema di compressione è inoltre implementabile nei dispositivi esistenti mediante un semplice aggiornamento del firmware, e appare estremamente appetibile anche per il settore mobile, permettendo lo streaming di trasmissioni video in HD con il quantitativo di banda oggi necessario per i formati musicali (si parla di circa 500 kbps senza perdita di qualità).
Fonte: What Hi-Fi
Commenti (13)
Naturalmente, bisognerà vedere come si comporterà effettivamente questo nuovo codec, ma da quello che ho letto, pur avendo la stessa qualità e compressione di evac e h265, questa si possa già utilizzare con l'hardware attuale, quindi se fosse tutto vero, per quanto riguarda i ricevitori sky, basterebbe solo aggiornare il firmware.
Emidio
Spero Sky che nelle segrete stanze stia covando qualcosa, per l'on-demand intendo
Una bella prova comparativa, magari con confronto diretto frate to frame tra le due codifiche, toglierebbe molti dubbi!
Arriverà mai 'sta roba?
http://en.wikipedia.org/wiki/Holographic_Versatile_Disc
Intanto sono già passati 10 anni.
http://www.avmagazine.it/news/sorgenti/29.html
Non è detto , su alcune Nvidia hanno già aggiornato il driver per decodifica nativa per hevc. E' una leggenda che dentro l'hardware ci sia qualche componente discreto non aggiornabile che svolge compiti altrimenti impossibili ad un normale processore.
E' molto probabile che per codificare abbiano sì necessità di potenza di calcolo enormi ma per decodificare molto meno e non ci sia molta differenza con quelli attuali più conosciuti.