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Las Vegas, gennaio 2018. Tra gli stand del CES quest'anno abbiamo trovato parecchi videoproiettori, quasi tutti con tecnologia DLP, spesso a risoluzione 4K e anche a tiro cortissimo. Quelli più interessanti, invece che la classica lampada ad alta pressione ai vapori di mercurio, propongono l'ormai classico sistema d'illuminamento ibrido con laser e fosfori: il laser di colore blu viene usato sia per la componente blu delle immagini, sia per eccitare dei fosfori rossi e verdi (oppure gialli) che invece servono per le altre due componenti cromatiche primarie.

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Il costruttore cinese Changhong ha presentato a Las Vegas il primo proiettore consumer 4K con sistema d'illuminamento completamente laser, quindi con fasci laser anche per le componenti rossa e verde. La soluzione, sicuramente più costosa rispetto a quella ibrida con laser e fosfori, permette un gamut molto più esteso (raggiunge probabilmente il 95% del REC.2020) e ha una durata quasi tripla rispetto a quanto possibile con i fosfori. C'è però un problema: il laser è una fonte di luce "coerente" con un effetto collaterale tanto evidente quanto problematico che si chiama "spekling", ovvero una "micro-disuniformità" in forma di microscopiche macchioline che danno una sensazione di sbrilluccichio "fisso", molto simile allo sparkling di alcuni schermi ad alto contrasto molto economici.

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Purtroppo lo spekling nel nuovo proiettore Changhong è molto evidente, forse anche per colpa dello schermo ad alto contrasto, ottimizzato anche per proiettori a tiro cortissimo. Sarebbe interessante verificare la qualità d'immagine con uno schermo tradizionale con superficie bianca. Purtroppo sarà molto difficile poiché il prodotto non è ancora distribuito in Italia...

Per maggiori informazioni: cn.changhong.com