D'Agostini Lab: invito all'ascolto. Chord, Cyrus, Denon, Dynaudio, Roon, Volumio

Fabio Angeloni 15 Novembre 2022 Audio

Le 4 sale romane di D'Agostini Lab, ne L'invito all'ascolto del 15 e 16 ottobre 2022, erano piene di ogni ben di Dio. Eravamo presenti alla manifestazione per darvene conto, precisando cosa fosse presente in ogni sala e cosa offrisse tecnicamente ai fortunati ascoltatori. Buona lettura!


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La storia di HiFi D'Agostini ha da tempo superato l'età critica, quella cosiddetta di mezzo, potendo esibire ben 56 anni di attività svolta nello storico negozio di Via Prenestina 220D/E nelle sue sale classica e jazz. Delle tre generazioni che hanno contribuito a tener viva la passione verso questi meravigliosi oggetti del desiderio per oltre mezzo secolo, l'ultima fa capo ad Alessandro D'Agostini.


Guarda l'intervista di Alessandro D'Agostini

 La nuova ulteriore showroom e concept store anche per millennial D'Agostini Lab è stata infatti inaugurata l'anno scorso, sempre a Roma ma nel quartiere Monteverde e più precisamente in Via F. Catel 37-49, e propone ampi spazi espositivi e svariate sale d'ascolto per l'audio, il video e l'integrazione di sistemi.

 
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L'intera struttura è stata progettata ed arredata dall’architetto Roberta Caccavale, mentre gli impianti audio video sono figli di Alessandro D’Agostini: insieme hanno messo a punto l’acustica e l’isolamento. Gli ambienti sono in effetti luminosi e accoglienti, fatto piuttosto raro, e avendone potuto apprezzare l'eleganza e la luminosità non posso negare che mi abbiano posto in una felice disposizione d'animo. La sala usufruisce delle collaborazioni intessute con il gruppo Home Vision e, in questo caso, con Hifight.

 
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D'Agostini Lab è stato inaugurato nel gennaio 2021, si sviluppa su 320 metri quadrati, con spazi espositivi grandi e ben organizzati in diversi ambienti d'ascolto, con WiFi multiroom e connessione in fibra ottica, ideali anche per lo streaming in alta risoluzione. Le sale principali sono dedicate ognuna ad un membro della famiglia: Augusto/auditorium (circa 50 mq), Tito/stereo, Tazio/multimediale e Aristide/cuffie.

A parte l'area dedicata agli ascolti in cuffia, le tre sale con elementi audiovideo e multicanale sono dotate di pannelli acustici Artnovion, di un efficiente trattamento disaccoppiante a tutte le pareti, orizzontali e verticali, e persino di un attento isolamento nelle porte (come si fa nelle regie audiovideo). Le due sale più grandi sono dotate di sistemi residenti integrati di tipo multicanale in configurazione rispettivamente 7.2.4 e 9.2.4, compatibili con Dolby Atmos e DTS-X, con videoproiettori su lift che illuminano schermi motorizzati a scomparsa, per un'esperienza home cinema massimamente coinvolgente. Il laboratorio si è già distinto per interessanti dimostrazioni di prodotti di livello assoluto quali, una per tutte, l'anteprima del top di gamma dei videoproiettori della Sony, il VPL-GTZ380, e su prodotti selezionati integra la garanzia biennale di legge di un ulteriore anno.

Di D'Agostini Lab abbiamo già parlato su queste pagine, ma torniamo volentieri sull'argomento in quanto, in concomitanza con l'Hi-Fidelity romano, il 15 e 16 ottobre scorsi, ha organizzato un interessante evento denominato Invito all'ascolto, nel corso del quale nelle sale sono stati proposti vari set, che integravano la già vasta esposizione permanente di prodotti presenti nel punto vendita.

Nella sala stereo Tito abbiamo quindi potuto apprezzare un set compatto ed interessante. La sorgente era Roon con il suo Nucleus che gestisce tutte le sale alla massima risoluzione. Poi c'era il Chord Electronics Qutest (Compatibilità PCM estesissima 44.1kHz, 48kHz, 88.2kHz, 96kHz, 176.4kHz, 192kHz, 352.8kHz, 384kHz, 717.6kHz e 768kHz 16 – 32bit, compatibilità DSD da DSD64 (singolo) a DSD512 (Octa-DSD)) che fungeva al contempo da DAC e da preamplificatore, essendo dotato di uscita variabile. A valle si trovava il finale Chord Electronics Étude da 150 Watt per canale (su 4 Ohm) in classe AB. Completavano il set i diffusori Dynaudio The Special Forty anniversary speaker, bookshelf in edizione speciale che promettono di trarre il meglio dalla storia quarantennale del marchio, con il tweeter Esotar Forty da 28mm, woofer da 17 cm mutuato dalla gamma Confidence e Evidence, e finitura speciale su stand Custom Design: hanno 86 dB di sensibilità, 6 Ohm di impedenza, 200 Watt di tenuta in potenza.

Anche la sala multicanale Tazio era stata utilizzata per un set stereo. Hifight sarà distributore di Volumio e nella sala era presente lo streamer digitale Rivo (prodotto italiano compatibile con i formati DSD, WAV, FLAC, Alac, Aac, Mp3 e molti altri e con le piattaforme Spotify, Tidal, Qobuz e molte altre, sintonizzatore TuneIn per Web Radio, con supporto UPNP/DLNA e CIFS/SMB e NFS), gestito con Roon, che via BNC trasmetteva il segnale al DAC-preamplificatore (essendo dotato di uscita variabile), Chord Electronics Hugo TT2, macchina completamente ridisegnata elettronicamente dopo il successo del predecessore, con chip Xilinx Artix 7 FPGA elaborata in modo proprietario da Rob Watts, con 86x 208MHz core che lavorano in parallelo per creare un filtraggio avanzato 16FS WTA 1 con 98,304-taps. Il segnale veniva poi trasferito al finale Chord Electronics Étude da 150 Watt per canale su 4 Ohm in classe AB verso le Dynaudio Contour 60i, modello di punta della rinnovata famiglia Contour i, con tweeter a cupola morbida Esotar 2i da 28 mm, un tre vie con nuovi doppi woofer da 33 cm con bobina in fibra di vetro (mutuati dalla gamma Confidence e dal subwoofer Sub 6), mantenendo di fatto solo il midrange da 15 cm con bobina di alluminio e sistema di magneti al neodimio della serie precedente, per una sensibilità di 88dB, una impedenza di 4 Ohm ed una potenza massima applicabile di 390 Watt, per 54 kg. di peso.

Nella sala cuffie Aristide, naturalmente l'unica a non essere stata trattata acusticamente, tra gli altri c'erano prodotti Audio-Technica, Sennheiser, Focal, ma su un supporto dedicato del marchio italiano Solidsteel campeggiava una bellissima cuffia Denon AH-D9200 con i suoi eleganti padiglioni in bamboo giapponese, driver custom da 50mm FreeEdge realizzati con diaframma in nanofibre magnete in neodimio calibrato ad oltre 1 Tesla. La cuffia era proposta in collegamento con un Chord Electronics Hugo2 DAC portatile e amplificatore per cuffia, sempre con struttura di processamento Xilinx Artix 7 (XC7A15T) FPGA e stadio di uscita in classe A, da usare eventualmente col suo streamer server portatile Chord Electronics Hugo2 2go, che può anche essere collegato in modalità wireless, e che ha 2 slot che accettano schede microSD ognuna fino a 2Tb: una capienza di solito derivante dall'uso di hard disk. In alternativa il sistema può sposare una vocazione ancor più portatile con il Chord Electronics Mojo2 DAC portatile e amplificatore per cuffia, sempre con tecnologia di processamento FPGA, magari in unione anche fisica con il server streamer Chord Electronics Poly, che accetta schede microSD fino a 1Tb, componendo però un insieme di dimensioni complessive ancor più compatte.

Si termina con la sala Auditorium Augusto, con il main set davvero senza compromessi. Normalmente la fonte audio è costituita da un PC collegato con Roon, in questo caso si utilizzava un CD Cyrus CDi-XR del quale si bypassavano i DAC ESS Sabre a 32 bit in favore del processamento dell'accoppiata Chord Electronics Hugo M Scaler e DAVE, utilizzandolo di fatto come semplice meccanica.

Il segnale veniva processato dal Chord Electronics Hugo M Scaler, che utilizza l’esclusiva tecnologia di filtraggio di Rob Watts, la più avanzata al mondo, per portare l’audio digitale da 44,1 kHz fino a 705,6 kHz, risoluzione 16 volte superiore a quella nativa del CD di 44,1 kHz. In caso di abbinamento con DAVE, grazie al doppio ingresso BNC (da 96 kHz di dati in ingresso), Hugo M Scaler può accrescere le prestazioni di upscaling fino alla vertiginosa frequenza di 768 kHz.

 
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Sul DAVE mi voglio lievemente soffermare. Non solo perché lo trovo esteticamente meraviglioso, con quel suo bell'oblò, ma anche per le sue notevoli caratteristiche tecniche. Il DAVE viene considerato da Chord Electronics come il DAC/amplificatore preamplificatore più avanzato al mondo. DAVE sta per "Digital to Analogue Veritas in Extremis" e al di là del sottolineare il bell'acronimo latino, è anche un amplificatore per cuffie e un preamplificatore digitale di livello di riferimento, il cui nucleo è fornito da un chip Spartan 6 Field Programmable Gate Array (FPGA) con una potenza di elaborazione 1.000 volte superiore a quella di un tradizionale chip DAC prodotto in serie. L'FPGA di DAVE è caricato con oltre un milione di righe di codice per affrontare frontalmente problemi di temporizzazione complessi, con velocità e precisione. È dotato di un controllo del volume digitale senza perdite e di un ampio display a cristalli liquidi che mostra le opzioni di configurazione di ingresso, frequenza di campionamento, volume e impostazione.

 
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Il segnale veniva poi porto al preamplificatore Chord Electronics Ultima Pre 3, dotato di cinque ingressi analogici (due bilanciati e tre sbilanciati) che beneficiano tutti di buffering individuale e sono filtrati selettivamente contro il potenziale ingresso di interferenze in radiofrequenza, e di uscite stereo XLR, stereo RCA e porta 5 V USB Tipo A, oltre ad un bypass per ingresso stereo bilanciato XLR AV e ad una trigger 12 V per ingresso o uscita. Esibisce una impedenza di ingresso di 100 kΩ, una impedenza di uscita di 560 Ω, un voltaggio massimo di ingresso di 10 V RMS, un voltaggio massimo di uscita di 17 V RMS, un gain x1 e un assorbimento di 40 Watt.


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L'amplificatore finale stereo Chord Electronics Ultima 5 è costruito con case in alluminio solido di qualità aeronautica, eroga 350 Watt in classe AB, è dotato di circuito dual-feed-forward, utilizza 32 dispositivi di potenza MOSFET proprietari dual-die a struttura laterale, ha connessioni bilanciate e sbilanciate, terminali per altoparlanti di alta qualità, un trigger da 12 V e un IEC di tipo C-19.


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I diffusori bookshelf Dynaudio Confidence 20 rappresentano il biglietto di ingresso alla nuova serie top di gamma di Dynaudio e sono proposti con il loro stand proprietario. A mio personale avviso sono anche belli, anzi molto belli, per via del sapiente contrasto creato tra forme e colori. È un due vie bass reflex con condotto inferiore disegnato e ingegnerizzato in Danimarca, dotato del nuovo tweeter Esotar 3 da 28 mm, woofer da 18 cm, con 87 dB di sensibilità, tenuta in potenza di 250 Watt, impedenza di 6 Ohm (con un minimo di 5 Ohm a 155 Hertz).

 
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I cablaggi di tutte le sale erano a cura di Chord Company marchio del tutto distinto e altro rispetto a Chord Electronics.

Oltre ad Alessandro D'Agostini e al suo collaboratore Andrea D'Arco, segnalo la presenza di Fabrizio Iachini, product manager, e di Alessandro Zonzin per Hifight, e di Colin Pratt, direttore delle vendite di Chord Electronics.

Di eventi del genere Roma e hinterland hanno assolutamente bisogno, quindi salutiamo con piacere questa interessante iniziativa di D'Agostini Lab e tributiamo i nostri migliori auspici affinché sia organizzata una seconda edizione da lanciare a breve.

Per ulteriori informazioni: hifidagostini.it

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