B&O: chiusa la sede di Milano
A seguito della crisi, lo scorso 31 marzo ha visto la chiusura della filiale italiana del noto produttore danese Bang & Olufsen, le cui attività si trasferiscono ora in Spagna
La crisi non sta risparmiando proprio nessuno, nemmeno i grandi marchi del "lusso" (in questo caso tecnologico) come Bang & Olufsen. Lo scorso 31 Marzo il rinomato produttore danese ha ufficialmente chiuso la propria sede di Milano, preposta alla gestione del mercato italiano. Tutte le relative attività verranno d'ora in avanti prese in cura dalla filiale spagnola o alternativamente dalla stessa casa madre, ad eccezione dell'assistenza tecnica.
Questa decisione è maturata a seguito dell'ingente calo di fatturato (circa 40 miliori di euro) fatto registrare dalla casa danese proprio in quei mercati ritenuti "cruciali" quali Germania, Gran Bretagna e la stessa Danimarca. Dispiace notare che l'inevitabile ristrutturazione sia partita proprio dal bel paese, l'unico ad essere stato in grado di riuscire quantomeno a pareggiare nel 2008 il volume delle vendite dell'anno precedente.
Fonte: IlSole24Ore
Commenti (16)
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Beh non c'è da essere sorpresi.i loro prodotti puntano molto sul design ma troppo spesso rimangonoindietro tecnologicamente rispetto ad aziende più commerciali ed aggressive...Per quello che offrono il rapporto qualità prezzo è eccessivamente sbilanciato...
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Tecnicamente d'accordo,anche se molti prodotti B&O non sono cosi' indietro,anzi...piuttosto mi meraviglia il fatto che vada in crisi un articolo di target cosi' alto...
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a me sembra che troppo spesso si tiri in ballo la crisi: e' un ottimo pretesto , consente di attuare decisioni scomode, che magari in altri momenti sarebbero state troppo impopolari. In questo momento invece, tutti stanno approfittando della situazione per attuare piani di ristrutturazione che magari hanno nel cassetto gia' da un paio d'anni, ma che in altri momenti avrebbero fatto troppo rumore
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Sicuramente se chiude anche tutta,la ditta.Non se ne sentirà certo la mancanza.
Ciao. -
Il bello o il brutto dipende dai punti di vista della situazione, è che
il mercato italiano della B&O e quello che ha perso di meno in Eu-
ropa. Da possessore di impianto audio video B&O da 18 anni, un
pò mi dispiace, ma i prezzi sono aumentati a dismisura. -
finchè vogliono lucrare i miliardi su componenti che costano il doppio a dir molto rispetto la normale cinesaglia, ben venga, così si torna a ragionare.
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Da ex venditore di prodotti B&O dico che oramai era inevitabile. Ultimamente non si erano più creati i presupposti per continuare un business come quello del 2008. I nuovi prodotti sono tecnologicamente obsoleti rispetto ai prodotti concorrenti inoltre i prezzi sono addirittura aumentati. Giusto per fare un esempio, tutti i televisori a catalogo non hanno il decoder DVB-T integrato, certo è possibile aggiungerlo però non sono compatibili con i servizi in abbonamento offerti in Italia.
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@ Pellegrin : ma io so che secondo una direttiva ministeriale TUTTI i TV prodotti e venduti nuovi dal 2008 dovevano avere la possibilita' di vedere i canali DTT, com'e' che B & O non aveva questa possibilita'??
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Originariamente inviato da: angel72In questo momento invece, tutti stanno approfittando della situazione per attuare piani di ristrutturazione che magari hanno nel cassetto gia' da un paio d'anni, ma che in altri momenti avrebbero fatto troppo rumore
Originariamente inviato da: PellegrinUltimamente non si erano più creati i presupposti per continuare un business come quello del 2008. I nuovi prodotti sono tecnologicamente obsoleti rispetto ai prodotti concorrenti inoltre i prezzi sono addirittura aumentati.
Da che mi ricordi io, dato che l'Azienda dove lavorava aveva una collaborazione con la B&O per alcuni prodotti, non è che fossero mai stati sanissimi, ed avevano già passato qualche anno fa (2002, 2003 ? non ricordo) una bella crisi a livello internazionale. Adesso è il momento giusto per sfrondare i rami secchi .......
Mandi
Alberto -
ne volete sapere un'altra? sia sony che panasonic hanno smantellato tutto l'apparato che gestiva i clienti sotto i 100.000 euro di fatturato. panasonic ha chiuso 160 ragioni sociali, sony forse anche di piu', ed ha lasciato a casa un bel po' di gente......
o tempora, o mores............