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Risultati da 1 a 15 di 42
Discussione: Progettare il crossover in funzione dell'ambiente
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11-05-2006, 14:16 #1
Progettare il crossover in funzione dell'ambiente
I crossover dei diffusori autocostruiti sono fondamentalmente progettati per integrare fra loro i diversi componenti e per correggere eventuali indesiderate anomalie della risposta in frequenza dei trasduttori.
Normalmente il filtro è uguale per entrambi i diffusori e non tiene conto dell'effettiva disposizione in ambiente.
Se questo è ovviamente necessario per un diffusore commerciale, che deve essere "universale", il discorso è completamente diverso per un diffusore DIY. Infatti la localizzazione è normalmente conosciuta e difficilmente cambierà. Anche la rivendita del diffusore stesso è improbabile per il basso valore di un usato DIY.
A questo punto mi domando: perché non disegnare il crossover direttamente rilevando il funzionamento del diffusore in ambiente, con l'obiettivo di correggere la risposta in frequenza in base alle caratteristiche della stanza? Si eviterebbe di aggiungere un'equalizzazione a monte e i risultati potrebbero essere nettamente superiori.
Cosa ne pensate?
antani
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11-05-2006, 14:40 #2
Senior Member
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Originariamente scritto da antani
Non per essere "blasfemo": chiedi ad un serio installatore di hificar se il crossover di un impianto di livello alto lo compra di serie dal produttore degli altoparlanti... oppure se te lo fa - prima misurando e poi con un fine tuning ad orecchio - a seconda delle dimensioni dell'abitacolo, della sorgente utilizzata, della disposizione degli altoparlanti, delle caratteristiche dell'amplificazione, ecc.
Ne ho per caso sentito uno installato su una Nissan Murano prima in un modo e poi nell'altro (sempre con gli stessi componenti della Tec (Vifa/ScanSpeak): é come passare dal buio alla luce.
Che poi sia molto + semplice ed economico scegliere la prima strada, siamo d'accordo.
Ciao,
Matteo
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11-05-2006, 14:44 #3
Originariamente scritto da antani
Ciao
Mimmo
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11-05-2006, 14:49 #4
Ok, ma allora perché nessuno lo fa?
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11-05-2006, 14:55 #5
Originariamente scritto da antani
cosa forse non alla portata di tutti
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11-05-2006, 14:59 #6
Ma la progettazione di un crossover passivo richiede esattamente gli stessi strumenti, anzi è ancora più complicato perché per cambiare qualcosa devi sostituire dei componenti.
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11-05-2006, 15:00 #7
Originariamente scritto da antani
In fondo pubblicare una cosa irripetibile è più per vanità che per altroMauro Cippitelli
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11-05-2006, 15:10 #8
Originariamente scritto da antani
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11-05-2006, 15:24 #9
Credo che il compito di un crossover sia diverso da quello di una rete di equalizzazione ambientale (passiva o attiva).
Nel primo caso si tratta di adattare due o più diffusori a lavorare al meglio tra di loro, correggendo anche il comportamento dei diffusori stessi e interfacciandoli al meglio con l'ampli.
Però la correzione della risposta dei diffusori avviene, quando avviene, in modo blando, con attenuazione o enfatizzazione della gamma riprodotta.
Un po' come un nornale cotrollo di tono, attenua o esalta.
Per una correzione ambientale efficace ciò è solo una parte di quanto necessario, la parte fondamentale è, specialmente nella gamma bassa, eliminare picchi e risonanze, anche molto elevate.
Fare questo con una rete passiva, come quella di un crossover credo sia impresa abbastanza ardua e complicata, nonchè costosa.
Si dovrebbero inserire più celle notch in serie, una per ogni risonanza trovata; una cella sola per ogni risonanza non basterebbe perchè non attenuerebbe a sufficienza, per non parlare della pendenza e Q necessari e tutto questo per una singola frequenza, pensatelo per 4 o 5 o più.
Poi ci sarebbero le atre parti della gamma, che qualche ritocchino lo richiederanno pure loro.
Pensate al numero di bobine e condensatori necessari, di valore anche elevato ed al costo necessario.
Tralasciando le difficoltà di progetto (software) e realizzative, il tutto sarà valido per quella ben precisa disposizione dei diffusori, se li dovete spostare (capita), anche solo di poco, dovete ricostruire tutto.
L'idea può essere interessante, ma credo irrealizzabile in pratica.
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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11-05-2006, 15:45 #10
Originariamente scritto da nordata
Pensate al numero di bobine e condensatori necessari, di valore anche elevato ed al costo necessario.
Meglio ottimizzare il x-over per il diffusore ed al limite le macroscopiche interazioni ambientali, alcune di queste calcolabili anche senza strumenti particolari.
E poi via di equalizzazione ambientale, se serve.
Ciao.Mitsubishi HC-5000, Toshiba HD-XE1; Samnsung BD-P2500; MacMini; Onkyo TX-NR905; diffusori autocostruiti.
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11-05-2006, 16:03 #11
Diciamo che in line di massima sono con Girmi (che saluto) e con Nordata (che saluto), fermorestando che se dovessi costruire un diffussore DIY e farne pure il crossover e se avessi la certezza che l'ambiente dove sistemare il diffusore e' assorbente, evidentemente, non mi preoccuperei di attenuare la risposta di un tweeter brillante, anzi........ E' chiaro che un crossover passivo, nulla puo' contro i vari problemi di acustica dei nostri ambienti.
Ciao
MimmoUltima modifica di MDL; 12-05-2006 alle 11:39
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11-05-2006, 16:12 #12
da qui si evince che:
1) crossover digitale completamente configurabile
2) multiamplificazione
siano gli strumenti vincenti, e forse tutto sommato neanche esageratamente costosi in relazione al risultato finale.
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11-05-2006, 16:19 #13
Originariamente scritto da stazzatleta
scherzi a parte la ritengo la via migliore.
Ciao
Mimmo
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11-05-2006, 16:59 #14
Poichè c'è in giro qualche apparecchietto che fa da crossover digitale + equalizzatore, la cosa diventa interessante, si mormora che qualcuno l'abbia già anche provata, ma potrebbe essere anche la solita leggenda metropolitana.
Magari MDL sa qualcosa di più preciso.
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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11-05-2006, 21:27 #15
spero che almeno ci sia anche un minimo di ottimizazione dell'ambiente in cui suonano i diffusori.
se una stanza reagisce male star lì a diventar matti su un xover penso sia tempo sprecatopossiedi un vpr Sony? sei interessato ad un vpr Sony o ad un prodotto a marchio Sony? dai un occhiata QUI : http://www.avmagazine.it/forum/80-vi...malie-e-misure