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Risultati da 1 a 15 di 29
Discussione: Delusione TEAC DV-50
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24-08-2003, 07:12 #1
Delusione TEAC DV-50
Insomma ... che fosse un clone del Pio 757 lo si sapeva a priori, ma che per un prezzo di 5 volte tanto almeno si fossero degnati di risolvere un paio di pecche che su un lettore universale da 1600 € sono tutto sommato acettabili, su uno da 5600 € decisamente NO! (chroma bug, deinterlacciatore "scarso", nessuna DVI o VGA)
Le aziende pensano davvero che un utente dia disposto a spendere una follia su una sorgente che di bello ha solo.... il pannello frontale?
Per piacere. E non starò qui a fare demagogia (un HTPC top top top level + un lettore SACD top costano complessivamente meno), ma dalla casa del mitico VRDS 25 mi aspettavo sinceramente di più.
Anche in soli termini di rispetto.
Che non ha più nessuno.
Mandi!
Alberto"... se sei generale di un esercito di scimmie puoi solo ambire a raddrizzare le banane col cul@ ... niente di più" (auto cit.)
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24-08-2003, 12:02 #2
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a me non è piaciuto neanche il pannello frontale a dir la verità...
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24-08-2003, 12:03 #3
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che delusione...un Pio757 con una struttura migliore ma elettronicamente quasi invariato insomma.
Ma quei 4000euro in più dove vanno a finire a parte nella serigrafia "TEAC"?
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24-08-2003, 23:57 #4
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nessuno sa dove finiscono quei 4.000 euro, ma ......
Non stupitevi più di tanto:
in elettronica oggi è molto meno costoso riacquistare un vecchio marchio, cercare un produttore (magari anche di qualità media o medio-bassa) e farsi “rimarchiare” i suoi manufatti, piuttosto che mantenere una propria linea di produzione ed un proprio team di ricerca e sviluppo. Dopodichè si tenterà di vendere il prodotto non con un prezzo rapportato alla sua qualità, ma rapportato all’ “appeal” del nome con cui viene pubblicizzato e venduto
Sono operazioni commerciali tutt’ altro che infrequenti, e che purtroppo portano ad una proliferazione di marchi che vendono lo stesso prodotto.
Questo è il motivo principale per cui, quando decido di acquistare un apparecchio di fascia medio-alta o alta, per quanto possibile controllo che l’apparecchio sia prodotto dalla casa che gli da il nome, e non fatto rimarchiare dal Coreano di turno ( senza offesa per i Coreani, naturalmente ).
Spero di non essere andato OFF-TOPIC.
Saluti a tutti
Pierino46pierino46
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25-08-2003, 10:53 #5
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A tutti.....
forse era meglio scrivere....
siete proprio sicuri??????????????
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25-08-2003, 11:28 #6N. D'Agostino ha scritto:
... forse era meglio scrivere....
EmidioREGOLAMENTO - NETIQUETTE: Li avete sottoscritti, giusto? Almeno leggeteli!
... Avete i server sottodimensionati???
No, abbiamo gli utenti che non leggono il regolamento...
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25-08-2003, 12:25 #7
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Emidio Frattaroli ha scritto:
Caro member N. D'Agostino, forse sarebbe più utile a tutti che tu articolassi con qualche parola in più il tuo discorso.
Emidio
Emidio bannalo bannalo!
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25-08-2003, 15:01 #8
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Fra 1 mese in edicola...forse
....spero....
Giudizi troppo affrettati per mio conto..di piu' non dico!
Caro Administrator E. Frattaroli, forse sarebbe più utile a me che tu accendessi il tuo cellulare, invece di stare a "pistolare" sulla tastiera!Ultima modifica di N. D'Agostino; 25-08-2003 alle 15:04
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25-08-2003, 16:14 #9
A questo punto, in attesa che esca la recensione, penso sia d'obbligo ( se possibile ) che Alberto tolga il coperchio e faccia una mini recensione delle differenze a vista delle schede rispetto a quelle sulle riviste del DV757.
Saluti
Marco
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25-08-2003, 21:52 #10
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Mantenete i coperchi chiusi...avete per caso sollevato gli apparecchi? Credo che basti per capire le differenze o no? Se non basta apriteli pure....
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25-08-2003, 23:12 #11N. D'Agostino ha scritto:
Mantenete i coperchi chiusi...avete per caso sollevato gli apparecchi? Credo che basti per capire le differenze o no? Se non basta apriteli pure....
Non credo basti aggiungere del piombo per migliorare un apparecchio ( o perlomeno non sempre e questo dipende anche dal tipo di apparecchio e come questo aumento di peso e' stato ottenuto e a quale scopo).
Per me poi, risulta impossibile resistere alla tentazione di togliere il coperchio e difatti non esiste apparecchio elettronico in casa mia che non sia stato "vivisezionato", e non lo apro solo per vedere i chip ma anche per valutare altre "cosette".
Alla fine ancora una volta si finisce per chiedersi :
Ma ( a maggior ragione dopo quello che affermi ) servono ancora le misurazioni ?
Io dai grafici dei vs. test riesco spesso ad indovinare quali DAC sono usati in un apparecchio; e quindi apparecchi di costo anche piuttosto differente spesso si assomigliano cosi' tanto in questo contesto, quindi sapere quali chip si usano mi sembra un buon punto di partenza.
Se questo poi non serve a niente per evidenziare differenze e solo ascoltando si riesce a coglierle tra due apparecchi di derivazione comune, allora a cosa serve misurare ?
Hanno ragione i vs. colleghi concorrenti di AF ?
Servono solo piu' le impressioni d'ascolto ( visto che oltre un certo livello gli apparecchi ai test si distinguono poco e sono tutti ottimi ) ?
Impressioni di gente esperta e preparata finche' vuoi ma trattasi pur sempre di impressioni personali .
Se e' cosi' urgono nuovi test molto piu' sofisticati che riescano meglio a legare l'apparecchio bensuonante con indiscutibili dati strumentali.
Con i test attuali mi sembra che si riesca solo piu' a distinguere apparecchi di fascia troppo diversa, ma quando la qualita' aumenta i numeri, i grafici non riescono piu' tanto a rendere l'idea ..........
Saluti
Marco
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26-08-2003, 09:07 #12
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Mi dispiace che abbia istigato in te questo genere di risposte. Nel prossimo numero di Digital, credo, avrai una sorpresa molto interessante a proposito di apparecchi cloni uno dell'altro e vedrai come il LAB, con le misure attuali, riesca a svelare non poche cose. Di piu' non posso dire altrimenti chi leggerà il miei articoli? A parte gli scherzi sul fronte delle architetture Hw in miei vecchi articoli, Sony xa777- SACD 1000 e via cosi', ho cercato di spiegare, magari ci fossi riuscito bene, le differenze fra le varie correnti di pensiero e delle difficoltà nell'avere a disposizione al momento giusto il dsp necessario per realizzare qualche cosa. Per quanto riguarda il time alignment sul fronte DSD e' una enorme forzatura per salvare capre e cavoli, poiche' lo standard di registrazione impone di avere un time alignment perfetto senza fare nulla in digitale. Sempre in quegli articoli spiegavo delle differenze fra THX e ITU due standard che fanno a cazzotti e che devono purtroppo convivere. Per mio conto ho trovato il giusto equilibrio con un misto fra i due ed evito di usare il time alignment con SACD mentre lo uso con il PCM in genere, evitando strane conversioni. Il DSD suona in maniera splendida, come il PCM, lo ripeto il limite di quet'ultimo era nelle macchine home e non nello standard. Si vocifera di qualche miglioramento per gli apparecchi DSD home
nella prossima generazione (non parlo!!!) che potrebbero veder risolto qualche problemino di cui accennavi. Muto sono! A quel punto avremo a costi decenti apparecchi bensuonanti per entrambi gli standard e faranno la differenza i Sw. Una piccola preferenza per il DSD mi rimane, per la semplicità del sistema nel suo insieme e per la capacità che ha avuto di regalare da subito prestazioni al top, anche superiori all'analogico. Sul fronte delle tue ultime considerazioni, non mi esprimo, ma e' facile capire come la penso. Non si investono centinaia e centinaia di milioni per qualcosa che non serve a nulla! Se le conclusioni sono quelle da te ipotizzate, mi immagino i miliardi di dollari spesi fin qui in ricerca e sviluppo dalle multinazionali (IBM, Hitachi, Sony, Philips, Toshiba.....)nei loro lab intenti a fare ogni tipo di misura, come qualcosa di buttato al vento.....
Credo che su questo punto non si debba per nulla scherzare. Le riviste infine hanno una loro linea editoriale data da idee o da precise condizioni che impone la struttura stessa, io per la risposta mi orienterei su queste basi di partenza e poi.....Ultima modifica di N. D'Agostino; 26-08-2003 alle 09:35
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26-08-2003, 15:25 #13
Non so se quest'affermazione sia riferita a me ...
N. D'Agostino ha scritto:
Ribadisco, sul prossimo numero di Digital qualche piccola novità farà ragionare molte persone, che sparano giudizi, a rivedere alcune posizioni, tutti gli apparecchi derivati, chiamiamoli cosi', sono diversi.
Il thread aperto voleva solo essere un corollario alla recensione di AF Digitale, riferita ad una macchina che mi lasciava fiducioso sul risultato finale (non l'ho "in mano" e per questo non posso aprirne il coperchio Marco, scusa).
Ho letto quanto scritto (e ne ho tenuto conto nella misura in cui lo faccio anche con le recensioni di DVHT), e sono rimasto profondamente deluso.
Di vedere che "la base 757" non è stato modificato nelle sue "pecche"; di vedere che le connessioni posteriori di un'apparecchio da oltre 10.000.000 delle vecchie lire non contemplano anche DVI o almeno VGA (nessuno pretente la HDMI); di vedere che la meccanica di lettura (con ancora in mente quella rocciosa del VRDS 25) non è una "vera TEAC" ma una via di mezzo.
Su come suoni, su come si comportino i suoi convertitori, su quanto "bello" sia ... poi lo lascio scrivere al recensore. Se poi decido che è davvero meritevole di qualcosa in più di una sola letta su carta, cerco di andarlo a "vedere e sentire", con tutta la calma necessaria a valutare un articolo di questo prezzo. Il fatto che pesi 5 Kg o 50 Kg non mi interessa (al massimo lo farebbe quando dovessi decidere dove e come posizionarlo nel mio ambiente), perchè è un elemento secondario per me nella valutazione di un DVD player che si "spaccia" per top di gamma.
Se è pur vero che tranne gli OEM (a volte solo modificati nella serigrafia o nel colore) i "cloni" sono diversi dall'originale, è anche altrettando indiscutibile che se avevano deciso di mettere in produzione un player "definitivo" potevano curare e risolvere alcuni aspetti che trovo inaccettabili su una macchina di questo costo.
Queste sono solo MIE idee, anche non condivisibili, per carità.
Magari spero di vederlo al TAV e parlarne un èò con i Sig. della TEAC, oppure con Lei, Sig. D'agostino.
Mandi!
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26-08-2003, 16:13 #14
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Ho le casse del PC marchiate TEAC. Si vede da 10 m che sono state prodotte in un qualche umido paese del sud est asiatico da maestranze in stato di semi-schivitù... Che delusione che ci abbiamo poi stampato su quel marchio!
PS Le ho comprete perche' costavano poco...
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26-08-2003, 16:36 #15
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Non era riferita evidentemente a Lei, ma ad altre persone che giudicano senza sapere. Per quanto riguarda gli OEM, credo che facciano un ottimo mestiere per il contenimento dei costi. Immaginiamo che tutti debbano produrre per proprio conto dei piccoli diffusori per PC, che costi avrebbero sul mercato? Una follia. Ebbene ditte come Teac, preferiscono, giustamente, per essere presenti sul mercato di farsi realizzare un prodotto a basso costo, magari con qualche feature esclusiva e presentarlo sul mercato. Tutto qui e niente di piu'. Non stiamo parlando del DV 50 chiaramente, che non e' un prodotto OEM, ma un prodotto pensato e ragionato in casa Teac. Certo hanno sfruttato un'architettura esistente e ben funzionante e vi hanno applicato delle modifiche. Ed allora tutti le macchine Common rail sono identiche (esempio poco calzante ma che forse rende l'idea)? Naturalmente questo proliferare di macchine che sfruttano un'archiettura esistente, crea non pochi problemi all'utente finale che si trova disorientato. Il mercato va colto al volo ed evidentemente per farlo, e' meglio utilizzare quello che e' disponibile, piuttosto che cercare di inventare l'acqua calda (altro esempio di poco gusto). Sdrammatizziamo un po' e cerchiamo di capire le reali differenze fra un apparecchio ed un altro e come queste influiscano sulle prestazioni (almeno spero
). Al Top Audio, speriamo di esserci, potremo chiacchierare quanto volete, tanto allora il dado sarà tratto e qualcosina di piu' potro' dire
Ultima modifica di N. D'Agostino; 26-08-2003 alle 16:39