Maps to the stars
Dopo tante opere ambientate negli Stati Uniti la prima volta del regista David Cronenberg davvero sul suolo americano. Distribuzione del blu-ray curata da Koch Media
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Tra le più lussuose colline di Hollywood vivono i Weiss: il tronfio e volgare tredicenne Benjie (Evan Bird) è una strapagata star di cinema e tv, fuori dal tunnel della tossicodipendenza si appresta a recitare in un nuovo ruolo. Il padre Sanford (John Cusack) è un guru-chiropratico che vanta un'agenda di clienti miliardari tra cui la grande attrice Havana Segrand (Julianne Moore), ossessionata dal fantasma della madre morta in un incendio, e ancor più dalla possibilità di interpretare il medesimo ruolo che diede fama al genitore ma che rischia di finire assegnato a una splendida concorrente.
Appena uscita da una clinica psichiatrica c'è Agatha Weiss (Mia Wasikowska), ragazza disturbata che anni prima aveva incendiato l'abitazione di famiglia rischiando di morire assieme a Benjie, celando gli indelebili segni del fuoco torna in città, diventa l'assistente personale di Havana e tenta ripetutamente di avvicinare la famiglia, che sperava di averla dimenticata, per chiedere ammenda.
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È la Hollywood più in(fame) e orrenda che si potesse anche solo immaginare quella dipinta dal maestro Cronenberg che ha lavorato in profondità sulla sceneggiatura dello scrittore (ma anche produttore, attore e regista) Bruce Wagner, già autore di “Scene di lotta di classe a Beverly Hills” diventato film nel 1989.
Una spietata riflessione sulla totalizzante autodistruttiva ossessione per la celebrità, narcotico incubo dentro cui possono scivolare anche gli artisti più grandi, vittime-carnefici che hanno smarrito anche il più piccolo barlume di morale e coscienza a favore dell'inquietante fiaba del vivere nell'ombelico della settima arte, da tempo in putrefazione.
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Formidabile il cast tra cui spicca la giovane attrice australiana Mia Wasikoska, così brava a celare il desiderio di morte dietro il volto in parte deturpato dalle fiamme di un candido personaggio in cerca di redenzione, Julianne Moore non è da meno.
Come affermato dallo stesso regista nonostante i tanti film ambientati negli USA questo “Maps to the stars” è il primo dove ha effettivamente messo piede sul suolo americano per realizzare parte delle riprese. Irriconoscibile Carrie Fisher nel ruolo di se stessa ma c'è anche Robert Pattinson, interprete principale dell'altrettanto difficile “Cosmopolis” di Cronenberg, qui attore e sceneggiatore che sbarca il lunario facendo l'autista di limousine.
Straniante, atipico e maledettamente cinico “Maps to the stars” è stato un flop ai botteghini con incasso worldwide di poco superiore al milione di dollari contro i quindici di budget. Potrebbe piacere a cronenberghiani non dell'ultima ora così come incuriosire e interessare cinefili e appassionati del mondo hollywoodiano rischiando comunque di risultare davvero troppo indigesto e criptico.
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Qualità video
BD-50, aspect ratio originale 1.85:1, codifica video AVC/MPEG-4 (1920x1080/24p).
Girato interamente in digitale 4K (Sony CineAlta PMW-F55, fonte IMDB, ndr) l'opera presenta frame solidi, senso di profondità di campo, precisione elementi anche in secondo piano e nei passaggi più bui con ampio risalto delle scenografie. Neri profondi, palette cromatica con qualche eccesso di arancioni.
Analisi del bitrate
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Qualità audio
Doppia traccia DTS-HD Master Audio 5.1 canali italiano e inglese (core @1509kbps) per un ascolto preciso e dinamico dal fronte anteriore, dialoghi con notevole carisma. Subwoofer e canali rear vincolati dalla natura stessa dell'opera con elementi di contorno a suffragio delle poche sequenze ambientate al di fuori di silenziose mura domestiche.
Qualcosa meglio l'originale senza peraltro mai raggiungere livelli da riferimento.
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Extra (HD)
13 minuti seguendo la troupe durante le riprese, 34 minuti di riflessioni da parte di cast, sceneggiatore, regista e produttore. Trailer. L'edizione britannica in più offre pochi minuti di immagini della prima al Toronto Film Festival e il commento al film dello sceneggiatore.
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La pagella secondo CineMan
Film | 7,5 | |
Authoring | 5 | |
Video | 9 | |
Audio ITA | 7,5 | |
Audio V.O. | 7,5 | |
Extra | 6,5 |