Povere Creature!, l’uscita nelle sale italiane

Fabrizio Guerrieri 26 Settembre 2023, alle 04:22 Cinema, Movie e Serie TV

È stata resa nota l’uscita italiana del film vincitore del Leone d’Oro a Venezia 80 in cui una giovane donna, dopo essere morta per sfuggire al marito, viene riportata in vita dal padre scienziato e fugge con un avvocato in cerca di uguaglianza e libertà


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È stata resa nota l’uscita italiana di Povere Creature!, il film vincitore del Leone d’Oro a Venezia 80, ultimo lavoro di Yorgos Lanthimos, regista di The LobsterIl sacrificio del cervo sacro e La favorita. Tratto dall'omonimo romanzo di Alasdair Gray, racconta della giovane Bella Baxter, morta per sfuggire al marito violento e riportata in vita dal padre, il Dottor Golwdin Baxter, uno scienziato brillante e poco ortodosso. Desiderosa di imparare e affamata di mondanità, Bella fugge con Duncan Wedderburn, un avvocato elegante e dissoluto, in una vorticosa avventura attraverso i continenti. Spigliata, lunatica e assolutamente libera dai pregiudizi del suo tempo, Bella decide di lottare per difendere l'uguaglianza e la libertà.

Il cast è composto da Emma Stone nei panni di Bella Baxter, Mark Ruffalo nei panni di Duncan Wedderburn, Willem Dafoe nei panni del dottor Godwin Baxter, Ramy Youssef nei panni di Max McCandless, Jerrod Carmichael nei panni di Harry Astley, Christopher Abbott nei panni di Sir Aubrey de la Pole Blessington, Margaret Qualley nei panni di Felicity e Kathryn Hunter nei panni di Swiney. Povere Creature! arriverà nelle sale cinematografiche italiane il 25 gennaio 2024.

Commenti (2)

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  • marklevi

    26 Settembre 2023, 11:59

    ci fanno fare le ragnatele nell'attesa...
  • pace830sky

    26 Settembre 2023, 13:03

    Per quanto assurdo il tema potrebbe avere punti di contatto con un libro Robert A. Heilein, non temerà alcun male, risalente a metà del secolo scorso...

    [spoiler]Nel libro di Heinlein è il cervello di un vecchissimo miliardario ad essere trapiantato nel corpo di una giovane donna, qui in vece è il cervello del feto che la defunta portava in grembo. In entrambi i casi sembra (dico sembra perché ovviamente non ho visto il film) alcune situazioni nascano dalle pulsioni sopravvissute nel corpo, che portano il nuovo soggetto a far cose che la sola mente di per sé non avrebbe scelto.[/spoiler]

    Peccato per il solito pippotto sull' indipendenza femminile, ma l'innesto di un tema alla moda (magari era già presente nel romanzo originale del '92 - non quello di Heilein ovviamente che non c'entra nulla) lo dobbiamo dare per scontato in un film da festival.

    A meno che il film non abbia un successo strepitoso mi verrà servito gratis su NowTv, non mi resta che aspettare.

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