DS Audio: testina ottica DS 002

Riccardo Riondino 16 Marzo 2017, alle 16:39 Audio

Il produttore giapponese presenta una versione più abbordabile della testina con trasduttore ottico introdotta originariamente negli anni'70, dotata di un nuovo sensore utilizzato anche dal top di gamma Master 1


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DS Audio, compagnia giapponese che introdusse negli anni '70 il primo fonorivelatore ottico, presenta la testina DS 002. Anche in questo caso viene utilizzato un convenzionale stilo con taglio Shibata, le cui escursioni non causano però una variazione di flusso magnetico, ma vanno a modulare una sorgente luminosa a LED. A svolgere la funzione di trasduttore provvede quindi un sensore foto-ottico, mentre dell'alimentazione si occupa l'equalizzatore fornito in dotazione. In questi modelli la corrente viene generata solo in funzione dell'ampiezza dei movimenti compiuti dallo stilo, ottenendo una risposta molto più estesa e lineare, una riduzione della massa e una rilevazione più precisa.


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Derivando dal top di gamma Master 1, la DS 002 può essere abbinata con un maggior numero di bracci rispetto al precedente modello DS-W1. Dal Master 1 viene ripreso inoltre il sensore ottico migliorato e il cantilever "wire-suspended", fornendo una tensione di uscita pari a 500mV e una separazione oltre i 25dB. Le principali differenze consistono nel taglio dello stilo e nel materiale utilizzato per l'involucro e il cantilever, in questo caso l'alluminio. Lo stadio fono è inoltre più compatto e leggero, pur disponendo di una schermatura che isola anche da interferenze esterne come i disturbi RF.

Caratteristiche tecniche:

Pick-up ottico:

Livello di uscita: >500mV
Separazione tra i canali: >25dB
Peso di lettura: 1,6-1,8 grammi (ottimale 1,7 gr.)
Stilo: taglio Shibata
Peso: 8,1 gr.
Cantilever e corpo in alluminio

Equalizzatore:
Livello d uscita: 500 mV (1kHz)
Dimensioni: 310x920x235 mm (LxAxP)
Peso: 4,7kg.

Il prezzo di 4800 £ non è certamente contenuto, ma comunque più abbordabile rispetto alle 6000 £ del modello DS-W1.

Per ulteriori informazioni: www.audiogamma.it

Fonte: What Hi-Fi

Commenti (19)

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  • manuel74

    16 Marzo 2017, 22:13

    Uhmmm un lettore ottico di dischi...
    Mi ricorda qualcosa che aveva presentato philips e sony nel all'inizio degli anni 80.. come si chiamava ?
    Ah si ... lettore CD !!!
  • g_andrini

    17 Marzo 2017, 01:30

    Il lettore cd è stata certamente l'invenzione più significativa del secolo scorso, via via migliorata nei dvd e bluray.
  • Sam Cooper

    17 Marzo 2017, 09:45

    Se ho capito bene, serve a leggere dischi in vinile con precisione da laser della NASA....

    É come tentare di applicare il motore di una navicella spaziale al telaio di una Fiat 600 degli anni '60...... a che pro?!?

    Potrei capire se i dischi in vinile fossero incisi con un laser preciso al milionesimo di micron ed il materiale (che non potrebbe più essere vinile) fosse in grado di recepire una simile precisione e mantenerla per sempre (o quasi), ma nel momento in cui il supporto audio è stato realizzato con tecniche rudimentali (rispetto a quelle di oggi), perché mai dovrei impazzire per applicare tecnologie avanzatissime al sistema di lettura?
    Boh.... o ho capito male, oppure mi sfugge qualcosa....
  • Riccardo Riondino

    17 Marzo 2017, 10:43

    Ma non si tratta di un sistema ottico per rilevare direttamente le informazioni contenute nei solchi, quello è il sistema utilizzato dai giradischi ELP Audio http://www.avmagazine.it/news/audio...gico_11386.html.

    In questo caso la lettura viene effettuata da uno stilo tradizionale meccanico
  • fanoI

    17 Marzo 2017, 11:34

    Il vantaggio dovrebbe essere che il disco non è fisicamente toccato dalla testina e quindi non si rischia di rovinarlo, ma non mi è chiaro se è questo il caso oppure no... la tecnologia di ELP era molto simile al Laserdisc / CD Audio, questa sembra uno strano ibrido!
  • jedi

    17 Marzo 2017, 13:22

    Essendo un audiofilo di vecchissima data lo avevo visto come prototipo se non sbaglio ad un Sim (bei tempi),ma in veste statica.
    Sinceramente oggi giorno la vedo dura che abbia una sua fetta di mercato
    Insomma se solo la testina costa quasi 5000 ,bisogna aggiungere il costo della base ed un braccio all' altezza.
    Sicuramente un bell' esercizio di stile.
    Marco
  • fanoI

    17 Marzo 2017, 14:58

    Eh sì 5'000 solo per la testina... non è meglio investire su SACD o musica liquida in formati lossless?

    Capisco il feticismo del vinile, ma siamo nel 2017 inoltrato è una tecnologia che non ha più alcun senso: si sente solo un fruscio e null'altro dai!
  • jedi

    17 Marzo 2017, 15:27

    Anche se ormai da diversissimi anni non ho più' il vinile,non sono in sintonia con te.
    Sono pochissimi e molto costosi sistemi digitali che suonano in maniera naturale(tutti con costi da circa 10000 ero in su)
    Se il vinile (anche se di nicchia),sta vivendo una seconda giovinezza e se alcuni colossi lo stanno stampando,certo non lo fanno per carità'
    Poi dal punto di vista visivo,certe copertine sono delle vere opera d'arte
  • fanoI

    17 Marzo 2017, 16:25

    Appunto non si sente bene (se non per i primi 2 / 3 ascolti poi la testina riga il disco e tanti saluti), ma è feticismo la copertina enorme che come il LaserDisc permette di dare sfogo all'artista, il rituale di mettere su il disco, la puntina che fa frin, frin... e poi tanto bel frusc, frusc che copre tutto l'audio

    Dai flac uno può dire eh ma è campionato ed io lo sento (credi di sentirlo!), ma SACD / un file DSD è 1000 volte migliore di un vinile e non fruscia mai...

    Potrebbe esserci un mercato per una sorta di Laser Disc Audio un sostituto durevole del vinile? Se piace su un LD l'audio lo puoi pure imprimere in FM Stereo analogico!
  • fredb12

    17 Marzo 2017, 18:45

    Se il vinile sta vivendo una seconda giovinezza e' perche' ormai la dinamica dei CD e' quasi assente. I limiti meccanici del vinile impongono di limitare la loudness war. Ecco perche' il vinile suona meglio, almeno se viene usato materiale buono.. cosa che non capita spesso.
    Poi senza dubbio il SACD suona meravigliosamente... posto che sia realizzato come si deve. Io ho il SACD rimasterizzato di Tubular Bells, e suona peggio del CD normale acquistato 15 anni fa' se non di piu'. Invece alcuni SACD di classica tratti da master analogico Living Stereo anni '50 suonano meglio di incisioni digitali 24-96 fatti ieri l'altro.
    Io mi sto attrezzando per registrare su PC gli LP rimasti (molti li ho venduti, dannato me!) in 24-96 e buttare poi i vari CD rimasterizzati e dal suono loffio.
    p.s. interessante il Laser Turntable analogico. Non lo conoscevo. Costasse la ventesima parte di quanto costa e mantenesse veramente quello che promette lo comprerei!
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