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TCL C935 è l'attuale ammiraglia del produttore cinese, un modello dotato di Quantum Dot e retroilluminazione Full LED Array con local dimming. La dotazione comprende anche Google TV e sofisticati algoritmi sviluppati per eliminare gli aloni di luce, il cosiddetto effetto blooming.
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Mi pare di rilevare che, nonostante la base hardware di tutto rispetto, manifesti le solite problematiche software di altri TCL (a proposito avete potuto rilevare anche su questo modello il ritardo del cambio retroilluminazione nella transizione chiaro/scuro lamentata su altri modelli?). Ad un prezzo attuale di mercato di circa 1600/1700 EUR per il 65" che senso ha rispetto ad un OLED (tipo un LG CS6 a 1500)?
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Ha senso soprattutto in ambienti luminosi dove un OLED non arriva a offrire le stesse prestazioni, dato che lì conta non il picco in HDR su aree ridotte ma la luminanza su schermata piena e costante.
Nel confronto con gli OLED andrebbe poi considerato anche il picco in HDR perché, sebbene la dinamica degli OLED in qualche modo compensi, i modelli che si fermano prima di 1.000 nit hanno sicuramente un impatto diverso quando i contenuti spingono forte su immagini brillanti (e di nuovo in ambienti molto luminosi si compensa meglio).
La retroilluminazione generalmente non si aziona con ritardi degni di nota, piuttosto può fluttuare un po' però non è tanto un difetto del prodotto ma il funzionamento del local dimming, gli algoritmi non sono mai perfetti in ogni situazione.
Diciamo che di base la retroilluminazione non si comporta in modo da distrarre lo spettatore.