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Risultati da 16 a 24 di 24
  1. #16
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    Feb 2004
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    Rimembriti di Pier da Medicina, se mai torni a....
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    maurocip ha scritto:
    :Comunque è meglio essere esperto di pale che girano che essere uno che fa girar le pale!!!!
    Molti potebbero dirti che sono forse più esperto in questo secondo settore.

    Alcuni anni fa un DJ di una radio privata mi aveva soprannominato "Nano malefico" (in effetti lui era un ex giocatore di pallacanestro - io no) in quanto molte volte, anche all'una di notte, gli telefonavo mentre era in trasmissione per dirgliene quattro circa i livelli di modulazione che stava tenendo (meglio, che NON stava tenendo) e che io monitoravo da casa tramite sinto e oscilloscopio.

    Vedi che quando mi ci metto...

    Ciao
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  2. #17
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    Aug 2003
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    nordata ha scritto:
    ....gli telefonavo mentre era in trasmissione per dirgliene quattro circa i livelli di modulazione che stava tenendo (meglio, che NON stava tenendo) e che io monitoravo da casa tramite sinto e oscilloscopio.

    Non so dirti se prevale lo stupore per l'esagerazione o l'ammirazione per le tue sempre più incommensurabili competenze tecniche....
    Vabbè è più simpatico... per le seconde!!!!

  3. #18
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    Feb 2004
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    Rimembriti di Pier da Medicina, se mai torni a....
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    barby000 ha scritto:
    ...ma se non posso ,metterlo dietro al sinto, avevo pensato, a un piccolo interruttore a bassa tensione cosi da non attaccare e staccare la presa.
    Non ho capito cosa intendi dire con la frase "interruttore a bassa tensione".

    Da quel che ho capito tu alimenti la ventola con un alimentatorino in continua che, collegato alla rete domestica, ti fornisce una tensione continua di 4,5 V con cui alimenti la ventola.

    Intendevi forse dire che avresti intenzione di inserire un interruttore sul collegamento tra alimentatore e ventola ?

    Se è così non ci sono problemi, come non ci sarebbero se l'interrutore lo inserissi sul cavo di alimentazione dell'alimentatore (scusa il bisticcio di parole).

    Nel secondo caso avresti il vantaggio di non lasciare sempre alimentato l'alimentatore (altro bisticcio) che un pochino scalderebbe anche quando la ventola non è in funzione.

    In entrambi i casi, di più nel secondo, fai bene attenzione all'isolamento di tutto quanto e alle connessioni.

    Ciao
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  4. #19
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    maurocip ha scritto:
    ...stupore per l'esagerazione
    Non era esagerazione (credo ), ma passione per un certo tipo di lavoro e, forse, un eccessivo scrupolo,visto il comportamento generale, nel fare osservare le normative vigenti in fatto di deviazione in frequenza.

    Dura impresa far capire che alzare il livello di un cursore poteva sì far sembrare una radio più potente di un'altra, ma a scapito di tante altre cose.

    Poi sono arrivati i compressori/limitatori degni di questo nome, evviva !

    Orrore !!! Parlare di "Compressore" in un Forum di Hi-Fi (e con un purista dell'Hi-Fi"), ma è la realtà quotidiana di questo "Mondo difficile".

    Ciao
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  5. #20
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    Re: Re: surriscaldamento amplificatore

    Puka ha scritto:
    Si, a parità di diffusori e ampli, più "alzo" il volume più scalda, perchè fornisce un'energia maggiore, quindi per contro produce calore.

    Ciao
    Antonio

    Giusto per confondere le indee:

    ho un Onkyo TX-DS989 Upg2 che ha una ventola di raffreddamento posteriore.
    E' controllata da un sensore di temperatura e di solito è ferma.
    Con il caldo di questi giorni si avvia con una frequenza maggiore, ma per fortuna è avvertibile solo in occasione delle pause dopo i passaggi più dinamici.

    Ora, la cosa interessante è questa: il comportamento della ventola NON dipende dal volume.

    Ho constatato piuttosto che dipende dal tipo di musica.
    Un pezzo rock pieno di bassi anche profondi non scalda.
    Un pieno orchestrale, una nota lunga di corno o di contrabbasso o le vibrazioni di una esplosione tipo bombe sismiche in Episodio II fa partire la ventola velocemente.

    A volte la ventola parte se lascio il "mute" inserito per qualche minuto.
    Altre volte parte quando finisce il cd, ma solo quando è selezionato l'ingresso multichannel (che esclude la sezione DSP ma non l'azione del volume).
    Pronti per la stimolazione nervologica? E' l'ora dello sviluppo cognitivo!

    Proud member of EPIGUREN DUCL Forum.

  6. #21
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    14
    nordata ha scritto:
    Non ho capito cosa intendi dire con la frase "interruttore a bassa tensione".

    Da quel che ho capito tu alimenti la ventola con un alimentatorino in continua che, collegato alla rete domestica, ti fornisce una tensione continua di 4,5 V con cui alimenti la ventola.

    Intendevi forse dire che avresti intenzione di inserire un interruttore sul collegamento tra alimentatore e ventola ?

    Se è così non ci sono problemi, come non ci sarebbero se l'interrutore lo inserissi sul cavo di alimentazione dell'alimentatore (scusa il bisticcio di parole).

    Nel secondo caso avresti il vantaggio di non lasciare sempre alimentato l'alimentatore (altro bisticcio) che un pochino scalderebbe anche quando la ventola non è in funzione.

    In entrambi i casi, di più nel secondo, fai bene attenzione all'isolamento di tutto quanto e alle connessioni.

    Ciao
    Hai indovinato (scusa ma le terminologie non le so credevo che ci volesse anche un'interruttore a bassa tensione ) vole vo mettere un piccolo interruttore nel cavo.
    Ho tutti gli apparecchi collegati a una ciabatta ma ho intenzione di comprarne una con più attacchi e con l'interruttore cosi risolvo il problema vero?

    Ciao

  7. #22
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    Re: Re: Re: surriscaldamento amplificatore

    stefno ha scritto:
    ....la cosa interessante è questa: il comportamento della ventola NON dipende dal volume.

    Ho constatato piuttosto che dipende dal tipo di musica.
    Un pezzo rock pieno di bassi anche profondi non scalda.
    Un pieno orchestrale, una nota lunga di corno o di contrabbasso o le vibrazioni di una esplosione tipo bombe sismiche in Episodio II fa partire la ventola velocemente.
    E' normale che i segnali con alto contenuto enegetico (tipicamente a bassa frequenza) anche se di breve durata, siano quelli che fanno alzare velocemente la temperatura dei dissipatori che, non smaltendola altrettanto rapidamente fanno intervenire la ventola (se hanno pensato di inserirla un motivo ci deve essere).

    Il concetto di basso livello di ascolto è poi, molto relativo e viene anche influenzato dalla sensibilità delle casse, per pilotare diffusori un po' duri bisogna fornirgli maggiore potenza elettrica, richiedendo uno sforzo maggiore all'ampli, a parità di sensazione di ascolto.

    Ho letto ora una recensione del tuo ampli e, nella conclusione, si accennava alla ventola dicendo che raramente entrava in funzione, a meno che non si ascoltasse rock ai massimi volumi e per un paio d'ore, forse anche meno se si abitava nel sud della California (recensione americana ovviamente).

    Ciao
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  8. #23
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    2.795

    Re: Re: Re: surriscaldamento amplificatore

    stefno ha scritto:
    Giusto per confondere le indee:

    ho un Onkyo TX-DS989 Upg2 che ha una ventola di raffreddamento posteriore.
    E' controllata da un sensore di temperatura e di solito è ferma.
    Con il caldo di questi giorni si avvia con una frequenza maggiore, ma per fortuna è avvertibile solo in occasione delle pause dopo i passaggi più dinamici.

    Ora, la cosa interessante è questa: il comportamento della ventola NON dipende dal volume.

    Ho constatato piuttosto che dipende dal tipo di musica.
    Un pezzo rock pieno di bassi anche profondi non scalda.
    Un pieno orchestrale, una nota lunga di corno o di contrabbasso o le vibrazioni di una esplosione tipo bombe sismiche in Episodio II fa partire la ventola velocemente.

    A volte la ventola parte se lascio il "mute" inserito per qualche minuto.
    Altre volte parte quando finisce il cd, ma solo quando è selezionato l'ingresso multichannel (che esclude la sezione DSP ma non l'azione del volume).
    Diciamo che la tua giusta osservazione è da porre in relazione con la manopola del volume.
    Il maggior contenuto energetico del suono stà nella porzione bassa dello spettro e un segnale "continuo" ha anch'esso una quantità di energia notevolmente superiore e quindi a parità di segnale le ventole interverrano prima se "alziamo" il volume.


    Un saluto al SIGNORE DELLE PALE

    Ciao
    Antonio
    2 Ch.: Pre+Finale: Pass Labs X2.5 + XA30.5 - lettore sacd: Marantz SA-11S1 mod. Aurion Audio - Pre phono: Korsun u3i - Giradischi: Thorens TD160S MK IV - Braccio: Linn Akito - Fonorivelatore: Sumiko blu point Special ristilata Torlai - Diff. F+C: Autocostruiti 2x8545K + 1x9500 Scan Speak. MCH.: Vpr: Sharp XV-Z2000 - Tvc: Panasonic TH-42PX70EA - Ampli: Yamaha DSP-AX1 - Lettore BR: Sony PS3 - Diff. rear: Indiana Line Tesi 104 - Sub: B&W ASW1000 - Schermo mot.: Visivo Pro AL (211cm) - Decoder: Sky HD; Jepssen PVR-S2 HD - Switch hdmi: Octava 3x2 *-* Tag PS3: Puka1963

  9. #24
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    Re: Re: Re: Re: surriscaldamento amplificatore


    Puka ha scritto:
    Un saluto al SIGNORE DELLE PALE
    Adesso ti ci metti anche tu ?

    Ciao
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).


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