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Pagina 1 - Introduzione: 10 anni di DLP
Sono passati quasi 10 anni da quel fantastico 2006. C'era ancora il "Top Audio", che si chiamava anche "Video" e con BenQ mostravo al pubblico le differenze della qualità d'immagine tra un proiettore 720p (BenQ 8720) e un altro 1080p (BenQ W10000, diventato poi il mio riferimento), il tutto con software full HD ma a scansione interlacciata 59,94i. In quei mesi la tecnologia DLP era considerata - a ragione - ai vertici della qualità d'immagine disponibile sul mercato. Già l'anno prima, al Top Audio del 2005, avevo mostrato agli appassionati del forum di AV Magazine come un DLP 1280x720 projectiondesign andasse meglio di una pellicola 35mm (foto in alto).
C'erano SIM2, Sharp, Planar, projectiondesign, InFocus e anche molti altri produttori che usavano DMD con diagonale da 0,95" e ottiche grandi e costose. Poi arrivò il 2007 e con l'arrivo dei vari LCoS di nuova generazione da Sony e JVC (già al Top Audio di Roma del 2007, foto in alto)), iniziò il lento declino della tecnologia DLP che invece che aumentare rapporto di contrasto nativo, preferì puntare sul settore del cinema digitale, mentre per il settore home theater, Texas Instruments iniziò a tirar fuori DMD più piccoli (0,65"), decisamente più economici ma con qualità sensibilmente più bassa rispetto ai "vecchi" DMD da 0,95".
D'altra parte, grazie ai DMD da 0,65", in questi ultimi anni è stato possibile acquistare proiettori DLP a risoluzione nativa HD con cifre ben al di sotto dei 1.000 Euro e ultimamente solo leggermente al di sopra dei 500 Euro e con poco più di 1.000 Euro si acquistano prodotti con rapporto qualità/prezzo eccellente. Ma del livello del nero e della qualità d'immagine dei "mostri sacri" che avevamo ammirato a cavallo del 2007 e 2008, non era rimasto praticamente più nulla.
Pagina 2 - La novità del 2015: il DLP 4K In questi ultimi due anni Texas Instruments, che produce con brevetto esclusivo i componenti che sono alla base dei proiettori DLP, vista la progressiva saturazione del mercato del cinema digitale e l'arrivo del formato video 4K, ha iniziato nuovamente ad investire nel settore home theater. Lo scorso anno, al CEDIA EXPO di Dallas, ho potuto ammirare il primo prototipo di proiettore DLP con nuovo DMD con diagonale da 0,67" e risoluzione nativa a metà strada tra il full HD e il 4K. Trovate i miei commenti in questo articolo, subito dopo l'ISE di Amsterdam..
Nei mesi successivi, tra CES e ISE ho avuto modo di osservare alcuni prototipi commerciali da Barco, BenQ e Optoma, oltre che gli stratosferici prototipi di Texas Instruments, dotati di obiettivo quasi impossibile da mettere in una macchina "di serie". Tutti avevano quasi gli stessi problemi: ottica non all'altezza e livello del nero troppo elevato. In queste ultime settimane ho avuto modo di testare per qualche giorno un primo prototipo di BenQ. Il mio feedback alla filiale italiana fu senza appello: la macchina è assolutamente impresentabile. L'euforia iniziale, quando sono andato a prendermi il proiettore direttamente in BenQ è stata disintegrata in pochi minuti. Neanche io sarei riuscito a metterla in condizioni utili per una dimostrazione. Il firmware troppo acerbo, il CR nativo più vicino a 500:1 che a 1.000:1, il bilanciamento del bianco quasi "indomabile", componevano un quadro a dir poco sconsolante.
Pagina 3 - DLP alla riscossa: il miracolo!
Lo scorso giovedì mi contatta di nuovo BenQ Italy con un nuovo campione che mi dicono definitivo e con firmware 1.01. Gli impegni del week-end mi consentono un primo contatto soltanto il lunedì pomeriggio, ospite nella dark room di Videosell. E succede quasi un miracolo. Il rapporto di contrasto è raddoppiato, il menù è finalmente rock-solid ma soprattutto la macchina va benissimo già fuori dalla scatola: praticamente è già una spada.
L'ottica poi è sensazionale, con aberrazioni cromatiche al limite del misurabile. Così pazzesca da avere la sensazione di vedere un TV e non un proiettore. La stessa qualità ammirata nei proiettori di 10 anni fa. La stessa qualità che apparteneva al mio vecchio BenQ W10000. Chiamo BenQ Italy e chiedo il permesso di pubblicare questi primi risultati.
Sia ben chiaro. La perfezione non esiste e i "compromessi" che si devono accettare per questa macchina non sono pochi. Ma alcuni elementi come il dettaglio, l'assenza di aberrazioni, l'uniformità praticamente perfetta e le prestazioni di default, mi hanno fatto tornare la voglia di giocare con una macchina del genere e vederci - perché no? - anche un contenuto in HDR. Iniziamo con calma. Pagina 4 - Funzioni e caratteristiche dichiarate
Il videoproiettore DLP 4K UHD W11000 è il primo DLP 4K che ha ottenuto la prestigiosa certificazione THX HD Display e si avvale di un microdisplay DMD (digital micromirros device - dispositivo digitale a microspecchi) con diagonale da 0,67", microspecchi che oscillano per complessivi 34 gradi (+17°/-17°) e caratterizzato da una risoluzione nativa di 2716 x 1528 pixel (4,15 milioni).
L'obiettivo utilizzato dal BenQ W11000 è completamente manuale, ha uno zoom 1,5X, un rapporto di tiro minimo di 1,37:1 ed è dotato anche di lens shift orizzontale (54%) e verticale (130%) ben modulabile, grazie a due manopole con ampio fattore di demoltiplicazione. L'obiettivo è composto da 14 lenti in 6 gruppi e cilindro in metallo. Tra le altre caratteristiche segnalo una ruota colore a 6 segmenti (RGBRGB) con velocità fino a 6X (50Hz) con pendenza dei filtri dicroici selezionati per coprire lo spazio colore BT.709, lampada UHP da 240W, diaframma automatico e due ingressi HDMI compatibili con segnali 4K e HDCP 2.2. Il proiettore al momento non è compatibile con segnali HDR e spazio colore BT.2020. Caratteristiche dichiarate
Pagina 5 - Le misure in default
Per questa prima sessione di misure, condotta nella sala home theater di Videosell, ho utilizzato il mio notebook, un generatore DVDO AvLab e un colorimetro Eye One Display Pro di X-rite utilizzato come "luxmetro", quindi rivolto direttamente verso l'obiettivo del proiettore e vicino abbastanza da misurare circa 2.000 lux, in modo che il livello del nero fosse ben al di sopra dell'incertezza di misura dello strumento e anche al di sopra del livello di illuminanza minimo dell'ambiente. In queste condizioni ho misurato un flusso luminoso massimo di circa 1000 lumen, un rapporto di contrasto nativo full-on/full-off di circa 1.500:1 e un rapporto di contrasto ANSI di circa 500:1. Le misure rilevate si riferiscono alle impostazioni di default "cinema", con diaframma automatico disattivato e lampada ad alta potenza. I valori del gamma lungo i 20 step della scala dei grigi sono estremamente vicini al valore di riferimento di 2.2. C'è solo una piccola esitazione al 95% del segnale in ingresso dove si scende quasi a "2". Sulle basse luci si scende al di sotto di "2.1" solo al di sotto del 10% del segnale in ingresso per poi proseguire sempre più in basso. Le componenti RGB del bilanciamento del bianco, lungo i vari step della scala dei grigi hanno deviazioni molto contenute e anche estremamente regolari. Così regolari che basterà modificare le tre componenti cromatiche soltanto alle alte luci (gain) per rimettere a posto le cose. In ogni modo, le prestazioni in condizioni di default sono più che ottime: il delta E "uv" è inferiore a "2" per più dell'80% della scala dei grigi. Gamut colore e precisione cromatica sono già molto vicine al riferimento anche in condizioni di default. Vi anticipo che mettendo a posto il bilanciamento del bianco, le coordinate cromatiche rasentano la perfezione. Per completare il test di questo BenQ W11000, sarò di nuovo a Milano, presso Videosell, dal pomeriggio di venerdì 25 novembre e fino alla sera di sabato 26 novembre. Durante l'approfondimento proverò anche uno shoot-out con un proiettore Sony a risoluzione nativa 4K serie 520 oppure 550; il test sarà aperto anche al pubblico. Vi aspetto numerosi. ... continua
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