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AV Magazine HD test disc - Beta 05

Analisi tecnica di Emidio Frattaroli , pubblicato il 24 Febbraio 2009 nel canale SOFTWARE

“I primi dischi test in alta definizione di AV Magazine sono finalmente in downalod. Pensati per effettuare calibrazioni di proiettori e display, sono disponibili in questa prima fase in versione beta e in quattro versioni, differenti per applicazione e frequenza di quadro.”

Introduzione

Dopo un lunghissimo lavoro che è partito più di due anni fa, sono finalmente disponibili in download i primi contenuti in alta definizione che vi avevamo anticipato in occasione dell'ultima edizione del Top Audio & Video, da utilizzare per la verifica e la taratura di display e proiettori ad alta definizione. I contenuti possono essere masterizzati su formato BD oppure DVD, in modo da avere un Blu-ray oppure un AVCHD. Per ridurre ai minimi termini i problemi di compatibilità con i vari lettori presenti sul mercato e anche per eliminare alcuni problemi legali legati al diritto d'autore, questi primi contenuti in downalod non possono chiamarsi veri e propri "dischi", non contengono alcun tipo di menu, non ci sarà alcun tipo di contenuto audio e l'unica traccia video sarà suddivisa in capitoli.

Il file video, codificato in formato AVC con un bitrate costante di 20 Megabit al secondo, viene presentato sia con frequenza di 24p (in realtà sono 23,967 Hz), sia con frequenza di 50i, a seconda della versione. Inoltre, ci saranno due versioni, a seconda che il contenuto debba essere visualizzato su prodotti con tecnologia plasma/CRT, oppure su videoproiettori digitali (DLP, LCD, LCoS). Per i display LCD in teoria può essere utilizzato una delle due versioni (plasma o proiettori). In totale, in questa prima fase saranno disponibili quattro versioni diverse:

- Plasma, LCD & CRT @24p
- Plasma, LCD & CRT @50i
- Proiettori digitali @ 24p
- Proiettori digitali @ 50i

Differenze tra versioni a 24p e 50i

Su alcuni display/proiettori è possibile avere differenti impostazioni a seconda della frequenza e risoluzione del segnale video visualizzato. Per fare un esempio, dopo aver calibrato il tutto con segnale 24p (es. film su Blu-ray Disc), se si visualizza un segnale 50i (RAI HD) potrebbe succedere che non si hanno più le stesse impostazioni. Inoltre in alcuni prodotti è possibile che colori, bilanciamento del bianco e linearità siano leggermente differenti a seconda della frequenza di quadro. Questo succede ad esempio nei videoproiettori DLP, in cui la frequenza di quadro è direttamente correlata alla frequenza della ruota colore e della lampada a scarica, cose che possono intervenire più o meno sensibilmente sul bilanciamento del bianco e su altri parametri.

Differenze tra Plasma/ CRT e proiettori digitali

In alcune tecnologie, il livello di energia luminosa emessa dal display/videoproiettore è direttamente correllata alla potenza dell'unità di alimentazione. Questo succede per i display o videoproiettori con tecnologia CRT oppure per i TV al plasma. In pratica se viene riprodotta un'immagine nera con una piccola area bianca, il valore di luminanza del "bianco" di questa piccola area potrebbe essere molto elevato. Se invece il "bianco" compre l'intera area del fotogramma, il valore di luminanza potrebbe essere più contenuto. Per questo motivo, nei dischi test per plasma e CRT (per tacer degli LCD) vengono utilizzate alcune immagini test con area utile più piccola (5% dell'area totale) invece che riempire l'intero fotogramma.

Con la versione a 24p, attraverso la maggior parte dei lettori da tavolo sarà possibile generare anche un segnale con frequenza di quadro a 60i e 60p. Basterà selezionare nel menu del lettore Blu-ray le opportune opzioni, disabilitando l'uscita a 24p. Con le versioni a 50i sarà possibile con la stessa "filosofia" generare anche un segnale 50p, sempre se il lettore Blu-ray lo permette. Infine, per ogni versione sarà comunque possibile prelevare il file m2ts dalla cartella BDMV/STREAM per la riproduzione diretta su PlayStation 3 o su altri riproduttori compatibili. La codifica e l'authoring sono stati eseguiti sotto la supervisione di Edoardo Ercoli, senza il quale tutto questo non sarebbe stato possibile.