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I TV MicroLED resteranno prodotti di nicchia fino ad oltre il 2030
Nicola Zucchini Buriani - 19/12/2023, 13:14
“La ricerca e sviluppo sui MicroLED "monolitici" partirà tra il 2030 e il 2033, con il contestuale avvio delle prime linee pilota che porteranno alla produzione di massa”


Uno dei nuovi TV Samsung MicroLED mostrati a IFA 2023
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La tecnologia MicroLED non sarà pronta per il mercato di massa prima di diversi anni. La conferma arriva da due fonti: la prima è l'ultimo rapporto di MicroLED Association, rilasciato di recente, mentre la seconda è TCL. L'analisi contenuta nel documento di MicroLED Association non lascia molto spazio ai dubbi: nonostante i progressi compiuti nella ricerca e sviluppo (ne abbiamo parlato nello speciale sui nuovi TV MicroLED Samsung), la produzione di massa è lontana anni e persistono numerose sfide irrisolte da superare. I costi di produzione sono alti, ci sono limiti nel numero di pezzi realzizati e la quantità di prodotti immessa sul mercato è molto bassa.

 

IL MERCATO MACINA NUMERI BASSISSIMI

Attualmente un mercato consumer per i TV MicroLED è fuori discussione. I numeri molto bassi citati dal rapporto si traducono in meno di 1.000 schermi MicroLED prodotti nel 2023. Da notare non si parla solo di TV ma di tutti i MicroLED, quindi i televisori Samsung veri e propri ma anche i The Wall, oltre ai Magnit di LG e ai Crystal LED di Sony, solo per fare alcuni dei nomi più illustri. La maggior parte di questi prodotti è indirizzata al digital signage, cioè ad utilizzi professionali, che dovrebbero costituire la gran parte di quei 1.000 MicroLED citati nel documento. Se si scorporasse il dato dei soli televisori, probabilmente si arriverebbe a livelli irrisori.

 

LE SFIDE DA AFFRONTARE: I TV DOVRANNO DIVENTARE "MONOLITICI"


LG Magnit
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Come scritto dalla stessa MicroLED Association, nonostante i TV MicroLED siano stati presentati già da anni, non sembra esserci un modo semplice per ridurre sensibilmente i prezzi, non nella misura che servirebbe per competere con i prodoti basati su pannelli LCD o OLED. Lo abbiamo del resto visto a IFA 2023: Samsung ha pesantemente ottimizzato tutti i processi, tanto da mostrare esemplari che partono dai 76" e tutti funzionanti, quindi non prototipi. A Berlino si è ventilata l'ipotesi di arrivare intorno ai 1.000 euro al pollice per i TV MicroLED, molto meno rispetto ai primi modelli come il 110" lanciato a fine 2020 ma sempre fuori portata per i comuni mortali.

Se pensiamo a quanto sono scesi i prezzi dei TV di ampissima diagonale, come i TCL P745 e C805 da 98" che abbiamo provato di recente, senza dimenticare l'Hisense U7KQ da 100" di cui vi parleremo a breve, si comprende facilmente che serve un cambiamento profondo per poter aggredire il mercato di massa. Per raggiungere questo obiettivo sembra necessario un cambio di passo nella produzione dei MicroLED. Attualmente tutti i TV vengono realizzati come i display professionali: lo schermo non è un unico blocco ma è formato da un numero variabile di moduli (che potremmo chiamare anche mattonelle) che Samsung pre-assembla presentando il prodotto finito sotto forma di televisore.


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Per il mercato di massa si deve abbandonare il processo attuale, quello che prevede il trasferimento dei chip contenti i microscopici diodi sui circuiti stampati o sul TFT in vetro. Si deve in pratica passare al processo definito come "monolitico", già in uso per gli schermi di diagonale molto piccola, sotto i 2 pollici e spesso sotto gli 0,5 pollici. Non a caso saranno proprio i display più piccoli a diffondersi per primi, da quelli per dispositivi indossabili ai pannelli per visori, che tra il 2030 e il 2033 potranno già arrivare alla produzione di massa. In pratica si passerà dai TV composti da moduli a quelli realizzati come un singolo blocco, allo stesso modo di LCD e OLED.

Anche TCL, nella presentazione svoltasi di recente a Varsavia per i nuovi TV, ha confermato tutti questi dati parlando delle tecnologie future. Oltre agli OLED stampati inkjet, il colosso cinese ha fornito qualche indicazione sui TV MicroLED, confermando che il futuro passa per l'approccio monolitico, qui chiamato "Single MicroLED", capace (in teoria) di portare i prezzi in linea con quelli dei TV top di gamma. Sulla carta le specifiche sarebbero estremamente interessanti: luminanza media di 1.000 nit con un picco di 2.000 nit su schermate col bianco in finestre di medie dimensioni, come i Mini LED, quindi presumiamo su almeno il 25%. TCL stima poi una copertura superiore al 90% dello spazio colore BT.2020 e un'efficienza molto elevata, superiore a tutte le altre tecnologie.

 

L'ATTESA DURERÀ ANCORA ANNI


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I tempi si preannunciano molto lunghi: TCL parla genericamente del 2030 circa mentre MicroLED Association è più precisa. Tra il 2026 e il 2029 è attesa una riduzione dei costi produttivi che porterà anche ad un aumento dei volumi. I costi resteranno però molto alti, tanto che si parla di fascia ultra-premium per TV con diagonali ampissime, prodotti ancora con moduli (le già citate mattonelle) da comporre per ottenere lo schermo finito. Per il mercato consumer si prevede che tra il 2030 e il 2033 si concentreranno i primi sforzi concreti nella ricerca e sviluppo per prodotti realizzati con processo monolitico, oltre all'avvio di qualche linea pilota.

Ciò significa che per vedere effettivamente i prodotti sul mercato, a prezzi competitivi, servirà ulteriore tempo, a questo punto almeno una decina di anni abbondanti, se non interverrà qualche innovazione ad accelerare lo sviluppo. Non sembra esserci un futuro, almeno a livello consumer, per i MicroLED ottenuti dall'assemblaggio di vari moduli. L'analisi di MicroLED Association si limita ad affermare che, al momento, non è chiaro se l'architettura modulare sarà mai applicabile ai TV per il mercato di massa e questo, dopo anni di ricerca (il The Wall Samsung è stato presentato nel 2018), la dice lunga sulle difficoltà da affrontare.