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Pagina 1 - Introduzione: le novità Bravia Full HD e UHD 4K
In queste ultime sette settimane, a cavallo tra Berlino (IFA), Amsterdam (IBC) Dallas (CEDIA Expo) e Milano (Photoshow), Sony ha mostrato tutti i nuovi prodotti, la maggior parte dei quali già in commercio da alcune settimane. Sony è una delle poche aziende che ha prodotti e soluzioni che partono dalla produzione dei contenuti e arrivano fino alla distribuzione e alla riproduzione, sia al cinema, che tra le mura casalinghe e anche in movimento, grazie alle nuove soluzione del settore mobile. Quest'anno, grazie alla felice congiuntura economica e alla crescente offerta di contenuti nel sistema UHD 4K - grazie a Netflix e all'imminente arrivo del Blu-ray 4K - ci sono nuovi stimoli per trattare con molta più attenzione tutto il nuovo hardware a risoluzione 4K, sia che si tratti di un TV oppure di una videocamera.
Assieme alla risoluzione 4K (3840x2160) arrivano altri due aspetti legati alla produzione e riproduzione dei contenuti di intrattenimento: spazio colore più esteso (REC BT.2020) e contenuti con gamma dinamica più elevata (HDR con condifica SMPTE 2084). Inoltre, potremo godere appieno di questi nuovi miglioramenti se saranno veicolati attraverso segnali video con più sfumature, ovvero con 10 bit per componente, al contrario degli 8 bit per componente dei segnali video attuali. In questi ultimi mesi ci siamo dotati di nuovi strumenti per poter analizzare anche lo spazio colore più esteso, la riproduzione di segnali video HDR e anche i 10 bit per componente e che stiamo verificando sul campo anche grazie a Sony, che ci ha lasciato per un periodo molto più lungo del solito, alcuni prodotti da testare secondo le nuove specifiche di cui parleremo prossimamente.
Torniamo ora alle novità Sony iniziando dai TV Bravia a risoluzione 4K presentati a IFA lo scorso settembre che arricchiscono una gamma già molto ampia di cui vi avevamo già parlato lo scorso giugno in questo articolo. Le novità presentate a Berlino sono tre. Arriva prima di tutto il nuovo 75X91C, un componente della famiglia "Ultra-Slim" con diagonale di 75" e spessore di soli 15mm nella parte più sottile, pensato soprattutto per l'installazione a parete e con supporto a contenuti video HDR. Il nuovo 75X91C, con pannello probabilmente con tecnologia LCS-VA, è già disponibile ad un prezzo di 5.990 Euro, IVA inclusa e si aggiunge agli altri due "Ultra-Slim" con diagonale di 55" e 65" che invece utilizzano pannelli LCD-IPS ma con spessore di soli 4,9mm. L'altra novità riguarda l'ingresso di due nuovi TV "entry level" a risoluzione 4K: si tratta della serie X80C disponibile con tagli da 49" e 55" a risoluzione 4K ma senza supporto HDR.
Pagina 2 - Fotocamere, videocamere e action-cam
In occasione dell'esposizione di Berlino, Sony non ha annunciato nuovi prodotti ma ha portato le ultime novità presentate nei mesi precedenti e in alcuni casi pochi giorni prima. Prodotti come la nuova "bridge" RX10 II, con zoom 24-200, e la compatta RX100 IV con zoom 24-70, entrambe con il nuovo sensore CMOS BSI (retro-illuminato) ad elevata sensibilità ed elevata velocità di acquisizione da 20MP. Il sensore è così sensibile e veloce da poter registrare brevissimi video da 2 o 4 secondi, fino ad un massimo di 1000 fps (fotogrammi per secondo), anche se con qualche limite in risoluzione. A seconda della velocità e del tempo (2 o 4 secondi), la risoluzione nativa delle sequenze HFR è compresa tra 1824x1026 (2" @ 250fps) e 800x270 (4" @ 1000 fps).
In tutti i casi, la lunga sequenza di fotogrammi viene convertita in un video a risoluzione Full HD, con frequenza scelta dall'utente (24p, 25p, 30p, 50p, 60p). Le due camere sono in grado anche di girare video a risoluzione 4K (29 minuti e 59" per la RX10 Mk II e solo 5' per la RX100 Mk IV) ed offrono comunque l'uscita micro HDMI alla massima risoluzione (3840x2160) in modalità component 4:2:2 ad 8 bit. Infine, c'è anche la possibilità di girare video, a risoluzione nativa Full HD; fino a 120 fps. Le due fotocamere RX100 Mk IV ed RX10 Mk II, sono già disponibili, ad un prezzo rispettivamente di 1.150 Euro e 1.600 Euro.
Altrettanto interessanti sono le nuove Action-cam, con la FDR X1000V dotata di sensore da 1/2,3" da 8,8 megapixel e in grado di registrare video a risoluzione UHD 4K (3840x2160) fino a 30 fotogrammi al secondo in formato XAVC-S e fino a 100 Mbps, con qualità video che sembra nettamente superiore alla principale concorrente, ovvero la GoPro Hero 4 Black. La piccola action cam è dotata anche di GPS, WiFi e uscita micro HDMI da cui è possibile prelevare il flusso video a risoluzione 4K.
La lunga teoria di prodotti che registrano a risoluzione 4K continua con le videocamere Handycam che sono presenti ad IFA in quattro diversi prodotti. Si parte dalla piccola FDR-AX33 (disponibile anche con picoproiettore integrato nella parte anteriore del display) con sensore Exmor "retro-illuminato" da 1/2,3", registrazione UHD 4K a 24p e 25p in formato XAVC-S fino a 50 Mbps, zoom ottico 10X (29,8mm - 298mm eq.) e stabilizzatore d'immagine, in vendita a 1.000 Euro IVA inclusa. Si sale quindi al modello FDR-AX100 con sensore Exmor "retro-illuminato" da 1" con dimensioni più di quattro volte superiori rispetto al piccolo sensore da 1/2,3" della AX33. Entrambe le camere sono dotate di stabilizzatore e registrano fino a 25p a risoluzione UHD 4K con bitrate fino a 100 Mbps in H.264. C'è poi lo "strano" camcorder PXW-X70 con lo stesso sensore della AX100 ma con ergonomia e accessori dedicati all'utenza "pro". Il camcorder registra in realtà in full HD, con la registrazione UHD 4K che può essere "attivata" pagando un upgrade software.
Le novità più interessanti del Digital Imaging le abbiamo viste in realtà ad Amsterdam, in occasione dell'IBC, anche se abbiamo avuto l'occasione di toccarle con mano solo a Milano la scorsa settimana, all'interno dell'area IBTS in occasione del Photoshow. Si tratta della "seconda edizione", in due diverse declinazioni, della mirror-less Alpha 7 con sensore a formato pieno. Le due camere sono la 7r II e la 7s II. La prima era stata già annunciata prima dell'IFA ed è caratterizzata da un nuovo sensore da 42 megapixel stabilizzato su 5 assi e possibilità di registrare video a risoluzione 4K direttamente in macchina. Il modello 7s II è stato invece annunciato ad IBC, utilizza lo stesso straordinario sensore da 12 megapixel del precedente modello ma con questa nuova edizione guadagna la stabilizzazione su 5 assi e la possibilità di registrare in macchina come la 7r II, su schede SDXC con codec H.264 ad 8 bit per componente e in formato component 4:2:0. Purtroppo si ferma ad 8 bit per componente anche il segnale HDMI out 4:2:2.
Pagina 3 - Prodotti mobile e High Resolution Audio
Nel settore mobile ho apprezzato il nuovo Xperia Z5, il nuovo top di gamma Sony disponibile in tre diverse declinazioni, tutti resistenti all'acqua e alla polvere, con certificazione IP65 e IP68: Xperia Z5, Xperia Z5 Compact ed Xperia Z5 Premium, con quest'ultimo che è anche il primo smartphone con display 4K UHD al mondo e tecnologia di upscaling 4K Ultra HD derivata direttamente dai TV Bravia di cui avevamo già parlato in questa news. Novità assoluta è il nuovo modulo camera completamente riprogettato, con sensore da 23 megapixel Exmor RS per dispositivi mobili e con zoom digitale 5x che riesce ad eguagliare uno zoom ottico grazie alla straordinaria qualità degli algoritmi di scaling e migliori prestazioni in ambienti con poca luminosità (fino a 12.800 ISO per foto e 2.300 ISO per video).
Il nuovo Xperia Z5 presenta una forma squadrata molto simile ai modelli precedenti con un display da 5,2 pollici FHD 1080p, metre il modello "Compact" ha un display da 4,6 pollici HD 720p. I nuovi Xperia Z5 sono equipaggiati con il Qualcomm Snapdragon 810 (MSM8994), SoC con processore octacore a 64 bit e GPU Adreno 430, 3 GB RAM (solo 2GB per lo Z5 Compact) e fino a 32 GB di flash memory espandibile tramite microSD card fino a 200 GB, batteria da 2900mAh (2700 mAh per la versione Compact), sistema operativo Google Android 5.1 (Lollipop), connessione 4G LTE. Il Sony Xperia Z5 Premium offre le stesse caratteristiche degli altri due smartphone ma è dotato di un display da 5,5 pollici 4K UHD (3840x2160), 806 PPI con tecnologia Triluminos, una batteria da 3430 mAh. La densità di pixel così elevata è totalmente inutile ad un utilizzo normale ma potrebbe essere molto interessante se utilizzata nei "visori" per la realtà virtuale. Ne riparleremo presto.
Novità anche nel settore Audio ad alta risoluzione dove Sony in Europa sembra essere sempre più interessata all'audio in movimento piuttosto che a quello di qualità più elevata che è disponibile attraverso alcuni prodotti con dimensioni e aspetto più "tradizionale" come sintoamplificatori, DAC e sistemi di altoparlanti, anche da pavimento. A Berlino, il piccolo player stereo per audio streaming, con HDD interno, ampli integrato da 40+40W e DAC compatibile anche con DSD, era l'unico componente HiFi "suonante". Ad IFA, è stato dato molto più spazio a soundbar, auricolari, sistemi compatti, walkman, DAC/ampli portatili, invece che ai componenti tradizionali realmente ad alta risoluzione.
Tra i sistemi compatti, sono rimasto piacevolmente sorpreso dal CAS-1, disponibili in marrone e in bianco, con unità centrale con connessione bluetooth LDAC, tecnologia NFC e due ampli separati, uno per l'uscita cuffie e l'altro per i diffusori. Questi ultimi sono a due vie con accordo reflex sul pannello inferiore e piedini anteriori intercambiabili con due dimensioni differenti, in modo da modificare la risposta in frequenza in gamma bassa variando la distanza dell'accordo reflex dalla superficie di appoggio.
Per quanto riguarda l'Hi Fi vera, ormai bisogna andare oltre oceano per ascoltare i prodotti audio di un costruttore che fino alla fine degli anni '90 produceva oggetti del desiderio di numerosi audiofili, me compreso. A Dallas, dove si è tenuto il CEDIA Expo, dedicato alle installazioni audio e home theater di fascia più alta e dove Sony ha annunciato un nuovo proiettore laser 4K (ne parliamo nella penultima pagina di questo articolo), era in dimostrazione la nuova gamma di sintoampli home theater, con il prodotto di fascia alta dotato di decodifica Dolby Atmos, 9 canali amplificati e uscite pre a 11.2 canali, per configurazioni "Atmos" di tipo 7:2:4. Si tratta del nuovo STR-ZA5000ES che sarà compoatibile anche con DTS-X ed è dotato anche di uno switch ad 8 porte, potenza di 130W per canale e prezzo di 2.799 US$ tasse escluse.
Completano la gamma di sintoampli Sony i modelli STR-ZA3000ES, STR-ZA2000ES ed STR-ZA1000ES, senza decodifica audio a oggetti (niente Atmos e DTS-X), oltre che potenze e numero di canali inferiori. Nella grande sala dove era in dimostrazione il nuovo proiettore laser 4K, c'erano tutti i diffusori serie NA Sony: tre modelli da pavimento SS-NA2ES per il fronte anteriore, otto diffusori book-shelf SS-NA5ES (quattro a soffitto e altri quattro per la parte surround) e tre subwoofer SS-NA9ES, per un risultato complessivo spettacolare.
Pagina 4 - Intervista a Stéphane Labrousse
Tra le novità sul tema 4K che Sony ha presentato ad IFA, come fotocamere, videocamere, TV e Videoproiettori, o il nuovo Xperia Z5 con schermo 4K, mancava forse soltanto il Blu-ray 4K che è stato completamente ignorato anche alla conferenza stampa di apertura. Eppure, lo scorso anno, la Blu-ray Disc Association annunciò che i primi lettori Blu-ray 4K sarebbero arrivati sul mercato a Natale 2015. Ed è proprio da questo tema che ho iniziato l'intervista a Stéphane Labrousse, Country Head Sony della filiale italiana, che ha risposto ad alcune domande anche sui temi della tecnologia OLED, sulle novità Sony tra i TV Bravia e anche sui prodotti audio ad alta risoluzione, di qualità più elevata. AV Mag: Proprio un anno fa, ad IFA 2014, sul tema Blu-ray Disc 4K, la BDA annunciò che i primi prodotti li avremmo potuti acquistare a Natale 2015. Eppure, nella conferenza stampa Sony, non c'è stato alcun accenno al Blu-ray 4K. Significa forse che a Natale non ci saranno lettori Blu-ray Disc 4K di Sony? Stéphane Labrousse: "Io non penso che ci saranno lettori a Natale. Dopo di che, quando ci saranno i lettori, e ripeto che non penso che saranno disponibili a Natale, che arrivino a gennaio oppure a marzo, alla fine conta poco. Dunque, io vorrei darti appuntamento all'International CES e vedere se Sony annuncerà qualcosa, perché è ovvio che, comunque, anche per noi rimane importante. Avere un prodotto del genere è assolutamente critico, anche se io penso che, un po' come è già successo per il Blu-ray Disc, e sarà ancora più "vero" con il Blu-ray 4K, soprattutto all'inizio rimarrà un prodotto di nicchia, che interesserà qualcuno chi vorrà approfittare di questa qualità sui televisori, piuttosto che sui videoproiettori, che ormai sono disponibili". Ma, come tu sai bene, produrre e post-produrre in 4K non è una cosa così facile, richiede comunque di avere un contenuto. E noi ci teniamo, perché abbiamo anche Sony Pictures, ad avere una storia a 360 gradi. Dunque, è importante avere il lettore, ma lo è altrettanto avere anche il contenuto che si possa leggere sul lettore". AV Mag: Tutto molto chiaro: per il Blu-ray 4K dovremo aspettare l'International CES di Gennaio. Invece, per il primo TV OLED di Sony, quanto ancora dovremo aspettare? Stéphane Labrousse: "Posso risponderti in due modi: oggi è vero che con l'arrivo del 4K, così precipitoso, con le conseguenze che ha su queste tecnologie, ovvero sulla produzione dei pannelli 4K, sia OLED che LCD, ha sicuramente un po' frenato l'arrivo di questi pannelli, perché, seppur fosse già difficile produrre l'OLED a risoluzione 2K, diventa ancora più difficile in 4K. E questo è il primo. Dunque, penso non sia un "non si farà mai", bensì un "dovremo aspettare un po' di più" ovvero che, da un punto di vista industriale, si possano fare volumi decenti e che si possano commercializzare prodotti a prezzi che dovranno essere comunque vicini a quello che si fa oggi sull'LCD. La seconda risposta è che, se guardi il nostro X93, ma anche la serie X90, sono prodotti che hanno sempre meno gap, sempre meno differenze anche rispetto alle qualità naturali dell'OLED. Prendiamo il contrasto, per dire: c'è sempre meno differenza. Il vantaggio era enorme, due anni fa; ora, per certi aspetti, c'è ancora un vantaggio per l'OLED, ma ci sono anche delle pecche, come la durabilità, la stabilità nel tempo. Dunque lavorare su queste pecche vuol dire avere un'elettronica nel prodotto che permetta di correggere i limiti di questo tipo di tecnologia. A noi interessa avere un prodotto, ma la risposta è - per riassumere ancora di più – sì, ma non subito. l'OLED è o una comunque tecnologia che ci potrà dare una qualità d'immagine migliore - che rimane il nostro elemento distintivo - ci interessa assolutamente, ma quando saremo capaci di produrne dei volumi decenti, a un prezzo decente". AV Mag: Oltre ai nuovi proiettori 4K e full HD, ho apprezzato anche due nuove linee di TV. Iniziamo dalla nuova serie X91, composta da un solo modello con risoluzione Ultra HD 4K, compatibilità HDR, spessore minimo di soli 15mm e diagonale di ben 75". Sembra quasi identico alla bellissima serie X90 con spessore di soli 4,9mm e tecnologia LCD-IPS. Il nuovo X91 sembra invece un pannello LCD con diversa tecnologia, con contrasto molto più elevato di un IPS. Ci saranno altri tagli? Stéphane Labrousse: "Oggi non te lo so dire,… oggi non è previsto. Oggi è veramente visto come un'estensione dell'X90C. Come hai detto bene, non potevamo utilizzare lo stesso pannello, per motivi di performance, ma anche - e soprattutto – perché, arrivati a quei polliciaggi lì, non era più possibile gestire un pannello così sottile. Dunque io, a oggi, non ti posso dire di ulteriori polliciaggi sul 91; è il top di gamma: bisogna vedere anche come risponde il mercato, perché, anche se un 75" a 6.000 Euro è un 75" assolutamente "competitivo" in quella fascia, parliamo di un budget assolutamente di nicchia. Bisognerà vedere come risponde il mercato in Italia, dove lo possiamo mettere, su che punti vendita, tramite quali rivenditori.. insomma capire come reagisce il mercato. Vorrei non dimenticare anche il fatto che oggi il mercato 4K si compone di una gamma molto ampia e quello che annunciamo oggi è anche il lancio della serie X80, che è il “fratello minore” della serie X83 e X85. La serie X80, in poche parole, dispone di un pannello 200 Hz, invece che 800 Hz, e ha una finitura diversa:, laddove sulla serie X85 e X83 la finitura è in metallo, per la serie X80 abbiamo un materiale meno pregiato così da proporre anche modelli più economici. E a cosa ci serve? A rivolgerci a un mercato che oggi, alla settimana n. 34, fa il 28% del valore del mercato. Se, dalla settimana n. 1 alla settimana n. 34, il mercato dei TV 4K faceva già il 18% a valore e il 6% a volume, nelle ultime settimane, raggiungeva il 28% a valore. Dunque noi ci vogliamo essere. Vogliamo essere, se non il leader, tra i leader sia a volume che a valore sul mercato 4K, e perciò abbiamo bisogno di una gamma che sia ampia anche sul segmento basso e che ci permetta di proporre un prodotto più di massa e dunque volumi più importanti, come sta succedendo sul mercato". AV Mag: Arriviamo all'Audio. E non parlo dei tanti prodotti piccoli, portatili e smart, come cuffie, mini-sistemi, mini diffusori e le piccole elettroniche High-Res Audio. Parlo di quello di fascia più elevata, fatto di amplificatori eccellenti e diffusori, anche da pavimento, dal prezzo fino a 10.000 Euro la coppia. Si tratta di prodotti eccellenti, molto apprezzati all'estero ma in Italia sono soltanto online. Non sarebbe - forse - il caso di sfruttare l'ottimo lavoro che avete fatto con "Sony Professional" che è ormai presente nei migliori punti vendita specializzati italiani con i videoproiettori? Stéphane Labrousse: "Sicuramente è un'opportunità. Ci stiamo lavorando: abbiamo cominciato con l'online, proponendo la gamma completa... E adesso dobbiamo lavorare con i nostri “fratelli” del professionale per poter proporre questi prodotti anche e sicuramente a una fascia di rivenditori a cui non ci rivolgiamo direttamente noi come consumer, ma che Sony, come marchio, ha già nel proprio portafoglio clienti, a chi sa proporre prodotti di fascia alta". Pagina 5 - Intervista a Naoya Matsuda
Sony è leader nel settore della videoproiezione casalinga a risoluzione nativa 4K già dal 2011, quando fu presentato il VPL-VW1000ES. A distanza di quattro anni, Sony ha rinnovato due dei tre modelli 4K casalinghi, ora identificati come VPL-VW320ES e VPL-VW520ES, quest'ultimo con supporto dei contenuti codificati nello spazio colore REC.2020, supporto al gamma con HDR e lampada di proiezione rinnovata, più luminosa e con durata fino a 6.000 ore in modalità eco. Ad IFA Sony ha mostrato anche un nuovo proiettore a risoluzione full HD, il modello VPL-HW65ES, anche questo con nuova lampada di proiezione e miglioramenti anche nel DSP video "Reality Creation HD". In attesa della disponibilità dei primi prodotti nei punti vendita, a Berlino ho fatto qualche domanda a Naoya Matsuda, l'ingegnere che è dietro al progetto dei proiettori home theater a risoluzione 4K di Sony. AV Mag: Quali sono le novità che arrivano con i nuovi videoproiettori VPL-VW320 e VW520? Naoya Matsuda: "Abbiamo due tipi di miglioramenti. Prima di tutto abbiamo introdotto il colore bianco anche per i modelli 4K. I nostri clienti vogliono utilizzare il proiettore 4K anche in un soggiorno normale, quindi abbiamo introdotto il bianco anche nei modelli top. Inoltre abbiamo migliorato anche la qualità d'immagine e nel VW520 abbiamo migliorato luminisità e contrasto. Il VV520 ha anche un ulteriore miglioramento... È una specie di funzione a prova di futuro: accetta segnali video di tipo HDR. Noi pensiamo che il massimo della qualità video arriverà con i segnali HDR, per cui abbiamo bisogno di maggiore contrasto e lo abbiamo migliorato. Ma non soltanto il contrasto. Per riprodurre video HDR abbiamo bisogno anche di maggiore luminosità. Così abbiamo migliorato anche questo aspetto". AV Mag: Sarà possibile aggiornare il "vecchio" VPL-VW500 con un nuovo firmware per renderlo compatibile con i contenuti HDR in 4K? Naoya Matsuda: "Non sarà possibile, perché abbiamo cambiato l'engine ottico e il DSP. Quindi niente aggiornamento firmware per il VW500". AV Mag: È vero che i proiettori Sony 4K non possono riprodurre segnali video 4K a 10 bit per componente? Naoya Matsuda: "Questo non è vero. Già dal modello VW1000, i videoproiettori Sony 4K accettano segnali 4K a 10 bit per componente, anche se solo fino a 30p e codifica component 4:2:2. Soltanto per i segnali 4K 60p c'è una limitazione: possiamo accettare soltanto 8 bit per componente e con codifica component 4:2:0. Al contrario, i proiettori 4K accettano segnali 4K 10 bit fino a 30p, quindi anche 24p. Quindi il nostro hardware è già compatibile con segnali 4K 10 bit già dal modello VPL-VW1000". AV Mag: Quanto ancora dovremo aspettare per un proiettore Sony 4K al laser? Naoya Matsuda: "Abbiamo già proiettori 4K laser..." AV Mag: Lo so. Ma sono molto costosi! Naoya Matsuda: "Al momento, per un proiettore home theater, il costo del laser non permette di stare al di sotto dei 10.000 Euro. Così abbiamo cambiato la lampada. Il vantaggio del laser è soprattutto una durata superiore alla lampada. Noi invece abbiamo preferito cambiare la lampada e abbiamo raggiunto le 6.000 ore di durata in modalità ECO. Pertanto questa è la nostra risposta al momento". AV Mag: Quali sono le differenze tra i due modelli full HD, ovvero HW55 e il nuovo HW65? Naoya Matsuda: "Abbiamo aumentato la qualità anche nei nostri proiettori a risoluzione full HD. Per quanto riguarda il nuovo HW65, abbiamo migliorato il "Reality Creation" rispetto al modello HW55. Il nuovo Reality Creation HD, riduce ulteriormente il rumore e aumenta la risoluzione".
Pagina 6 - Le novità nella videoproiezione 4K
I tre nuovi proiettori, descritti nell'intervista a Naoya Matsuda, sono già in vendita e sono già numerosi gli eventi con dimostrazioni e shoot-out in cui sarà possibile verificare la qualità della riproduzione video. A tal proposito vi consigliamo di controllare le segnalazioni dei nostri rivenditori partner, nello spazio dedicato agli eventi in programmazione che si trova nel forum di discussione a questo indirizzo. La visione nella saletta all'interno dell'IFA del nuovo VPL-VW520 si è rivelata entusiasmante: il nuovo proiettore ha un flusso luminoso nettamente superiore rispetto al prodotto della passata stagione e un rapporto di contrasto nativo sensibilmente superiore. La ciliegina sulla torta è data dalla piena compatibilità con i contenuti HDR, aspetto molto complesso e che approfondiremo in un articolo dedicato.
Nelle ultime settimane ho approfondito la conoscenza con i tre nuovi proiettori in un paio di occasioni. In particolare, a Bologna presso il punto vendita Audioquality, ho avuto la possibilità di calibrare tutte e tre le nuove macchine (HW65, VW320 e VW520) e ho già un'idea precisa sulle qualità e possibilità dei nuovi prodotti. Il modello VPL-HW65 è un campione del rapporto qualità prezzo molto più che il suo predecessore HW55 poiché per lo stesso importo - pari a 2.990 Euro - ha una potenza più elevata, una lampada dalla durata nettamente superiore e un DSP Video aggiornato che spinge il dettaglio del "Reality Creation" a livelli mai visti prima e con un ottimo controllo sul rumore video.
Per quanto riguarda i due modelli a risoluzione nativa 4K, ovvero VPL-VW320 e VPL-VW520, dopo averli visti tutti e due all'opera, ho l'impressione che il divario tra i due prodotti sia ora molto più elevato rispetto a quanto non fosse tra i proiettori della passata stagione: VPL-VW300 e VPL-VW500. In particolare, il VW320 ha prestazioni sovrapponibili al VW300 mentre il nuovo VW520 ha superato ampiamente le qualità del modello VW500. D'altra parte il divario di prezzo è rimasto immutato: 6.990 Euro per il VW320 e 9.990 Euro per il VW520, con quest'ultimo che - secondo me - ha un rapporto qualità/prezzo molto più elevato rispetto al modello inferiore. Staremo a vedere cosa diranno gli appassionati ai prossimi shoot-out in programma il prossimo novembre a Bologna e a Milano.
Proseguendo tra le novità, al CEDIA Expo dello scorso 15 ottobre, Sony ha mostrato un nuovo videoproiettore di fascia ben più alta rispetto a quelli presentati a Berlino. Si tratta del VPL-VW5000ES di cui vi abbiamo già parlato in questo articolo. Si tratta di un proiettore per pochi, con prezzo suggerito al pubblico di circa 64.000 Euro IVA inclusa, dotato di risoluzione nativa 4K (4096x2160), sistema di illuminamento ibrido con laser e fosfori, due ottiche disponibili (una zoom 2,15X e l'altra a tiro corto), 5.000 lumen di potenza luminosa, compatibilità con i contenuti HDR, copertura completa dello spazio colore DCI-P3 e anche di quella REC BT.2020 in emulazione. Il nuovo proiettore sarà disponibile a Gennaio 2016.
Pagina 7 - Broadcast, Pro AV e monitor OLED 4K HDR
Tra Amsterdam (IBC) e Milano (IBTS), Sony ha mostrato le sue carte per il settore Broadcast e Pro AV, con prodotti e soluzioni orientati soprattutto alla produzione e post-produzione a risoluzione 4K e con un tema a corollario che sta emergendo con prepotenza e che viene riassunto con un acronimo: HDR. Nel settore delle camere di fascia più elevata non ci sono novità da registrare, con i membri del trittico CineAlta F65, F55 ed F5 che continuano a convincere un numero sempre crescente di direttori della fotografia. Tra i lavori più interessanti che ho potuto ammirare più da vicino proprio ad Amsterdam c'è "Tomorrowland".
Il film diretto da Brad Bird, con bella fotografia di Claudio Miranda, girato soprattutto con Sony F65 ed F55 e post produzione in HDR (SMPTE 2084), spazio colore DCI-P3 D65, è stato analizzato in numerosi dettagli - assieme ad Inside-Out - grazie ad uno dei keynote più esaltanti a cui abbia mai partecipato nella mia vita. Dominic Glynn, Senior Scientist di Pixar era in compagnia di Rick Sayre, Supervising Technical Director di Pixar e Jeroen Schulte, Image Pipeline Lead della ILM, in un vero e proprio seminario tenico dal titolo eloquente: Extending the creative palette - Vision from Pixar and ILM, concluso con una meritata e lunga ovazione, all'interno di un gremito RAI Theater. Saranno - credo - due dei titoli Blu-ray 4K e HDR più esaltanti del prossimo anno.
Tornando alle novità Sony, sembrerà strano ma quella che mi lasciato di stucco riguarda un aggiornamento firmware di un monitor. Il monitor BVM-X300 con tecnologia OLED a matrice passiva, diagonale da 30", risoluzione nativa di 4096x2160 punti è già disponibile da qualche mese sul mercato ad un prezzo di circa 30.000 Euro. Ebbene, grazie all'aggiornamento, il monitor ora supporta la curva HDR SMPTE 2084 fino a 1.000 NIT di picco del bianco, è compatibile con lo spazio colore REC BT.2020 grazie ad un gamut nativo più esteso anche di quello DCI-P3 ed è in grado di generare la più elevata qualità d'immagine che avrei mai pensato di poter desiderare.
Passando alle novità più succose, c'è la nuova camera HDC-4300 che usa tre sensori CMOS da 2/3" (circa un quarto rispetto alle dimensioni di un sensore MFT), ha un attacco per ottiche B4, risoluzione 4K e pieno supporto di HDR, HFR (2X 4K e 8X HD) e ampio gamut colore. Altra novità, per certi aspetti ancora più interessante rispetto a tutti gli altri annunci, è la nuova, piccola camera PMW-FS5 di appena 0,8 kg, ottima ergonomia, sensore CMOS Exmor Super 35 4K, registrazione UHD 4K in macchina in formato XAVC fino a 30p e uscita RAW con un futuro aggiornamento. La nuova macchina registra "on-board" anche in full HD a 10 bit e 4:2:2 a ben 240 fps.
A rubare la scena, oltre alle demo HDR, erano le due fotocamere Alpha 7rII e 7sII mostrate ad IBC, con sensore stabilizzato che rende di fatto stabilizzata qualsiasi ottica e con possibilità di registrare a risoluzione 4K, in formato XAVC, direttamente in macchina e su scheda di memoria SDXC. Il segnale video 4K è presente anche all'uscita micro HDMI e con compressione component 4:2:2 ma soltanto ad 8 bit per componente cromatica: una limitazione incomprensibile visto l'esempio della Panasonic Lumix GH4 che, ad un terzo del costo, presenta un'uscita HDMI 4K a 10 bit per componente... Per maggiori informazioni sui prodotti Sony: www.sony.it - www.sony.it/pro/hub/home
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