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Amplificatore Trends Audio TA-10.1
Amplificatore Trends Audio TA-10.1
Emidio Frattaroli - 17 Luglio 2007
“Tra gli amplificatori in "classe T", figli di quel prodigioso chip Tripath TA2024 che tanto ha sopreso per qualità e musicalità una lunga schiera di appassionati, il TA-10.1 della Trends Audio è il progetto meglio riuscito poiché è riuscito a far dimenticare alcuni dei pesanti limiti del vecchio T-Amp e di altri piccoli cloni”
Pagina 1 - Introduzione

Correva l'anno 2005 quando fu pubblicata su AV Magazine la recensione del Sonic Impact t-amp: un piccolissimo giocattolino plasticoso che molti appassionati hanno definito senza troppi giri di parole "l'amplificatore con il miglior rapporto qualità prezzo della storia dell'alta fedeltà". Il piccolo t-amp viene ancora venduto ad un prezzo che oscilla tra i 30 e i 70 Euro a cui bisogna aggiungere un alimentatore. 

Negli ultimi due anni sono state davvero tante le proposte di amplificatori costruiti attorno al miracoloso chip Tripath TA2024: il piccolo modulo con amplificazione di tipo digitale in grado di generare potenze dell'ordine dei 10 watt per canale su carichi di 4 ohm con una qualità all'ascolto sconosciuta a molti altri concorrenti, anche con potenze nettamente superiori.

L'amplificatore TA-10.1 oggetto della nostra prova è con molta probabilità il progetto meglio riuscito poiché, come vedremo nelle pagine che seguono, è riuscito a far dimenticare alcuni dei pesanti limiti del vecchio t-amp che avevamo evidenziato nel dettaglio nella recensione pubblicata più di due anni fa a questo indirizzo.

Pagina 2 - Scheda tecnica e caratteristiche dichiarate

Come abbiamo già detto, il cuore del Trends Audio TA-10.1 è ancora una volta il famigerato chip Tripath TA2024, accreditato di un massimo di 10W su carichi da 8 ohm che scendono a circa 6 watt quando viene presa come riferimento una distorsione armonica totale non superiore allo 0,1%.

Nella confezione distribuita da AudioAzimuth è incluso un alimentatore switching di tipo universale, capace di erogare una tensione continua di 12 volt e una corrente di circa 3 ampere. Non manca neanche qualche decimetro di cavo di alimentazione, già terminato, per chi volesse utilizzare batterie o altri alimentatori più raffinati.

CARATTERISTICHE DICHIARATE

produttore Trends Audio
modello TA-10.1
prezzo di listino IVA compresa Euro 199,00
alimentazione 12-13,2 volt
potenza @ 0,1% THD+N 11W-6W (4-8 ¦¸)
potenza @ 10% THD+N 15W-10W (4-8 ¦¸)
gamma dinamica e rapporto S/N 98 dB - 98 dB
ingressi audio 1 stereo (pin RCA)
dimensioni (lxaxp) 76 x 46 x 150 mm
peso 500 g
Distribuito da: Audio Azimuth - www.audioazimuth.it
Alimentatore universale (110-240V) da 12V e 3 Ah in dotazione
Per maggiori informazioni: www.trendsaudio.com/TA-10
Pagina 3 - Aspetto e caratteristiche principali


Pannello anteriore del TA-10.1 con LED blu di accensione e manopola del volume
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Il TA-10.1 è una ulteriore evoluzione del primo TA-10, presentato dal costruttore di Hong Kong Trends Audio negli ultimi mesi dello scorso anno. La nuova versione utilizza componenti e disegno di qualità ancora più elevata, ma con prezzo che è salito fino a superare ormai i 150 Euro al pubblico. 


Pannello posteriore con interruttore, presa di alimentazione e connettori
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Dimensioni e peso del TA-10.1 sono molto contenute anche se leggermente più importanti rispetto a quelle del t-amp. Sul pannello posteriore sono inseriti tutti i connettori di ingresso ed uscita del segnale audio, una presa per l'alimentazione in corrente continua e l'interruttore di accensione.  


Particolare dei connettori di potenza sul pannello posteriore
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In particolare, i connettori per i cavi di potenza accettano anche i tradizionali connettori a banana oltre che cavi di sezione generosa. Sarà solo lo spazio presente tra i connettori di potenza, dannatamente limitato, a sconsigliare l'utilizzo di cavi a sezione troppo elevata. 

Pagina 4 - Costruzione e interno


Visione d'insieme dell'interno del TA-10.1
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La qualità costruttiva e il notevole divario rispetto al T-Amp appaiono in tutta la loro evidenza una volta rimosso il coperchio superiore. Lo sguardo d'insieme dell'interno è decisamente appagante e la qualità dei componenti utilizzati, nonché la cura costruttiva adoperata da Trends Audio, è ben superiore alle aspettative e può essere notata anche nei più piccoli particolari.


Particolari del potenziometro, jumper e saldature dei connettori esterni
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Con tutta probabilità è il potenziometro il componente con le caratteristiche meno elitarie di tutto il progetto. Se si ha a disposizione una sorgente con uscita preamplificata a livello variabile, è possibile trasformare il TA-10.1 in un finale, modificando la configurazione di alcuni jumper posti alla destra del potenziometro, eliminando quest'ultimo dal percorso del segnale.


Particolare dei condensatori e induttanze avvolte in aria

Sul piccolo ma chiaro manuale a corredo, scaricabile anche dal sito del produttore, sono riportate tutte le istruzioni per modificare la configurazione dei jumper. Sempre nel manuale viene indicato come intervenire per modificare la tensione di offset dell'ampli attraverso dei piccoli trimmer posti vicino al controllo di volume.

Per chi volesse informazioni più approfondite sul chip Tripath TA2024 e sul funzionamento dello stesso, consigliamo la lettura dell'articolo relativo al test del t-amp, pubblicato a questo indirizzo.

Pagina 5 - Misure: risposta in frequenza e diafonia

Il piccolo amplificatore è stato collegato tramite il suo alimentatore alla rete elettrica stabilizzata, con i due ingressi collegati all’uscita della scheda Clio e le due uscite collegate alla resistenza di carico variabile da 4 ad 8 ohm, connesse a loro volta ai due canali dell’oscilloscopio ed ai due ingressi bilanciati dell’analizzatore FFT. In questa configurazione sono state effettuate le misure canoniche che abbiamo già visto a proposito del test sul T-Amp. Abbiamo trovato con attenzione la tensione di ingresso che consentiva di ottenere 2,83 volt in uscita, che sono equivalenti ad un watt sul carico nominale di 8 ohm.


Risposta in frequenza su 8 e 4 ohm - Trends Audio TA-10
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La risposta in frequenza del T10 è stata misurata sia sul carico di 4 che su quello di 8 ohm, memori dell’andamento abbastanza irregolare della risposta del T-amp al variare dell’impedenza dell’altoparlante collegato ai morsetti di uscita. Il T10 in effetti sembra andare molto meglio da questo punto di vista, con un picco di 0,4 decibel sul carico di otto ohm ed una attenuazione inferiore al decibel su carico di quattro ohm. Ovviamente abbiamo misurato i limiti della banda passante a -3 decibel, quando cioè la risposta si riduce da 2,83 volt a 2,0 volt. Gli estremi della banda riprodotta sono risultati 4,5 Hz in gamma bassa e 68.000 Hz in gamma alta. 


Misura della diafonia - Trends Audio TA-10
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La diafonia, ovvero la separazione tra i due canali è sufficientemente elevata da evitare che le informazioni dirette al canale sinistro entrino in qualche modo nel canale destro. Il grafico fa vedere in alto la linea della risposta del canale sinistro regolarmente alimentato e sotto quella rossa del canale destro dal quale in teoria non dovrebbe uscire nulla. In effetti anche se non siamo di fronte ad un amplificatore da svariate centinaia di euro possiamo vedere che la diafonia è molto bassa, con un leggero e normalissimo peggioramento man mano che aumentiamo la frequenza di misura. 

Pagina 6 - Misure: distorsione e massima potenza d'uscita


Distorsione armonica ad 1 watt - Trend Audio TA-10
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La distorsione ad un watt visibile nel grafico è molto bassa. La barra più alta rappresenta la frequenza fondamentale a 1000 Hz immessa nell’amplificatore ed in linea teorica è l’unica cosa che dovremmo vedere. In pratica troviamo un po’ di rumore di fondo su tutto il grafico ed una certa quantità di frequenze multiple del segnale in ingresso. Il picco a 2000 Hz rappresenta la distorsione di seconda armonica, poco rappresentativa perché per basse percentuali non risulta sgradevole all’orecchio, così come la quarta.

I picchi posizionati a 3.000 Hz e 5.000 Hz rappresentano rispettivamente le distorsioni di terza e quinta armonica che devono essere molto contenute poiché sono molto poco gradite al nostro orecchio. Ebbene, la seconda e la terza armonica sono bassissime, ridotte ad una frazione di un millesimo del segnale di ingresso, con il rumore di fondo ancora più contenuto.


Distorsione armonica al 5% - Trends Audio TA-10
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Man mano che la potenza aumenta e si avvicina ai limiti massimi dell’amplificatore sappiamo che la distorsione aumenta in maniera drastica e veloce. Risulta utile imporre un tetto di distorsione armonica totale oltre il quale non conviene andare e misurare la potenza proprio in quella che abbiamo stabilito essere la massima distorsione accettabile.

Per un “tetto massimo” del 5% di distorsione armonica abbiamo rilevato una tensione di 9,28 volt rms sul carico di otto ohm ed una tensione di 8,08 volt sul carico di 4 ohm che equivalgono rispettivamente a 10,76 watt ed a 16,32 watt sul carico minore.

Siamo di fronte ad una potenza leggermente superiore rispetto al T-Amp, anche se la differenza tra i 16,3 watt del T10 ed i 12,8 watt del T-Amp alla fine si riduce ad un aumento di pressione di un solo decibel. Il grafico di Clio ci fa vedere che la distorsione prodotta ai limiti delle possibilità del T10 è prevalentemente dispari, con la terza, la quinta e le altre armoniche ancora più alte che balzano a valori molto elevati. Vietato portare questo amplificatore oltre i limiti!

Pagina 7 - La prova d'ascolto

Il test del TA-10.1, a dispetto delle previsioni, è stato molto lungo e complesso. All'inizio abbiamo ricreato le stesse condizioni della prova del T-Amp, all'interno dello stesso ambiente d'ascolto. In queste condizioni il piccolo TA-10.1 ha letteralmente stracciato il predecessore sotto ogni punto di vista, con una menzione speciale per l'equilibrio timbrico notevolmente superiore e per la gamma bassa finalmente credibile e ben articolata.

Il vero divertimento è arrivato quando abbiamo collegato al TA-10.1 una coppia di Klipsch RB81, un diffusore compatto a due vie caratterizzato da una efficienza molto elevata di cui vi parleremo molto presto e che è riuscito a far dimenticare la potenza limitata del piccolo amplificatore. Anche le Klipsch ci hanno aiutato ad apprezzare una scena con dimensioni molto ampie, soprattutto in senso verticale.

Di questo piccolo amplificatore abbiamo apprezzato anche la notevole versatilità, verificata con il pilotaggio di un peccatuccio di gioventù del sottoscritto: una coppia di JBL LX66: due mostriciattoli da pavimento di generose dimensioni con doppio woofer da 20 cm, caratterizzati da un carico non proprio semplicissimo. Anche in questo caso il TA-10.1 se l'è cavata egregiamente, sfruttando a dovere l'efficienza di circa 92 dB delle JBL.

Nella quarta configurazione, abbiamo collegato una coppia di B&W XT2, provata recentemente in questo articolo e caratterizzate da una sensibilità non molto elevata, proprio per cercare di mettere in crisi il nostro piccolo ampli. In questa situazione i limiti di erogazione arrivano molto più rapidamente e la pressione sonora ricreata è nettamente inferiore rispetto alle altre configurazioni.

In ogni modo, in tutti e quattro i casi, abbiamo potuto apprezzare una gamma bassa molto potente, smorzata e ben articolata, dotata di una energia insospettabile che lascia immaginare doti dinamiche ben più elevate di quanto certifichino misure e dati di targa e che cancella tutti i limiti evidenziati dal t-amp. Anche la gamma medioalta appare sinceramente più attendibile che in passato, con qualche piccolo limite sullo spettro più elevato che si traduce in una leggera perdita di naturalezza nei passaggi più impegnativi.

Pagina 8 - Conclusioni

Chi aveva gridato al miracolo con il t-amp e voleva buttare nella spazzatura amplificatori da centinaia o migliaia di Euro, dopo aver ascoltato il nuovo TA-10.1 probabilmente non uscirà di casa per qualche mese, poiché si renderà conto di molte delle sciocchezze che erano state dette in passato sulla naturalezza timbrica, scena sonora ma sopratutto sulla gamma bassa: tutti limiti del t-amp che ora saranno molto più evidenti ad un confronto diretto con il TA-10.

Bisogna anche dire che il prezzo che è necessario pagare per il raggiungimento di questa ottima qualità è piuttosto elevato. Il listino al pubblico, al netto dell'IVA e della garanzia offerta dal distributore italiano, pone il nuovo TA-10.1 su un livello nettamente più elevato e ridurrà notevolmente il numero di appassionati che metteranno le mani sul questo piccolo gioiellino.

Approfittiamo per ringraziare il distributore italiano Audio Azimuth che ci ha inviato l'esemplare in prova e che è a disposizione per tutte le informazioni del caso sulla reperibilità del piccolo, meraviglioso Trends Audio TA-10.1. Per maggiori informazioni: www.audioazimuth.it