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Test BenQ W5700
Test BenQ W5700
Emidio Frattaroli - 28 Marzo 2020
“L'ottimo test effettuato da Francesco Aliotta per Audio Quality e pubblicato su Youtube, č l'occasione per fare il punto sul proiettore BenQ W5700 e, pių in generale, sui proiettori con tecnologia DLP XPR e con DMD da 0,47"”
Pagina 1 - Introduzione e caratteristiche


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Il settore della videoproiezione soffre sempre più la concorrenza dei TV di grandi dimensioni e nell'ultimo lustro si è suddiviso in tre settori - ben distinti per fascia di prezzo - con progressiva contrazione della cosiddetta "fascia media". Il corpo più numeroso è costituito dai proiettori al di sotto dei 1.000 Euro, composto per la stragrande maggioranza da prodotti a risoluzione full HD, derivati spesso da prodotti "business" molto economici, gruppi ottici molto semplici, rapporto di contrasto limitato e qualità video proporzionata ovviamente al costo: è il caso dell'Epson EH-TW650 che viene venuto a poco più di 500 Euro, IVA inclusa. Per chi cerca un proiettore a risoluzione 4K, magari compatibile anche con sorgenti HDR e HLG, la scelta non è molto vasta. Nella fascia medio-alta del mercato, ponendo arbitrariamente un limite di spesa a 20.000 Euro, troviamo quasi esclusivamente prodotti Sony e JVC, a partire da 4.990 Euro per il modello "entry-level" di Sony e 5.990 per quello JVC. Più in basso prodotti nativi 4K semplicemente non esistono e si è costretti a scendere a qualche compromesso.


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Tra 1.000 Euro e 5.000 Euro, c'è un discreto numero di proiettori con tecnologia DLP XPR, ovvero con un singolo microdisplay DMD con diagonale di 0,47" e risoluzione nativa full HD (1920x1080). Ogni singolo "micro-specchio" del DMD, viene utilizzato per disegnare ben quattro pixel, con sistema che è stato ri-battezzato dai più "quad-vobulation" e che riproduce con sorprendente qualità anche i segnali a risoluzione nativa 4K. Ne abbiamo parlato nel 2018 in questo articolo. Benché il "cuore" del DLP XPR da 0,47" sia utilizzato in tanti proiettori, c'è una straordinaria eterogeneità nelle prestazioni e nelle caratteristiche dei vari modelli, spesso appiattiti nella fascia più bassa del mercato. Al di là della capacità risolutiva del sistema DLP XPR da 0,47", c'è purtroppo un limite legato a questa soluzione ed è un rapporto di contrasto nativo che è piuttosto contenuto. Nei proiettori DLP XPR 0,47" di prima generazione, il rapporto di contrasto nativo massimo, difficilmente superava il rapporto di 500:1. Nei prodotti di generazione successiva, questo rapporto è praticamente raddoppiato.


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Lo scorso anno, BenQ ha presentato due proiettori basati sullo stesso cuore DLP XPR da 0,47". Il primo è il modello W2700, con telaio e obiettivo molto semplici ma con rapporto qualità prezzo che ha dell'incredibile, dal "basso" dei suoi 1.599 Euro IVA inclusa. Il modello W5700 ha un telaio con dimensioni più generose, un obiettivo più complesso e versatile oltre a prestazioni sensibilmente superiori sia nella riproduzione del dettaglio che nel rapporto di contrasto. I dati di targa evidenziano un flusso luminoso massimo di 1.800 lumen, obiettivo con zoom manuale 1.6X, rapporto di tiro minimo di 1,36:1,  lens shift del 60% in verticale e del 23% in orizzontale, filtro colore per la copertura dello spazio colore DCI, compatibilità degli standard HDR10 e HLG, certificazione ISF ccc e certificato di calibrazione a corredo delle le prestazioni del prodotto acquistato. Il prezzo suggerito al pubblico è di 2.899 Euro IVA inclusa.

Caratteristiche dichiarate

Tecnologia: DLP 0,47" XPR
Ruota Colore: 6 segmenti (RGBRGB - 96Hz, 100Hz, 120Hz)
Risoluzione nativa 4K UHD (3840 x 2160)
HDR: HDR10, HLG
Flusso luminoso: 1800 ANSI Lumen
Rapporto di contrasto (FOFO): 100,000:1 (w/ Dynamic Iris)
Sorgente luminosa: Lampada (245 W)
Vita della lampada (Norm/Eco/Smart): 4.000/10.000/8.000
Rapporto di proiezione: 1.36 ~ 2.18
Zoom: 1.6X
Ottica:  F = 1.81:1~2.1:1 (f 14.3mm ~ 22.9mm)
Lens Shift: Verticale: ± 60% / Orizzontale: ± 23%
Spazio colore: 100% Rec.709, 100% 100%
Ingressi HDMI: 2.0 x2 (HDMI 2.0b & HDCP 2.2)
Porte USB: 1x 2.0, 1x 3.0 (player, firmware)
Audio out: TOSlink + minijack
Trigger e automazione: x1 RJ-45 LAN, 1x RS232 (DB-9pin), 1x DC 12V Trigger, 1x IR
Note: ISFccc, telecomando illuminato, frame interpolation
Consumo (Max/Norm/Eco/): 405/330/247W
Consumo (LAN/Stand-by): <2W/0,5W
Rumorosità (Tipica/Eco): 32dBA / 26dBA
Dimensioni (A x L x P): 492 x 168 x 349mm
Peso netto: 6.5kg
Link: www.benq.eu/it-it/projector/cineprime-home-cinema/w5700

Abbiamo parlato del modello X5700 nell'anteprima del febbraio 2019 e lo abbiamo utilizzato in numerosi eventi in giro per l'Italia (anche nella Capitale, in occasione del Roma HiFi 2019) con somma soddisfazione. Tra i vari eventi, in occasione di quelli organizzati con Audio Quality a Bologna e a Milano, il W5700 è finalmente arrivato anche all'attenzione di Francesco Aliotta, "deus ex machina" della videoproiezione all'interno di Audio Quality, oltre che occasionale "compagno di merende" per quanto riguarda la calibrazione e l'esecuzione di misure fotometriche su TV e proiettori. Ebbene, Francesco ha avuto modo di testare il nuovo BenQ W5700 in maniera approfondita, misurando anche il rapporto di contrasto nativo in funzione dell'APL (Average Picture Level, livello medio dell'immagine). Nella pagina seguente ho riportato le principali misure effettuate da Francesco che ha redatto anche un video, pubblicato sul canale Youtube di Audio Quality. 

 

Pagina 2 - Misure e pagella


lumen e rapporto di contrasto in funzione dell'APL
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Nel video realizzato da Audio Quality, manca forse il dato più importante che Francesco ha comunque misurato: si tratta del flusso luminoso, che vale 1.160 lumen eqv. estrapolati come unica misura al centro dello schermo e relativi alla lampada in modalità "alta potenza" e dopo la calibrazione. Il dato è essenziale per capire qual è il valore di luminanza atteso per il tipo di schermo. Ad esempio, per schermi da 110 pollici, quindi da 2,44 metri di base e 3,35 metri quadrati con gain unitario, ci attendiamo 110 NIT in alta potenza, quindi più che sufficienti per contenuti HDR, anche dopo svariate centinaia di ore. Nella tabella qui in alto sono riportati i dati di flusso luminoso (catturato solo al centro, quindi come dato di lumen eqv.) e di rapporto di contrasto, senza attivazione del diaframma automatico. Quest'ultimo dato varia in base al valore di APL, ovvero all'area del segnale test.

 
Gamut massimo senza e con filtro "cinema" attivato
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I grafici pubblicati qui in alto, ottenuti nello spazio CIE uv 1976 sono acquisite con Calman e si riferiscono alla massima estensione del gamut senza (a sinistra) e con (a destra) il filtro "cinema" attivato. Vi ricordo che il filtro "cinema", utilizzato anche in altri proiettori, è un filtro di "notch" che provvede a tagliare alcune frequenze del "giallo" sia dal primario rosso che da quello verde, in modo da estendere ulteriormente il triangolo di gamut. La luce "gialla" che viene tolta dal rosso e dal verde, oltre a diverse impostazioni del bilanciamento del bianco, ovviamente hanno un prezzo che si traduce in una perdita di flusso luminoso dell'ordine del 30%. In ogni modo, già nella modalità "senza filtro", il W5700 riesce comunque a raggiungere dimensioni dello spazio colore decisamente ragguardevoli.


Bilanciamento del bianco e gamma nella modalità REC BT.709
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L'immagine qui in alto, si riferisce invece al bilanciamento del bianco e alla curva dei valori del gamma dopo la taratura in REC BT.709. Lo scostamento del gamma sulle basse luci è una inevitabile conseguenza del rapporto di contrasto contenuto, pari a cica 1.000:1: in questi casi i valori del gamma sulle basse luci devono essere più contenuti, per evitare compressioni eccessive della gamma dinamica. Il bilanciamento del bianco è praticamente eccellente per la quasi totalità dei gradini della scala dei grigi. Eccellente anche l'uniformità, punto di forza della tecnologia DLP.

 
Rendering dei colori con saturazione ad incrementi del 20% in REC BT.709 e in HDR
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Gli ultimi due grafici si riferiscono invece alla riproduzione dei colori a varie saturazioni, sia con segnali in REC BT.709 (alta definizione, a sinistra), sia con segnali in HDR e codifica colore REC BT.2020 (UHD 4K, a destra). Registriamo solo qualche piccolo errore in HDR, specialmente sul magenta ma soltanto al 100% di saturazione del segnale in ingresso. Le piccole "compressioni" della saturazione sul verde, solo agli estremi di saturazione, sono inevitabili se si sceglie - come ha fatto Francesco - la modalità senza filtro "cinema" che però evita di rinunciare a quasi un terzo del flusso luminoso. Tutte le altre informazioni, oltre ai giudizi sulla visione, sono contenute nel video qui in basso. Buona visione.

La pagella secondo Emidio Frattaroli: voto finale 8,1

Costruzione 8,0
Versatilità 8,5
Menu e taratura 8,0
Prestazioni in SDR 8,0
Prestazioni in HDR 7,5
Rapporto Q/P 9,0

Per maggiori informazioni sul proiettore BenQ W5700: benq.eu/it-it/projector