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Test LG OLED 8K 88Z9
Test LG OLED 8K 88Z9
Emidio Frattaroli - 20 Aprile 2020
“Il test approfondito - con misure - del nuovo OLED a risoluzione UHD 8K con diagonale di 88", svelano un prodotto con qualitą video molto elevata e in linea con i migliori prodotti con diagonale pił contenuta di LG Electronics. Un prodotto per pochi ma con un alto rapporto Q/P”
Pagina 1 - Introduzione e caratteristiche


La suite del VIC Galleria Hotel con il nuovo LG 88Z9
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La risoluzione 8K sarà un'aspetto della riproduzione video con cui, prima o poi, dovrà misurarsi buona parte dei consumatori. La NHK, la TV di Stato giapponese, il 1 dicembre del 2018 ha iniziato le trasmissioni con un palinsesto di ben 12 ore al giorno. Nel corso del 2020 era previsto l'arrivo del primo grande evento distribuito a risoluzione UHD 8K, anche al di fuori del Giappone: le Olimpiadi. Purtroppo, la pandemia da SARS-CoV-2 ha determinato la decisione di posticipare l'evento nell'estate del prossimo anno. Ad oggi esistono contenuti in quantità marginale in streaming, su Youtube e su Chili ma è probabile che software e "contenitori" in 8K siano destinati ad aumentare.


Uno dei primi display OLED a risoluzione 8K
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Un display a risoluzione nativa 8K ha senso anche per la visione di contenuti a risoluzione più bassa poiché l'elevata risoluzione a disposizione permette di applicare maschere di contrasto intelligenti: algoritmi che aumentano il dettaglio senza comprometterne la risoluzione per apprezzare i particolari più minuti anche a distanza elevata. Se escludiamo il primo "monitor" Sharp con ingresso quad-HDMI sul mercato europeo dall'aprile del 2018, i primi veri TV a risoluzione nativa UHD 8K sono arrivati sul mercato nel corso della seconda metà del 2018 grazie a Samsung, con tagli da 65, 75 e 82 pollici. Nel corso del 2019, con l'arrivo della seconda serie, i TV Samsung sono diventati cinque, con tagli che vanno da 55 a 98 pollici.

 
Display LCD a risoluzione 8K presentati in alcune fiere di settore
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Sempre nel 2019 sono arrivati i due TV Sony con diagonale di 85 e 98 pollici e a fine anno anche il 75 pollici di LG Electronics. Fin qui si tratta di TV con tecnologia LCD, di tipo VA (Vertical Alignment) per Samsung e Sony e di tipo IPS (In Plane Switching) per LG Electronics. Nel corso del 2018 è stato annunciato anche il primo TV OLED a risoluzione nativa 8K, con diagonale da 88", con un pannello che in realtà abbiamo già potuto ammirare in numerose occasioni poiché è stato utilizzato - ad esempio - da Astro e dalla NHK per produrre i primi monitor ammirati in alcune fiere di settore, come IBC e NAB.

 
Due videocamere Sharp "prosumer" e "consumer" a risoluzione nativa 8K
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Ebbene, TV con diagonali sempre più grandi sono una inevitabile richiesta del mercato, resa possibile dall'affinamento dei processi produttivi per l'aumento della qualità e per la riduzione dei costi di produzione: come insegna la "nicchia" della videoproiezione, l'immagine grande ha un fascino sempre molto elevato. Per i TV a risoluzione 4K, il pannello più venduto sarà ben presto quello con diagonale da 65" mentre per i TV a risoluzione 8K le aziende produttrici puntano in questa prima fase nella fascia più alta del mercato, in cui proporre evidentemente modelli con dimensioni decisamente più grandi, ma anche con costi e margini più elevati. L'aumento delle dimensioni pone anche un altro "problema" contingente con cui devono fare i conti i produttori e le riviste specializzate come AV Magazine.


Un'immagine del test del Sony KD-85ZG9 a Monaco di Baviera
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I TV molto grandi hanno dei costi di logistica decisamente più elevati e spesso alle aziende conviene invitare a testare il prodotto in una sede adeguata piuttosto che portare "a spasso" il TV per le varie redazioni. È quello che è già avvenuto prima con Sony per il test del TV 8K da 85" (trovate il nostro test in questo articolo), con il first look del TV Hisense da 75" (in questo articolo) e più recentemente con Samsung per il TV da 98" (trovate il nostro test in questo articolo). Ebbene, LG ha deciso di fare lo stesso: per il test del nuovo OLED 8K da 88" ha invitato buona parte della stampa specializzata e blogger a Milano, presso una location centrale ed esclusiva: il VIC Galleria Hotel all'interno della Galleria Vittorio Emanuele, dove sono stato anche ospitato, come altri colleghi, la notte prima del test.


Gianfranco Giardina, osserva con a distanza ravvicinata le immagini a risoluzione nativa 8K
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Il modello 88Z9 avrà vita brevissima poiché è stato già annunciato il successore, il modello 88ZX, con cui condivide elettronica e pannello. Come era già successo a Monaco di Baviera per il test del TV Sony 8K da 85", ho preferito condividere una intera giornata con Gianfranco Giardina di dday.it, piuttosto che avere solo una mezza giornata a disposizione. Normalmente un test approfondito di un TV porta via quasi una intera settimana, tra le misure di laboratorio, la calibrazione e il test soggettivo, con la visione dei contenuti più disparati. Con questa premessa e con le poche ore a disposizione, ho cercato comunque di effettuare un set di misure abbastanza corposo, cercando di abbreviare il tempo dedicato alla calibrazione e alla visione di contenuti.

Caratteristiche dichiarate:

Prezzo suggerito: 30.199,00 Euro IVA inclusa
Diagonale: 88"
Pannello: W-AMOLED (WRGB) 10 bit
Risoluzione: 7680 x 4320
Tipo HDR: Dolby Vision, HDR 10, HLG
Tipo audio: Atmos, DTS, 4.2 80W totali (40W + 10W x 4)
Processore: α9 Gen 2 Intelligent Processor 8K
Ricevitore: DVB-T2, DVB-S2, HEVC 4K 120p 10bit
Common Interface: Plus 1.4
CODEC: AVI, HEVC, MKV, WMV, MP4, M4v, FLV, 3GPP, VRO, VOB, TS, PS, MP3, AAC, WMA Pro, FLAC, Apple Lossless, WAV, JPEG, HLG Photo
OS Smart TV: webOS 4.5
App: Netflix, Amazon Prime Video, Chili, Tim Vision, Mediaset Play, Rai Play, Google Play Movies & TV, Infinity, Rakuten TV, Premium Play, Premium On Line, Now TV, DAZN, Spotify, YouTube
Ingressi: 4x HDMI 2.1 (di cui 1x eARC/ARC - bassa latenza HDMI 2.1)
Uscite audio: 1x audio TOSlink, 1x cuffie
Calibrazione bianco: 2 punti + 12 punti
Calibrazione gamma: si (preset + 12 punti)
Calibrazione colore: 6 assi (sat, hue, lum)
USB: 3x (2x 2.0 + 1x 3.0)
WiFi: si (n.d.)
Lan / Bluetooth: Si / Si (n.d.)
Telecomando: MR19 (comandi vocali)
Automazione: Google Assistant/Home, Amazon Alexa, Apple Homekit
Consumo stand-by: 0,5W
Consumo min/medio/max: n.d./370/n.d. watt
Consumo annuo: 513kWh/anno - classe "B"
Dimensioni con stand: 1.961 x 1.456 x 281 mm
Peso con stand: 102 kg
Area stand: 281 x 1961 mm
Note: Variable Refresh Rate/Automatic Low Latency mode

www.lg.com/it/tv/lg-OLED88Z9PLA-tv-oled

 

Pagina 2 - Costruzione, funzioni e menu


Il messaggio quando si tenta di riprodurre immagini o video a risoluzione 8K senza il "box".
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Iniziamo subito col dire che per un piccolo problema di logistica, il piccolo box esterno che consente la riproduzione di video e immagini a risoluzione 8K non è arrivato assieme al TV. Si tratta di un accessorio esterno, compreso nel prezzo del TV, da collegare sia all'ingresso HDMI che ad una delle porte USB. In realtà il TV è già in grado di riprodurre "da solo" contenuti a risoluzione nativa UHD 8K, ovvero alcune clip dimostrative già caricate nella memoria "interna" della macchina. Si tratta però di file con estensione ".lge" con annesso file che sembra una chiave di cifratura. È impossibile, invece, riprodurre altri contenuti, che siano video o semplici immagini, senza il piccolo box. Il modello 88ZX riprodurrà tutto senza bisogno di box esterno. Ho quindi focalizzato la mia attenzione sulle prestazioni fotometriche pure e sulla qualità dello scaling con materiale a risoluzioni 4K, full HD ed SD a scansione interlacciata.

  
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Il TV arriva con uno stand nella forma di un bel mobile largo quanto il TV, profondo 28 cm (troppo pochi per metterci delle elettroniche) e con finitura che ricorda l'alluminio spazzolato. Il TV si innesta su due perni alle estremità della parte superiore dello "stand" che interviene anche nella riproduzione audio.

 
A destra, i "deflettori" integrati del piedistallo che deviano l'audio dei diffusori integrati nel telaio in direzione anteriore
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Il mobile è assolutamente passivo e gli altoparlanti principali, che sono soltanto nel TV, emettono sul bordo inferiore del telaio, come qualsiasi altro diffusore "down-firing". All'interno del mobile però ci sono dei "deflettori" che provvedono a deviare l'audio in direzione anteriore, in modo da "trasformare" i diffusori del TV in "front-firing". Parte del suono finisce comunque sul pavimento e la presenza o meno di un tappeto o di un tavolino basso, modificherà sensibilmente risposta in frequenza e potenza percepita.

 
A sinistra il menu con le principali applicazioni; a destra Amazon Prime Video
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Menu e funzioni sono le stesse dei TV OLED di fascia alta del produttore coreano e il sistema operativo webOS 4.5 si conferma tra i più veloci disponibili sul mercato. Il telecomando, identico per funzioni (compreso il "puntatore") al classico MR19, è in metallo con finitura argentata e più piccolo e sottile rispetto a quello standard. Manca soltanto una completa retroilluminazione. Come già evidenziato nell'elenco delle caratteristiche, il TV è dotato di 4 ingressi HDMI 2.1 con HFR4K (fino a 120p), 8K 60p, eARC, Variable Refresh Rate/Automatic Low Latency mode ed è certificato Tivùon!,Tivùsat e HbbTV v 2.0.1.


Macro-fotografia ai sub-pixel dei pannelli AMOLED LG 4K di settima, ottava e nona generazione
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Ho portato con me il sistema per l'acquisizione delle micro-fotografie della superfici del pannello, in modo da analizzare composizione e forma dei sub-pixel. Purtroppo il pavimento flottante ha compromesso il dettaglio delle immagini. In ogni modo, l'aspetto dei sub-pixel è leggermente diverso da quello dei pannelli di ultima generazione a risoluzione 4K che abbiamo analizzato recentemente ma rimane la stessa proporzione tra le aree delle componenti RGB e quella del bianco come per la generazione 8 e generazione 9. C'è anche lo stesso "spazio" tra i vari sub-pixel, ovvero tantissimo, caratteristica che favorisce la percezione del dettaglio anche da distanza leggermente superiore rispetto a pannelli con rapporto d'apertura più contenuto.

  
Tre pagine del menu per le impostazioni e la calibrazione
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La navigazione tra i menu e le varie funzioni del TV è equiparabile a quella dei migliori TV OLED del produttore coreano, quindi molto veloce e precisa e menu - per il controllo della qualità d'immagine - abbastanza semplici, con le funzioni avanzate di calibrazione che potrebbero essere migliorate in qualche punto. Anche le applicazioni sono le stesse dei TV a risoluzione 4K con partenza praticamente immediata ed una eccellente fluidità anche con menu di impostazione aperti. In altre parole la potenza di calcolo sembra più che adeguata a gestire la risoluzione del pannello, anche se la mia sensazione è che tutto l'ambiente sia in realtà a risoluzione nativa 4K, con una successiva elaborazione che porta la risoluzione a quella nativa del pannello.

 

Pagina 3 - Misure in Rec BT.709


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Le prestazioni del nuovo OLED 8K di LG sono perfettamente allineate ai migliori modelli di fascia alta con diagonale da 65". Non ho mai testato un 77" quindi non so dirvi se anche i pannelli con 166 cm di base hanno prestazioni comparabili. In HDR, che vedremo nel dettaglio nella pagina seguente, questo nuovo 88" riesce ad esprimere una luminanza di picco, senza calibrazione, di ben 862 NIT su un'area fino al 5%. Approfitto per ricordare che la massima luminanza di un pannello W-AMOLED non è costante ma varia nel tempo. Nello specifico, con il 5% dell'area ho misurato un picco di luminanza variabile tra 778 NIT e 862 NIT.

Con la calibrazione, si scende rispettivamente tra tra 698 NIT e 780 NIT. Le misure che vedrete più avanti sono ovviamente pesate, con area utile per il segnale al centro dello schermo con area al 10% e APL costante che vale il 25% in SDR e il 18% in HDR, in modo da avere sempre un valore di luminanza ripetibile, in qualsiasi condizione di misura. Con il 10% dell'area e con APL al 18% si scende a circa 600 NIT mentre, con il 100% dell'area, si arriva in media a 156 NIT. L'uniformità ad alti livelli di luminanza è eccellente. Con un "grigio" al 5% c'è qualche incertezza, comunque non rilevabile riproducendo contenuti "video" o "cinema". La luminanza è verificata con colorimetro EODIS3 OEM profilato su Minolta LS150, mentre le coordinate cromatiche con i1pro2, Calman e HCFR.

 
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In modalità SDR, ovvero con segnali in "Alta Definizione" 1080p 50Hz, le prestazioni nella modalità predefinita "ISF - Stanza Buia" sono ottime. Il "Delta E uv", ovvero lo scostamento delle coordinate cromatiche rispetto al riferimento, è già molto contenuto, anche se una calibrazione è comunque consigliabile, soprattutto per i valori di luminanza della scala dei grigi. 

 
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In modalità predefinita ISF "Stanza Buia", il valori del gamma (a sinistra) sono leggermente più elevati del riferimento, con la tendenza a "chiudere" un pochino le basse luci, senza però esagerare. Con la calibrazione, visto l'elevato rapporto di contrasto e il buio a disposizione, ho preferito allinearmi su un gamma 2.3 con risultati eccellenti. 

 
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Per quanto riguarda la riproduzione dei colori, i risultati sono molto buoni anche in modalità predefinita, ovvero sempre quella "ISF - Stanza Buia". In questo caso segnaliamo solo una leggera sovra-saturazione di qualche componente cromatica, in particolare del rosso. Con la calibrazione, si riesce a domare con buona approssimazione quasi tutto. La perfezione è possibile raggiungerla probabilmente soltanto con l'auto-calibrazione con Calman e spettrometro (quindi NON soltanto con il colorimetro) e con LUT a 33 punti. Inutile dire che non c'è stato tempo di fare questa ulteriore verifica poiché le rilevazioni con lo spettrometro necessitano di molto più tempo. Il giudizio complessivo delle prestazioni in SDR è molto buono in modalità predefinita e ottimo con una veloce calibrazione manuale.

 

Pagina 4 - Misure in Rec.BT.2100


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Come ho già anticipato nella pagina precedente, potenza, qualità e dinamica di questo nuovo TV di LG sono molto elevate e in linea con i migliori prodotti con diagonale di 65". Dopo aver investito tempo per analizzarne le capacità dinamiche, purtroppo non è rimasto molto tempo per la verifica di linearità, bilanciamento del bianco e riproduzione dei colori in HDR. Ho quindi concentrato l'attenzione sulle prestazioni nella modalità predefinita più vicina al riferimento (Cinema HDR) e vi anticipo che i risultati sono a dir poco incoraggianti. In questo caso la calibrazione, almeno del bilanciamento del bianco, è ancora più raccomandabile.


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La curva del gamma in HDR, sempre in modalità predefinita, è ottima e a tratti anche strepitosa! I valori della prima metà della scala dei grigi in effetti sono da riferimento assoluto, e vengono esaltate dalla rappresenzazione in scala logaritmica: vi ricordiamo che il riferimento è la linea "verde" mentre in giallo ci sono i valori misurati. Ebbene il "bianco diffuso" al 50% del segnale in ingresso manca l'obiettivo delle 94 candele su metro quadrato per una inezia. La curva dei valori di luminanza dal "nero" fino al 50% è semplicemente esemplare.


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Gli stessi valori, rappresentati in scala lineare, appiattiscono la curva sulle basse luci ma ci permettono di aumentare la "risoluzione" sulle alte luci. In questo caso diventa visibile la tendenza del TV ad "esagerare" leggermente al di sopra del 50% di intensità del segnale in ingresso, con clipping più dolce nei valori compresi tra il 70% e l'85% del segnale in ingresso: con una attenta calibrazione sarà possibile amministrare meglio la potenza a disposizione per riprodurre i particolari sulle alte luci in maniera più puntuale. 


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Ottime notizie anche dal gamut e dalla precisione della riproduzione dei colori a saturazioni crescenti e luminanza costante. Gli errori sono contenuti e comunque - vi ricordo - ulteriormente perfettibili con la calibrazione. Il volume colore però in HDR è piuttosto contenuto e vale circa la metà rispetto al riferimento. Questo è uno dei pochi limiti della tecn ologia W-AMOLED di LG che non ha problemi nella riproduzione di un picco di luminaza in HDR adeguato alle necessità (fino ad oltre 900 NIT in alcune condizioni) ma che sui colori più saturi arriva al limite più rapidamente.

Spero di poter mettere le mani al più presto sul nuovo modello 88ZX, SARS-CoV-2 permettendo, per effettuare test non solo su segnali nativi 8K ma anche per approfondire le misure in HDR. Dal nuovo 88" serie ZX mi aspetto identiche prestazioni per gamut e potenza luminosa ma che potrebbe riservare qualche sorpresa per la precisione del bilanciamento del bianco nelle impostazioni predefinite. 

 

 

Pagina 5 - Visione, conclusioni e pagella


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Dopo la notevole quantità di tempo passata con le rilevazioni fotometriche in SDR e HDR, è rimasta soltanto un'ora di tempo per la visione di contenuti, sia di tipo statico (con immagini JPG a risoluzione full HD e UHD 4K) che in movimento, questi ultimi somministrati con un Oppo 203. Ho potuto visionare anche contenuti a risoluzione più bassa e a scansione interlacciata, sia SD 576i e HD 1080i, in modo da mettere alla prova anche de-interlaccio e scaling, senza apprezzabili differenze rispetto ai TV "serie 9" con diagonale inferiore.


Immagine da "Sicario" in formato 4K HDR
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Le cose che ho apprezzato di più in questo nuovo 8K di LG sono le stesse che ho avuto il piacere di apprezzare nei TV 65" di fascia più elevata, ad iniziare dal menu e dalle funzioni "smart", veloci e semplici da utilizzare. La qualità con le impostazioni predefinite è arrivata finalmente a livelli ottimi. Peccato però che, ancora oggi, le impostazioni predefinite "out-of-the-box" siano al contrario molto lontane dal riferimento, con bilanciamenti del bianco tendenti al blu, valori del gamma elevati e colori sovra-saturi. Sono convinto che l'arrivo sul mercato della modalità "Filmmaker Mode" contribuirà a rendere produttori e consumatori più sensibili al rispetto degli stadard televisivi e dell'aspetto originale dei contenuti. 

 
A sinistra Lucy 4K HDR; a destra una clip 4K HDR dal videogame GT Sport
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Gli aspetti che ho apprezzato di meno sono soltanto due e riguardano l'audio, più che sufficiente ma comunque non comparabile alla qualità del pannello che mira ovviamente all'eccellenza. La riproduzione è discreta in gamma bassa solo se il TV è quasi "appiccicato" alla parete di fondo e la gamma altissima è un po' più indietro rispetto al resto dello spettro. L'altro aspetto da cui mi aspettavo di più è lo scaling che non riesce nel "miracolo", soprattutto con i contenuti a risoluzioni più basse (SD e HD-Ready). Su questo aspetto ho visto risultati decisamente più interessanti da Sony e Samsung.


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Per le considerazioni sul prezzo e quindi sul rapporto qualità prezzo, secondo me serve una breve premessa. Ho visto il primo schermo OLED con diagonale da 77" al CES 2014, quindi esattamente sei anni fa. E gli anni passati sembrano tanti di più. Fino a poco più di due anni e mezzo fa, il prezzo di listino più basso di un TV LG OLED 77" a risoluzione UHD 4K, era di circa 20.000 Euro. Nel giro di poco tempo, il prezzo suggerito al pubblico delle serie successive, sempre con diagonale da 77", è sceso prima a 10.000 Euro, poi a 8.000 Euro e lo scorso anno a 5.990 Euro. Oggi il prezzo consigliato al pubblico del 77CX è di 4.990 Euro IVA inclusa: una cifra più bassa del "primo" OLED full HD con diagonale da 55" e schermo curvo.


Diagonali a confronto tra tutti i TV OLED prodotti da LG
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Il "piccolo" 88Z9PLA offre il 31% di superficie in più rispetto al 77", 83% in più rispetto al 65", ha quattro volte la risoluzione e consente di riprodurre contenuti a risoluzione UHD 8K, anche se soltanto localmente.Ricordiamo che il modello ZX in arrivo nei prossimi mesi, non ha bisogno di "box" esterno per la riproduzione di contenuti nativi 8K e dovrebbe garantire anche la riproduzione - sempre in 8K - di alcuni servizi di streming, come Youtube. Dal punto di vista delle prestazioni pure, dell'estetica, della qualità costruttiva e dei servizi inclusi (l'intallazione è compresa nel prezzo), secondo me il prezzo suggerito al pubblico è addirittura contenuto, soprattutto se penso agli attuali concorrenti sul mercato con risoluzioni e dimensioni comparabili.

Un prodotto per pochi, insomma. Ma non per pochissimi. Basta soltanto che chi acquisterà questo TV sia disposto ad accettare il rovescio della medaglia: un TV OLED a risoluzione 8K non è come un sistema di riproduzione high end (che può costare anche fino a un milione di euro ed oltre). Un TV del genere rischia di dimezzare il suo valore commerciale in pochi anni, con modelli con qualità più elevata, ad un prezzo più contenuto, quasi come fosse un'autovettura. Se siete disposti ad accettare questo aspetto, sappiate che al momento il rapporto qualità prezzo dell'88Z9 e dell'88ZX è molto buono ed è probabile che rimanga tale per molto tempo ancora.

La pagella secondo Emidio Frattaroli: voto finale 8,1

Costruzione 8,5
Versatilità 7,5
Menu e taratura 9,0
Prestazioni in SDR 9,5
Prestazioni in HDR 8,5
Riproduzione audio 6,5
Rapporto Q/P 7,5

Per maggiori informazioni sui TV OLED di LG: www.lg.com/it/tv-oled