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    Lo scorso 15 ottobre JVC ha reso disponibile in nuovo firmware per i proiettori DLA-NZ900 e DLA-NZ800 (alias RS4200 ed RS3200) con tecnologia D-ILA: un aggiornamento che ha introdotto una gamma di funzioni avanzate, progettate per offrire immagini HDR più luminose e vivide, dettaglio e risoluzione migliorati, una ricchezza di sfumature ancora più elevata, auto-calibrazione più accurata, dando nuova vita ai due proiettori JVC di fascia alta, in grado di riprodurre immagini a risoluzione 8K. Abbiamo parlato di tutte le nuove funzioni del nuovo firmware in questo articolo.


    L'ultima sessione dello scorso 18 ottobre da Gruppo Garman a Roma, con NZ500 ed NZ800
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    A corollario ci sono anche due altre importanti novità: prima di tutto c'è una operazione di cache-back per l'acquisto dei nuovi proiettori (ne abbiamo parlato in questo articolo) e l'avvio di una serie di eventi in alcuni punti vendita per mostrare all'opera tutti i proiettori. I primi due eventi si sono svolti lo scorso week-end a Roma presso Gruppo Garman con una comparativa tra DLA-NZ500 e DLA-NZ800 e anche da Cinema e Sound a Casalnuovo di Napoli con la dimostrazione di un ottimo esemplare di DLA-NZ700.

    Segnaliamo i prossimi eventi per il prossimo fine settimana. In particolare sabato 25 ottobre a Bologna, presso la show-room di Audio Quality, ci saranno sia il DLA-NZ700 che il DLA-NZ800 che illumineranno uno schermo ALR da 3,2 metri di base in 21:9. Sempre sabato 25 ottobre a Perugia, presso Home Cinema Solution, saranno in funzione un DLA-NZ500 e un DLA-NZ800. Il week-end del 14 e 15 novembre invece sarà la volta di Videosell a Trezzano Sul Naviglio anche se per i modelli che saranno in dimostrazione dovremo aggiornarci.

    Per maggiori informazioni sui proiettori JVC: jvcprojectors.it

    Evento a Bologna: audioquality.it

     


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    Venerdì 14 e sabato 15 novembre, presso la showroom di Videosell a Trezzano sul Naviglio, sarà possibile osservare all'opera il nuovo firmware disponibile da poco per i videoproeittori JVC DLA-NZ800 (alias DLA-RS3200) e DLA-NZ900 (alias DLA-RS4200). Da videosell ci sarà un eccellente esemplare di DLA-NZ900 che illuminerà un gigantesco schermo curvo OS Screen da ben 4 metri di base. Sempre sullo stesso schermo sarà possibile osservare all'opera un esemplare di DLA-NZ500, il prodotto "entry level" di JVC con sorgente luminosa laser che è un campione del rapporto qualità prezzo.

    Non sappiamo ancora come verranno organizzate le dimostrazioni ma possiamo anticiparvi che entrambi i proiettori saranno nella sala Ellipse con impianto Dolby Atmos 7.2.4 con diffusori LCR Perlisten, processore Trinnov Altitude 32 con calibrazione "Waveforming" per un controllo assoluto della gamma bassa e schermo OS Screen fonotrasparente da 4 metri di base in 21:9 (3 metri di base in 16:9). Come anticipato nell'altro focus relativo all'aggiornamento firmware dei proiettori JVC DLA-NZ500 e DLA-NZ900, ci sarà Gian Luca Di Felice di hdblog.it ad occuparsi della calibrazione e della dimostrazione dei proiettori che illustrerà ancohe le novità introdotte con il nuovo aggiornamento firmware.

    Appuntamento quindi a venerdì 14 novembre, dalle 15:30 alle 20:30 con aperitivo "videofilo" gratuito e anche sabato 15 novembre, sia la mattina dalle 9:30 alle 13:30 e poi il pomeriggio dalle 14:30 alle 16:00. Per maggiori informazioni e per prenotare la vostra sessione, potete andare a questa pagina nel sito ufficiale del punto vendita.

    Per maggiori informazioni sui proiettori JVC: www.jvcprojectors.it

     

Test / Impressioni , Indiana Line Diva655

criMan

New member
Eccomi qui a fare una rece semi seria sulle Indiana Line Diva655 , diffusori dal costo economico (listino inferiore ai 1000 euro) ma dalle buonissime capacita' soniche che meritano di essere prese in considerazione.
Ritengo sia giusta questa rece anche per valorizzare l'italico produttore anche se di Italico.. credo ci sia poco...

Premesse;

innanzitutto l'aspetto estetico , molto carine davvero ben rifinite. I piedini in dotazione lasciano a desiderare cercare altro. Attenzione a spolverare la parte superiore laccata nera .. con poco possono saltare le scritte del logo IL. Ingombri minimi per una torre. I driver vedono un TW a cupola da 26mm , un medio da 14cm con tecnologia Curv che rappresenta una novita’ importante . In sostanza si usa il polipropilene ridotto in fili e cucito come un tessuto quindi pressato arriva ad ottenere doti meccaniche notevoli. In fine 2 medio bassi da 14cm di cellulosa trattata con discreta escursione meccanica. Accordo frontale.

Pilotaggio e interfacciamento con elettroniche;
Ampli che si sono dati il cambio con le Indiana Line Diva 655:
Harman Kardon 3390
Harman Kardon 990
Denon PMA2010AE
Marantz (modello vecchio non ricordo la sigla)

Il responso sul pilotaggio e' stato unanime , bastano 70W per ascoltare decentemente e a buoni volumi di ascolto. Tuttavia queste casse possono dare ancora di piu'. Come al solito; vediamo:

-HK 3390 a dispetto del prezzo (si trova a qualche 100 euri su Amazon) con i suoi 70W rende alla fine l'ascolto picevole ma il TW , causa impostazione sonora estremo alto, tende a strillare e rendere faticoso l'ascolto soprattutto ad alti volumi. Per il resto , a parte questo svarione , l’abbinata e’ valida. Mediocre dal pdv dei parametri audiophile (rispetto ai 2 piu’ costosi si perde molto ad esempio in termini di ricostruzione , ricchezza armoniche..) ma godibile il risultato. Ci si puo’ iniziare ,potremo ascoltare l’impianto sapendo pero’ che questi diffusori meritano di più.

-Marantz buono , pilotaggio sufficiente senza infamia e senza lode.

-Denon PMA2010AE , eccellente capacita' di pilotaggio i diffusori vengono portati senza problemi i suoi 110W su 8 ohm sono ottimi come quantita'. Apro parentesi. Foto..

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Denon
 
Immagine sonora eccellente , grande dinamica sia micro che macro e grande articolazione su tutte le gamme. Tuttavia abbinamento critico in relazione al mio ambiente , a medio alti volumi TW graffiante basso fuori misura sembra troppo gonfio ; in una delle registrazioni di riferimento il contrabbasso e’ piu’ in avanti del solito; freddo nella riproduzione, poco coinvolgente. Strepitoso a bassi volumi , alti volumi bisogna quasi scappare dalla stanza … verificato purtroppo anche con altri impianti. Ad alti volumi e’ come se il micro contrasto divenisse troppo accentuato oltre ad avere un basso che sporca tutte le gamme. Alto troppo sbilanciato sui picchi. Io e il proprietario dell’Hk3390 lo abbiamo definito all’unanimità un Trapano con le IL Diva655. Peccato, a bassi volumi era strepitoso.
-Harman Kardon 990 ,riferimento, ed e’ su questo che daro’ le mie impressioni sulle Divette; Quindi 100 120W di buona qualita' sono ottimi per il pilotaggio della cassa. Migliore sinergia. Come al solito l’HK 990 ci mette una pezza con un equilibrio tra piacere e rigore , scorrevolezza e dinamica. Carente rispetto al Denon in qualche parametro (il microcontrasto del Denon e’ fantastico) ma piu’ equilibrato/completo e nel complesso preferibile per impostazione sulle Diva.
Come e' avvenuto in altri ascolti il passaggio dai 70W ai Watt del HK990 ha portato nell'ascolto a volumi medio alti e alti:
1)Scena che non tende a collassare sui diffusori
2)Nessuno scollamento tra TW , medio e medio basso nei passaggi veloci
3)TW non tende a strillare
Normale amministrazione; ovviamente non e' detto sia sempre cosi' diffusori diversi e ampli diversi costruiti in maniera differente possono portare a risultati non univoci.
Ora invece descriviamo le Indiana Line Diva655 come lavorano nel mio umile impianto di riferimento ovvero Harman /Kardon 990 e lettori Onix Sacd15A , Denon DVD 1600.
I 2 lettori hanno impostazioni soniche diverse; Onix piu' ruffiano con alto non esteso e basso in lieve evidenza con un sound molto scorrevole e articolato nel basso lo trovo molto buono con Pop e Classica. Il Denon DVD1600 e' un vecchio lettore DVD Audio e CD che incredibilmente trovo ancora valido oggi caratterizzato da un suono piu' veloce ed esteso agli estremi , molto superiore rispetto all'Onix nella ricostruzione della scena sonora (non lo avrei mai detto!) , utilizzato per il Rock.
 
Partiamo.
Normalmente ascolto con i diffusori decentrati su lato dx della sala , distanti 45 cm dalla parete posteriore e uno a 50cm dalla parete laterale. Per l'occasione ho centrato di piu' l'impianto nel salone (36mq) ovvero 2 metri tra i diffusori e 80 cm dalla parete laterale e posteriore. Diciamo subito che l'abbinamento con il 990 rispetto al competitor Denon ha portato ad una migliore sinergia. Il TW e' purtroppo il componente meno qualitativo e critico di queste casse. L'ampli a mio parere dovrebbe in qualche modo essere dolce nel comparto alto del TW altrimenti oltre ad essere faticoso l'ascolto rischia pure qualche sibilante di troppo. Quindi nel mio ambiente e per i miei gusti il Denon si e’ rivelato troppo critico nell’abbinamento.
Ecco il software utilizzato:
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In generale;
Innanzitutto la peculiarita’ di questa cassa ovvero il suo equilibrio tra le gamme , non ci vuole molto per capire che quasi tutti i competitor ascoltati tendono ad essere volutamente sbilanciati (Focal in alto ad esempio) altri sono abbastanza corretti ma freddini (B&W 683). Proveniendo da Focal Utopia Diablo ho un orecchio molto allenato nel percepire dove e come un diffusore/impianto tende ad essere sbilanciato e lo trovo fastidioso. Le Diva sono molto lineari , il medio basso in rodaggio e’ un poco in avanti ma una volta assestata torna in riga e il TW diventa piu’ dolce. Molto neutre , ampli freddi e rigorosi tenderanno ad avere un suono piu’ HIFI ma meno coinvolgente , ampli piu’ suadenti ne miglioreranno il piacere. La seconda strada che ho percorso io con l’HK990. Le torri sono piccoline all’inizio si rimane un po’ interdetti , tuttavia l’immagine riesce a rispettare le corrette dimensioni certo dimentichiamoci la grandezza /presenza del suono delle Focal (Electra / Utopia) .. ma non scattano complessi…. Non e’ un diffusore Bum Bum.
Ricostruzione scenica;
Diffusori a 80cm dalle pareti. Per me uno dei riferimenti e’ il CD “Chano Y Dizzy!” di Poncho Sanchez e Terence Blanchard prima traccia. La scena e’ abbastanza corretta un poco piu’ bassa di quello a cui sono stato abituato , buona la localizzazione degli strumenti. La tromba tende a trovarsi un po’ piu’ in avanti rispetto alle percussioni. Diciamo che i piani orizzontali/verticali sono molto attendibili un po’ meno la profondita’. Ma niente di drammatico. Avvicinandomi al punto di ascolto noto anche che gli strumenti sono meno scontornati e definiti dei riferimenti sentiti a casa e nei negozi. Ma tutto accettabile considerando il prezzo. Valida l’ambienza e ariosita’. Negli ascolti Onix ha avuto il pregio di rendere gli strumenti piu’ credibili e presenti , il Denon ha migliorato invece la resa in termini di estensione e immagine. Quest’ultima generata col Denon curiosamente era piu’ definita nello spazio ed e’ come se i singoli elementi avessero uno spot luminoso piu’ marcato , presente anche nell’Onix ma nella sola voce principale. Buona.
Timbrica , messa a fuoco articolazione..
Che dire molto molto attendibili , l’articolazione e’ sempre su livelli buoni ed i tamburi e le voci ne sono esempio davvero difficile prestare fianco a qualche critica , forse occasionalmente qualche imprecisione su TW e qualche altra piccola imprecisione nel Mid ma le vado cercando io. Timbrica e trasparenza non prestano fianco a critiche particolari forse il comparto medio alto rimane un poco asciutto se ci concentriamo sulle armoniche ma rispetto a casse molto piu’ costose. Andando a scavare di piu’ nelle sessioni ci siamo accorti di come con alcuni strumenti critici penso al violino e al contrabbasso siano ben rappresentati nelle armoniche principali ma si perda qualcosa per strada in quelle di “contorno” ovvero lontano dalle fondamentali, ma stiamo parlando di cose che ritroviamo in impianti piu’ costosi e performanti. Ci sono parametri dove secondo me si eccelle come ad esempio la separazione degli strumenti e la coerenza. Il dettaglio c’e’ ma non e’ spinto alla Focal questo puo’ essere un bene o un male. Diciamo che c’e’ quello che ci deve essere un po’ alla Spendor , se cercate la lente di ingrandimento rivolgersi ad altro (come sentire la sedia che cigola ben definita nei Sacd di Diana Krall oppure mentre la stessa deglutisce.. c’e’ ma molto attenuato). Molto piacevole e credibile la tromba nei suoi saliscendi in termini di microdinamica. Parametri assolutamente soddisfacenti.
Voci..
Qui basta scomodare Diana Krall e il mitico “the Girl in other room”. La voce della cantante e’ sempre ben a fuoco con una luminosita’ che la contraddistingue rispetto al contesto. Dolce e ben articolata i diffusori non lasciano spazio in questa registrazione a sibilitanti o altro. Anche in passaggi rapidi non si odono impastamenti di sorta ma attenzione alla qualita’ della registrazione ho notato che con quelle mediocri purtroppo qualche minima sibilante sulle voci (estremi alti) puo’ partire quindi il TW non perdona tutto. Alla fin fine si tratta di dire che la voce riproposta e’ davvero molto naturale. L’impostazione e’ quella di avere l’autore davanti a se’. Buono.
Dinamica..
Accattivanti , ci si puo’ davvero divertire a dispetto delle dimensioni. Hope di Hugh Masekela e’ molto indicativo. Con Stimela regolato il volume a -15dB (tanto..) sulla rullata iniziale che delimita quasi il livello massimo della registrazione la cassa mostra una capacita’ dinamica e di ingurgitare corrente che davvero non ti aspetti! Coinvolgente non lascia spazio a sbavature ad alti volumi neanche fosse chissa’ che torre. Non si scompone. Certo un uso simile e’ davvero occasionale non vorrei arrecargli danno. I due Medio bassi anche ad alti volumi articolano bene il messaggio sonoro rimanendo sempre coerenti con il resto delle gamme e non facendo avvertire assolutamente scollamenti tra le stesse. Per correttezza il punto di ascolto e’ sui 2,3 metri. Quindi non lontano. Eccellenti.

Coinvolgimento;
E’ per me in un impianto il fattore fondamentale e puramente soggettivo. C’e’ tutto, ascoltando a 50 cm dalla posteriore con il Live BBC dei Led Zeppelin ed in particolare la mitica “Starways to heaven” ho la sensazione di essere portato in nello studio , suono duro quando deve essere duro (le rullate gli assoli strumentali) dolce quando richiesto (la voce a tratti soffocata del cantante il alcuni passaggi). Velocita’ e cambi di marcia repentini fanno si’ che ci sia il giusto ritmo. Volumi di ascolto live come richiede l’evento. D’altronde queste sono peculiarita’ anche dell’ampli e della sorgente. Efficaci.
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Conclusioni;

Coppia di diffusori dal costo esiguo, che per essere seriamente impensierito con i marchi commerciali richiede spese doppie. Caratterizzati da un grande equilibrio tra le gamme offrono anche una validissima trasparenza nella riproduzione. Non sono ostiche con le cattive registrazioni quindi vi permetteranno di sentire tutto , come giusto sia in questa fascia di prezzo. Dinamiche e dotate di un medio e basso molto articolato sono efficacissime anche in uso Home Theatre. Non difficili da pilotare ma il bello viene se gli si puo’ dare ancora di piu’ lì esploderanno tutta la loro dinamica e tenuta in potenza , da rimanere basiti considerando le dimensioni contenute. Ottima ricostruzione scenica con un TW mai protagonista e sempre delocalizzato nella riproposizione del messaggio sonoro. I limiti vanno ricercati in un TW ,adeguato al costo della cassa, ma non alle prestazioni generali offerte dalle medesime; attenzione agli abbinamenti altrimenti qualche sibilante e’ dietro l’angolo. Il medio quasi perfetto con un eccellente equilibrio tra trasparenza e dettaglio lascia occasionalmente spazio a qualche piccola imprecisione ma tutto sommato veniale considerando il prezzo. La gamma bassa c’e’ e pure di qualità. Se vi piace il genere compratele senza remore , anzi consiglio spassionato mollare Tesi e Company per acquistare queste Diva655 che potrebbero essere tranquillamente diffusori definitivi per chi vive l’HIFI con serenità (senza giocare ad avere lo scatolotto più costoso) e budget contenuti. Ascoltatele con almeno 50 ore di rodaggio alle spalle. Complimenti alla Indiana Line.
 
Bravo, finalmente 1 bella recensione , manca solo un grafico di risposta... Sembra quindi che i tweeters con cupola in tessuto non mettano automaticamernte al sicuro da alti sibilanti e/o aspri rispetto a quelli con cupola metallica; anche per le Dynaudio qualcuno ha sollevato problemi in questo senso...che ne pensate: non è che i metallici alla fine reggano meglio le altissime e quindi fanno magari meno danni?
 
Ti ringrazio :p
per me era importante questa rece perche' e' una cassa abbordabile e di qualita'. Senza complessi.
Oggi l'ho riprovata a 1 metro e 20 centimetri dalla parete posteriore e 1 metro dalle laterali.

Devo dire che la scatola sonora in queste condizioni e' eccellente , certo non avremo l'immagine di una grossa torre
ma vanno davvero bene.
Il TW in effetti e' una cupola in tessuto definita "morbida". Pero' dobbiamo ragionare che stiamo parlando di una coppia di casse
da 900 euro! Possiamo perdonarlo qualche piccolo svarione...
Poi ogni tecnologia e' una storia a se' e come il nostro orecchio la digerisce , ho amici che le cupole dei TW al berillio Focal le trovano
graffianti!
 
Italia - Inghilterra: confronto Diva - B&W

Al proposito sarebbe interessante un confronto tra le Diva e le pari (quasi) prezzo B&W 684/683/603, che penso siano anche simili come impostazione ...purtroppo quando ho preso le mie, le ILine 655 non erano ancora uscite.
 
Ultima modifica:
bravo criMan..ottima recensione e apprezzo la tua generosità nello scrivere le tue impressioni che potevi tenertele per te o meglio riportarle in maniera più concretizzate.
detto questo il problema è che in ambienti poco trattati acusticamente non è solo la distanza retrostante dai diffusori ma anche i riflessi e rimbombi.. non dimenticare questo aspetto che spesso ci condiziona sulla resa sonora di un ampli.
;)
 
Lo so' hai ragione.
Infatti in questi giorni mi sto' divertendo a fare altri tentativi. Non riesco a calcolare le risonanze del soffitto non e' piano ma "a vista" con travi in legno che sono visibili. Punto piu' basso 2,5 e piu' alto 3,2m.
Proprio ieri ho praticamente messo l'HK990 a 1/4 sala per terra con relativo lettore.
Diffusori a 1,4m per cercare di annullare i nefasti della posteriore , 1,3m dalla laterale in modo lievemente asimetrico.
2m tra loro e 2,2m il punto di ascolto. 4metri alle spalle del divano.
Cosi' e' un'altra storia ! Ma bisognera' lavorare..
L'immagine gode di un'ariosita' sconosciuta prima , oso dire immagine grande molto grande. Va tutto molto meglio.
Ho notato che per avere lo stessa quantita' di SPL devo alzare di piu' il volume!
Molto bello. Tuttavia portando cosi' l'impianto in stanza si iniziano a sentire in alcune frequenze qualche presenza di troppo
del basso. E li' dopo misurazione agiremo con appositi strumenti passivi.
Ormai sono dell'idea che mi conviene mettere le ruote sotto il divano e spostare divano e casse in 5 minuti.
Avendone possibilita' il risultato e' molto superiore.


Riguardo alle B&W la 683 e' una gran cassa e sicuramente alla fine superiore alle Diva655 pero' le ho trovate troppo fredde addirittura con l'HK990... poi i gusti sono gusti , quello che per me e' poco coinvolgente per altri e' il Top.
Comunque la 683 e' una cassa oggettivamente valida.

Le Diva alla fine lavorano gia' bene a 50 cm dalla posteriore.
 
Ultima modifica:
Tiro su' la discussione solo per ricordare l'ennesimo positivo riconoscimento per questo diffusore per me incredibile in rapporto al prezzo, Video HIFI l'ha recensita con il massimo dei voti.
Se ne rammenta la facilita' di interfacciamento e il suono versatile.
Insomma non sono sordo... io me ne ero accorto subito :p
 
Ho letto la recensione, sono rimasto impressionato dalla valutazione...
Sto aspettando di leggere qualcosa anche sulle DIVA 552... avrei mezza intenzione di cambare le mie TESI 560, e vorrei orientarmi su qualcosa dal basso leggermente più frenato ed articolato, perché nel mio ambiente risaltano molto le basse frequenze
 
Signori , approfittate .....

Oggi e' pieno di costruttori che mettono insieme 3 WF e chiedono cifre folli ; qui un costruttore ha fatto un valido prodotto
e che costa poco.
 
mi piacerebbe ascoltarle anche se a dir la verità preferisco un due vie secco.. woofer e tweter. più facili gli incorci.
comunque condivido il fatto che possa essere un diffusore riuscito.
Signori , approfittate .....

Oggi e' pieno di costruttori che mettono insieme 3 WF e chiedono cifre folli ; qui un costruttore ha fatto un valido prodotto
e che costa poco.
 
Visto che siamo quì a fare (giustamente) valutazioni su prodotti italiani, ne approfitto per fare una lode anche alle chario delphinus che a me piacciono molto...per alcuni aspetti le preferisco alla indiana line.
 
ascoltate in diversi contesti e devo dire che non sono male.. anche loro hanno bisogno di amplificazione secche in basso visto che già loro hanno un basso un po gonfio ma piacevole.
Visto che siamo quì a fare (giustamente) valutazioni su prodotti italiani, ne approfitto per fare una lode anche alle chario delphinus che a me piacciono molto...per alcuni aspetti le preferisco alla indiana line.
 
Su Chario bisognerebbe aprire una parentesi , ottimi diffusori ma con chiari problemi di inserimento ambientale a causa della
strategia di posizionamento del WF della gamma bassa.
A seconda del posizinamento si puo' perdere articolazione e gonfiarla. Peccato.

Ora chiudiamo l'OT e torniamo a parlare delle fantastiche Diva655. ;)
 
intanto le Diva non sono affatto ostiche da posizionare. l'unico punto debole evidente che hanno è che mancano di una base sufficientemente stabile con le ovvie conseguenze (un occhio al risparmio da parte di IL è comprensibile). comunque le mie le ho messe sulla delle Superspikes della soundcare ed ho apprezzato una generale maggiore precisione. probabilmente anche metterle su dei blocchi di granito con delle normali punte ha gli stessi benefici effetti.
se siete preoccupati dei proverbiali bassi gonfi delle IL intorno ai 100hz, tranquilli, sono assolutamente equilibrate, comunque un buon biamping o biwiring sulle Diva partecipa a tirarne fuori il meglio
 
salve a tutti, mi unisco alla discussione, ho intenzione di realizzare un impianto hi fi per la mia nuova casa. Come casse ho avuto modo di ascoltare queste diva e devo dire che mi hanno fatto un'ottima impressione. IL dubbio adesso resta per l'amplificatore. Vorrei orientarmi su una spesa di circa 500-600 euro max.
Il genere che ascolterei principalmente e' hard rock - heavy metal.
La stanza dove posizionerei questi diffusori e' intorno ai 35 metri quadrati e si tratta di una mansarda con tetto piuttosto alto.
La mia intenzione e' ascoltare cd e soprattutto file mp3 tramite network, per cui sarei orientato o a prendere il lettore cd della yamaha con funzionalita' di rete quale lo yamaha cd n500 con abbinato un qualche amplificatore oppure direttamente come ampli lo yamaha RN 500. Quest'ultima soluzione non mi convince tanto, ma chiedo a voi un eventuale consiglio.
Se optassi per l'accoppiata cd yamaha cd n500 quale ampli accoppiereste?
un marantz? un nad? ditemi voi...purtroppo, a differenza dei diffusori non avro' modo di ascoltare nessun ampli...quindi mi dovro' fidare dei vostri consigli.
Vi ringrazio in anticipo...
 
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